Incubus || Sterek

By stereksouls

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Verranno sommersi dal dolore, ma continueranno ad amare. Saranno leali tra di loro e creeranno una famiglia... More

Prologo.
1 - La scoperta.
2 - Fidarsi.
3 - Ascoltami
5 - Confronto.
6 - Solo Per Lui
7 - Fluo Party (I parte)
8 - Fluo Party (II parte)
9 - Coincidenze
10- Normalità
11 - Game Day
12 - Non Avere Paura
13 - Chiarimenti
14 - Accettiamo
15 - Banshee
16 - Eichen House
17 - Eichen House 2
18 - Sei Tu
19 - Amici e non solo
20 - Pazzia
21 - Lo Scontro
22 - Salvalo
23 - I Love You
24 - È Finita
25 - Epilogo
Sequel Incubus

4 - Nuovi Indizi

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By stereksouls

La professoressa Martin, madre di Lydia, entra in aula proprio quando i ragazzi si stanno chiudendo la porta della scuola alle spalle.

"E anche stavolta è andata!"
Il più piccolo alza il pugno in aria, tirando fuori le chiavi della jeep dalla tasca dei suoi pantaloni neri e aprendo così la macchina.
Scott entra dal lato del passeggero, lo sguardo corrucciato mentre scuote ripetutamente la testa.

"Ci è andata bene già troppe volte, dovremmo smetterla di saltare le lezioni."
Butta nei sedili dietro la cartella e si siede comodamente, mentre Stiles mette in moto.
"Ohh andiamo Scott! Ammetti che volevi restare a scuola soltanto per Allison."

Il castano sorride malizioso all'amico, alzando più volte le sopracciglia e quando si accorge dell'aria imbronciata e delle guance rosse dell'altro scoppia a ridere.
"Parti immediatamente se non vuoi essere sgozzato." Lo avverte il lupo, tirando fuori gli artigli dalla mano destra.

"Okay, tranquillo Wolfie. Non essere così suscettibile." Stiles non riesce a non ridere di nuovo, mentre si avvia verso la centrale.
È quasi sicuro moro sia sul punto di ammazzarlo veramente, ma all'ultimo pare ripensarci.

Durante il tragitto i due ragazzi restano in silenzio.
Scott è immerso nei suoi pensieri che, da parecchi mesi ormai, comprendono sempre la solita persona.
Allison.
Quando l'ha rivista il primo giorno di scuola, si è reso conto che per lui niente era cambiato.
Nonostante i suoi innumerevoli sforzi i suoi sentimenti per lei non si erano e non si sono affievoliti neanche un po'

Aveva provato più volte a parlarle, riuscendo soltanto a dire parole sconnesse o un semplice "come stai?", e non riusciva a capire come dopo tutto quel tempo la mora potesse renderlo ancora così nervoso.

Forse è per questo che non vuole credere alle parole di Stiles. Già la sua vita sentimentale è incasinata, non vuole decisamente altri problemi che gli creerebbero soltanto altro caos nella testa.

Il castano invece, mentre guida quasi troppo velocemente verso la centrale, sta provando ripetutamente nella sua mente il discorso da fare al testimone.
Un "Ehi ciao, puoi dirmi chi hai visto uccidere il tuo amico?" può andare bene? Forse no.

Che poi nessuno gli può confermare che il presunto ragazzo, possa essere ancora li alla centrale invece che a casa sua. Magari l'interrogatorio è finito da un pezzo e loro arriveranno troppo tardi.

Quando arriva davanti all'edificio spegne la macchina e tira il freno a mano, scendendo poi in compagnia del suo amico.

"Cosa hai intenzione di fare adesso?"
Scott fa il giro della Jeep e segue Stiles, che nervoso sta giocando con le chiavi dell'auto.

"Sinceramente ancora a questo piccolo particolare non ci ho pensato." Ammette, facendo un piccolo sorriso di scuse.
Il più grande inspira profondamente dal naso e proprio mentre sta per coprire di parolacce il ragazzo davanti a lui, la porta della centrale si apre.

Un biondino minuto, con gli occhi verdi esce a testa bassa, andando quasi a sbattere contro loro due.
"Sc-scusate." Balbetta, non riuscendo neanche a guardarli negli occhi.

