How deep is your love? 2 ||

By is0196

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Sequel di How Deep Is Your Love. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Severamente vietato copiare. More

Sequel
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80 (Parte 1)
Capitolo 80 (parte 2)

Capitolo 44

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By is0196

Mi sveglio prima di Zayn e scendo di sotto a farmi colazione.

-"Ciao Michelle, dormito bene?" chiede mia madre facendomi un caffè.

Annuisco stropicciandomi gli occhi.

-"Tu perché sei così acconciata?" chiedo guardando il modo in cui è vestita e i capelli.

Sarà sicuramente andata dal parrucchiere a farli perché sono bellissimi.

-"Ho un'intervista, il film che stiamo girando esce tra due mesi. Puoi vedermi questa sera in televisione." dice entusiasta.

-"Oh non me lo perderei mai." ironizzo.

-"Oggi sono state pubblicate le tue foto, Michelle, il set fotografico che hai fatto un mese fa oggi è su tutte le riviste, tutti i siti internet, in televisione e anche sui cartelloni pubblicitari di tutta la città." dice porgendomi alcune riviste nelle quali la mia foto ne è la copertina.

-"Wow, non sono così male." dico guardandone alcune.

-"Si, ma la mia preferita è questa. Sei fantastica qua." dice lei mostrandomene un'altra.

Beh si, devo dire che è davvero bella questa.

Ma infondo, non poteva essere altrimenti. Dopotutto stiamo parlando di Queen Michelle.

Sento i passi di qualcuno sulle scale e presumo sia Zayn.

-"È Zayn." sussurro a mia madre per avvisarla prima che lui entri in cucina.

Mi sorride facendomi l'occhiolino:"Sono fiera delle tue scelte."

Mio Dio. Roteo gli occhi e commento:"Smettila, mamma."

Zayn entra in questo esatto momento e sorride a mia madre e poi a me:"Buongiorno."

-"Ciao Zayn. Vuoi un caffè?" chiede lei.

-"No, grazie. Jane." risponde lui. Lei annuisce ed esce dalla cucina.

Confuso prende le riviste tra le mani e sbadigliando inizia a analizzarle.

Le sue espressioni sono sorprese ma lo vedo sorridere.

Ne prende una e me la mostra:"Questo tipo ti ha visto mezza nuda?"

Faccio spallucce:"È il mio lavoro."

Ride e mi spettina i capelli:"Ma finiscila, hai fatto un set fotografico e già "È il tuo lavoro"." mi prende in giro.

-"Tu intanto non fai neanche questo." dico facendogli il medio mentre si siede davanti a me.

Addento la colazione e lui risponde:"Per adesso no, ma primo o poi inizierò anche io la mia carriera. Anzi sarà in questo periodo."

-"Dici sul serio?" chiedo sorpresa.

Non sapevo avesse intenzione di iniziare a lavorare.

-"Si." fa spallucce:"Non posso mica vivere sulle spalle dei miei per tutta la vita. Non possono mantenermi loro per sempre."

-"Non ne hanno la possibilità?" chiedo di nuovo.

-"Ce l'hanno. Ma non mi sembra il caso. Cioè ti pare? Se mai dovessi farmi una famiglia, chi me la mantiene? Mio padre?"

Lo guardo ancora più confusa.

Il padre di Zayn non era mica morto? Mi aveva detto così un paio di settimane fa.

Lui nota la mia espressione e dice:"Si, lui è morto. Era un modo per rendere il concetto."

-"Posso chiederti una cosa un po' strana?"

-"Dimmi." dice alzandosi per farsi un caffè.

-"Tuo papà è morto, tu non lavori, hai anche una sorella. Come fa tua madre a mantenervi da sola entrambi? Tu spendi tanti soldi dopotutto. Hai sempre vestiti firmati, nei locali spendi sui 2000 dollari a serata, spendi gli stessi soldi che spendiamo noi. Ma noi possiamo permettercelo, voglio dire..I nostri genitori sono miliardari, ma tu come riesci a stare alle nostre spese?"

-"Mio padre prima di morire aveva tanti soldi, e quando è morto sono rimasta tutti a noi. E poi il fratello di mio padre, ovvero mio zio, sostiene tutte le spese di mia madre e mia sorella, e paga anche il mio college. Quindi l'unico che spende i soldi di mio padre sono io. Ma lui ha lavorato così tanto durante la sua vita, che ho abbastanza soldi per poter continuare a spendere così tanto anche per i prossimi 6-7 anni." dice.

-"Mh..interessante." dico pensierosa.

Mi arriva un messaggio da Cat mentre finisco il mio caffè.

