Sonic Bonds Of Realities (In...

By MadCreator000

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{SAGA PRIMA}{SAGA SECONDA} Dopo anni di assenza, Sonic e Shadow torneranno da un lungo periodo di lontananza... More

Il Ritorno
Dei e Guerrieri
Il Fine Ultimo
Vecchie Conoscenze
Conflitto Interiore
La Colpa
Kurai l'Oscuro
In Ricordo di Cosmo
Mobius
Kasai il Fiammeggiante
Scontro ad Angel Island
Riprendersi
Il Potere di Due
Inazuma, Lo Spietato
Amicizia
Il Guerriero Leggendario
Un Nuovo Inizio(Finale di Saga)
Sprazzi di Vita
Il Ritorno di Eggman
Il Cammin Di Nostra Vita
L'Arma Segreta
Minaccia Metallica
Dolore
Vecchie Rivalità.
Entra il Team Blue.
Entra il Team Dark
Entra il Team Babylon
Prima Gara
Cosa Succede A Tails?
Seconda Gara
Ragazze in pericolo.
Rivelazioni
Terza Gara
Quarta Gara
Il Piano Decisivo
Prima Semifinale
Nella Giungla Più Nera
Il Vero Vincitore
Scontro Caotico! Resa dei Conti
Personalità Artificiali
Pioggia di Ferro
Mostro
Legami di Realtà
Il Caduto
Degenerazione
Assoluzione

Decadimento

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By MadCreator000

L'odore di ferro bruciato e carburante infestava l'aria nella città oramai fantasma.

La gente correva in preda al panico, le madri stringevano i figli e quelli che rimanevano indietro venivano schiacciati dal resto dei cittadini.

I Chaotix facevano di tutto per indirizzare le persone verso di loro e portarle verso un luogo sicuro mentre Silver e Rouge si caricavano Shadow sulle spalle.

Ma il terrore era troppo e ognuno pensava a salvare sé stesso, a volte finendo in bocca ai Metal Sonic sanguinari.

Mentre loro tentavano di salvare il più possibile di persone Sonic, Scourge, Amy e Knuckles andavano contro l'esercito di metallo, cercando di raggiungere l'enorme sfera meccanica.

Mentre i palazzi continuavano a sbriciolarsi davanti a lui, Sonic si faceva strada senza ritegno tra i robot, facendoli esplodere uno dopo l'altro avanzando senza che potessero minimamente toccarlo, con uno sguardo insensibile nei suoi occhi, come se stesse cacciando delle mosche.

I Metal Sonic venivano letteralmente dimezzati dal taglio della sua scarpa, i suoi pugni li trapassavano da parte a parte, e se erano più ostici venivano segato in due dai suoi aculei.

Gli altri facevano fatica a stargli dietro, e la preoccupazione si faceva largo nelle loro menti.

Nel frattempo i Chaotix portavano i sopravvissuti che erano riusciti a prendere nell'unico posto che al momento sembrava fuori pericolo, Lontano dal cielo da cui i Metal Sonic picchiava verso la città e La mostruosa sfera di metallo non arrivava con il suo enorme raggio termico: Sotto il manto stradale, nelle fogne.

Qualcuno ovviamente ebbe da obbiettare sul rifugiarsi nelle fogne sudice, ma bastò uno sguardo di Vector a terminare la questione.

Silver e il menomato Shadow li avevano seguiti, ma il riccio ebano era di tutt'altra opinione rispetto al nascondersi.

Si sciolse dalla presa di Silver e iniziò a camminare affaticato dal dolore del braccio assente, mentre si teneva il moncherino rimasto, verso uno dei tombini.

☄️SHADOW NO! ☄️

-Lasciami... Andare...-

☄️SHADOW, LA FERITA NON SI È RIMARGINATA DEL TUTTO! ☄️

-Ho perso un braccio! Le gambe le ho ancora!-

☄️S-SMETTILA! IO DEVO PROTEGGERTI! ☄️

-Pensa agli altri- -

☄️NO! ☄️

A Shadow, più unico che raro, venne un colpo.

