Fidati di me, mi disse (compl...

By thewriterwithnoname_

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"Ero ancora bambina quando il fratello di mio padre mi stuprò. [..] "Fidati di me", mi diceva. [...]" Questa... More

Prologo
Personaggi principali:
Nuovo incontro
Invidia
Segreto per segreto
Nella tana dei lupi
Dritto al cuore
Cinque minuti in paradiso
Sempre più dubbi
Al centro del mirino
Non-chiarimenti
Festa con spettacolo
Con la testa fra le stelle
Non ignorarmi
Tina
Compagnia inaspettata
Nick
La truffa perfetta
Cosa siamo?
Ivan
Tenere le distanze
The Freak Show!
Farfalle nello stomaco
Normalità
È guerra!
Incomprensioni
Altri personaggi:
Ribelle
Fuga del settimo giorno
Giochi piccanti
Giornata alternativa
Condividere
Un disastroso rientro
Sotto ai riflettori
Con la testa sott'acqua..
Respirare
Mostro senza cuore
Un angelo dal paradiso
Come in un film
Friendzone
"Burn baby, burn!"
Lame nel petto
"Non è piu niente per me.."
Pioggia acida
"Evviva gli sposi!"
Sottostare alle regole
Perdersi
Alleanza
Matrimonio
Cena con sorpresa
Amore?
Momento sbagliato
Conversazione tra donne
#capitolospeciale⁉️
Pranzo coi fiocchi
Soltanto un gioco
Acque profonde
Non mi lasciare
Epilogo - L'altra nostra metà

Sensazioni

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By thewriterwithnoname_

Attenzione:
Questo capitolo contiene scene di atti sessuali espliciti.

Mi svegliai con un respiro caldo che mi soffiavo sul volto, aprii gli occhi e mi ritrovai la faccia di Trevor davanti a distanza ravvicinata. Mi stava abbracciando ed io non riuscivo a muovermi, si era avvinghiato per bene, l'unica cosa che potevo fare era inalare il profumo del suo petto.

«Che stai facendo?», mi chiese guardando mi basso. Sembravo una ninfomane in effetti.

«Nulla. Nulla.. non sto facendo niente», dissi staccandomi e girandosi dal lato opposto.
Lui mi abbracciò da dietro ricordandomi della sera prima..

Era dietro di me, sul letto, eravamo in intimo sotto le lenzuola e mi stava dando dei piccoli baci sul corpo, dove c'erano le cicatrici. E tutto questo non mi dava fastidio, ma mi provocava un senso di benessere, tranquillità, piacere. Un piacere incontrollabile.
Mi girai e mi misi sopra di lui, lo baciai con foga mentre lui appoggiò le mani sul mio sedere, stringendolo con forza. Mi bacio il collo e il petto. Poi lo feci anche io, andando sempre più giù fino al pube.
Non sapevo perché con lui fossi così aperta, forse perché lui non pensava che mi avrebbe potuto fare male, non pensava che avessi paura di qualcosa, lui voleva semplicemente fare sesso ed era quello che volevo anche io.
Gli tolsi le mutande e mi ritrovai con il suo pene di fronte al viso, non sapevo bene cosa fare ma per quel poco che sapevo, iniziai a succhiarlo, lentamente, per poi infilarlo fin dentro la mia gola. Gemette da questo mio gesto inaspettato e mi provocò ancora più piacere.
Continuai a succhiarglielo fino a che non fu sul punto di venire ma non glielo feci fare, avevo io il controllo per una volta nella mia vita e volevo godermelo. Mi tolsi il reggiseno e le mutandine ed inizia a strusciarmi su di lui.
Mi guardava, i suoi occhi erano lussuriosi, volevano me.
Non resistette più e mi prese con un braccio intorno alla vita portandomi sotto di lui. Mi baciò, prima in bocca mordendomi le labbra, poi il collo, il seno, la pancia, fino ad arrivare al basso ventre. Si portò il lenzuolo sulle spalle lasciandomi la parte superiore scoperta, faceva un po' freddo ma non mi importava. Poteva farmi qualsiasi cosa, mi guardò come per chiedere il permesso ed io gli sorrisi annuendo con la testa. Iniziò a leccarmi il clitoride. Nessuno l'aveva mai fatto prima. Inarcai la schiena per il piacere che mi stava provocando.. strinsi il lenzuolo con la mano destra e portai la sinistra fra i suoi capelli, accarezzandoli e tirandoli piano, iniziai a respirare affannosamente, sempre più veloce. In un gesto involontario spalancai la bocca e gemetti. Stavo per..

