Incubus || Sterek

By stereksouls

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Verranno sommersi dal dolore, ma continueranno ad amare. Saranno leali tra di loro e creeranno una famiglia... More

Prologo.
1 - La scoperta.
2 - Fidarsi.
3 - Ascoltami
4 - Nuovi Indizi
5 - Confronto.
6 - Solo Per Lui
7 - Fluo Party (I parte)
8 - Fluo Party (II parte)
9 - Coincidenze
10- Normalità
11 - Game Day
12 - Non Avere Paura
13 - Chiarimenti
14 - Accettiamo
15 - Banshee
16 - Eichen House
17 - Eichen House 2
18 - Sei Tu
19 - Amici e non solo
20 - Pazzia
22 - Salvalo
23 - I Love You
24 - È Finita
25 - Epilogo
Sequel Incubus

21 - Lo Scontro

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By stereksouls

La luna quella sera è piena, completamente piena e luminosa.
La sua luce si riflette sulle mattonelle della Beacon Hills High School, come se sopra di esse ci fosse uno strato di acqua chiara.
Dentro all'istituto c'è un silenzio assordante, l'unica cosa udibile sono i passi incerti dei ragazzi che si stanno dirigendo verso l'aula di chimica.

Sette persone che cercano di non crollare, sollevandosi a vicenda.

C'è una tensione palpabile tra di loro, i lupi sono più irrequieti del solito per colpa della luna piena e se ne possono benissimo accorgere pure Stiles, Lydia ed Allison, anche se non hanno i sensi svilupati come gli altri quattro.
Nessuno osa parlare, sembra che si stiano trattenendo anche dal respirare e questa cosa non fa altro che irrigidire l'umano, che non riesce a smettere di mordere le pellicine delle sue dita.

"Potete dire qualcosa, per favore? Mi state mettendo ancora più in ansia." Sbotta alla fine, dopo essere entrato anche lui dentro la classe.
Già il fatto che non ci sia Derek lì con lui, lo sta facendo andare fuori di testa.
L'Alpha non da segni di vita dalla sera precedente e il castano si è ripromesso di non presentarsi nel suo loft per pregarlo di andare insieme a loro.
Non si sarebbe abbassato a tanto.
Era stato più che chiaro, se voleva partecipare sapeva benissimo come fare a trovarli, ma evidentemente aveva deciso di restare nel suo buco senza neanche provare a muovere un muscolo.

In quel momento lo sta odiando.
Lo odia perché per tutto il giorno, ha sperato di vederlo davanti alla porta della scuola appena fosse arrivato.
Lo odia perché per un attimo ha pensato che avesse davvero un cuore.
Lo odia perché la verità è che senza di lui non si sente protetto come vorrebbe.
Non che i suoi amici non siano in grado di trasmettergli fiducia e protezione, ma sa benissimo che con lui sarebbe stata tutta un'altra cosa.

"Già non ho voglia di stare qui, figurati di parlare." Sbuffa Isaac, mentre aiuta Aiden ad attaccare un banco con l'altro.
Stiles guarda quell'azione e si rende contro che il momento si sta avvicinando sempre di più.
Gli si attorcigliano le budella nello stomaco.
"Scusa, è che stiamo già combattendo contro la luna, non è semplice." Scott gli mette una mano sulla spalla e lui sobbalza, il tocco freddo del lupo gli fa accapponare la pelle.

È super sensibile a tutto in questo momento e sente la responsabilità di un'intera città sulle spalle.
Per un attimo crede di stare per svenire.
"Dovresti respirare." Sussurra Lydia, accennando un piccolo sorriso.
Vedere il suo migliore amico così bianco e stressato la rende irrequieta, sente l'aria pesante dentro quella piccola aula e non vede l'ora che tutto ciò finisca.
Perché finirà stasera, giusto?
"Già... beh, direi di iniziare no?" Stiles ne approfitta per salire sui due banchi e stendersi supino.

