Mine [IN REVISIONE]

Autorstwa Black_Queen__

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Ma, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che pot... Więcej

~Prologo
~Cap.1
~Cap.2
~Cap.3
~Cap.4
~Cap.5
~Cap.6
~Cap.7
~Cap.8
~Cap.9
~Cap. 10
~Cap.11
~Cap.13
~Cap.14
~Cap.15
~Cap.16
~Cap.17
~Cap.18
~Cap.19
~Cap.20
~Cap.21
~Cap.22
Scusate...
~Cap.23
~Cap.24
Pagina Facebook♥
~Cap.25
~Cap.26
~Cap.27
~Cap.28
~Cap.29
~Cap.30
~Cap.31
~Cap.32
~Cap.33
~Cap.34
~Cap.35
~Cap.36
~Cap.37
~Cap.38
~Cap.39
~Cap.40
~Opinioni~
~Cap.41
~Cap.42
~Cap.43
~Cap.44
~Cap.45
~Cap.46
~Cap.47
~Cap.48
~Instagram
~Cap.49
~Cap.50 • Ultimo capitolo •
▶Ringraziamenti▶
Sequel♡

~Cap.12

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Autorstwa Black_Queen__

~Cap.12

"L'amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa' quando e dove può arrivare."

-Giorgio Faletti

Era già mattina. Aprii lentamente gli occhi abituandomi alla luce proveniente dalla finestra aperta, Zayn doveva già essere sceso al piano di sotto. Insomma, si era mai fatto trovare con una ragazza il mattino dopo? No.

C'era il suo odore ovunque il quel letto. Presi un lembo del lenzuolo che mi copriva e avvicinandolo al mio naso lo odorai sorridendo...era così buono, non era il profumo del suo dopobarba ma era quello della sua pelle e mi faceva impazzire.

-"Perché annusi le coperte? Dovrei lavarle?"

Mi girai velocemente notando che Zayn era accanto a me e mi guardava confuso.

-"Zayn." mormorai. "Che stai facendo a letto?" chiesi, non aspettandomi che lui fosse accanto a me.

-"Ti guardavo dormire..." sussurrò, i miei occhi si aprirono più del solito alle sue parole.

-"Oh, emh... n-no le coperte sono p-profumate.." balbettai, imbarazzata e confusa nello stesso tempo.

-"Se ti piace l'odore chiedi a Luana che tipo di prodotto usa, io no ne ho idea." disse, sorridendomi.

Lui era lì con me e mi stava guardando dormire. Voleva farlo. Ero così confusa, il suo gesto mi aveva sorpresa.

-"Perché mi guardavi?" mormorai, assottigliando lo sguardo.

-"Perché mi piace vederti dormire. Sei tranquilla, sorridi, sei anche più carina del solito.."

-"Oh, g-grazie..." abbassai lo sguardo, arrossendo leggermente. Ero solita farlo troppo spesso, facevo troppo spesso entrambe le cose.

-"Ricordi ciò che mi hai detto ieri sera?" chiese, quasi entusiasto, mordendosi il labbro inferiore.

-"T-Tu ricordi qualcosa di ieri sera?" non volevo che ricordasse cosa gli avevo detto a letto.

-"Ricordo tutto. Prima non ricordavo, adesso sono lucido. Mi dispiace per ciò che stavo per farti nel bagno...io non volevo. E magari da sobrio potevamo anche farlo ma così..mi dispiace." disse piano, restai ancora più sorpresa per le sue scuse.

-"Non fa niente, eri ubriaco, Zayn." scossi leggermente la testa.

-"Ma tu no. Hai detto che oggi avremmo fatto sesso."

Non mi piaceva quella parola...sesso. Amore, suonava meglio. Sesso era un rapporto senza legami, senza sentimenti.

Ma il nostro era...sesso.

-"Si, emh dopo... andiamo a fare colazione?" chiesi, speranzosa di un suo 'si'.

-"Si, andiamo, ma prima forse è meglio vestirci. Sai, non vorrei traumatizzare Harry. A lui non piacciono le persone in intimo. O nudi o vestiti, niente vie di mezzo." annuii ridendo.

Dopo essere pronti scendemmo in cucina. Harry era già lì, ad aspettarci, probabilmente.

-"Io ho già fatto colazione, dov'eravate voi due?" chiese, stranito, aggrottando le sopracciglia.

