DIVERTISSEMENT

By _luce_____

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Harry Styles, ventitré anni, è uno dei ragazzi inglesi più belli ed incasinati di Washington. Persi i genitor... More

Trailer
Divertissement
1. Harry
2. Barbara
3. Rientro al campus
4. Semplicità e stile
5. Scontri e incontri
6. Chi è lei?
7. Proposte rifiutate
8. Chiacchiere e caffè
9. Shopping e preparativi
10. Scommesse e travestimenti
11. Missione compiuta
12. La festa
13. Scorbutica coinquilina
14. Nicholas Sparks
15. Non si tratta di un invito
16. Terzo grado
18. Narciso
19. La casa
20. Il volantino
21. Halloween
22. Come se fosse il primo
23. James
24. Problemi di lontananza

17. Sputa sentenze

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By _luce_____

Harry aveva sempre odiato essere in ansia. Ma quella mattina, mentre contava le ore che lo separavano da lei, era come pervaso da un forte senso di trepidazione. Non gli piaceva per niente essere agitato, perché essere in ansia, per lui, significava tenere a qualcosa, interessarsi al modo in cui questa, qualsiasi cosa quest'ultima fosse stata, fosse andata. Lui non voleva interessarsi a niente, tantomeno a qualcuno, e che qualcuno potesse essere proprio lei non gli andava giù, come se cercasse di ingoiare un boccone troppo amaro.

Eppure, la sensazione di agitazione gli teneva gli occhi incollati all'orologio al polso, che segnava le due del pomeriggio e che l'avvisava del fatto che, questione di minuti, e Barbara sarebbe uscita per andar via con lui. In cuor suo, sperava avesse accettato il suo "invito", che tanto invito poi non era, ma qualcosa gli diceva che lei l'avrebbe seguito, per un motivo che non conosceva.

BARBARA

La presenza di Steven mi rilassa, facendomi accantonare la costante sensazione che si è impossessata della mia persona da quando ho lascito Harry ieri pomeriggio. Steven cammina accanto a me, nel cortile dell'università, e anche se non dovrei, non riesco a non guardare il suo profilo. La mandibola pronunciata che rende i muscoli contratti, ma che gli attribuisce comunque un'aria tranquilla. Il costante sorriso sulle labbra ed i capelli che, mossi dal vento, gli coprono di tanto in tanto la visuale ricadendo davanti agli occhi.

Sono contenta del fatto che mi tenga compagnia quando Liam e gli altri non sembrano essere nei paraggi, cosa che accade spesso ultimamente, e mi fa piacere averlo nella mia vita ed aver finalmente allargato i miei orizzonti in ambito di amicizie. Si volta a guardarmi e mi sorride, mentre io ricambio arrossendo e voltandomi verso la fila di macchine parcheggiate di fronte a noi.

Eppure, perché non riesco ad essere attratta da lui così come lo sono da Harry?

Steven è dolce e bello, intelligente ed estremamente capace. Non mi risponde male e mi tratta come se ci conoscessimo da chissà quanto tempo, facendomi sentire importante.

Harry è completamente l'opposto.

È scorbutico e maleducato. Porta dietro di sé, ovunque vada, quella costante aurea oscura e tetra. Ma anche lui è bello, bello da impazzire, bello forse più di qualsiasi altro ragazzo io abbia mai visto. I capelli lunghi su di lui mi attraggono in un modo che non credevo fosse possibile, poiché avevo sempre odiato che i maschi tenessero i capelli lunghi almeno quanto quelli di noi donne, ma con lui è diverso. Vorrei toccarglieli, passarci le dita attraverso per constatare la morbidezza che sembrano infondere alla sola vista.

«Barb» Steven richiama la mia attenzione ed io mi vergogno delle cose che ho pensato mentre ero in sua compagnia. Scuoto la testa per rinsavirmi dai pensieri sul fascino del cattivo ragazzo e gli presto attenzione. «Penso che quel ragazzo voglia dirti qualcosa». Così seguo il suo sguardo, fin quando non vedo la figura di Harry in piedi appoggiato alla sua auto.

I suoi vestiti neri si mimetizzano con il nero della macchina a cui è appoggiato. Se io lo guardo con gli occhi sognanti, dato che sembra una divinità con gli occhi verdi che brillano illuminati dalla luce del sole, lui, dal canto suo, sembra voler uccidermi con la sola forza dello sguardo, mentre lo fa oscillare da me a Steven. Quando si sofferma su quest'ultimo, i muscoli del viso gli si contraggono ed assume un'espressione di disgusto. Non capisco perché stia reagendo così, ma evito di pensarci in questo momento per paura che, di qui a poco, lui possa scaraventarsi su di noi per sfogare la sua rabbia.

«Sei pronta?» Il tono duro che si dissolve tra le parole di tutti gli altri studenti. A questo punto guardo Steven, che ha le sopracciglia aggrottate mentre mi chiede silenziosamente perché dovrei essere pronta per andare con Harry.

«Ci vediamo domani, ok?» Gli sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia, come di routine. Lui annuisce ancora confuso e mi guarda avvicinarmi ad Harry prima di salire in macchina con lui.