*Da Cat: Questa sera festa a casa di Maddie. Sarà una specie di festa in maschera. Sembra divertente. Mi occupo io di come ci vestiremo. Un bacio, ci sentiamo dopo.*

(Come al solito il nome Maddie non dovete ricordarlo, è un nome a caso. L'ho messo giusto perché ne dovevo mettere uno).

***

Passo il mio giorno a letto tra le coperte e sul divano. Non ho fatto assolutamente niente tutto il giorno.

Oggi piove e quando piove io sono triste.

Quando 2 anni fa ero nel mio stato di grave depressione, mi piaceva la pioggia. Era l'unico momento in cui non piangevo da sola. Era bello avere qualcuno con cui piangere.

Ma ora ho cambiato totalmente. La pioggia mi fa diventare pigra.

Zayn è stato a letto con me per un paio di ore a vedere un film, ma poi è andato ad allenarsi ed e uscito con alcuni suoi amici.

Ha cercato di convincermi ad uscire con lui ma non c'è stato verso.

Ho fame ed ho voglia di McDonald.

*Io: Zayn, mentre torni a casa mi prendi qualcosa dal McDonald? Sai già cosa voglio.*

*Da Zayn: Okay, stavo giusto tornando in realtà.*

Sorrido contenta del fatto che tra poco mangerò e mi trascino dalla mia stanza fino al nostro secondo soggiorno che usiamo solo per i video giochi.

Ci sono tutti i videogiochi possibili immaginabili con cui gioca mio fratello.

Play station, Xbox, Wii e tutto il resto. In realtà anche nella sala normale ce ne sono alcuni, ma qui è più bello. La stanza è buia e sembra di essere in una sala giochi.

Ho rifiutato tutte le proposte di uscire e ora mi annoio.
Sorrido quando sento la porta di casa sbattere.
Finalmente si mangia.

-"Sono nella seconda sala." urlo e una decina di secondi dopo vedo Zayn entrare con un'enorme borsa del McDonald.

Sorrido come una bambina:"Ti adoro."

-"Tu non hai fatto niente oltre a passare dal letto al divano oggi, vero?" chiede avvicinandosi a me.

Dato che sono seduta, si abbassa e mi stampa un bacio sulla labbra.

-"Si, oggi è stata una giornata pigra." rispondo prendendo la busta e tirando fuori alcuni panini.

-"Oggi? Le tue giornate sono sempre "Pigre". Comunque vado a lavarmi un'attimo, non mangiare tutto perché non è tutto per te." dice e io annuisco addentando un panino.

Una mezz'ora dopo, quando finiamo di mangiare, decidiamo di metterci a giocare alla play station.

-"Ora ti batto, perché fai schifo. E io sono migliore in ogni cosa." dico sedendomi sopra di lui.

-"Pff..Questa è proprio da vedere." ribatte.

***

Sei ore dopo siamo tutti alla festa di cui mi aveva parlato Cat.

Carina, ma non troppo.

È abbastanza inquietante il fatto che non sappia chi ci sia attorno a me, sono tutti mascherati in qualche strano modo. Noi comprese che ci siamo vestite come i personaggi della casa di carta.

-"Carter, ci fai una foto a noi?" chiede Cat mentre noi ci mettiamo in posa.

Ogni tanto Cat se ne esce con alcune idee fantastiche come questa.

Poco dopo passando per la cucina per prendere da bere, la vedo presa a mangiare.

-"Sempre che mangi tu? Non ti capita mai di non avere appetito?" chiedo togliendomi dal viso la maschera e guardandola.

La rossa mi fissa per qualche secondo e deglutendo dice:"Guarda, ho perso tante volte la ragione, ma l'appetito mai."

Scoppio a ridere.

-"Alcuni sono vestiti in modo osceno." commento mentre sento la musica in sala e nel giardino rimbombare.

-"Devo dire che noi siamo quelle più originali." dice lei prendendosi del tempo per masticare per poi aggiungere:"Ho visto solo altre due ragazze vestite come noi, erano le uniche. Ho visto che una ha i capelli biondi e l'altra neri, ma non ho idea di chi siano."

Quando Cat finisce di mangiare, usciamo nel giardino dove ci sono quasi tutti, la maggior parte delle persone sono nella piscina, cioè dentro letteralmente, ma c'era da aspettarselo.

Attraversando la casa, ho notato che in ogni angolo della casa e in ogni stanza c'e gente, tutti vanno dove gli pare.

Devo ricordarmi di questa cosa la prossima volta che mi passerà in mente di fare una festa a casa.

Vedo Zayn in lontananza con Taylor e decidiamo di raggiungerli.

-"Siete voi due, vero?" chiede Tay.

Che domanda stupida. Stupida come lui infondo.