-"Stavamo parlando." rispose, freddo, Zayn. A volte non capivo perché si comportava in quel modo con Harry, insomma, lui non gli aveva fatto nulla.

Ci sedemmo a tavola, Harry uscì dalla stanza, farfugliando qualcosa e lasciandoci soli. Zayn mi guardò per qualche secondo, prima di parlare.

-"Sai, mi sono anche ricordato di quel tipo, emh..." finse di non ricordarsi il suo nome, sapevo che stava fingendo mentre alzava gli occhi al cielo.

-"Damian?" conclusi la sua frase, poiché avevo capito che non avrebbe pronunciato quel nome.

-"Si, Damian." sputò fuori, acido. Un'altra cosa che non capivo era la sua insensata gelosia. Io e Damian stavamo solo parlando, la sera prima; mi stava semplicemente tenendo compagnia. E, poi, perché era geloso?

-"Era simpatico." mormorai, iniziando a mangiare la mia colazione.

-"Te l'ho detto ieri sera, voleva entrarti nelle mutande." ringhiò, rivolgendomi un'occhiataccia. Non aveva motivo di essere così infastidito.

-"Io non credo..." dissi piano, prendendo un biscotto dal tavolo, per portarlo successivamente alla bocca.

-"Lorelay, non contraddirmi. Conosco i ragazzi come lui." affermò, notai che non aveva neanche iniziato la sua colazione.

-"Okay, Zayn." mi arresi. "Ma ero sola, almeno lui mi teneva compagnia." scrollai le spalle, cercando di trovare una scusa.

-"Non eri sola, c'era Harry. E, poi, per farti compagnia, non doveva inevitabilmente toccarti." i suoi musicoli si tesero visibilmente, mentre pronunciava le ultime parole.

-"Harry era con una ragazza e...non mi ha toccata." mi giustificai, riflettendo su ciò che era successo la sera precedente.

-"Non trovare scuse, Lorelay. Potevi dire che fossi fidanzata." sospirò, esausto per quella conversazione.

-"Ma non lo sono." ammisi, ovvia.

-"Quando dei ragazzi ci provano con te, io sono il tuo ragazzo. Capito?" le mie labbra si schiusero leggermente alle sue parole.

-"O-Okay.." sussurrai appena. Mi alzai subito dopo, finendo ciò che stavo mangiando.

-"Zayn..." lo chiamai, sperando che la conversazione che poco prima aveva avuto con me e quella della sera precedente, l'avessero addolcito.

-"Cosa?" sbottó, irritato, voltandosi velocemente verso di me.

-"Posso uscire?" chiesi, mormorando, cercando di assumere un'espressione dolce.

-"Che? Assolutamente no!" rise nervosamente, come se avessi detto qualcosa di assurdo. Stavo solo chiedendo di fare una passeggiata lì vicino, non volevo scappare. Non avrei potuto, in ogni caso.

-"Ti prego, Zayn." piagnucolai."Non ho nulla da fare, qui. Perché non posso?"

-"Perché non voglio che tu esca sola, non comportarti come una bambina. Adesso ti trovo io qualcosa da fare." si allontanò da me, sorridendo maliziosamente. Sbuffai, pentendomi di avergli chiesto qualcosa, per poi raggiungere Harry, seduto sul divano.

-"Che fai, riccio?" ridacchiai, scompigliando i suoi ricci morbidi con le mani.

-"Guardavo un programma idiota." scrollò le spalle, ridendo anche lui.

-"Interessante." mi sedetti accanto a lui, poggiando la testa sul suo petto. Lui mi lanciò un occhiata e sorrise, avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle, abbracciandomi forte.

-"Ti voglio bene, Harry." ammisi, strofinando il mio naso contro il tessuto della sua maglietta.

Era l'unico di cui potevo fidarmi, l'unico che non mi usava. Era più di un amico, era la mia guida, la mia ancora.

-"Anche io, piccola. Non ti ho trovato nella tua camera questa mattina." sussurrò, le sue mani pettinarono delicatamente i miei capelli lisci.

-"Ho dormito con Zayn, nella sua stanza." confessai, non trovando nulla di male nel dirlo.

-"Strano, l'unica ragazza che è mai entrata nella stanza di Zayn è stata Perrie." Harry mi rivolse uno sguardo confuso, mentre io alzai le spalle, non sapendo cosa dire.

Continuammo a vedere la televisione abbracciati per circa un'ora, anche se sarei rimasta per sempre in quella posizione con Harry. Dovetti svogliatamente allontanrmi da lui, quando Zayn mi chiamò dal piano di sopra, chiedendomi di raggiungerlo.