☄️Non posso...lasciarti morire... Come hai fatto nella mia linea temporale...non posso farlo... ☄️

Silver era quasi in lacrime, ma allo stesso tempo manteneva una postura e un sangue freddo impareggiabile davanti a Shadow, determinato a non farlo uscire dalle fogne.

-Silver...non posso stare qui... Non so cosa sia successo nel futoro... Ma se sono morto non mi sorprende... Io DEVO uscire... Ho degli amici la su che hanno bisogno di me... Ci sono cose che non possono fare da soli...devo proteggerli...soprattutto da loro stessi, dalle loro paure, dalle loro insicurezze... È il mio compito perché solo io lo posso fare... Anche io ho paura di morire cosa credi? Ma le mie paure sono troppo grandi perché qualcuno possa aiutarmi...le paure degli altri io le vivo ogni notte amplificate almeno cento volte...per questo sono l'unico che può farlo... E ce n'è una che mi tormenta... da quando sono tornato qui... L'ho sentito serpeggiare nei miei incubo ma sembra sparire ogni volta che sono sveglio... Ma so che c'è qualcosa che sta giocando con noi... Specialmente con Sonic e Tails, ma che potrebbe colpire chiunque! Ci sta portando lentamente alla follia, e se io posso resistere fino a un certo punto gli altri cadranno nell'oblio uno a uno e non posso permetterlo... Probabilmente è l'anomalia che cerchi... E se come dice Tails i tuoi poteri sono la versione migliorata dei miei io sono SICURO che hai percepito qualcosa di sbagliato... PROBABILMENTE LO HAI ANCHE VISTO! NON RACCONTIAMOCI SCEMENZE! TU RIESCI A PERCEPIRLO MEGLIO DI ME E QUELLA COSA TI FA PAURA MOLTO PIÙ DI QUANTO FACCIA A ME!-

Silver lo guardò negli occhi.

Il suo sguardo era atterrito.

Aveva ragione.

Da quando aveva intrapreso il viaggio nel tempo per scoprire l'anomalia aveva captato nitidamente una sorta di forza oscura che permeava l'intera linea temporale.

La paura lo aveva assalito sin da quando era arrivato a destinazione.

E il suo obbiettivo di salvare Sonic e Shadow era diventato ancora più importante.

☄️...è-è come...un cancro...attaccato alle fondamenta dell'universo... Io... Lo sento sin da quando ho imparato a usare i miei poteri... È qualcosa di mostruoso... Ma è senziente... Non è un concetto astratto, Un buco nero, una creatura che si nutre delle linee temporali per sopravvivere... È una cosa senziente...è una cosa che pensa...che VUOLE...è quanto di più sbagliato ci sia nella realtà... Lavora affinché tutto degeneri e década fino al totale annientamento di tutto: Tempo, Spazio, Materia, Antimateria, i concetti primitivi alla base della realtà stessa, TUTTO... VUOLE ANNIENTARE OGNI SINGOLA SFACCETTATURA DELLA VITA...☄️

-Allora... Lasciami andare... Lo devo fermare... A qualsiasi costo... -

Silver gli prese il braccio ancora integro.

☄️Non senza di me... ☄️

Shadow strinse debolmente la sua mano e con un sorriso accennato si fece trasportare verso il tombino più vicino alla casa di Tails

Nel frattempo, quest'ultimo era sceso al suo minimo.

Girava per i corridoi della casa, spoglia dei suoi amici e estremamente buia, senza l'energia fornita da N.I.C.O.L.E., barcollando come se fosse sotto effetti allucinogeni.

I suoi occhi erano stanchi, affossati e contornati da occhiaie viola, la sclera rossa e piena di venuzze rosse pulsanti e le iridi passavano dal verde al blu in continuo.

La sua mente brillante stava lentamente cedendo al controllo, pian piano stava venendo soggiogato, presto sarebbe divenuto un guscio vuoto, una marionetta.

Si appoggiava ai muri, con la forza di un bradipo, mentre si dirigeva sul giardino sul retro.

