Ricordi Immortali

By DarkDarrik

25K 4.2K 14.9K

I ricordi non muoiono mai. Ma se anche il possessore di questi ricordi avesse questa peculiarità? Quando si v... More

-BOOKTRAILER -
1. Un nuovo inizio
Extra - Cast dei personaggi - Parte 1
2. Il contratto
3. Conoscenze
4. L'asso nella manica
Extra cast dei personaggi -Parte 2 -
5. Il Tecnico
6. Ricordi a catena ( Parte I)
6. Ricordi a catena ( Parte II )
7. Semplicemente ricordi
Extra - Cast dei personaggi -Parte 3 -
8. Conseguenze ( Parte I )
8. Conseguenze ( Parte II)
9. Una nuova vita - Parte I -
9. Una nuova vita - Parte II -
10. Il nemico del mio nemico è mio amico
11. Vecchie conoscenze
12. Amici o nemici?
Extra - Cast Personaggi - Parte 4 -
13. Il ritorno
14. Redenzione
15. Umanità
16. Rivelazioni
17. Verità
18. L'origine
19. Le sorprese non finiscono mai
20. La riunione
21. La chiamata
22. Il soldato fantasma ( Parte I )
22. Il soldato fantasma ( Parte II )
23. Quel tipo d'amore non muore mai
Extra - Cast Personaggi - Parte 5
24. Passato, presente e futuro
25. Amici
26. Addio
27. Tradimenti
28. La calma prima della tempesta
29. Distrazioni
EXTRA : Sondaggio
EXTRA: Trevor/Sharon/Henry
30. L'inizio della fine
31. Storie dal passato
EXTRA: Rob/Carolina/Rachel/Lauren/Kassandra
EXTRA: Faith/Henry/Nick/Markoos/Randhal
Extra - Cast Personaggi Parte 6 -
32. Paris in love
34. Il piano perfetto
35. L'ultima notte
36. Requiem.
37. Epilogo
EXTRA : Domande ai lettori.
Extra: Henry/Sharon/Faith/Nik
EXTRA: Lettera di Lauren
Extra: Simon/Katherine/Henry
Extra: Markoos/Rachel/Lauren/Faith
Extra: Rob/Lucrezia/Henry

33. Markoos

201 48 119
By DarkDarrik

Miami

Tornai bruscamente al presente trovando Markoos ai piedi del mio letto, il che era disturbante, dato che mi guardava come se fossi un succulento piatto da divorare.

«Buongiorno principessa!» gridò spalancando le braccia platealmente per poi unire le mani in un tonfo sordo.

«Vaffanculo...» mormorai annoiato, mettendomi a sedere e facendogli il medio.
In tutta risposta e con una velocità accecante lui mi spezzò il dito e mi sorrise molto cordialmente per essere uno psicotico millenario del cazzo.

«Che troietta irrispettosa! Tu non sei una principessa!» mi sussurrò fin troppo vicino per poi lasciare la presa sul dito.
Gridai di dolore e mi tenni l'arto ferito con una mano, dondolando lentamente per lenire la fitta. Sarebbe guarito in pochi minuti, ma quel coso aveva una forza che non avevo neanche percepito addosso a Nathan o Rafael.

«Come tua madre!» ringhiai incazzato.

Ormai la mia paura era lentamente scemata, era finita. Non gli avrei più reso le cose facili, se dovevo morire per i suoi scopi lo avrei fatto dandogli più noie possibili.

«Sai, io le puttanelle irrispettose le punisco come ho fatto con Faith. Sì, la tua amata nel lontano 1876, quella fragile bambolina umana che il fu Rafael ha trasformato in una baldracca vampira. Quel povero bastardo ha dedicato cinquecento anni a fermarmi, solo perché gli ho ammazzato la famiglia. Pensaci, dopo essersi fatto trasformare da Randhal cinque secoli fa, cos'ha concluso? Ha solo rimandato di qualche secolo l'inevitabile» sentenziò Markoos, con fare teatrale cambiando tono e gesticolando di tanto in tanto.

«Ho dovuto ammazzare parecchia gente per arrivare a te e non tutti li ho uccisi direttamente, caro mio.Ma andiamo con ordine... Prima di morire dovrai sapere tutta la storia. Sai, io sono come quei cattivi dei film che prima di dover sferrare l'attacco finale devono vantarsi e pavoneggiarsi» continuò l'Antico prendendosi beffa di me nei modi di fare e col tono di voce.

«Come ben sai, nei film alla fine il cattivo perde tempo e l'eroe lo sconfigge, ma qui non siamo in un film e non ho vissuto per oltre mille anni per poi esser ucciso da un clichè, anche perché ho saltato la parte in cui io non posso essere ucciso!».