-"Devo andare." dissi rassegnata ad Harry prima di spostare il suo braccio dalle mie spalle. Le sue mani afferrarono velocemente i miei fianchi, facendomi tornare alla mia precedente posizione.

-"Non devi, non può obbligarti." sussurrò, dolcemente. Sospirai, scuotendo la testa. Harry non sapeva fin dove poteva arrivare Zayn per avere ciò che voleva e, ne ero sicura, non lo sapevo neanch'io. "Rimani con me." continuò, poggiando il suo mento sulla mia spalla.

-"Harry i-io...devo andare da Zayn." farfugliai, liberandomi velocemente dalle sue braccia, prima di salire le scale che portavano al piano di sopra, senz'avere il coraggio di guardarlo mentre andavo via. Di nuovo.

-"Dimmi, Zayn." mormorai, trovandolo nella mia stanza, in piedi mentre mi aspettava.

-"Che facevi con Harry?" il suo tono era duro, sembrava arrabbiato, ancora.

-"Guardavamo la televisione, Zayn." ammisi, abbassando lo sguardo verso le mie converse blu.

-"Perché non sei arrivata subito quando ti ho chiamata?" era freddo, non riuscivo a comprendere perché si arrabbiasse così facile con me, e per motivi talmente stupidi.

-"I-Io stavo..." non riuscii a completare la frase, le sue labbra si scontrarono violentemente con le mie, mentre il mio corpo venne pressato contro il muro della stanza e le mie mani bloccate dalle sue sopra la mia testa.

-"Non m'importa." disse, sulle mie labbra. "Quando si tratta di me, può andare tutto a puttane." annuii in fretta alle sue parole, mentre mi lasciava un altro bacio sulle labbra. Guaii quando morse il mio labbro inferiore, lasciandomi andare, prima di toccarmi con un dito le labbra arrossate e doloranti a causa sua.

-"Ho trovato un lavoro per te, comunque. Aiuterai Luana in casa, per oggi, inizi adesso. La tua divisa è lì." disse, indicando il mio letto. Fui sorpresa di non averla notata prima. Mi avvicinai, osservandola...era più una di quelle divise da cameriera dei film porno.

-"Indossalo." ordinò, il suo tono sicuro non ammetteva obiezioni.

-"Z-Zayn i-io non.." scossi la testa, per fargli capire che non volevo assolutamente indossare quella cosa.

-"Ho detto, indossalo." quando vidi che stava iniziando a innervosirsi e non avrebbe voluto sentire ragioni, annuii sconfitta e presi la divisa, dirigendomi in bagno per indossarla.

Cercai di abbassarla il più possibile, nonostante mi coprisse a malapena il sedere e non avrei potuto fare molto. Sotto avevo solo un tanga e un reggiseno in pizzo nero, ben visibile dato la scollatura della piccola camicia bianca. Indossai anche la giarriettiera, che serviva a sostenere le calze nere, a rete. Uscii imbarazzata dalla stanza e Zayn mi guardò da capo a piedi, sorridendo compiaciuto.

-"Sei perfetta. Adesso, puoi andare da Luana." mi lasciò uscire dalla stanza, cosa che feci velocemente, prima che potesse succedere qualcosa. Raggiunsi Luana, che stava lavando dei vestiti, convinta ad aiutarla.

-"Luana, Zayn ha detto che oggi devo aiutarti, lascia fare a me..." sorrisi, facendomi avanti.

-"Si, mi aveva avvertita, ma non preoccuparti, qui finisco io. Se vuoi puoi andare a sistemare la camera di Zayn e di Harry, poi mi raggiungi per preparare il pranzo."

-"Va bene." scrollai le spalle, andando nella stanza di Harry. Era perfetta. Non c'era nulla da fare, era tutto pulito e in ordine. In camera di Zayn, invece, dovetti sistemare alcune cose. Misi in ordine tutto, posai i vestiti che erano sparsi sulla scrivania nell'armadio e poi mi diressi da Luana, in cucina.

Quando stavo per entrare, intravidi Harry, così cercai di non farmi vedere da lui vestita in quel modo, avevo già fatto abbastanza brutte figure con lui. Ovviamente, però, la sua mano afferrò velocemente il mio polso, tirandomi verso di lui.