Stiles alla vista del ragazzo diventa decisamente euforico.
Sicuramente quello che c'è lassù sopra le loro teste è dalla sua parte, almeno quella volta.

Si esibisce nel miglior sorriso che riesce a fare e mette una mano sulla spalla del biondo.
"Non ti preoccupare.."
Quello lo guarda di sottecchi, passando lo sguardo da lui alla mano ancora sulla sua spalla e "Mike" finisce.

"Mike, senti un po'.." Stiles circonda le spalle del ragazzo con un braccio e Scott gli rivolge uno sguardo nervoso, non capisce bene la tattica del suo amico e la situazione comincia a sfuggirgli di mano.
Sa benissimo che il suo amico sta per sparare una delle sue perle.

Come spaventare a morte un perfetto sconosciuto, starterpack

"So che hai, o meglio avevi visto ciò che è successo a quel ragazzo, cosa tra l'altro spaventosa perché dai.. come si può fare-"
"Stiles." Il più grande blocca lo sciame di parole del suo amico, fulminandolo con gli occhi.

"Oh si giusto, dicevo.."
Si volta di nuovo verso il biondino che sta tenendo stretto accanto a lui, che ha sul viso lo sguardo più confuso e spaventato possibile.

"So che eri molto amico di Sssim.."
"Di Andreas, ero molto amico di Andreas. Abito accanto a casa sua." Lo corregge spazientito, vorrebbe solo andarsene da quel posto il più velocemente possibile.
Negli occhi del ragazzo passa un guizzo di tristezza e sospira.

"E hai visto qualcosa?"
Per la sorpresa di tutti e tre è Scott a porgere la domanda.
Vuole chiudere la questione e far capire a Stiles che non c'è niente di sovrannaturale in tutto quello.

Ha un disperato bisogno che non ci sia niente di sovrannaturale in tutto quello.

"Ho già detto ogni cosa allo sceriffo, io.."
Il castano batte una mano sul petto del ragazzo che, poveretto, è sempre più sconvolto. Passa lo sguardo da uno all'altro cercando di capire dove vogliono andare a parare, o cosa possa interessare a due ragazzini come lui un dettagli di un omicidio.

"Lo so, immaginavo, ma noi conoscevamo Andreas e-"
"Davvero? E da quando?"

Stiles lancia uno sguardo di puro terrore al suo migliore amico, come da copione, si è cacciato nei guai.
"Veniva spesso in biblioteca, l'abbiamo conosciuto li."
Butta lì Scott, incrociando poi le dita di entrambe le mani dietro la schiena, spera di essere stato abbastanza convincente e spera di aver azzeccato il fatto che quel ragazzo sembrasse un vero nerd.
Cerca di fiutare le emozioni nell'aria, ma riesce a sentire soltanto tanta ansia.

La povera vittima del loro piccolo interrogatorio non è molto convinta di quello che stanno dicendo, ma comunque decide di parlare.
Non succederà una catastrofe se fa sapere a quei due ragazzi ciò che ha visto, no?
Perlomeno se li leverà dai piedi.

"Stavo facendo una passeggiata davanti casa, quando ho visto una piccola luce accesa nella camera di Andreas. Sapevo che studiava sempre fino a tardi quindi non mi sono preoccupato."
Il discorso per adesso fila liscio e non sembra avere proprio niente a che fare con le solite cose strane tipiche di Beacon Hills.

"Quando poi mi sono avvicinato alla sua finestra, ho visto un'altra persona insieme a lui. Sembrava una ragazza. Ho semplicemente pensato che fosse in dolce compagnia."
Il biondo alza le spalle, ma Scott sente la sua ansia trasformarsi piano piano in paura.

"Sei sicuro di non aver visto altro?"
Si avvicina a Mike, incrociando le braccia al petto. Sente che c'è altro.

Stiles a quella domanda stringe la presa sul ragazzo accanto a lui, intimandolo a continuare.
"Mi prenderete per pazzo." Sussurra lui, facendosi sempre più piccolo e sentendo la paura crescere nel suo petto.

"Credimi Mike, ho visto cose molto strane in questa cittadina e ti assicuro che non sono pazzo."

