Incubus || Sterek

By stereksouls

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Verranno sommersi dal dolore, ma continueranno ad amare. Saranno leali tra di loro e creeranno una famiglia... More

Prologo.
1 - La scoperta.
2 - Fidarsi.
3 - Ascoltami
4 - Nuovi Indizi
5 - Confronto.
6 - Solo Per Lui
7 - Fluo Party (I parte)
8 - Fluo Party (II parte)
9 - Coincidenze
10- Normalità
11 - Game Day
12 - Non Avere Paura
13 - Chiarimenti
14 - Accettiamo
15 - Banshee
17 - Eichen House 2
18 - Sei Tu
19 - Amici e non solo
20 - Pazzia
21 - Lo Scontro
22 - Salvalo
23 - I Love You
24 - È Finita
25 - Epilogo
Sequel Incubus

16 - Eichen House

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By stereksouls

È ormai pomeriggio inoltrato.
Il vento di dicembre, riesce ad insinuarsi fin dentro le tue ossa e anche se fai di tutto per coprirti, il naso e le guance rosse sono diventate a questo punto all'ordine del giorno.

Le tende della finestra sono scostate e i piccoli raggi di sole illuminano i due ragazzi seduti sul tappeto.
Sembrano sfiniti, forse lo sono veramente.
Sentono il peso di tutte quelle uccisioni sulle loro spalle, sentono il dovere di fare qualcosa per la loro piccola cittadina.
Sanno che oltre al loro branco, nessun altro è a conoscenza del mondo sovrannaturale e nessun altro ha la conoscenza per affrontarlo.

Ma sono arrivati ad un punto morto.
L'unica cosa che possono fare è assistere agli "allenamenti" di Lydia e sperare che riesca nel minor tempo possibile a sviluppare i suoi sensi.
Affinché riesca, in qualche modo, a salvare la prossima ragazza. Oppure il prossimo ragazzo.

Sono ormai giorni che si allena, i risultati iniziano a vedersi, ma da quello che ha detto Peter sono ancora in alto mare.
La cosa che preoccupa tutto il branco però, è che ancora non hanno scoperto di che creatura si tratti.
Come fanno a combattere qualcosa di cui non sanno neanche il nome?
Come fanno a fermare un assassino che non conoscono minimamente?

"La cosa che mi spaventa di più, è che possa succedere anche a noi."
Scott da voce ai suoi pensieri, rilasciando quella confessione in un sussurro. Guarda Stiles, che sta fissando un punto indefinito della sua camera.
Capisce benissimo il suo migliore amico, è la stessa paura che ha lui.

"E se dovesse succedere a te.. o ad Allison, non saprei come perdonarmelo." A quel punto il castano punta gli occhi in quelli del lupo. Legge dentro tutta la preoccupazione e l'amore che prova verso quella ragazza.
Rivede esattamente lui quando osserva Derek da lontano o semplicemente quando qualcuno gliene parla.

Scuote la testa per scacciare quel pensiero. "Cosa provi per Allison, Scott?"
È da tanto che vuole chiederglielo.
Con tutte le cose frenetiche che sono successe, tra le uccisioni e gli allenamenti, non ha mai avuto occasione per fare una chiacchierata con il suo migliore amico.
Quello sembra proprio il momento più adatto, per dar voce a tutti i dubbi e i pensieri che assillano entrambi ormai da mesi.

"Le stesse cose che provavo prima.. penso."
"Pensi?" Il castano resta un attimo interdetto. Si può non essere sicuri dei propri sentimenti? La risposta che gli urla la sua coscienza è; sì, si può.
Fino a qualche settimana fa nemmeno lui sapeva quello che provava per l'Alpha e ancora adesso le sue emozioni riescono a stupirlo.

Non che abbia qualche dubbio, sia chiaro, sa quello che prova.
Sa che gli piace il suo carattere scorbutico e quegli occhi verdi. Li adora ancor di più quando diventavano rossi, ma nel momento in cui si trova in sua compagnia, il suo corpo viene sempre scosso da nuove emozioni.