Aprì la porta scorrevole che dava sul giardino con un pigro e incurante movimento e si accasciò sull'erba davanti al l'immenso cespuglio di rose che ricopriva il muro.

Lo guardò con uno sguardo stanco, uno sguardo sottomesso e desideroso soltanto di essere ascoltato.

=...ho rinnegato tutto...ho rinnegato quello che sono...le persone che mi hanno voluto bene...e il mio migliore amico...tutto per riaverti...per rimediare a quell'errore che ti è costato la vita...per avere l'opportunità di decidere ora quando prima non ho saputo trovare un altro modo per salvarti...Cosmo...TORNA DA ME... =

Dette queste parole alla pianta, l'ambiente di fece ancora più scuro, innaturale: il cielo si colorò di un'arancione malaticcio, come se dovesse sbriciolarsi e cadere in terra da un momento all'altro, un vento gelido attraversò il giardino che, alla luce del sole assente e coperto dalle nuvole, da verde smeraldi o pareva più simile ad un azzurrino e si muoveva al vento rigida come se fosse secca, le rose per lo stesso motivo da rosso sangue divennero di un viola scuro, pruneo, tendente al nero, le cui spine, una volta piccole e innocue, ora parevano allungate in aculei lunghi il cui solo sguardo poteva tagliare.

Tails le fissò in ginocchio, in un misto di riverenza e assuefazione, oscillando il corpo a destra e sinistra, come in un oscuro rituale di cui forse non sapeva nemmeno di fare parte.

I rovi acuminati si scossero, ad un tratto, dall'interno, rivelando un oscuro pertugio, un tunnel di rovi da cui una piccola risatina ruppe il silenzioso fruscio delle piante.

Due esili mani fuoriuscirono dal nero infondo ai rovi e si aggrapparono al bordo più esterno, incuranti delle spine che stringevano come fossero di gomma.

Spingendosi in avanti reggendosi al bordo con le braccia la misteriosa figura fuoriuscì dalla legnosa crisalide, mostrando il suo volto quasi fanciullesco, il suo capo coperto da folti e lisci ciuffi di foglie, e non capelli, violacei che coprivano la sua pelle pallida tendente al bluastro estremamente chiaro e quasi fosforescente, mentre man mano che usciva si mostrava il suo esile corpo coperto solo da una lunghissima veste di spine, le stesse della pianta da cui era fuoriuscita, che lasciavano scoperta la sua schiena dalla colonna visibile e le sue gambe esili.

La figura tentatrice avvolse i suoi quattro esili arti sul volpino che si appoggiò del tutto a essa, mentre le sue vesti di rovi iniziavano pian piano a chiuderlo in un bozzolo.

La femminea creatura lo baciò su una guancia, guardandolo coi suoi occhi vogliosi.

Tails era totalmente soggiogato, non aveva alcuna forza di volontà che gli impedisse di opporsi.

Per lui la sua Cosmo era finalmente lì, tornata in vita dopo tanto tempo.

Non c'era più dolore.

Non c'era più preoccupazione.

Solo lei.

E l'oblio.

Tails stava per abbandonare l'ultima traccia della sua mente quando, gli venne in mente una frase.

=...Cosmo...finalmente sei qui...
Tra le mie braccia...dopo tanto tempo...=

🥀Si Tails...sono qui... Con te... Saremo insieme...per sempre...nessuno ci separerà più. 🥀

