« Per uno come me
C'è un'altra come te,
Che sogna ancora le montagne,
Che parla piano a un gigante,
Che abbassa gli occhi e dice: "io rimango
In superficie , che vado a fondo in un istante, sono di piombo le mie gambe a volte, sai?"
Basterebbe poi dirsi che va bene anche così
Senza incontrarsi.
L'importante è che tu sappia che almeno noi in questa galassia
Siamo due punti, sì lontani, ma equidistanti come due stronzi.
Amami anche se non mi conosci.
Ti prego amami, anche se siamo nascosti.
Amami senza dovermi cercare,
Senza sapere da che parte stare,
Resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare,
io verrò a prenderti.»
Alessia Gazzola, L'Allieva.
Buona lettura...
Eccoci qui di nuovo... L'istituto, dove tutto ebbe inizio, o quasi tutto.
Ormai è già passato un anno da quando ho iniziato a seguire i corsi di medicina legale, e devo dire che è stata la scelta più giusta che io abbia mai fatto nei miei ventisei anni. Ho scelto la medicina legale perché mi appassiona ma soprattutto per il professore più brillante, intelligente, affascinate e stronzo, che possa esistere sulla faccia della terra, Claudio Conforti, o come lo chiamo io, CC... si, credo di essermi iscritta ai corsi per almeno l'85% per lui.
Dopo che la storia che ho avuto con Arthur, figlio del Supremo, nonché il mio capo, è finita ho deciso di dedicarmi di più al lavoro, perché una cosa l'ho imparata: l'amore fa soffrire.
Entro dalla porta d'ingresso e mi avvio verso la stanza degli specializzandi.
<Allevi! Ti aspetto nel mio ufficio tra due minuti!> mi urla la Wally.
<Si, professoressa. Poso la roba e arrivo.> le dico io.
<E si muova invece di blaterare.> mi rimprovera lei.
Annuisco e vado nella stanza. Com'è che si dice? Il buongiorno si vede dal mattino... si certo.
Mi avvio verso l'ufficio della Wally. Busso e apro la porta.
<Allevi, ho deciso di assegnarle un incarico di massima importanza. Dovrà trascrivere i nomi completi e le date del decesso di tutti i cadaveri che sono arrivati in istituto prima dell'invenzione dei computer.> mi informa mentre sta scrivendo qualcosa su un foglio. <Non lo prenda sotto braccio, è molto importante che lei lo svolga al meglio, ci siamo intesi?> mi domanda alzando gli occhi e guardandomi da sopra gli occhialoni da befana che si ritrova.
<Certo professoressa, può contare su di me.> le rispondo con un sorriso fasullo sul volto.
<Lo spero bene, ora vada a lavorare.> mi liquida.
Giro sui miei tacchi e vado verso la porta quando mi richiama. <Oh giusto! Le ricordo che ha un mese per terminare tutto.> mi informa.
<Certo. Arrivederci.> la saluto uscendo e richiudendomi la porta alle spalle.
COME UN MESE?! Ci saranno più di cento cadaveri in quei documenti!
Mentre sto tornando nell'aula specializzandi mi sento chiamare, da quella voce che riconoscerei fino in capo al mondo. Una voce che distinguerei tra mille... e quando mi volto il mio cuore manca un battito.
<ALLEVI! Due minuti e ti voglio nel mio ufficio.> mi dice, o meglio mi urla, Claudio.
<Buongiorno anche a te Claudio.> lo saluto ironicamente.
<Si, si. Muoviti che ho del lavoro da fare, IO.> mi dice marcando per bene l'ultima parola, come se io non avessi nulla da fare!
<Come siamo di buon umore sta mattina. Ti sei alzato dalla parte sbagliata del letto?> gli domando seguendolo nel suo studio.
<Invece tu sei in vena di battute, vedo. Cos'è, Malcomess junior ci ha fatto passare un week-end memorabile?> mi domanda mentre entriamo nella stanza.
<Piantala Claudio! Lo sai benissimo che non sto più con Arthur da due mesi.> gli rispondo io quasi arrabbiata.
Ma è possibile che sia SEMPRE così rompicoglioni? Ah si, è Claudio.
<Ops, è vero. Che disgrazia, eh?> mi dice voltandosi con uno sguardo malizioso. Mi volto per chiudere la porta quando sento un forte boato provenire da dietro di me. CC ha appena scaraventato una pila di fogli sulla scrivania. Lo guardo interdetta poi gli chiedo:<No, ti prego! Ti scongiuro, Claudio. Ci ha già pensato la Boschi ha riempirmi di lavoro per il prossimo mese. Farò tutto quello che vuoi, ma non lasciarmi tutta quella roba lì.> lo scongiuro. Manca solo che mi metta in ginocchio davanti a lui per baciargli le scarpe laccate.
<Forse tu non hai capito bene. Tu devi fare tutto quello che ti dico di fare. Non mi interessa se mi preghi, ti puoi anche mettere qui in ginocchio a baciarmi le scarpe,> incredibile! Ora legge anche nel pensiero. <ma quello che ti dico di fare lo devi fare!> mi rimprovera arrabbiato.
<Ma che ti è successo sta mattina?> gli domando. <Ambra ti ha lasciato, di nuovo? E magari per qualcuno che vuole avere un rapporto serio, e non solo fatto di sesso?!> gli chiedo super incazzata nera. Non è possibile che se la prenda sempre e solo con me! Ci sono anche altre persone qui in istituto, se non se ne fosse ancora accorto.