-"Lorelay? Perché sei vestita in questo modo?!" quasi urlò, osservando i vestiti che coprivano il mio corpo, almeno in parte.

-"Zayn vuole che aiuti Luana e questa è la mia...d-divisa." ero imbarazzata, non volevo che mi vedesse vestita in questo modo, non di nuovo. Cazzo.

-"Che stronzo." farfugliò, assottigliando lo sguardo. "E tu perché l'hai fatto? Sei una persona, Lorelay, non può trattarti in questo modo!" la sua voce alta mi fece istintivamente chiudere gli occhi.

-"Non voglio essere punita da lui, Harry." confessai, non riuscendo a guardarlo. Solo il pensiero di essere punita ancora da lui, in un modo simile a quello che aveva usato la volta precedente, o forse peggiore, mi faceva rabbrividire.

-"Punita." rise nervosamente, passandosi una mano tra i ricci castani. "Lui non può farlo!"

-"Harry, ti prego, non urlare." lo pregai, lui annuì, sospirando.

-"Mi dispiace, Lorelay...cazzo, posso fare qualcosa?"

-"No, Harry. Sta solo tranquillo. In fondo è solo un giorno. Va bene." cercai di calmarlo, riuscendoci.

Mi lasciò un bacio sulla guancia, abbracciandomi, per poi allontanarsi. Entrai finalmente in cucina e aiuatai Luana. Aveva degli atteggiamenti molto simili a quelli che avrebbe avuto una mamma, con me. Ero piuttosto convinta di farle pena.

-"Da quanto non senti i tuoi genitori, Lorelay?" mi chiese, dolcemente. Era sempre stata qui da quando ero arrivata, aveva visto tutto ciò che era successo.

-"Tanto, troppo tempo. Non li ho mai sentiti da quando sono venuta qui." sospirai, pensando che se loro fossero stati qui mi avrebbero subito portata via.

-"Perché non li chiami?" i suoi occhi marroni guardarono nei miei per qualche istante, mentre continuava a cucinare. Aveva insistito per farmi sedere, così non stavo facendo nulla.

-"Zayn non...non me lo permette." il mio tono rassegnato la fece annuire, comprensiva.

-"Zayn non è un ragazzo cattivo, Lorelay." confessò, guardandomi per qualche secondo.

-"Lo so." quelle parole lasciarono le mie labbra prima che potessi riflettere, facendomi scuotere la testa subito dopo. Perché l'avevo detto? Probabilmente, perché io pensavo davvero che lui non fosse cattivo. Non sapevo perché, ma sapevo che in lui c'era qualcosa di più di un ragazzo che si diveriva a farmi male. Lui non voleva farmi male. Luana sorrise alle mie parole.

-"Sei una brava ragazza, Lorelay. Tu vedi qualcosa di diverso in lui, rispetto a quello che mostra. Non è così?"

Annuii piano, essendo d'accordo con lei. "Lui mi ha dimostrato di essere buono, è stato dolce con me. Solo...mi fa stare così male." abbassai lo sguardo, cercando di non piangere mentre pensavo a tutto quello che mi aveva costretto a fare.

-"Provi qualcosa per lui?" la sua domanda mi sorprese, facendomi arrossire velocemente.

-"N-No!" scossi la testa, facendo ondeggiare i miei capelli biondi. "Non potrei mai, lui è...non potrei mai provare qualcosa." conclusi. Ero sicura di ciò che avevo detto?

Luana ridacchiò, cambiando argomento. "Com'è l'Italia?" mi chiese, dopo qualche minuto.

-"Diversa da qui. Le città che ci sono sembrano tutte piccole rispetto a queste, gli abitanti si conoscono tutti tra di loro.." le raccontai dell'Italia e della mia città.

-"Mi sarebbe piaciuto vederla." mi disse, sorridendo dolcemente.

-"Magari un giorno ci andrai."

-"Mmh, ne dubito. Alla mia età viaggiare diventa faticoso."

-"Non sei vecchia, Luana!" Luana aveva più o meno sessant'anni. Aveva i capelli castani molto chiari e gli occhi marroni.

Quando finimmo di preparare il pranzo, chiamammo i ragazzi, che arrivarono in fretta.

-"Lorelay, tu naturalmente pranzi con Luana." disse Zayn.

-"Si, certo." abbassai lo sguardo.

-"Zayn, smettila di comportarti così!" Harry urlò, sbattendo la mano sul tavolo con forza.

-"Harry, è una cameriera." rispose tranquillamente il moro.