-"No." ironizza Cat togliendosi la maschera e appoggiandosi a lui.

La tolgo anche io e metto un braccio attorno al collo di Zayn borbottando:"Ti sorprenderesti se ti dicessi che ho sonno?"

-"No, anzi. Me lo aspettavo.
Michelle, sto iniziando a rivalutare le cose tra me e te. Sai, sei una settantenne pensionata e noiosa. Non fai altro che dormire e stare a letto. Non posso stare con una persona così. Io sono sempre in giro, a fare qualcosa, sono pieno di vita. No, non siamo compatibili." dice circondandomi la vita.

-"Gli opposti si attraggono." dico in mia difesa.

-"Ma se andassi a letto con qualcuna questa sera per errore, sarebbe tanto grave? Sai, anche altre sono vestite come te. Se per sbaglio ti confondessi con un'altra?"

-"Ha ha. Come sei simpatico." lo guardo torvo.

-"Guarda chi mi ha scritto prima. Ho fatto colpo l'altra sera in discoteca." dice facendomi vedere un messaggio sul serio telefono.

*Da Melanie: Hey Zayn, non sei più tornato al tavolo l'altra sera. Magari possiamo continuare la conversazione in questi giorni? Ti va di vederci?*

Roteo gli occhi sbuffando.

-"Mio Dio, per favore. Ma quanto e viscida? Che schifo. Posso risponderle?" chiedo facendo la faccia da angioletto.

Aggrotta le sopracciglia:"Mhh..no. Le rispondo dopo io."

-"Hai davvero intenzione di risponderle?"

-"Si, perché no? È giusto conoscere persone nuove, non trovi?" chiede.

-"Trovo che se non stai zitto tra poco ti affogo nella piscina." dico serrando gli occhi.

Lui scoppia a ridere e mi stampa un bacio sui capelli mentre io lo guardo di sottecchi.

-"Stavo scherzando. Non ho alcuna intenzione di rispondere a questa fallita."

Proprio quando faccio per dirgli qualcosa, sento il mio telefono vibrare.

*Da sconosciuto: A volte mi sorprendo della tua intelligenza, altre volte proprio mi deludi. Gran bella idea venire ad una festa in maschera, dove non sai mai chi hai davanti. E se ci fossi io dietro ad una di quelle maschere?*

Alzo lo sguardo e solo ora mi rendo conto di quanto ha ragione. Quasi ogni persona qui, ha una maschera sul viso e improvvisamente ho l'impressione che tutte guardino me.

-"Chi è? Fammi vedere." dice Zayn notando la mia espressione sconcertata e prendendomi il telefono dalle mani.

-"Psicopatico. Michelle, non rispondere. Okay?" chiede ma io non mi muovo di una virgola e tengo lo sguardo fisso sulle persone che ho davanti.

-"Michelle." mi chiama ed io annuisco lentamente senza distogliere lo sguardo.

Caterina sentendo la conversazione tra me e Zayn chiede:"Di nuovo Patrick?"

-"Sempre lui." sospiro facendole leggere il messaggio.

Improvvisamente la musica si ferma e si sente un gran coro di voci lamentarsi.

-"Rimettete la muscia, dai. Che cazzo fate?" urla un ragazzo.

Una ragazza che conosco si avvicina a noi e dice:"Andate al piano di sopra, si sono sentite urla da una stanza e hanno detto che hanno visto entrare li una ragazza vestita come voi."

Senza pensarci due volte io e Cat corriamo entrando in casa.

-"Michelle, veloce. È una di noi." dice Cat salendo le scale mentre Taylor e Zayn ci seguono.

Davanti alla porta di una delle stanze, c'è un gruppo di persone che tentano di aprire la porta chiusa a chiave.

-"Ma siete scemi? Buttate la giù, no? Dio, che deficienti." impreca Zayn facendosi spazio tra la gente.

Mentre lui sferra un calcio alla porta, buttandola giù come avevo fatto io a Miami. A me arriva un altro messaggio.

*Da sconosciuto: Barbie l'ha scampata a Miami, ma oggi non ci è riuscita.*

-"È Barbie." urlo correndo dentro insieme a un gruppo di persone tra cui Cat, Taylor e Zayn .

Al centro della stanza vediamo il corpo di Barbie steso a terra in un enorme chiazza di sangue.

Quando focalizzo, vedo un coltello infilato all'altezza del suo petto.

Mi precipito a terra di fianco a lei, come anche gli altri, e la prima cosa che faccio è toglierle dal viso la maschera per vedere se è ancora cosciente.

Quando lo faccio però, la mia bocca forma una 'o' perfetta. Questa ragazza non è Barbie.