La collana con la piccola pietra di corallo rosso gli scivola verso sinistra, andandosi a posare sul cuore.
Quel pomeriggio ha passato le ore sui libri, cercando qualunque cosa che potesse fermare il demone.
Ha scavato in fondo a tutte le pagine ingiallite dei volumi degli Argent e fuso quasi il computer per quanto tempo lo ha lasciato acceso. L'unica cosa che ha trovato è una vecchia leggenda Romana in cui spiegano di fare dei "massaggi mattutini e serali fatti con un decotto di lingua, occhi, fiele e interiora di serpente" e di indossare sempre un piccolo corallo rosso.

A pensare a quel miscuglio di roba gli veniva da vomitare anche il latte che aveva preso da piccolo, quindi si è limitato a chiedere a Lydia una sua collana e a fare dei ciondoli con essa distribuendoli poi a tutti i suoi amici.
Come potete immaginare, l'unico che ha fatto storie è stato Isaac ma alla fine ha ceduto anche lui alle lamentele del più piccolo.
Spera soltanto che serva a qualcosa, anche soltanto a rallentarlo.

Quando si stende sui tre banchi adibiti a "letto", il contatto con la superficie fredda lo fa rabbrividire.
Cerca di rilassare i muscoli e di regolarizzare il respiro, mentre sente i ragazzi intorno a lui avvicinarsi e bloccarsi a pochi passi.
Fa un sospiro profondo e appena chiude gli occhi, il buio e il silenzio lo avvolgono come una fredda coperta. I polpastrelli delle dita iniziano a formicolargli e piano piano questa sensazione si estende per tutto il corpo.

Si sente abbastanza sveglio, ma un'immensa stanchezza cerca di schiacciarlo e di farlo cedere.
Sa perfettamente che non si trova più nell'aula di chimica, almeno con la mente, ma nonostante questo non vede niente. Soltanto il nero.
"Ciao Stiles." Una voce lo fa voltare verso destra, il suo corpo si tende in quella direzione.
Non è mai riuscito a capire se si trattasse di un tono maschile o femminile, è solo sensuale, e se lo sente entrare fin dentro le ossa. È una sensazione quasi piacevole.

"Ciao." Sussurra Stiles al vuoto.
Il branco inizia a guardarsi intorno, cercando una minima cosa fuori posto o qualunque spostamento di aria.
I loro sensi sono tutti in allerta, e i lupi sentono quasi un male fisico per quanto stanno sforzando il loro lato sovrannaturale.
"È bello sentirti così vicino." Questa frase può sentirla soltanto l'umano, ma Scott si accorge dei brividi di freddo che compaiono sulla pelle del suo amico.

Sente i suoi muscoli guizzare e i suoi occhi diventare di un acceso color oro.
Gli artigli crescono lentamente, andando quasi a conficcarsi sui palmi delle sue mani.
"È qui." Dice agli altri, e automaticamente Ethan emette un ringhio profondo dalla gola.
I ragazzi si voltano e spostano lo sguardo in ogni direzione, ma il silenzio ed il buio continuano ad essere i loro migliori amici in quel momento.
Intanto Stiles è ancora ad occhi chiusi, e si sente sempre più nervoso.
"Perché non vieni qui? Almeno siamo ancora più vicini." Cerca di pensare con voce ferma e di non risultare troppo ansioso.
Si può balbettare un pensiero?
Ma quella frase non l'ha solo pensata, l'ha resa un sussurro impercettibile che soltanto i licantropi nella stanza hanno sentito.

Un attimo dopo sente un brivido di freddo e il suo corpo si tende verso l'alto.
"Io sono già qui, apri gli occhi." E come se non riuscisse più a comandare il suo corpo, Stiles si alza di scatto e spalanca le pupille.
Dal branco esce un ringhio profondo quando si accorgono di non essere più soli. Si è letteralmente materializzato dentro la stanza.