-"Ma..-" Harry stava per ribattere ma lo fermai.

-"Harry, è okay, faccio compagnia a Luana." gli sorrisi e lui mi strinse la mano, sorridendo debolmente.

Non sapevo dove pranzassero i camerieri, sinceramente, così seguii Luana. C'era una piccola sala da pranzo nel corridoio sud. Questa casa era enorme.

Quando anche noi finimmo andammo a sparecchiare e lavammo i piatti. Zayn e Harry erano sul divano.

Quando passai accanto a loro, per raggiungere un'altra stanza, Zayn mi prese il polso e mi avvicinò a lui.

-"Sei incredibilmente sexy, Lorelay." disse, facendomi sedere su di lui, di spalle. Il rossore sulle mie guance divenne ben visibile in quel momento.

-"Z-Zayn io dovrei andare..." cercai di alzarmi, ma me lo impedì, poggiando le mani sui miei fianchi per tenermi ferma.

-"Sh, non parlare." iniziò a lasciarmi una scia di baci umidi sul collo, succhiando la pelle sotto il mio orecchio, mentre io socchiusi gli occhi.

-"Vestita in questo modo, mmh, Dio se mi fai venire voglia." mise entrambe le mani sulle mie cosce, salendo lentamente fino sotto la piccola gonna.

Non volevo fare nulla sul divano con lui, accanto a noi c'era Harry! Sarebbe stato fin troppo imbarazzante. Zayn, però, continuò a baciarmi, scendendo sempre di più; abbassò la manica e la spallina del reggiseno, baciandomi anche la spalla.

-"Zayn." disse freddo Harry. Le mani chiuse in due pugni. Sapevo bene era nervoso, era fin troppo evidente. E,

Zayn, lo stava facendo di proposito.

-"Cosa c'è?" chiese noncurante, non smettendo di baciarmi. Le sue mani si appoggiarono al mio interno coscia, le punte delle sue dita a disegnare dei cerchi sulla mia pelle morbida. Il mio respiro stava diventando irregolare a causa del suo tocco.

-"Sto guardando un film." Harry serrò la mascella, non riuscendo a guardare verso di noi.

-"Tra poco vedrai anche un porno sul divano, Harry." una delle sue mani risalì, le sue dita iniziarono a disegnare dei piccoli cerchi immaginari sulla mia entrata, attraverso il sottile tessuto delle mutandine. La sua bocca, mentre, aveva lasciato dei segni sulla mia pelle, alternando le labbra ai denti. Chiusi gli occhi, non riuscendo a tenerli ulteriormente aperti. Cercai di alzarmi, ma lui me lo impedì; una delle sue mani afferrò i miei polsi, bloccandomeli dietro la schiena per impedirmi ogni movimento.

-"Zayn, cazzo!" gridò Harry, a limite della sopportazione, probabilmente.

-"Se non ti sta bene ti alzi e vai via, cuginetto. È casa mia." il tono di Zayn era calmo. Quando finì di dire quella frase, spostò velocemente le mutandine, facendo scivolare due delle sue dita dentro di me. Gemetti forte, per la sensazione inaspettata, inarcando leggermente la schiena su di lui. Harry si alzò quasi immediatamente, uscendo fuori, per poi sbattere forte la porta.

-"Finalmente è andato via, ora distenditi." Zayn mi liberò i polsi, uscendo lentamente le dita.

-"Zayn, s-sul divano?" balbettai, non volevo pensare a ciò che era appena successo.

-"Si, evidentemente. Voglio provare a prenderti qui."

Mi fece distendere sul divano di pelle, reggendosi su di me. Le sue labbra ripresero a lasciarmi dei baci sul collo, scendendo, fino ad arrivare tra i seni. Mi sfilò la camicetta, prendendo i miei seni tra le mani, stringendoli. Una delle sue gambe s'insinuò tra le mie, costringendomi a separarle.

-"Ti farò stare bene, bimba." sussurrò, vicino al mio orecchio. "Ti farò urlare il mio nome, di nuovo." rise leggermente, sganciando il reggiseno. Ansimai quando strinse il mio capezzolo tra le sue dita, ruotando il punto sensibile. Le sue labbra si chiusero sull'altro, facendomi gemere.

-"Zayn, ti prego." ansimai, era una tortura. Perché non faceva semplicemente ciò che voleva?