-"Questa non è Barbie." balbetto.

I capelli biondi ci hanno ingannato facendoci pensare che sia Barbie.

I capelli di questa ragazza infatti sono biondi, come quelli di Barbie. È vestita come era vestita Barbie e indossa la stessa maschera.

-"Deve essere una delle due ragazze di cui ti dicevo prima, che sono vestite come noi." dice Cat.

Le prendo il polso per controllare se è ancora viva e urlo:"Qualcuno chiami un'ambulanza. Questa ragazza è ancora viva."

Vedo Cameron entrare seguito da Amber, entrambi si precipitano verso di noi e sento Cameron dire:"Non c'è tempo per aspettare l'ambulanza, la porto io in ospedale."

La solleva lentamente da terra mentre vedo Taylor e Zayn seguirlo e Taylor dire:"Veniamo con te, Amber tu resta qui con Cat e Michelle."

La maggior parte delle persone inizia a prendere le cose ed andarsene sapendo che ben presto sarà qui la polizia. Altri sono ancora sotto shock. E alcuni sono terrorizzati dall'idea che tra di noi in questa casa ci sia un assassino.

-"Ma cosa è successo? Chi le ha fatto questo?" chiede Amber.

-"Patrick." sospiro mettendomi le mani nei capelli.

-"Credo che abbia confuso Barbie e questa ragazza. Con la maschera sono uguali. È Barbie quella che voleva uccidere." dice Cat dando il mio telefono ad Amber per farle leggere i messaggi.

-"No." dico subito:"Io non credo sia stato un errore. L'ha fatto apposta. Come al solito voleva spaventarci e farci credere che fosse Barbie.
Non farebbe mai un errore del genere, lui ha sempre tutto sotto controllo, sa sempre ogni cosa. Sapeva benissimo che sotto questa maschera non c'era Barbie. Voleva solo farci credere per qualche secondo di averla uccisa." dico io.

Ormai conosco quest'uomo talmente bene che potrei scriverci un libro su di lui. Su quello che gli passa per la testa. Sui suoi piani contorti.

-"Si, hai ragione , è Barbie dov'è?" chiede Amber.

-"Dobbiamo trovarla." dico alzandomi in piedi e scendendo di sotto con le due.

Faccio un giro per la casa mentre sento le sirene della polizia avvicinarsi.

La troviamo in cucina appoggiata alla finestra a guardare il buio fuori con Austin e Matt affianco.

Butto un sospiro di sollievo nel vederla sana e salva.

-"Quella ragazza morirà per colpa mia." dice.

-"Barbie. Non dire cazzate. Smettila. Non è colpa tua." dico stringendola a me e baciandole i capelli.

-"Voleva uccidere me, vero?" chiede.

-"No, Barbie. È quello che ho appena detto a Cat e ad Amber. Lui sa sempre quello che fa. Sapeva chi c'era sotto quella maschera, sapeva che non eri tu. Voleva solo farci spaventare come al solito e farti sentire in colpa." dico mentre anche Cat e Amber si avvicinano.

Sento gli uomini della polizia entrare e roteo gli occhi pensando a tutto quello che ci aspetterà.

-"Non fate mezza parola alla polizia di Patrick. Noi non sappiamo niente, chiaro?" chiedo avvisando tutti.

***

Quando torno a casa alle 9.00 del mattino, la prima cosa che faccio è buttarmi a peso morto mentre mia madre continua la sua predica che ha iniziato venti minuti fa alla stazione di polizia.

-"Mamma, mi puoi dire perché mi stai dicendo queste cose? L'ho accoltellata io quella ragazza? Non mi pare, quindi smettila."

Sarebbe stato meglio se fosse venuto mio padre a prendermi dalla polizia,non lei.

Abbiamo passato tutta la notte li, fantastico direi. Ho un sonno che non sto neanche a spiegarvelo.

-"Michelle, voglio solo che tu mi dica cosa sai. So che sai qualcosa. C'entra Patrick con quello che è successo?" insiste.

-"Non lo so. Perché dovrei per forza saperlo?"

-"Perché tu sei una calamita per i guai. Tu e i guai siete una cosa sola e so che di ogni cosa che succede, tu ne sei sempre il nucleo."

Grazie. Gentilissima.

-"Vai a cagare, non ti voglio più sentire. Mi è venuta mal di testa dal tuo urlare." dico con tranquillità accendendo la televisione e alzando il volume per non sentire.

Lei rotea gli occhi ma non dice più niente e sale di sopra.
Che stress questa donna.

Mi arriva un messaggio da Cat che apro subito:*La ragazza è viva, l'hanno salvata. Si riprenderà nel giro di qualche settimana.*

Butto un sospiro di sollievo e a proposito di messaggi decido di mandare un messaggio al numero da cui prima Patrick mi ha mandato il suo messaggio.