Scott fa un passo avanti, ma il sussurro del suo migliore amico lo blocca: "Dean."
Non è possibile, non può essere lui.
Non può essere quel ragazzo che ha per caso incontrato in un bar.
La verità gli arriva in faccia come uno schiaffo, in meno di qualche secondo riesce a rendersi conto che ha iniziato a sentirlo nella sua testa dopo quell'incontro, ha iniziato a sentire tutto dopo che lui si è avvicinato.

Le ragazze dietro Stiles sono paralizzate e scosse nello stesso modo.
Non riescono a capacitarsi del fatto che lo hanno già visto, che se lo sono ritrovato a pochi metri, non accorgendosi assolutamente di niente.
E che lo hanno pure definito bello.
Un essere senz'anima, che uccide persone innocenti soltanto per nutrirsi e divertirsi.
A Lydia viene solamente voglia di urlare senza limiti.

"Allora, come stai?" Dean fa un passo avanti, e immediatamente i quattro beta di schierano davanti a Stiles e alle ragazze, formando uno scudo.
Il castano è ancora immobilizzato sul banco, allunga una gamba per scendere e appena tocca terra si accorge che sta tremando.

Si avvicina cautamente al demone, sfiorando le spalle di Scott e Aiden.
"Cosa stai facendo?" Domanda indignato il gemello, non togliendo neanche per un secondo lo sguardo dall'essere sovrannaturale davanti a lui.
Ma Stiles non lo ascolta e continua ad avanzare, ritrovandosi ad un metro dal suo nemico.
Sfiora con lo sguardo ogni centimetro del suo viso, cercando in lui qualunque cosa che lo faccia sembrare un mostro, ma non trova niente.
L'unico dettaglio sono gli occhi tremendamente intensi e viola.
È umano, o almeno sembra umano, proprio come tutti loro.

"Vedo che hai preso precauzioni." Constata l'Incubus, accennando al corallo rosso poggiato sul petto dell'umano.
"Peccato che non serve a niente." E in una frazione di secondo si sposta ad un centimetro da lui, strappandogli con un gesto fluido la collana.
Sorride allegro, come se fosse il giorno del suo compleanno e Stiles fosse il suo regalo tanto atteso. E forse è veramente così.

Dopo quel gesto, succedono tre cose contemporaneamente.
Scott prende per un braccio il suo migliore amico. Lo tira indietro così forte che, se non fosse per i riflessi di Allison, si sarebbe schiantato contro il muro con una forza improponibile.
Una donna, con capelli neri e lucenti occhi viola come il suo compagno, si scaglia contro Ethan, che preso alla sprovvista finisce schiacciato su un banco.
Poi come se fosse stato li tutta la sera, e forse è proprio così, il ringhio cupo e sordo di Derek risuona dentro la stanza.

Stiles volta immediatamente la testa, andando a scontrarsi contro le iridi rosse fuoco dell'Alpha. Cerca di urlargli di stare fermo, ma prima che possa anche soltanto aprire bocca, il lupo si è già scagliato sull'Incubus.
Gli occhi dei quattro beta, si spostano automaticamente un secondo dopo verso il tonfo sordo che proviene dal fondo della stanza e si rendono conto che quello accasciato a terra non è il demone.

La cacciattrice scatta immediatamente verso il capo branco, con dietro uno Stiles che arranca per alzarsi in piedi.
Le gambe sembrano cedergli ad ogni passo, ma lui non si ferma fino a che non si inginocchia davanti a Derek, finché le sue mani non si infilano nei suoi capelli mori, e si tranquillizza solo vedendo il petto dell'altro alzarsi e abbassarsi ritmicamente.

Intanto dall'altra parte della stanza, Scott e Isaac cercando di non farsi uccidere dall'Incubus. È tremendamente forte e veloce, riesce a schivare quasi tutti i colpi dei due beta e ad infliggerne altrettanti.
I gemelli Aiden e Ethan, sono però riusciti a bloccare la Succubus. Sono stremati e hanno il fiatone ma cercano in tutti i modi di resistere agli artigli del demone che gli graffiano profondamente la pelle.

La donna ride, di una risata tetra e malata, mentre guarda il compagno avere la meglio su quei due piccoli cuccioli di cane.