Dopo questo lungo monologo mi posò una mano sulla fronte spingendomi sul letto con forza.
Nuovamente sprofondai nei ricordi, ma questa volta non erano i miei.



Luogo Sconosciuto, anno 1000 circa.


Non sapevo bene dove fossi e perché.
Sembrava una specie di villaggio, molto antico più di quanto avessi visto io nel corso della mia secolare esistenza.
C'erano parecchie case, ma tutte costruite alla svelta e molto semplici. Anche gli abiti e il modo di acconciarsi delle persone che vedevo in quel posto era incredibilmente strano e datato.
Mi trovavo al centro di questo villaggio e intorno c'era un mercato, un fabbro, qualche bottega e dei ragazzi che giocavano rincorrendosi vicino a una piazza molto spoglia.
Un uomo parlottava con un altro proprio di fronte a me; stranamente aveva qualcosa di famigliare, mi somigliava vagamente.

«Quello è il tuo antenato, Frederick Il Giusto. Ora capisci la trasposizione del tuo cognome in Italia. Questo luogo non era stato scoperto da nessuno all'epoca, lo fecero poi cinquecento anni dopo, la tua famiglia scappò il più lontano possibile arrivando infine in Italia» la voce di Markoos rimbombava nella mia testa mentre vedevo Frederick molto preoccupato.

«Lo faremo questa notte, Rodrek! Non abbiamo più molto tempo, il Clan del Lupo ha già creato i suoi mostri e ne hanno pagato le conseguenze. Noi dobbiamo preservare la nostra umanità!» esclamò il mio antenato all'altro uomo.

La mia visuale si spostò su un ragazzo nascosto da un mantello e un cappuccio sotto cui scorsi solo il mento e le labbra.
Esso era in ascolto e ben nascosto alle spalle di Frederick e Rodrek.

«Andiamo con ordine... Purtroppo l'incantesimo di Cyrus si deve stabilizzare e non possiamo governarlo al meglio, ma ci proverò...» mormorò l'Antico nella mia testa.

Si fece di nuovo tutto buio e mi ritrovai in una foresta, un uomo e una donna con un bambino parlavano nell'oscurità vicino a un albero altissimo e antico.

«I nostri Clan sono in lotta da moltissimo tempo, ma il nostro amore è stato sempre più forte, lo sai, e il nostro bambino ne è la conferma. Lui è la prova che l'amore è più forte dell'odio. L'amore può sconfiggere tutto» mormorò la donna cullando l'infante.

«Ti amo, ma sai che il mio clan esce spesso la notte per cacciare, quando gli animali dormono. Il nostro nome deriva da quello. Odio farlo, ma dobbiamo separarci.

Prometto che ti verrò a trovare domani mattina, lo giuro sul mio onore» mormorò l'uomo baciando la donna per poi scappare via verso nord.
Prima però tornò indietro, accarezzò il bimbo e lo baciò sulla fronte, dunque riprese a correre.
Non ero riuscito a scorgere i volti né di lui né tanto meno di lei, sembravano avvolti nell'ombra più totale.

«Ora ti chiederai: il bambino in che clan stette dato il casino enorme che successe?» sussurrò nella mia testa Markoos.
Ancora buio e di nuovo un'altra trasposizione temporale.
Ora finalmente vedevo nitidamente Markoos, così com'era nel presente e di fronte a lui una donna che gli parlava.

«Se tua madre fosse qui non approverebbe cosa succederà questa sera, ma dobbiamo combattere contro la Tribù della Notte, e il loro stregone è molto potente. Ricordati che nonostante tuo padre fosse uno di loro è sempre stato un uomo buono e onesto, così come tua madre. Li ho coperti molte volte, ma quella notte li scoprirono, lei ti portò da me e fu approvato il fatto che uccidere un bambino era una cosa che andava contro ogni regola di onore. Ti abbiamo accolto. La sai la storia, Markoos, ma ora non conterà più nulla. Completeremo questo rituale perché è la sola soluzione possibile, ho bisogno che tu mi dica quando si muoveranno loro. So che molte volte ti sei mischiato insieme al loro Clan per cercare risposte su tuo padre e so che sei benvoluto, per quanto sia strano» disse a Markoos l'anziana signora.

«Vedi, ero riuscito a entrare nelle grazie di entrambe le fazioni e potevo scegliere cosa essere. I Lupi avevano ucciso mio padre e I Notturni avevano assassinato mia madre. Covavo vendetta per entrambi e dopo vari sopralluoghi ti illustrerò quale fu il mio» sibilò L'Antico dentro la mia mente.