Prima dell'accaduto, ero pronta a partire con Patrick per salvare la mia famiglia e i miei amici. Ora non lo sono più.

È matto, non so cosa mi farà. E non so neanche se lascerà stare la mia famiglia.

*Io: Patrick, io e te avevamo un accordo, io sarei venuta con te solo se tu avessi smesso di tormentare le persone che mi stanno attorno.
Non mi fido di quello che dici, non voglio più partire con te. Non sono sicura che lascerai in pace la mia famiglia.*

*Da sconosciuto: L'accordo era che tu verrai con me e io smetterò di tormentare gli altri. Beh tu però non sei ancora venuta via con me. Quindi..smetterò, quando tu sarai qui con me. Е poi dopo che hai accettato il mio accordo, ti ho vista abbastanza indecisa, confusa..non volevo cambiassi idea quindi ho deciso di ricordarti cosa succederà se ti tirerai indietro.*

*Io: Non mi sto tirando indietro, ti ho detto che verrò con te. Ma non dovrai più fare niente da questo momento in poi, a nessuno. Chiaro?*

Non ricevo risposta per i prossimi 10 minuti ma alla fine mi arriva un messaggio.

*Da sconosciuto: Hai la mia parola.*

Sospiro mettendo il telefono da parte e chiudendo gli occhi.

***
Quando li riapro vedo un sacco di persone andare avanti e indietro per la casa a sistemarla per la 'cerimonia' che ci sarà a casa per il compleanno di mio padre.

Un sacco di camerieri, cuochi e organizzatori di eventi fanno avanti e indietro.

Tutto questo mentre io dormo. Fantastico.

Mia madre corre su per i piani facendo continue chiamate mentre a casa arrivano continui pacchi con regali o fiori.

-"Mamma, dov'è papà?" chiedo mentre ho l'impressione di essere ad una fiera, a malapena passo tra le persone che ci sono.

E pensare che questi sono solo coloro che preparano le cose, mancano ancora tutti gli invitati.

-"È andato in ufficio per qualche ora." mi risponde la domestica al posto di mia madre.

-"Cioè, vedi tu. Io oggi ho così tante cose da fare, sono immersa in un mondo di cose che non riuscirò a fare in tempo e come se non bastasse dovevo venire a prenderti alla stazione di polizia." dice mia madre quando chiude la chiamata che stava facendo.

-"E chi ti ha detto che dovevi? Guarda che potevi anche non farlo. Mi avrebbero tenuto lì per 24 ore e poi mi avrebbero lasciato andare." dico sorseggiando un caffè che trovo sul tavolo.

-"Sei pazzesca, davvero." dice mia madre guardandomi inespressiva.

Sto ferma a fissare fuori dalla finestra fino a quando mi rendo conto di non aver comprato nessun regalo a mio padre.

Cazzo.

Mi faccio una doccia veloce, mi vesto e vesto anche mia sorella che decido di prendere con me.

Infilo le scarpe, do un ultima sistemata ai capelli e scendendo le scale urlo:"Chanel, dai."

Lei è in sala a guardare la televisione mentre mi aspetta.

Non la vedo arrivare e sbuffo andando in sala a prenderla.

La prendo in braccio ed esco di casa per poi salire in macchina.

***

Più tardi siamo tutti attorno alla piscina di casa mia, gli invitati sono come al solito almeno 150, e la mia voglia di stare qui è come al solito pari a 0.

Io e Chanel abbiamo organizzato una piccola sorpresa a nostro padre che gli è piaciuta molto. O almeno così sembrava.

-"Perché non mangi?" chiede Austin che è seduto di fianco a me dandomi una gomitata.

-"Non mi sempre molto appetitoso questo coso." dico infilzandolo con il coltello schifata.

Lui scoppia a ridere per il mio modo di fare e scuote la testa disperata.

-"Perché quello scemo è qui?" chiede guardando proprio nella direzione di Zayn che è dall'altra parte del tavolo.

-"Non chiamarlo così. Comunque perché non dovrebbe?" chiedo.

-"Non è parte della famiglia." fa spallucce Austin.

-"Beh e quindi? È parte del gruppo, potrei dire anche di Harry, non è della famiglia ma è qui."

-"Harry è il fratello biologico di Nicole quindi si, ormai è di famiglia." continua lui.

-"Okay, ma Liam? Lui non è della famiglia." ribatto.

-"Liam è il ragazzo di Ashley."

-"Beh e Lo.." sto per nominare Louis ma mi fermo quando mi rendo conto che tanto mi risponderà 'Louis è il ragazzo di Natalie'.