«Megan.. dobbiamo alzarci sono le undici, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto..», sentii Trevor chiamarmi ma l'unica sensazione che provavo era quella di quella notte..
Mi girai a baciarlo, fu un gesto inaspettato che però ricambiò. Mi misi sopra di lui ed iniziai a strusciarmi sui suoi boxer ma prima che potesse fare altro, mi alzai lasciandolo lì con un erezione nei pantaloni.

«Sei ingiusta!», mi gridò mentre andai verso il bagno, sorrisi e chiusi la porta dietro di me. Mi spogliai e mi feci una doccia, poco dopo mi raggiunse anche Trevor..
Quando finimmo tornammo in camera e ci vestimmo per poi scendere in cucina e raggiungere gli altri.

«Buongiorno..», disse malizioso Waite, «dormito bene..?», io abbassai lo sguardo e mi sedetti a tavola con Trevor di fianco a me. Mi mise una mano sulla coscia, gesto che Rose non approvò affatto. Si alzò dal tavolo ed andò al piano di sopra nella sua camera sbattendo la porta. In effetti ero stata una vera stronza.. sapevo che le piaceva Trevor, sapevo che c'era qualcosa fra loro ma comunque avevo agito di testa mia, ferendola.

«Vado a vedere come sta..», disse Trevor alzandosi, quella frase mi meravigliò, sembrava che a lui non importasse nulla di lei e invece non era così, ci teneva alle sue emozioni.
Avevo la sensazione di essermi cacciata in mezzo a qualcosa di più grande..

Questa esperienza con Trevor mi aveva liberata. Ero riuscita a fare una cosa che non pensavo di poter mai più fare con un ragazzo. Mi ero sbloccata ed ero felice. Non vedevo l'ora di raccontarlo a.. ad Ashlee. Ma lei era arrabbiata con me.
Dopo pranzo saremmo tornati a casa e deciso che la prima cosa che dovevo fare era andare a parlare con lei anche se non voleva.
Sentimmo delle urla dal piano di sopra, lei iniziò ad urlargli contro e poi lui disse una frase che destabilizzò un po' tutti.

«Non possiamo stare insieme! Sei mia sorella!», io spalancai gli occhi incredula e guardai Fred e Waite ed anche loro sembravano confusi quindi non ne sapevano nulla. Lei scese di corsa le scale ed uscii velocemente dalla casa, piangendo, so che probabilmente ero l'ultima persona che avrebbe voluto accanto ma l'istinto mi disse di seguirla.
Corsi fuori e la raggiunsi, stava gridando e lanciando sassi nel lago, appena mi vide però smise di agitarsi e si girò in cagnesco verso di me.

«E tu che vuoi?!», mi urlò contro prima di cercare il pacchetto di sigarette nella tasca, «maledetto accendino!», borbottò non riuscendo ad accendere la sigaretta. Appena ci riuscì, ripose tutto nelle tasca ed iniziò a fumare nervosamente, «Allora?», chiese non guardandomi.

«Tutto okay?», chiesi stupida.

«Ti sembra che vada tutto bene? Ti sei scopata il ragazzo che amo!», disse mentre delle lacrime le uscirono dal viso, ma com'era possibile che si era innamorata di Trevor quando lui poco prima aveva detto che lei era sua sorella?

«Ma lui..», tentai ma non mi fece finire di spiegare.

«Perfetto.. avete sentito! Lui non è mio fratello.. ci siamo conosciuti quando io ero appena arrivata a scuola, ci siamo piaciuti con da subito e dopo poco ci siamo messi insieme. Io vivo da sola con mio padre e lui vive con la madre. I nostri, per puro caso, un anno dopo si sono innamorati e hanno deciso di mettersi insieme. Per questo lui non vuole più stare con me, perché dice che ora siamo come fratelli ma io..», non riuscii a finire la frase che scoppio in un pianto e con mia sorpresa venne verso di me e mi abbracciò.

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