Let The Devil In- Venom

By puellamagica

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"L'oceano" bisbigliรฒ. Fui piรน stupito dal fatto che avesse parlato che dalla sua risposta. "Ma non li vedrรฒ m... More

Cast
Prologo
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By puellamagica

"Madeline la colazione è pronta" gridò Eddie dalla cucina, stava tentando di non far bruciare le uova in padella e si può dire che stesse fallendo miseramente.
"Madeline" urlò di nuovo senza ottenere alcuna risposta.
Si diresse nella sua camera e dopo aver aperto la porta ebbe una brutta sorpresa.
Il letto era intatto e sopra questo c'era un foglio.
Lo prese e lo lesse ad alta voce.

Grazie per tutto quello che hai fatto, ma torno da mio fratello.
-Madeline

Strinse i pugni e lo accartocciò.
Non sapeva che diamine pensare, quella ragazza doveva avere qualche rotella fuori posto.
Ma cosa le era preso? Prima tentava di ammazzarsi sul suo terrazzo e ora spariva così, lasciandolo da solo...

Forse è questo che ti dà fastidio, essere abbandonato di nuovo

"Sta' zitto" gli rispose strofinandosi le tempie disperatamente.

Invece credo di aver centrato il punto.
Oh non dirmi che provi qualcosa per quella, potrei vomitare e poi credi seriamente che potrebbe mai amarti? Amare un mostro come me? Come noi Eddie?

Ad Eddie parve di sentire una nota di tristezza nella voce del simbionte, che tenesse anche lui sotto sotto a Madeline? Eddie scosse la testa e non ci pensò più.
"Non mi importa di quello che dici, io vado a riprendermela"
Rimase un po' spiazzato dalla sua stessa affermazione, ma ormai doveva ammettere che quella ragazza era diventata importante per lui, così afferrò la sua fidata giacca di pelle ed uscì, lasciando bruciare definitivamente le uova in padella.

***

La porta si aprì lentamente, Madeline alzò lo sguardo dai suoi piedi fino all'ingresso davanti a sé.
C'erano le tipiche strisce gialle che, come aveva visto in tv, la polizia era solita a mettere sulle scene del crimine e lei immaginò che avessero trovato il cadavere di Tom.
Forse era ricercata dalla polizia ed era stato folle ritornare lì.
Tolti alcuni nastri che le impedivano il passaggio, entrò in cucina.
Su una sedia c'era suo fratello, alzò lo sguardo e la vide.
"Sei tornata" constatò, lei annuì.
"Tom è morto, gli hanno staccato la testa a morsi e tu sei scomparsa" ancora silenzio.
"Anche se non so come sia possibile...sei stata tu?
Senti non mi importa se è morto, era diventato uno stronzo ma la polizia è arrivata pretendendo che io sloggiassi, ma io ci vivo qui quindi appena hanno tolto le tende sono subito ritornato e non ho intenzione di andare via" finito di parlare aprì il pugno, aveva una siringa ormai vuota dentro di esso.

Lui vide che l'aveva vista.
"Oh non fare caso a questo, lo faccio da un po' anzi è da tre giorni che ne ho provata una nuova ma forse non avrei dovuto...." cadde a terra e Madeline corse da lui.

"Credo di star morendo ma non importa, ho sentito il rumore delle macchine qui fuori, non pago la droga da molto"
"Testa di cazzo dove sei?" Si sentì gridare e qualcuno buttò giù la porta del bar.

"Madeline voglio che scappi"
"Ah sei qui..." ci furono anche altre voci.
"Corri Maddy!" Gridò suo fratello tutto a un tratto, risvegliandosi dal suo stato dormiente.
Madeline obbedì e corse via attraverso la porta di servizio ma sentì benissimo il capo di quegli uomini dire "prendetela".
Corse più che poteva nonostante sapesse di essere inseguita, il vento le spostava violentemente i capelli, Dio non si era mai sentita così viva.
Sperava solo di rimanerci.

Attraversò una strada arrivando dall'altra parte e finendo per accasciarsi a terra mentre cercava di riprendere fiato.
"Ehi!" Quel grido e un rumore di un grilletto la fecero subito rialzare e girarsi verso il suo inseguitore.
"Stai immobile zuccherino o ti faccio esplodere il cervello" l'uomo le puntò la pistola addosso, non perdendola di vista mentre attraversava anche lui la strada.

"Ora tu torni dentro con me" disse, poi il rumore di un motore si fece vicino e l'uomo non fece nemmeno in tempo a girarsi che venne investito.
Il suo corpo finì un centinaio di metri più in là sulla strada a differenza della moto che frenò.
"Eddie!" Gridò lei riconoscendo il guidatore e avvicinandosi.
Lui scese dalla moto.
"Ma dico Madeline ma sei totalmente uscita di-" venne interrotto quando lei gli piombò addosso, gli mise le mani dietro il collo e nascose il viso nell'incavo del suo collo.
Lui non poteva sapere che lei amava stare in quella posizione e lei non poteva sapere che lui amava il suo profumo.