-"Mi spieghi perché lo odi così tanto?" incrocio le braccia.

-"Già, perché lo odi così tanto?" chiede Cat che è seduta di fianco a me e sta masticando.

-"Perché non mi piace." spiega Austin.

-"A me si, invece." dico io.

Austin mi guarda con disprezzo e ripete:"Ti piace, sul serio?"

-"Beh si." dico convinta.

-"Patetica." rotea gli occhi.

Gli tiro un braccio sul pugno:"Senti Austin Mahone io non critico le ragazze che piacciono a te."

-"Perché le ragazze che piacciono a me non sembrano delinquenti appena uscite dal carcere, Zayn si invece." mi sorride falsamente.

Roteo gli occhi mentre Cat dice:"Smettila, scemo. Tu invece sembri una scimmia, anzi uno scimpanzé per l'esattezza."

Scoppio a ridere per la parola mettendomi una mano in fronte.
Ma da dove l'è venuto in mente?

-"Tu da quando sei esperta di mammiferi? E poi perché lo difendi così tanto tu?" chiede Austin.

-"È mio amico, ed è più simpatico di te, che parli di lui senza nemmeno conoscerlo." continua Cat.

-"Non fare la moralista." dice lui scocciato.

-"Sai qual è la parte divertente? Che tu stai qui a pensare a lui, e a parlare male di lui, e ad odiarlo. Mentre lui non pensa a te nemmeno per un secondo, guardalo. È li a ridere e a parlare con gli altri e praticamente e probabilmente a malapena sa che esisti." dice la rossa per infastidirlo.

Quasi mi stupisce con quanta rabbia difende Zayn. Non sono sicura che difenderebbe anche me in questo modo.

-"Ti ammazzo, Cat." la minaccia di sottecchi.

-"Provaci, Austin." ribatte lei con aria di sfida serrando gli occhi.

Lui si alza e nel giro di due secondi la prende in braccio mettendosela in spalla.

-"Ma sei fuori? Lasciami giù." urla lei attirando l'attenzione di tutti.

Non so come finirà la cosa, ma so già che i genitori ci faranno la predica su come ci comportiamo agli eventi pubblici e alle cerimonie.

Mentre Cat protesta vedo Austin buttarla in acqua come se fosse un sacco di patate.

Rido leggermente ma mi alzo per darle una mano dato che so che Austin non lo farà.

Andando verso di lei passo di fianco ad Austin che mi afferra per il braccio:"Stai andando ad aiutarla?"

Annuisco.

Sorride:"Bene, ti facilito le cose." dice e nel giro di due secondi prende in braccio anche me facendomi fare la stessa fine di Cat.

Io lo uccido.

***

All'alba delle 4.30 del mattino, mi butto sul letto esausta.

È stata una abbastanza giornata faticosa e la festa è finita appena qualche minuto fa.

*Io: Saresti dovuto rimanere a dormire qui, non ho voglia di stare sola.* mando il messaggio a Zayn che mi risponde poco dopo.

*Zayn: Quindi mi chiami e mi cerchi solo quando sei sola? Altrimenti non lo faresti. È questo che stai cercando di dirmi?*

So che non dice sul serio, sta solo cercando di iniziare una discussione per farmi innervosire.

*Io: Se mi stai scrivendo questo per punzecchiarmi, sappi che sono troppo stanca per reagire alla provocazione.*

*Zayn: Ahahaha..almeno ci ho provato.*
*Zayn: Sono stanco anche io, ci sentiamo domani.* *Zayn: Vado a letto, buonanotte. Ti amo, stupida scema.*

Sorrido e digito: *Anche io, buonanotte.*

Aspetto con ansia di vedere la reazione di Zayn a questo messaggio.
Non gli avevo mai detto di amarlo fino ad ora.

In realtà non l'ho fatto nemmeno adesso.

*Zayn: Wow, sei ubriaca? Anche tu mi ami?*

Rido da sola per quello che sto per scrivergli.

*Io: Ma no, deficiente. Anche io vado a letto.*
*Io: Hai detto che stai andando a letto, quel "Anche io" significava che anche io sto andando a letto.*

Invio il messaggio ancora ridendo.
Perché mi piace così tanto prendermi gioco di lui?

*Zayn: Vaffanculo, Michelle.*

*Io: Beh tu non sei riuscito a infastidirmi, ma io si. Buonanotte, Zayn.* mando il messaggio e metto via il telefono compiaciuta.

Mi metto a fissare il soffitto sospirando.

Ma io sono davvero pronta a mollare tutto per andare da Patrick? E se non rivedessi mai più nessuna delle persone che amo?