=...e se...gli altri non dovessero essere d'accordo?=

🥀Li uccideremo Tails...li faremo soffrire...loro non possono dirci di-🥀

=Tu non sei lei...=

🥀...🥀

=...la vera Cosmo non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Cosmo avrebbe preferiva il dialogo alla guerra, solo se non ci fosse stata alternativa lo avrebbe accettato...non sei lei...non lo sarai mai...ma lo sapevo...sapevo che il suo ricordo mi avrebbe reso vulnerabile, sapevo che qualcuno ne avrebbe approfittato...non c'era speranza per me già da tempo, il dolore mi avrebbe corrotto... E ho preferito farmi odiare dai miei amici piuttosto che farli soffrire per me...ma ho solo peggiorato le cose...speravo che, almeno qualche secondo prima di uccidermi le saresti somigliava almeno un po'... Ma il mio ignorare il mio dolore meritava questo...per cui vai, staccami la spina...ma sappi che se volevi dividerci hai fallito...Sonic si riprende in fretta...l'unica cosa di cui si sia mai preoccupato siamo il e gli altri...quando saprà della mia morte all'inizio sarà triste...ma so...sono certo...che passato il tempo necessario, si riprenderà ancor meglio di prima...e ti troverà...=

La creatura trasformò il suo mellifluo sorriso in un ghigno talmente esteso che gli angoli della bocca quasi andavano a toccare la nuca.

Anche gli occhi da piccoli e affusolate divennero enormi, venosi e a palla, quasi uscendo dalle orbite.

In ultimo la sua voce, candida e dolce, divenne profonda, roca, diventando letteralmente maschile.

💀...e dire che io volevo renderti il trapasso facile... Vorrà dire che dovrò farti DESIDERARE la morte...💀

Fninita la frase i rovi acuminati intrappolarono tutto il corpo di Tails, lasciando solo la testa scoperta, stringendo a tal punto che le loro spine iniziarono a trapassargli la carne.

Il povero volpino cacciò un urlo lancinante, tanto alto da lacerarsi le corde vocali, con gli occhi aperti innaturalmente tanto era il dolore del sentire le spine dei rovi entrargli nelle braccia e  toccargli le ossa, mentre il resto del corpo subiva lo stesso o stava per subirlo.

E i rovi come tentacoli, partivano dalla veste della Falsa Cosmo,  dal volto oramai totalmente deformato in una smorfia maligna, continuavano a stringere, e stringere, tanto che il sangue di Tails trasuda a copioso da esse.

La strega di foglie camminò verso la sua straziante vittima, godendo di ogni suo grido di dolore.

💀...Ammetto che pensavo sarebbe stata più facile...eri il più debole di tutti...ma allo stesso tempo eri tra tutti quello che teneva la squadra unita...effettivamente non ho calcolato che avresti potuto girare la frittata in questo modo...ma non importa...vorrà dire che distruggerò i tuoi amici pezzo per pezzo...uno alla volta...quindi puoi considerare il tuo sacrificio vano...e la tua anima mia...💀

₩STA LONTANA DA LUI, BASTARDA FOTOSINTETICA!₩

Una serie di colpi energetici spezzò molte delle liane spinate, lasciando cadere il corpo di Tails a terra, 3 urlare l'essere immondo di dolore.

Wave era lì, tra la porta che dava sul giardino e quest'ultimo, armata di un mini cannoncino al plasma, grande quanto la metà di un dito, attaccato ad uno dei suoi bracciali, con uno sguardo ricolmo di rabbia.

La pianta umanoide divenne ancora più mostruosa: le articolazioni si muovevano in modo innaturale e contorto, mani e piedi divennero artigliati,  dalla bocca deformata uscì una lingua lunghissima che trasudava una saliva nera.

Il mostro cacciò un urlo e si avventò sulla rondine, buttandosi sopra di lei e facendola cadere all'indietro, dentro casa, mentre la sua lingua gocciolava sul volto di Wave quella disgustosa bava nera.

Wave si dimena a tentando di scrollarsela di dosso, ma la creatura apparentemente esile la teneva a terra con una forza erculea, continuando a urlare spasmodicamente.

Ma qualcun altro con una forza erculea era Storm, che avvinghiò in avambraccio attorno al collo della creatura, stringendole lo sterno con l'altro braccio, tentando di contenerla.

La Cosmo deforme controllò un rovo del suo vestito e iniziò a frustate il volto del povero albatross, che si riempiva di graffi, che però rimase quasi impassibile, finché la bestia non gli morse il braccio, facendogli lasciare la presa dal dolore e rendendolo vulnerabile.