"Si.. penso. Nel senso che mi piace, mi piace veramente tanto e per lei ho un senso di protezione che non ho mai avuto con nessun altro, ma ho paura che queste cose siano dovute al fatto che io sia un lupo. Capisci?"
L'umano resta per un attimo in silenzio, pensa bene alle parole da dire, prima di iniziare il suo discorso.

"Capisco, ma secondo me ti stai facendo troppi problemi Scott, te lo dico sinceramente. Non vedo perchè devi essere così dubbioso su ciò che provi." Inizia ad arricciare un filo sfuggito dall'intrecccio del tappeto, si sente un po' nervoso adesso.
"Dici che mi faccio troppe seghe mentali?"
Il lupo ridaccia per cercare di alleggerire un attimo la tenzione.

"Dico che secondo me quello che provi è reale e non importa da che parte proviene di te. Non importa se a sentire queste emozioni è il McCall umano, o lupo, perché entrambi fanno parte di te."
Si alza in piedi ed inizia a girare per la stanza, non riuscendo più a stare fermo. Quelle conversazioni, per quanto liberatorie, lo mettono abbastanza in imbarazzo.

Scott segue il gesto dell'altro e si alza in piedi, appoggiandosi alla libreria.
"Guarda Derek con me. Secondo te piaccio soltanto alla sua parte lupesca?"
Stiles lascia uscire quel dubbio senza nemmeno rendersene conto e quando vede l'espressione sul viso del suo migliore amico, capise che non l'ha soltanto pensata.

La sua mente vaga inevitabilmente al giorno prima, mentre era in macchina con l'Alpha. Si ritrova a pensare che forse, quelli che per Scott sono dei dubbi, l'altro lo pensa davvero.
Altrimenti non riesce a spiegarsi il suo comportamento. Lui si sente pronto a dirlo agli altri, anche se ha fottutamente paura, perché Derek non lo è?

Non gli piace abbastanza? Non è convinto di quello che prova per lui?
Più si sofferma su questo argomento, e più i suoi pensieri vagano verso confini pieni di pessimismo e ansia.

"Piaci a Derek?" Quella domanda è quasi un sussurro e Stiles sobbalza appena, come se fosse stato risvegliato da un incubo.

Scott si aggrappa ad una cartella posta accanto a lui dallo stupore.
Non è stupito per il fatto che sia il suo Alpha, perché già ha notato da un po' di tempo il cambiamento di umore di Stiles quando è in sua compagnia.
Ha notato il cambio repentino delle sue emozioni e dei suoi sentimenti.
Quando i due sono vicini sembrano quasi avvolti da una bolla di sapone rossa.
Si è stupito, più che altro, per il fatto che abbia aperto l'argomento.

"Credo di sì.. cioè, è venuto in camera mia un po' di volte."
Il castano sente le guance prendergli fuoco e abbassa lo sguardo verso la scrivania. Le striature del legno sembrano diventata improvvisamente molto interessanti ai suoi occhi.

"Un paio di volte?" Scott riesce solo a ripetere questo, gli sembra impossibile che il suo migliore amico si stia finalmente aprendo con lui.

"Si, e mi ha baciato."
"Ti ha baciato?" La domanda gli esce stridula e quasi si strozza con la sua stessa saliva.
Inizia a tossire convulsamente e si piega sulle ginocchia. La cartellina dove ha appoggiato la mani cade in terra, aprendosi e sparpagliando figli stampati e pagine di giornale per tutto il pavimento.

"Sei per caso diventato un pappagallo? Non pensavo che si potesse passare da lupo mannaro a pennuto in 0,10 secondi." Stiles ride, forse per la prima volta in quel pomeriggio e Scott si unisce a lui.

Si abbassano entrambi per raccogliere i fogli sul parquet, impilandoli per poi rimetterli dentro la cartellina blu.
"È che mi sembra strano." Si ferma un attimo per pensare come può spiegare meglio ciò che sta pensando.
Raccoglie un giornale che sembra avere qualche anno.
"Arriva la neve in città." È il titolo stampato in grassetto.