E Lydia si ritrova da sola, in mezzo alla stanza, con un fiatone enorme senza nemmeno essersi mossa di un millimetro.
In quel momento, vedendo il ragazzo che ama così dolorante e vedendo tutto il suo branco che non riesce ad uscire da quella situazione, fa la cosa che le viene più naturale.
Urla.

Allunga le braccia davanti a lei, lasciando uscire tutto il fiato che tiene trattenuto dentro di sé.
Sente una strana vibrazione attraversargli tutto il corpo, andando a concentrarsi precisamente sul palmo delle sue mani, aperte verso la Succubus.
Il branco si porta le mani sulle orecchie, il suono è così acuto e straziante che si sentono quasi svenire.
I gemelli così facendo lasciano il demone, che si schianta contro la lavagna e si accascia a terra.

La banshee sente le gambe farsi gelatina e la stanza intorno a lei inizia a girare. Aiden le si precipita accanto e la prende tra le braccia, prima che possa cadere.
"Ehi, piccola." Sussurra, spostandole una ciocca biondo fragola dietro l'orecchio.
La ragazza sorride, sentendosi finalmente al sicuro.
"È morta?" Riesce a chiedere.
Sente la gola bruciarle per lo sforzo, ma deve sapere.
"Si." È Ethan a rispondere, l'unico che sembra essere riuscito a muoversi e ad uscire da quello stato di trance.

Ma dopo qualche attimo in cui tutto si è fermato, i ragazzi cercano di rialzarsi e riprendersi, accorgendosi del fatto che l'incubus al contrario della sua compagna è riuscito a scappare.
E che sicuramente adesso, dopo tutto ciò che hanno fatto, sarà ancora più inarrestabile di prima.

Derek si aggrappa a Stiles per reggersi in piedi, mentre il piu piccolo continua a ripetergli incessantemente: "Sei uno stupido."
Dal petto dell'Alpha esce un ringhio cupo e si appoggia ad un banco posto dietro di lui. "Se lo dici di nuovo, ti strappo le corde vocali a morsi." Sussurra, facendo diventare per un attimo i suoi occhi rubino.

"Ti piacerebbe mordere qualcos'altro."
E credetemi, Stiles non sa assolutamente come sia riuscito a dire una cosa del genere senza neanche arrossire e in un momento come quello, ma sta così bene che si sente drogato.
Come se avesse bevuto una bottiglia di birra in un solo sorso. Adesso si sente veramente leggero e rilassato.

Sa benissimo che non è finita, che il demone non se n'è andato e che dovranno lottare ancora tanto, ma vedere Derek sano e salvo, con quel sorriso malizioso sulle labbra lo fa sentire in paradiso.
Lo fa sentire protetto e amato.
Si rende conto solo in quel momento di aver iniziato a respirare di nuovo, solo dopo aver incontrato gli occhi del suo Alpha.


_________________________

*squillano le trombe*
Non siamo morte!! No siamo vive e vegete reduci da un'estate intensa che è passata anche troppo in fretta 🤦🏼‍♀️

Sono Alice, operativa nuovamente e che vi implora di perdonarci, ma siamo state praticamente sempre fuori casa e stare dietro alla storia era dura, sorry🙏🏼

Ma purtroppo le cose belle finiscono e adesso siamo tornate alla vita normale 😭 e per prima cosa ho deciso che era anche ora di rispolverare Incubus e finalmente aggiornare🎊 Non manca tanto alla sua conclusione e sono triste ed emozionata allo stesso tempo

Coooomunque una l'abbiamo fatta fuori
Branco 1 succubus 0
Stiles e Derek mi fanno venire il diabete, li amo, non vivono uno senza l'altro 😍 #muchlove

Io mi ritiro nel mio angolino di mondo e torno a lavoro😭 qualcuno mi salvi
Se tutto va secondo i piani gli aggiornamenti torneranno regolari 1/2 a settimana 😬

Kiss kiss
Alice&Erika

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