Un altro salto nel vuoto e mi ritrovai nel bel mezzo del rituale dei Lupi.
Non sapevo perché si chiamassero così, ma probabilmente era un chiaro riferimento al loro animale da idolatrare.

«Era perché i loro antenati furono guidati in queste terre dai dei lupi mentre erano in fuga da una antica guerra» si intromise nella mia testa Markoos.

Lo vidi contorcersi dal dolore mentre l'anziana del precedente ricordo recitava parole sconosciute verso una figura spettrale, lupesca gigantesca ed enorme.
I suoni erano distorti e tra le urla e i gemiti delle trasformazioni non capii nulla.
L'enorme essere era metà lupo e metà uomo e sembrava essere il loro Dio della Caccia.
Infine la donna si accasciò e tutti quelli che prima erano uomini divennero lupi affamati, Markoos compreso.

«Quello era Worghs. Lo incontrerai molto presto, non temere. La vecchia aveva legato la sua anima e la sua famiglia a quel Dio/Demone stringendo un patto.
Ogni suo erede e ogni erede di ciascuna famiglia presente in quel Clan avrebbe avuto il gene del lupo mannaro, appena fosse stato pronto. Inoltre, solo un membro della famiglia della vecchia antenata del tuo amico Jack avrebbe potuto a distanza di secoli richiamare Worghs. Il Dio non aveva bisogno di tornare sulla Terra, dopo un grande affare come quello tutte quelle anime avrebbero consolidato il suo enorme potere per interi secoli. Tornò con la pancia piena del suo fottuto mondo ed è lì sazio tutt'ora...» mi spiegò Markoos con saggezza.

«Tu... tu sei un vampiro Antico, non sei un lupo mannaro, Markoos. Ho visto i tuoi poteri!» esclamai sbigottito.

In risposta fui catapultato in altri ricordi del mio nemico.
Erano tutti ammassati sotto Frederick, che da una specie di palco in legno pronunciava frasi in una lingua sconosciuta.
Si tagliò il centro della mano con un pugnale rituale e versò il suo sangue in un recipiente.
Tutti gli altri erano in attesa, tutti vestiti con una veste nera con cappuccio.
Tra di loro una figura attirò la mia attenzione perché sembrava dolorante e ogni tanto aveva spasmi di dolore, tuttavia era nelle retrovie e nessuno lo notava molto, tutti erano concentrati in quel rituale.
Come nel rituale avvenuto la sera prima nel Clan dei Lupi un'ombra enorme e minacciosa incombette al cospetto di Frederick.
Si presentò come Drakker e comunicò che la notte era il suo regno e che tutti loro sarebbero stati i primi di una nuova potente razza.
La sua voce era profonda e sembrava demoniaca, beh, sembrava in tutto e per tutto un enorme diavolo. I suoi canini erano aguzzi e il suo volto aveva venature rossastre sotto gli occhi che erano rossi come il sangue.
Aveva un corpo esageratamente muscoloso e possente e disse a tutti i presenti che sarebbero dovuti morire come estremo sacrificio.
Infine affermò che sarebbero stati in grado di bere fino all'ultima goccia il sangue di tutti i guerrieri del clan dei Lupi, e così destò il suo immenso potere che fece pian piano crollare tutti in terra uno dopo l'altro.
Riconobbi anche Nathan quando crollò dinnanzi a me e il suo cappuccio si scostò mostrandomi il suo volto.
Il mio sguardo ricadde su Markoos, che iniziò a strisciare verso la foresta, dolorante e malconcio.
Rideva, stava crepando come un cane e si trascinava come un verme, ma rideva.
Più sentiva che stava morendo e più la sua risata divenne folle.
L'unico che non era morto era Frederick.
Ma era debole, stanco e provato da ciò che aveva fatto.
Se fosse diventato vampiro pure lui io non sarei stato qui, tuttavia anche lui dopo un po' cadde a terra morente.

«Non si è mai più risvegliato, ma il vecchio Fred era furbo, aveva fatto fuggire la sua famiglia, così non dovettero sorbire le pene e la morte di agonia del rituale...» mormorò ancora una volta

Markoos nella mia testa.
Prima che potessi parlare ci fu un altro di quei fastidiosi teletrasporti.
Markoos era circondato da un gruppo di ricerca del Clan del Lupi, in forma umana perché era giorno.
Quelli erano in cinque e lui era da solo.

«Ora morirai, bastardo succhiasangue, abbiamo visto che mostri siete diventati, non volete morire, ma per fortuna se vi tagliano la testa non vi alzate più. Ma come diavolo fai a stare al sole?» chiesero brandendo tutti delle armi rudimentali.
Markoos si levò lentamente il cappuccio e tutti si sorpresero nel vedere il suo viso.