I primi minuti comprendono lui che sembra voler staccare il volante, data la forza che sta esercitando su di esso; il suo silenzio che riempie lo spazio peggio di mille parole e l'estrema velocità che mi sta scompigliando lo stomaco. Non si azzarda a voltarsi nella mia direzione ed io appoggio la testa al finestrino.

«Potresti andare più piano?» Quasi urlo quando è costretto a frenare bruscamente dopo che un auto si è fermata davanti a noi. Dopo quelle che sembrano ore dall'ultima volta in cui mi ha guardata, si volta per lanciarmi un'occhiata furente.

«Non dirmi come devo guidare!»

È praticamente folle tutto questo.

«Posso sapere cos'hai? Non capisco perché tu ti stia comportando così.» Mi passo velocemente una mano nei capelli per sistemarli. «Dovrei essere io ad essere arrabbiata con te dopo il modo in cui hai trattato me e Steven».

La sola pronuncia del nome di quest'ultimo fa scattare qualcosa in lui, come se avesse preso una scossa.

«Non fare il suo nome». Dice tra i denti stretti, scandendo perfettamente ogni singola parola.

«Cos'hai che non va con lui?» Perdo il senno quando sono con lui, e questa cosa non mi piace neanche un po'. La sua risata riempie la macchina, e sarebbe persino un suono piacevole se solo non fosse finta ed isterica come quella di uno psicopatico. Mi spaventa, e non poco. In fondo non lo conosco, non so neanche lontanamente chi sia Harry Styles e sono stata così stupida a fidarmi di lui al punto di salire nella sua macchina e permettergli di portarmi in un posto che, tra l'altro, non so nemmeno qual è.

«Cos'ha che non va? Per cominciare, la faccia di cazzo che fa quando ti guarda è uno spettacolo di cui godere se vuoi prenderlo per il culo per il resto della tua vita. Per non parlare di quel sorriso da ebete che porta ovunque ci sia tu, quasi come se volesse creare un tempio per venerarti. È un perfettino del cazzo, di buona famiglia e tutte le stronzate che basterebbero per far cadere chiunque ai suoi piedi. È buono, gentile, non farebbe male nemmeno ad una mosca, e questo ti piace. A chi non piace un uomo senza carattere, che accondiscende qualsiasi cosa tu chieda.»

«Come osi soltanto pensare determinate cose? Non lo conosci nemmeno, Harry. E se ti prendessi il disturbo di trattarlo come si deve e non come uno scarto dell'umanità, capiresti quanto è buono! Non ci posso credere. Avevo capito fossi cinico dalla prima volta che ti ho visto, ma alla mia visione complessiva sul tuo conto si aggiunge anche il fatto di essere uno sputa sentenze senza paragoni.»

Non penso di aver mai urlato così tanto in vita mia. Sento le vene sulla mia fronte pulsare ed il cuore battere così veloce da rimbombarmi nelle orecchie. Il suo atteggiamento indifferente di poco fa lascia spazio ad un Harry furioso, che mi fa paura.

«E tu invece? Lo conosci così tanto da poter dimostrare il contrario?» Mi chiede beffardo. Sembra voler mettere alla prova la mia pazienza, che tra l'altro è giunta al limite.

«Lo conosco più di te e questo mi basta. So come si comporta nei miei confronti e sono più che sicura che non riflette nemmeno un aspetto dell'orribile e falsa descrizione che hai fatto di lui qualche istante fa. Ora, se non ti reco troppo disturbo, ti chiedo di riportarmi indietro».

Alle mie parole si irrigidisce, stringe le mani intorno al volante quasi come se non avessi il diritto di chiedergli di riportarmi a casa. Il fatto è che non so se sono pronta a trascorrere una giornata così. Non è neanche iniziata, siamo in macchina da poco più di quindici minuti, e siamo già sul punto di ucciderci a vicenda.

«Stai scherzando spero. Certo che non ti riporto indietro. Non ho intenzione di rovinare tutto per colpa di Steven del cazzo». Sbruffa in una risata finta.

«Non è stato Steven a rovinare tutto. Sei stato tu, Harry. Tu con la tua convinzione di conoscere tutti e di parlar male di chiunque ti capito a tiro». A questo punto si prende un po' di tempo per rispondermi, tanto che pensavo avesse deciso che io non meritassi una risposta da parte sua.

«Cambiamo argomento, per favore». Il tono dolce, totalmente diverso da quello che ha avuto finora, quasi come se fossi in compagnia di un altro Harry. Metto una mano sulla fronte e ripeto tra me e me che questa giornata passerà in fretta e che potrò decidere, dopo oggi, se sorbirmi ancora gli sbalzi d'umore di Harry.

***

Eccomi tornata dopo le vacanze natalizie. Innanzitutto, ci tenevo a farvi i miei più sinceri auguri, sia per Natale che per Capodanno. Spero che il vostro 2018 sia iniziato nel migliore dei modi. Per quanto riguarda il capitolo, vi confesso che è uno dei miei preferiti, perché amo immaginarmeli a litigare. Fatemi sapere cosa ne pensate :)

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