I due ragazzi sono avvolti dal silenzio, mentre gli ingranaggi dentro la testa girano ad alta velocità, formulando quante più ipotesi possibili.
"La ragazza si è girata verso di me e mi ha guardato."

Ingoia il groppo che si è formato nella sua gola, prima di continuare. "E ho visto un paio di occhi.. viola." Sputa fuori in un solo colpo, facendo restare gli altri di sasso.

Stiles lancia uno sguardo da 'te l'avevo detto'  a Scott, con tanto di sopracciglia alzate, e si volta verso Mike.
"Grazie amico, ci sei stato veramente d'aiuto." Batte una mano sulla schiena del compagno e quel povero malcapitato finalmente tira un sospiro di sollievo sentendosi libero di mettere più distanza possibile tra lui e quei due.

Scappa letteralmente dalla presa del castano e si avvia verso il parcheggio, entrando in macchina e sgommando via.

"Stiles!" L'esclamazione che il ragazzo sente alle sue spalle lo fa sobbalzare e girare di scatto.
Suo padre se ne sta sulla porta della centrale, braccia incrociate al petto sguardo furioso.
"Non dovreste essere a scuola voi due?"

I due amici si guardano, rendendosi conto di essere veramente nei guai. Nessuno dei due aveva pensando a quel piccolo particolare.
"Papà! Ma che bello vederti."
Il castano allarga le braccia, stringendo il suo vecchio in un goffo abbraccio.

"Avete una spiegazione plausibile per il fatto di essere usciti da scuola un'ora prima?" Domanda Noah, non considerando minimamente il gesto del figlio e puntando lo sguardo su Scott.
Sa benissimo che il ragazzo mente sa schifo.

"Non mi sono sentito bene sceriffo, quindi Stiles mi stava accompagnando a casa."
Sputa fuori la prima cosa che gli viene in mente, rendendosi conto che ciò non spiega minimamente il perché si trovino proprio li alla centrale.

"Casa tua è dall'altro lato della città, Scott."
A quelle parole si sente quasi svenire pronto più che mai al caziatone che di lì a poco sarebbe arrivato.

"Ma Melissa non c'è papà. Stavo portando Scott a casa nostra, solo che mi sono ricordato di non aver preso le chiavi."
Da quante volte ha mentito a suo padre, ormai a Stiles viene quasi naturale dire bugie.

Non che ne sia fiero o che gliene dica più del dovuto, ma in quel caso riuscire a dirle si era evidentemente rivelato parecchio utile.

Scott lo ringrazia interiormente.

L'uomo guarda suo figlio con un sopracciglio alzato, restando in silenzio per qualche secondo.
È veramente indeciso se credere o no al ragazzo che ha messo al mondo, ma per quella volta decide di lasciar perdere.

"Va bene, vi credo."
I due amici tirano un sospiro di sollievo, anche questa volta è andata decisamente troppo bene.
"Comunque sto tornando a casa. Scott, puoi restare a mangiare da noi."

Il più grande sorride, ringraziando lo sceriffo e tutti insieme si avviano verso casa Stilinski.

Stiles e Scott hanno appena mangiato e sono saliti in camera per fare i compiti.
Si, i compiti.
Tra tutti e due non si ricordavano nemmeno l'ultima volta che si erano messi insieme, davanti alla scrivania per aprire il libro e provare a studiare.

Il lupo è sdraiato sul letto mentre attorciglia distrattamente tra le dita un filo che è sfuggito alla cucitura della sua maglietta.
Sta pensando alle parole di Mike.
Agli occhi viola.

Non ha mai sentito parlare di una creatura con gli occhi di quel colore.
Li ha visti gialli, blu, arancioni e rossi, ma viola mai, e mai nessuno gli ha rivelato di aver visto qualcuno con quel particolare.

"Non riesco a capire come faccia a succhiargli il sangue senza lasciare neanche un segno!" Sbotta il più piccolo, che cammina avanti e indietro disperatamente.

Le rotelle nel suo cervello stanno decisamente andando per la tangenziale. Le ricerche portano ai vampiri, ma lui sa benissimo che non può essere stato un vampiro.
I vampiri hanno i canini e non lasciano i loro cadaveri così puliti.