Ho solo un giorno. Domani è già mercoledì e io devo incontrarmi con Patrick.

In realtà, pensavo di accettare ma voglio prima incontrarlo, vedere cosa mi dirà e che cosa ha in mente. Poi deciderò se accettare la sua proposta.

Scaccio dalla mente questi pensieri e cerco di addormentarmi.

Mi rigiro nel letto per più di mezz'ora. Sbuffo abbracciando il cuscino.

Ho comprato questo letto 2 anni fa e solo ora mi rendo conto che forse è troppo grande per una persona sola.

***

Il mattino vengo svegliata da Cat che entra nella stanza come un tornado vivente.

-"Che vuoi?" chiedo.

-"Preparati, usciamo con gli altri." dice e esce dalla stanza dicendo:"Portiamoci anche tua sorella, ora la vesto."

Sbuffo stropicciandomi gli occhi.

Ma che ore sono? Quando vedo l'orologio quasi mi stupisco di me stessa.
15.30.

Sbuffo e mi preparo nel modo più veloce possibile, non perdo neanche tempo a sistemarmi i capelli semplicemente perché ormai mi manca la voglia di vivere. Faccio una coda e raggiungo Cat e Chanel.

Prendo le mie cose ed usciamo di casa.

-"Andiamo a piedi, gli altri sono in centro." dice ed io annuisco prendendo mia sorella per mano.

Lei però non si fa tenere per mano e cammina indipendentemente.

La guardo e inarco un sopracciglio.

Ma siamo sicuri che abbia solo 3 anni? Cammina come se stesse sfilando sul tappeto rosso di Hollywood.

-"Chanel, ti prendo in braccio. Cammini troppo lenta." sospiro.

-"Cosa ti aspetti? Ha le gambe lunghe 20 centimetri." la difende Cat.

Raggiungiamo gli altri poco dopo e metto giù Chanel che, quando vede Cameron, corre verso di lui abbracciandolo.

-"Non correre che ti fai male." borbotto scuotendo la testa disperata.

-"Poi mi spieghi come hai fatto a far innamorare la bambina di te." dico a Cameron sedendomi e roteando gli occhi.

-"Dopotutto, io sono a Cameron Dallas, come non innamorarsi di me." dice lui con fare altezzoso mentre accendo una sigaretta.

-"Ha ha ha, questa era davvero divertente, Cameron." ironizza Amber mentre accarezza le guancia a Chanel.

-"Sai perché Chanel ti adora? I bambini vanno d'accordo con gli altri bambini. E tu sei solo un bambino." dice Cat facendogli l'occhiolino.

-"Uu..questa mi è piaciuta." ride divertita Amber battendole il cinque.

-"Siete solo invidiose del fatto che lei preferisce me a voi." dice Cameron guardandole con disprezzo.

-"Non è assolutamente vero. Chanel, amore, vieni da me." dice Amber porgendo le mani di avanti per prenderla ma Chanel si protra all'indietro appoggiandosi al petto di Cameron.

Cameron sorride vittorioso.

-"E da me ti fai prendere in braccio?" chiede Cat ma Chanel scuote la testa.

-"Chanel, vieni da me." dico io dall'altra parte del tavolo ma lei scuote di nuovo la testa e dice:"Cameon."

Taylor pure tenta di prenderla dalle braccia di Cameron ma non ottiene risultati.
A seguire ci prova Barbie, Matt, Harry ma non c'è verso.

-"Scommetto che si farà prendere in braccio da me." sussurra Zayn.

-"Non ha voluto farsi prendere in braccio da me che sono sua sorella, nemmeno dagli altri, che li conosce da sempre. Figuriamoci se si fa prendere in braccio da te, ti conosce ma non ha confidenza quindi non credo." dico io.

Lui rotea gli occhi e si alza andando verso Cameron.

-"Hey piccola, che ne dici se dimostrassimo a tua sorella che non ha ragione?" chiede Zayn a Chanel protendendo le mani verso di lei.

Chanel lo guarda come se lo stesse analizzando.

Probabilmente non ha capito mezza parola di quello che le ha detto Zayn.

Zayn le sorride, lei esita per un attimo, saetta lo sguardo tra lui e Cameron e alla fine si getta tra le braccia di Zayn sorprendendo tutti.

-"Segue i passi di sua sorella." dice Cat scherzando.

-"Smettila, Cat." roteo gli occhi ma sorride divertita mentre gli altri ridono.

Dio, che stupida.

In effetti è vero, prima ero ossessionata da Cameron come Chanel.

-"I gusti sono quelli:" fa spallucce lei.

-"Finiscilaa." protesto.

Zayn stampa una serie di baci sulle guance di Chanel e torna a sedersi.