<La pianti di mettere in mezzo quest'argomento? Tanto lo so che ti riferisci a ciò che è successo tra noi in Toscana. Non fare la finta tonta, ho capito che ti è piaciuto, ma non lo vuoi ammettere. Aaah mia cara Sacrofano, hai ancora molto da imparare.> mi dice sedendosi alla scrivania e incrociando le braccia dietro alla testa. <Comunque, il tuo compito è solamente quello di timbrare i casi chiusi.> dice quasi stufo della mia presenza e felice di mandarmi via.
Non riesco a ribattere, così mi limito a chiedere del lavoro.
<Scusa ma questo non è il compito della polizia?> gli domando avvicinandomi alla scrivania per prendere il blocco di schede.
<Si, ma il nuovo PM, ha chiesto della specializzanda di cui gli ha parlato Calligaris. Così, una volta che avrai finito, sarai tu a portarli in questura e potrai conoscere in PM, contenta? Ora sparisci che devo lavorare.> mi spiega e cerca di liquidarmi ma io ho ancora un paio di domande da fargli.
<Ma come faccio a sapere quali sono quelli chiusi e quali no? E come si chiama il nuovo PM?> domando curiosa
<Uno, è un tuo problema e due, non ne ho idea e neanche mi interessa. Ora vai via.> mi dice facendo segno con la mano verso la porta.
Mi volto ed esco dallo studio e torno nella stanza degli specializzandi, dove trovo Lara e Paolone discutere.
<Alice! Vero che ''Harry Potter e il calice di fuoco'' è meglio di ''Harry Potter e i doni della morte''?> mi assale Lara.
<Ovvio, c'è Robert Pattinson. Vorrei anche ben vedere!> le rispondo io facendo cadere la pila di fogli sulla scrivania della mia postazione.
<Maddai! Solo per lui? Ma se avete me, cosa volete di più dalla vita?> ci dice facendo gesti con le braccia come per dire: ''guardate che fisicaccio!''.
Io e Lara ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due ebeti.
<Meglio che mi vada a prendere un caffè.> afferma Lara cercando degli spicci nella borsa...
<Lara!! Hai preso la nuova borsa di Michael Kors e non me lo hai detto!> la rimprovero andando ad accarezzare quella meraviglia.
<Oh giusto! Alice ho preso la nuova borsa di MK, ti piace?> mi chiede ironicamente la mia amica.
<Tutti molto simpatici oggi, eh?> dico andando a mettermi il camice.
<Alice vieni a prendere un caffè?> mi domanda Lara.
<Certo, perché no? Prendo le monete e arrivo.> le dico aprendo il portafoglio e prendendo trentacinque centesimi per il mio solito caffè delle dieci e trenta.
<Paolone, tu vieni?> chiedo al mio amico che è rimasto in silenzio da quando abbiamo iniziato a parlare della borsa della nostra amica.
<Si.> risponde entusiasta.
Raggiungiamo Lara alla macchinetta, dove sta già sorseggiando il suo caffè espresso.
Inserisco le monete ed estraggo la mia bevanda e vado a mettermi vicino a Lara, subito dopo ci raggiunge anche Paolone.
<Senti Alice, ma tu sai nulla della nuova fiamma di Conforti? No, perché sai, girano voci che sia stata con una che questa volta sia una cosa seria. Ed è strano per uno come lui avere una relazione fissa, di solito durano una settimana al massimo.> di informa Lara andando a buttare il bicchierino vuoto nel cestino.
Ci mancava pico che mi strozzassi con il mio cappuccino.
<Confermo. Non si parla d'altro in questi giorni.> conferma Paolone buttando giù l'ultimo sorso di cioccolata calda.
Una cosa seria? Non posso di certo essere io... non credo.
<Mmm... no, non ne so nulla.> dico buttando il contenitore nell'immondizia.
Entrambi i miei amici mi guardano storto.
<Che c'è? No, davvero ragazzi, non ne so assolutamente nulla. Magari lui e Ambra sono tornati insieme e questa volta per sempre.> dico poco convinta anch'io, ma soprattutto non avrei mai immaginato che dire una cosa del genere mi facesse tanto male.
<Come vuoi. Ora però dobbiamo metterci a lavoro!> afferma Lara mentre ci dirigiamo di nuovo nella nostra aula.
<Guarda, lascia stare! Non so chi tra Conforti e la Wally mi abbia dato più lavoro da svolgere.> dico sedendomi alla mia postazione. <Non è che avete voglia di dividervi il lavoro con me?> domando con gli occhi da cucciolo.
Lara si mette le auricolari nelle orecchie e fa finta di non sentirmi mentre Paolone inizia a fischettare chi sa quale canzone e a guardarsi in giro come se nulla fosse.
<Grazie. Siete proprio due amici fantastici.> dico scherzosamente, quasi tra me e me.
In quel momento alla porta bussa ed entra Claudio.
<Sacrofano, ha chiamato Calligaris. Dobbiamo andare.> mi informa con qual suo sorrisino angelico quanto diabolico sul volto.
Annuisco sorridendo, prendo la mia roba e ci avviamo verso l'uscita, insieme. Ed è proprio in questi momenti che mi sento bene. Siamo solo io e lui.
Mentore e allieva.
{Spazio Autrice}
Salve a tutti/e!🍃
Eccoci qui con il primo capitolo. Spero moltissimo che vi piaccia.
Beh io in realtà non ho molto da dirvi se non di continuare a leggere e a votare i capitoli che preferite!!
Altra cosa importante: domani, 22 novembre 2018, andranno in onda, su Rai 1, alle 21:20 circa, la nona e la decima puntata de ''L'Allieva 2''. NON PERDETEVELE!🎞
Sono sempre ben accetti commenti sia positivi che negativi.
Se sono presenti sbagli grammaticali o ortografici non resta altro che farmeli notare.
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