Prima che potesse attaccarlo, però, si beccò in calcio da Jet, che con un Kung-fu stile gru schiva a ogni artigli ata della bestia che era innaturalmente veloce, e restituiva ogni colpo con gli interessi, soprattutto calci.

La Falsa Seedrian era stordita, e cadendo a terra i capelli le coprirono il viso.

Jet si avvicinò per finirla, quando lei si scostò i capelli, rivelando il suo viso normale in lacrime, dolce.

Jet esitò a dare l'ultimo colpo, dando il tempo alla creatura di tornare quello che era e saltar gli addosso, ma prima che potessi toccarlo, Nanami si mise davanti, stordendo ancora la pianta umanoide con le sue onde sonore ad alta frequenza.

Mentre le emetteva dalla bocca avanzava, concentrándose tutte sulla creatura che si contorceva in preda al dolore, per colpa del suono altissimo.

Mentre Nanami la teneva a terra continuando a urlare, Wave tirò fuori da una tasca una piccola siringa con un liquido verdognolo, e si avvicinò al mostro, inchinandosi sul suo volto.

₩...estirpiamo l'erbaccia...₩

Wave conficcò la siringa nel suo collo, mentre il liquido fluiva nelle vene.

La creatura venne presa da spasmi incontrollabili, mentre dal suo corpo scoppiava o bolle di melma nera.

In poco tempo non rimase nulla, se non una poltiglia nera e catramosa che evaporò in un fumo nero che venne trasportato dal vento.

$Che cavolo era?$

₩...diserbante...₩

$E tu avevi del diserbante per..?$

₩...studi...₩

$E te lo sei portato appresso per..?$

₩...non si sa mai...₩

¥Sembra giusto...¥

$Storm...zitto...$

Wave corse verso il giardino, se guita dal resto dei Babylon Rogues, quasi si buttò a terra per prendere il corpo martoriato di Tails.

Cercando di trattenere il panico, lo prese delicatamente dalla nuca cercando di alzargli la schiena.

Tails aprì gli occhi, incontrando quelli della rondine.

Gli occhi di lei erano lucidi quasi pronti a piangere ma che Wave tratteneva.

Gli altri Babylon si misero attorno a loro due, estremamente preoccupati.

=W...Wave...J-Jet? =

$Oh ciao Tails, come va secchione? Sai noi svolazzavamo con la nave sopra la città, così per passeggiare quando abbiamo notato una leggera differenza nei palazzi e ci siamo accorti che SBAGLIO O È L'APOCALISSE QUI FUORI?$

₩NON URLARE JET! È IN UNA SITUAZIONE CRITICA! ₩

'ODDIO! TAILS! CHE ERA QUELLA COSA? SANGUINI DAPPERTUTTO-'

Tails si alzò tenendosi ogni ferita che poteva, zoppicando verso la porta.

₩EHI! DOVE VAI?₩

=...T-Tutto...tutto questo è colpa mia...devo...devo rimediare...=

$Senti secchione, so che potresti tranquillamente creare un bazooka usando un fornetto a microonde e una graffettatrice, ma non mi sembri in condizione di poter fare nulla!$

=Lo so Jet ma...=

Wave si mise davanti a lui bloccandolo, con le lacrime agli occhi.

₩...STAI CADENDO A PEZZI...₩

=...Me lo merito...=

₩NON DIRE IDIOZIE! TU ADESSO TORNI INDIETRO E TI FAI CURARE...₩

Tails stava per ribattere quando la stanchezza lo fece cadere tra le braccia di Wave.

Jet, Nanami e Storm rimasero scioccati da Wave, che anche nelle situazioni critiche non aveva mai versato neanche una lacrima, ma per qualche motivo, Tails era l'unico che faceva uscire la vera se stessa.

₩...Portatemi bende, sapone, disinfettante, e qualcosa da bere e da mangiare per rifocillarlo, possibilmente contenente molti zuccheri dato che a occhio mi sembra in calo glicemico...Beh? State lì a fare le facce a pesce o mi aiutate? ₩

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