"Mi sembra strano che tu ne stia parlando così apertamente. Lo hai fatto soltanto quando ti piaceva Lydia, e lei ti piaceva veramente tanto. È soltanto questo, ecco."
Stiles annuisce soltanto.
Capisce perfettamente cosa intende il suo migliore amico, lui non è uno di quelli che parla facilmente dei suoi sentimenti.

"Credo che mi piaccia davvero." Butta lì quella confessione, alzando le spalle come se avesse appena chiesto cosa volesse mangiare per cena.
Si rende conto che è la prima volta che lo dice ad alta voce anche a se stesso.

Il lupo guarda di sottecchi Stiles e si abbassa sotto il letto per raccogliere un foglio di giornale, fuggito più lontano degli altri.
Sta per rispondere al castano, quando un titolo attira la sua attenzione.

I suoi occhi si dilatano mano a mano che legge e quando si volta verso l'umano ormai gli escono dalle orbite.
Non può credere a quello che ha appena letto. Un'ondata di preoccupazione lo invade, ma una piccola punta di speranza si accende dentro di lui.

"Che c'è?" L'umano si blocca con un foglio a mezz'aria. La cartella di suo padre aperta accanto ai suoi piedi.
Sapeva che lo sceriffo aveva sparpagliato per casa ogni genere di articolo riguardante i suoi casi, ma non pensava che li avesse messi anche in camera sua.

"Leggi." Scott non dice altro, passa solo il foglio a Stiles che titubante lo afferra e se lo porta sotto al naso.
Quando i suoi occhi si scontrano con il titolo scritto in grassetto, vacilla per un momento.

Non è sicuro di voler continuare a leggere, ha paura di quello che potrà scoprire.
Ma quelle parole così chiare e limpide risucchiano la sua attenzione immediatamente.

Omicidio Moor.
"I suoi occhi non erano umani."

16 luglio 1983.

Roberth Moor, è stato assassinato la notte scorsa nella sua camera da letto.
La piccola cittadina di Beacon Hills è stata colpita da un omicidio agghiacciante.
La polizia conferma: "Non ci sono segni di scasso, l'assassino era all'interno dell'abitazione."
Il corpo è stato ritrovato dalla moglie verso le 2:30 di notte. "Ho sentito un rumore provenire dal piano di sopra e sono corsa a vedere."
Ma per il marito era già troppo tardi.
Anna Moor, per quanto sembri impossibile, era al telefono con il figlio che si trovava in Europa.
Lui stesso afferma di aver guardato l'orologio, perché era in ritardo per andare a lavoro.
Il corpo è stato ritrovato privo di sangue, un'operazione che richiede delle ore e una specializzazione nel campo medico.
La moglie però, afferma di aver visto un'ombra.
"È uscita dalla finestra, era una donna sui 35 anni circa." Ma il dettaglio che ha stupito gli agenti e che li ha fatti dubitare della sua sanità mentale è stato uno: "aveva gli occhi viola."
Secondo lei "non era umana" ma si trattava di una qualche entità sovrannaturale.
Che ci siano gli spiriti nella piccola cittadina di Beacon Hills?

Appena finisce di leggere, Stiles scatta subito verso la sua scrivania.
Apre il computer e lo accende immediatamente, stringendo il foglio di giornale in un pugno.

"Dobbiamo sapere se è ancora viva." Il tono di voce con cui lo dice è duro e deciso. Dentro di sé spera veramente che quella donna non sia morta, sarebbe sicuramente di grandissimo aiuto.

Scott annuisce. "Cerco se ci sono altre pagine di giornale in cui si parla di questo omicidio." Prende la seggiola che il suo amico usa "per armadio" e si mette seduto accanto a lui.
Sfoglia quei pezzi di carta quasi ingialliti, fino a che non trova il nome della donna scritto in grassetto su uno di essi.

"Bingo!" Esclama, facendo scorrere gli occhi e il dito sulla pagina.
L'umano lancia uno sguardo verso Scott, come per dirgli silenziosamente di metterlo al corrente di ciò che ha trovato, mentre digita alcune parole sulla tastiera del computer.