-"Cosa, piccola? Mi vuoi dentro di te?" mi lasciò dei baci lungo lo stomaco, abbassando la gonna, insieme alle mutandine. "Dovrai aspettare ancora un po', piccola." mi sorrise maliziosamente, mentre mi allargava le gambe. Il suo sguardo che esitò nel mezzo mi fece arrossire.

-"Sei così bagnata, Lorelay. Così pronta, solo per me." il suo dito premette forte sul mio clitoride, facendomi gemere. Soffiò piano sulla mia entrata, mentre io piagnucolai.

-"Zayn, fallo e basta." lo pregai, sentendolo ridere.

-"Sei stata una bambina cattiva, oggi, Lorelay. Non meriti il piacere che sto per darti." cercai di aggrapparmi al divano quando prese il mio clitoride tra le labbra, cominciando a succhiarlo velocemente. Alzai i fianchi, affrontando le dita nella pelle nera quando una delle sue dita si fece spazio dentro di me, seguita da una seconda. Si assicurò di muoverle tanto velocemente quanto stava succhiando il mio clitoride, facendomi urlare mentre gemevo il suo nome.

-"Sta ferma." ringhiò contro di me, mandando delle vibrazioni a tutto il mio corpo. La sua lingua affondò presto nella mia entrata, urlai il suo nome mentre stringevo i suoi capelli. Strinsi le mie gambe tremanti intorno alla sua testa, prima che lui si allontanasse da me.

-"Non avrei voluto fermarmi, sei talmente dolce." mormorò, lasciandomi un bacio sulle labbra. "Ma è ancora presto, piccola."

-"Mi stai torturando." piagnucolai, cercando di respirare normalmente. Scosse la testa, alzandosi, prima di spogliarsi e mettersi il preservativo. Presto fu nuovamente su di me, sistemandosi sul mio corpo.

-"Luana, per uscire dalla cucina usa la seconda porta!" gridò Zayn per farsi sentire. Se qualcuno ci avesse visti sarei morta dall'imbarazzo.

-"Harry non tornerà presto." sussurrò, e da un lato mi rassicurarai. Almeno non ci avrebbe visti.

Si fece spazio tra le mie gambe e posizionò la sua punta sulla mia entrata. Mi diede un bacio sulle labbra, nello stesso momento spinse la punta dentro di me, facendomi gemere sulle sue labbra.

-"Lo farò lentamente, piccola. Ti prometto che domani saprai ancora che io sono stato qui. Solo io." si spinse ancora lentamente in me, poggiando la fronte sulla mia. "Gli occhi a me, Lorelay." disse piano, ed io ubbidii, guardandolo mentre si spingeva per metà nel mio corpo ed io sussurravo il suo nome tra i gemiti che non riuscivo a trattenere. Presto fu completamente dentro di me, iniziando a muoversi velocemente. I suoi movimenti erano veloci e decisi e ognuno di essi mi faceva gemere a pochi centimetri dalle sue labbra e lui mi lasciava dei veloci baci.

Con una spinta toccò un punto che mi fece gemere più forte rispetto alle altre volte. Lui lo notò e continuò a spingere velocemente toccando quel punto preciso. Urlai, stringendo alcune ciocche dei suoi capelli umidi tra le dita.

-"Zayn!" urlai il suo nome, lui mi lasciò un altro bacio sulle labbra.

-"Amo quando gridi il mio nome, ancora Lorelay, più forte, fai sapere a tutti di chi sei, chi ti possiede."

Il mio respiro era pensante quanto il suo, ma nonostante la stanchezza non voleva fermarsi, continuando a farmi urlare, e io non volevo che smettesse. Quando fu soddisfatto uscì piano da me, lasciando esausta, distesa sul divano.

-"Come ti senti?" sussurrò, passando un dito sulle mie labbra.

-"Mi fa male tutto." ammisi, era stato davvero intenso e veloce, molto più delle altre volte. Mi sentivo indolensita e dolorante, ma non mi faceva male nulla come la prima volta. Credevo di riuscire ancora a camminare decentemente, dovevo solo riposare qualche ora.

-"Ti lascio dormire sul divano, okay?" accarezzò i miei capelli, mentre io chiusi gli occhi, volendo solo dormire per un intero giorno. "Chiamami se stai male, va bene?"

-"Sto bene." farfugliai, voltandomi dalla parte opposta. Non capivo perché si preoccupava tanto per me, in quest'ultimo periodo. Sentii solo che mi copriva con una leggera coperta, dopo più nulla.

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