«Che ci fai vestito da uno di loro? Tu sei uno dei nostri» mormorò uno dei Lupi.

«Non sono uno di loro» affermò Markoos.

Il suo viso mi terrorizzò, non avevo mai visto nulla di simile.
I suoi occhi erano di un verde molto chiaro, fluorescenti, come quelli di un lupo mannaro, i suoi denti erano aguzzi come quelli di un vampiro. Le venature sotto gli occhi erano di uno strano colore violaceo che nessun vampiro aveva.

«Non sono neanche uno di voi» sussurrò disarmando velocemente uno degli uomini per azzannarlo forte sul collo fino a nutrirsi velocemente del suo sangue.

Si liberò del suo nemico e ne affrontò subito un altro usando l'ascia che si era procurato poco prima.
Parò i colpi di tutti e quattro i mannari con rapidità e forza che un vampiro novellino non poteva sicuramente avere.
Tranciò di netto la testa di un avversario e lanciò la sua arma contro un altro centrandolo in fronte con perfetta mira e precisione.
Parò un ennesimo colpo e si portò dietro al suo nemico.
Posò le mani sul volto del lupo, una a bloccargli il mento e l'altra dietro la nuca.

«Cosa sei diventato, lascialo andare, Markoos. Ti prego fermati!» sussurrò impaurito il tipo rimasto illeso, gettando la sua spada.

Il ragazzo si morse il polso e lo accostò alla bocca del suo ostaggio.
Infine portò una mano sulla fronte della sua vittima e usò quella presa e il polso sulla bocca del tizio per spezzargli di netto il collo.
Il sopravvissuto era terrorizzato.
Non ebbe più il tempo di fare nulla, la mano di Markoos si levò alta nel cielo e poi si abbatté di piatto sul collo dell'uomo decapitandolo di netto.
La testa del povero malcapitato rotolò diversi metri più in là, e Markoos guardò il suo corpo accasciarsi con estrema sufficienza nello sguardo.
Con lentezza esagerata guardò la strage che aveva combinato e raccolse il corpo di quello a cui aveva spezzato il collo.
Con uno scatto a velocità vampiro, anzi nettamente superiore, si era dileguato infine dal luogo del massacro.
Crollai in ginocchio per il dolore alla testa quando per l'ennesima volta fui catapultato in un altro ricordo.
Un enorme lupo nero stava combattendo contro tre vampiri.
Ne atterrò uno mordendolo al collo mentre quello urlava e si toccava la ferita.
Un altro vampiro provò ad afferrarlo, ma il lupo si mosse troppo velocemente. Diamine, come faceva un mannaro ad avere la velocità da vampiro?
L'enorme animale saltò sulla schiena del vampiro e lo morse anch'esso sul collo facendolo cadere tremante al suolo.
Infine l'ultimo non-morto se la diede a gambe mentre il lupo si leccava i baffi soddisfatto.
Portai lo sguardo sui vampiri morsi e pensai che apparivano più morti che vivi. Il veleno del lupo sembrava troppo efficace.
Ero spaventato a morte da quell'enorme lupo.
Esso riprese la sua forma umana ed è allora che io capii trattarsi di Markoos. Ma come diavolo era possibile?

L'avevo visto usare i suoi poteri vampirici e fare il rituale con il Clan dei Lupi.
Il ragazzo si era completamente ristabilito dalla trasformazione, come se ciò non fosse neppure avvenuta. Ero allibito.

«Cosa sei?» chiesi a Markoos, girato di spalle davanti a me.

Era un ricordo, non poteva rispondermi.
Invece lo fece. Si voltò con un ghigno e la bocca piena di sangue.

«Sono un ibrido» affermò semplicemente leccandosi un labbro e mostrandomi i suoi occhi verdi, accecanti e disumani.

Continue Reading

You'll Also Like

2.9K 57 34
una ragazza che vive nella menzogna e all'oscurità dei fatti ma sempre con un piano ben preciso ma il resto è mistero.. #93 scoperte 24 maggio 2022 #...
50.2K 862 66
Blair Salvatore, una ragazza arrogante orgogliosa ed egocentrica, la più piccola dei fratelli Salvatore, cosa potrebbe succedere se dovesse avere a c...
64.9K 1.8K 61
Il Vuoto era stato sconfitto. I Mikaelson finalmente potevano vivere una vita immortale in pace con la piccola Hope. Ma 8 anni dopo,l'originale più t...
17.6K 873 51
Il libro è stato completamente riscritto quindi se l'ho avete letto prima vi consiglio di rileggerlo perché è cambiato se vi va ovviamente. In questo...