"Maddy" disse ricambiando la stretta, stando attento a non farle del male.
Lei si staccò improvvisamente "dobbiamo tornare dentro" disse prendendolo per mano e trascinandolo lontano dalla moto.
Ma Eddie si bloccò.
"Assolutamente no, torniamo a casa" rispose cambiando direzione e tirandosi stavolta dietro la ragazza, ma non aveva fatto conto con la sua testardaggine.
Lei piantò i piedi a terra ed Eddie grugnì per risposta.
"Ti prego Eddie, è mio fratello non posso lasciarlo lì... gli faranno del male" l'uomo sospirò non potendo non cedere alla sua richiesta.

"Va bene, sali"

***

"Ascoltami stronzo, non me ne frega un cazzo dei tuoi soldi di merda, voglio ciò che ti ho dato una settimana fa altrimenti faccio un buco in testa a tua sorella e poi a te" Gridò tirandogli un cazzotto.
Il fratello rimase a terra, piegò la testa e sputò un po' di sangue sul pavimento, comunque sia non era il primo pugno che gli avevano dato da quando Madeline era riuscita a fuggire.

"È inutile Dave, è talmente fatto che potrebbe uscirgli merda dalla bocca" parlò uno che si era tenuto in disparte, aveva l'aria tranquilla.
Infatti nonostante impugnasse una pistola piuttosto speciale, a differenza degli altri pareva l'unico che non era sull'orlo della disperazione.

"Fanculo" gli rispose quello tirando un calcio al corpo a terra.
"Te lo chiedo un'ultima volta" riprese puntandogli la pistola sulla fronte.
"Dove cazzo hai messo il campione G?"
"Non lo potrai riavere Dave" parlò finalmente quella specie di cadavere vivente.
"Che intendi?" Chiese facendosi quasi male per quanto forte impugnava la pistola.
"Che me lo sono iniettato stronzo"
"Tu brutto figlio di-" fece un poco di pressione sul grilletto.

"Fermo" Gridò una voce femminile facendo voltare tutti i presenti.
"Guarda guarda che cosa abbiamo qui, è questa la tua dolce sorellina?" Chiese Dave rivolto al fratello dolorante.
"Lascialo stare" quello rise e iniziò a girarle intorno.
"Che bella ragazza" sussurrò prendendole una ciocca di capelli fra le dita.
Strinse la ciocca guadagnandosi un improvviso spintone dalla ragazza che in seguito si precipitò dal fratello.
"Sei un tipetto combattivo eh? Mi piace"

"Allora sarai pazzo di me" l'uomo si girò e gridò prima di essere scaraventato a terra dal simbionte.
Due uomini gli spararono inutilmente, Venom ringhiò mostrando le sue fauci e ingoiando interamente uno di loro e rompendo l'osso del collo all'altro.

Dave strisciò verso la sua pistola e sentì un ringhio diretto verso di lui, afferrò la pistola con uno scatto e sparò ripetutamente al mostro, che si era posizionato sopra di lui.
Sparò finché il caricatore non fu scarico.
"Cosa diavolo sei..." balbettò tremando.
"Cosa è il campione G?" L'uomo non rispose, così il simbionte sporse la sua lunga lingua verso il suo viso.
"Dio che schifo! Va bene, va bene! Ci ha assoldati la Life Foundation, dovevamo vendere questa nuova droga ma ora la rivogliono indietro!"
"Perché?"
"Non lo so" Venom ringhiò di nuovo.
"Ti giuro che non lo so! Dicono che indebolisca le persone fino a ucciderle, noi ci siamo dati da fare... abbiamo ritrovato tutti i campioni che avevamo venduto, ma quel figlio di puttana se lo è iniettato" tacque e spostò lo sguardo dietro il simbionte.

"Comunque non è la prima volta che la Life Foundation fa cose di questo tipo; avevano anche trovato delle cellule aliene che sono state iniettate a dei soggetti" ci fu un attimo di silenzio.
Eddie conosceva troppo bene quella storia.

"Quei soggetti sono morti tutti, tranne uno, è fuggito ed ha causato l'esplosione della Life Foundation, ma questo dovresti già saperlo Eddie Brock,
FALLO ORA! " Gridò rivolto a qualcuno altro.
Gli occhi del simbionte si sgranarono per la sorpresa e si girò dopo aver trafitto l'uomo a terra.
Appena alzato, fu colpito da un proiettile che penetrò dentro il suo collo.
L'uomo che si era tanto tenuto in disparte ora teneva una pistola argentata dove si poteva riconoscere la scritta su di essa incisa:

<<Life Foundation >>

Scappò subito dopo avergli sparato.
Il proiettile era veramente pesante e l'impatto fu tale che Venom cadde a terra e si sentì per qualche secondo frastornato.
La sensazione però durò poco, lui stesso si ricompose e si voltò verso la ragazza che sorreggeva il viso del fratello, ormai morto.

"Mi dispiace"
Questa volta era stato Eddie a parlare dall'interno di Venom.
"È morto prima che tu uccidessi quello a terra, mi ha detto che gli dispiace.
Avevo il sospetto che prendesse sostanze ma forse non mi importava più di tanto" concluse continuando a guardare il fratello.

"Torniamo a casa" la voce e stavolta anche il corpo di Eddie ritornarono normali.
Lei annuì.

"Eddie"
lo chiamò prima di lasciare che le sue labbra si posassero per qualche istante su quelle di lui.

LET THE
DEVIL
IN

@sofi_deda

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Fanfiction

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