"È impressionante.. sembra di leggere un libro giallo." Il viso del lupo quasi sbianca mentre assimila quelle parole.
"Leggi." E il tono che usa Stiles, lo fa sembrare quasi un ordine.

"Mi sono svegliata di soprassalto, un uomo era accovacciato accanto a me sul letto. I suoi occhi erano puntati sul mio corpo. Viola, brillanti, agghiaccianti.
Gli ho sparato - afferma la donna. - Avevo iniziato a tenere una pistola sotto al cuscino, nel caso lei fosse tornata a prendermi."

Scott si ferma un attimo per riprendere fiato. Tira un sospiro spezzato.
Ha la completa attenzione del ragazzo al suo fianco, che dal nervoso ha iniziato a mordersi le pellicine intorno alle unghie.
Sta rischiando di farsi sanguinare le dita, per la foga che ci sta mettendo.

"I poliziotti hanno deciso di lasciarla perdere e concentrarsi su altre piste, perché per loro era una cosa inconcepibile e veramente assurda. Uno ha persino consigliato alla donna di andare da uno psicologo o meglio ancora in manicomio, per farsi curare."

"E gli hanno dato ascolto." Stiles dice queste parole con gli occhi fissi sul pc.
Il link che ha aperto, rivela la foto di una donna sui 30 anni circa. I capelli biondi ricci e gli occhi verdi gli danno un'aria quasi hollywoodiana.
È veramente bellissima, il sorriso che ha sulle labbra è contagioso.

"Cosa dice?" Il lupo fa scorrere gli occhi sulle lettere in nero, mentre l'altro scorre la pagina con il mouse.
"Dopo essere stata da diversi psicologi, hanno appurato che la donna fosse impazzita. Indovina un po' dove si trova in questo momento?"

Stiles si volta verso Scott e gli lancia uno sguardo fintamente sorpreso.
Dopo aver letto l'articolo su quel giornale doveva aspettarselo, molte persone erano state classificate come "pazze" in quella cittadina.
"Eichen House."

Soltanto sentir pronunciare quel nome gli mette i brividi.
Non ha mai sopportato quel posto.
Quel manicomio ha un reparto sotterraneo aggiuntivo che ospita il soprannaturale. Il fatto che sia costruito con legno di frassino di montagna, e rinforzato con correnti telluriche, non lo mette comunque a suo agio.

Ma comunque si ritrova a guardare Scott e a dire "dobbiamo andare a parlare con lei." Perché la verità è che non gli restano altre piste da seguire, e questa sembra l'unica in grado di portare a qualcosa di concreto.

Sperano soltanto di non fare di nuovo un buco nell'acqua, perché sentono che non gli resta molto altro tempo o possibili piste da sfruttare.

"Credi che vorrà parlare con noi? Cioè.. alla fine siamo due sconosciuti e le faremo ricordare un episodio non molto bello della sua vita. - il lupo sembra tentennare per un attimo - Potrebbe anche essere veramente impazzita e in quel caso non riusciremo a farle dire niente."

"Dobbiamo comunque provare." Stiles è irremovibile. Prende il giacchetto da dietro la porta e lo indossa, le chiavi della sua Jeep sulla scrivania e il cellulare che infila poi in tasca.

Scott annuisce. "Hai ragione."
Sa benissimo che non gli restano altre piste da seguire, e non possono combattere qualcosa che non conoscono.




______________
AGGIORNAMENTOOO!
Si esatto, non è un miraggio.
Sono di nuovo Erika e ho deciso di farvi un regalino perché mi sento taaanto buona.

Voglio dedicare questo capitolo a tutte voi, ma soprattutto a mammvt perché mi ha fatto ridere con i suoi commenti!

Quindi? Come vi è sembrato questo aggiornamento improvviso?
Un po' di ansia o è tutto ok?

Ci vediamo al prossimo bei fiorellini❤

Un bacio,
Alice & Erika

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