"Forse ti stai concentrando troppo su questa cosa, non abbiamo altri indizi?"
Scott si tira su, andando verso il lato del muro dove il suo amico ha appeso le foto dei tre ragazzi.

Ogni foto è puntata da una spilla, con attaccato ad essa un filo rosso.
Tutti i fili terminano proprio accanto ad un enorme punto interrogativo dove, purtroppo, non c'è scritto nemmeno un presunto nome.

Sotto ogni volto c'è una piccola descrizione.
Colore dei capelli, degli occhi e della pelle. Età e luogo dove sono stati ritrovati.

La cosa che però lascia Scott sconvolto guardando quelle foto è una; tutti e tre i ragazzi stanno sorridendo.
"Stiles?"
"Mh?" Il castano si avvicina, mettendosi di fianco al suo amico.
"Perché i tre ragazzi sorridono?"

Altro punto interrogativo su cui sta perdendo la testa.
"Non lo so.- ammette.- è la stessa domanda che ho fatto a mio padre appena ho visto i loro visi. Ma purtroppo, anche per questo, non ho una risposta."

Stiles si passa una mano sul viso.
È stanco, non riesce più a formulare un pensiero concreto.
La sua mente lo sta piano piano abbandonando, come le sue idee.

La sua vita in quel momento è un grande punto interrogativo rosso acceso, proprio come quello disegnato sul foglio attaccato al muro.

"Dobbiamo dirlo agli altri." Annuncia Scott, afferrando subito dopo il cellulare.
"Aspetta aspetta aspetta."
Il castano gli blocca il braccio, cercando di farlo ragionare.
"Sei sicuro di voler allarmare tutti?"

L'amico ci pensa un attimo.
Non vorrebbe allarmare nessuno ma, se vogliono venirne a capo e da soli non ci riescono, hanno decisamente bisogno di un aiuto.
Quella è l'ultima spiaggia, lo sanno benissimo entrambi.

"Devo farlo Stiles, abbiamo bisogno di una mano e non possiamo proteggerli da qualcosa che non conoscono nemmeno."
Il suo pensiero va inevitabilmente ad Allison.
Sa bene che la ragazza non ha pienamente bisogno di protezione, ma a lui viene una cosa naturale.
Non riesce nemmeno a controllarsi.

"Va bene, ma mandalo anche a Derek."
"Derek?" Domanda Scott, restando stupido dalla richiesta del suo amico.
"Lui già sa qualcosa."
Appena dice queste parole riceve un'occhiata non proprio carina da parte del lupo.

"E perché?" L'irritazione nella sua voce è evidente.
Non che odi l'Alpha, sia chiaro, gli sembra soltanto strano che Stiles abbia iniziato a fidarsi di lui.

Il castano sbuffa, alzando gli occhi al cielo. "Perché quando te non mi hai dato ascolto, sono andato dall'unico altro lupo di cui mi potevo almeno un po' fidare. Ancora i gemelli non mi convincono molto."

Scott annuisce, trovando la giustificazione del suo amico perfettamente sensata e scrive il messaggio invitandolo contemporaneamente a Lydia, Allison, Isaac e Derek.

Troviamoci domani pomeriggio da Deaton. Vi devo parlare.





__________________________

Ciao a  tutte bimbe!
Qui sempre Alice,si lo sappiamo siamo in un ritardo mostruoso, chiediamo umilmente perdono, ma è stata una settimana infernale, purtroppo sono successe parecchie cose che ci hanno rallentate, ma anyway siamo vive ed ecco il quarto capitolo 💃🏼💃🏼

Colgo l'occasione per dirvi di fare tanti auguri al mio amore grande Erika che  ha compiuto 23 anni martedì, happy Bday my darling❤️

Dunque parlando del nuovo capitolo Stiles e Scott scoprono qualcosa di nuovo,ma non pare aiutarli molto🤔

Noi ci aggiorniamo la prossima settimana , spero  non più in ritardo 🙏🏼
Fateci sapere come sempre cosa pensate della storia, commentatecommentate e votatevotate ci fa piacere interagire con tutte voi ❤️


Baci, Alice&Erika💋

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