-"Dicevi? Non sarebbe venuta da me, eh?" chiede con aria di sfida tenendo mia sorella tra le braccia.

-"Chanel, mi tradisci, quindi? Preferisci stare con Zayn che con me?" chiede Cameron fingendosi offeso.

-"La bambina ha già capito tutto della vita." dice Zayn fiero di se stesso.

-"Ammazzati." rotea gli occhi Cameron.

***

Sto seduta sul letto passando una mano tra i capelli di Zayn che dorme sulle mie gambe.

Tra mezz'ora devo uscire per vedermi con Patrick.

Sono abbastanza in ansia, ma anche curiosa di sentire quello che mi dirà.

Spero solo di tornare a casa al più presto, quel uomo è così inquietante.

Dopo questo incontro, tornerò a casa, passerò un determinato tempo tranquilla, ma poi so che dovrò lasciare tutta la mia vita per andare da qualche parte con lui.

Mio Dio.
Pensandoci non sempre quasi reale.

Ma purtroppo mi tocca, devo proteggere le persone a cui tengo.

Mi alzo cercando di non svegliare Zayn e spero di riuscire a tornare a casa prima che si sia svegliato altrimenti mi chiederà dove io sia stata.

Mi vesto e mi do una sistemata dato che è tutto il giorno che dormo e scendo di sotto, dove regna il silenzio più totale.

Mi sembra di essere tornata a due anni fa quando a casa non c'era mai nessuno ed erano sempre tutti in giro.

Prendo le chiavi della macchina ed esco di casa.

Proprio quando sto per salire nell'auto, vedo Cat parcheggiare.

-"Heyy Michelle, stavo giusto venendo a prendere alcuni documenti da casa tua per portarli a mio padre."

-"Uhm..okay, ci sentiamo dopo." dico.

Lei mi guarda e inarcando un sopracciglio chiede:"Cos'è quella faccia? Cos'hai?"

-"No, niente." scuoto la testa aprendo la portiera.

Serra gli occhi e chiede:"Dove stai andando?"

Dio, Cat, perché fai così tante domande?

-"In un posto, devo fare una cosa." dico.

-"Vengo con te?" incrocia le braccia con aria di sfida.

Ecco, ha già capito che le sto nascondendo qualcosa. Lo fa apposta a chiedermelo.

-"No. Non c'è bisogno. Ci vediamo questa sera nel locale." rispondo.

Resta zitta e immobile per qualche secondo e alla fine se ne esce con un:"Sei nei guai, vero?"

Sospiro. E esito prima di rispondere:"No, non credo. Solo non so se sto facendo la cosa giusta."

-"Tu fai sempre la cosa giusta." mi sorride leggermente.

-"Di che si tratta comunque?" chiede.

-"È una storia lunga, te la racconto dopo." taglio corto perché so benissimo di non potergliene parlare nonostante voglia davvero farlo.

Annuisce e si gira per entrare in casa.

-"Cat." la chiamo prima di entrare in auto.

Si gira guardandomi interrogativa.

-"Ti voglio bene." le sorrido.

Mi ricambia con uno dei suoi migliori sorrisi e borbotta:"Più di ogni altra cosa."

Salgo nella mia auto e guido fino a uno degli aeroporti privati di Los Angeles.

Sì, l' "appuntamento" che ha fissato Patrick è in un aeroporto fatto per gli aerei privati.

Forse perché in quei posti non c'è mai nessuno, e sarebbe meglio che nessuno ci vedesse.

Quando arrivo, non vedo assolutamente nessuno.

Una decina di aerei, il tramonto davanti ai miei occhi e il silenzio più totale.

Mi guardo attorno ma non c'è nessuno.

Beh dai, effettivamente sono in anticipo di 5 minuti.

Mi appoggio alla mia macchina e incrocio le braccia aspettando.

Ma che ci sono venuta a fare qui? Avrei dovuto starmene a casa a dormire.

Ora che ci penso, quando ero appena arrivata, tutti mi nascondevano la verità su Samantha e l'esistenza di Patrick. Dicevano di farlo per proteggermi ma io insistevo come sempre.

Forse avrei dovuto ascoltarli. Non avrei avuto tutti questi problemi ora.

Immersa nei miei pensieri non mi accorgo dei passi che sento dietro di me.

Prima che io possa girarmi sento qualcuno mettermi le braccia attorno al collo e un panno bianco in faccia.

L'odore del cloroformio mi arriva fritto alle narici e proprio quando mi ricordo che non dovrei respirare altrimenti perderei i sensi, è già troppo tardi.

Sento i miei occhi chiudersi, il mio corpo abbandonarmi e delle mani reggermi.

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