Make it worth it (DISPONIBILE...

By baciami2015

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"Il tempo non è qualcosa di tangibile. Fra due ore, fra sette giorni o anche fra trent'anni i nostri percorsi... More

MAKE IT WORTH IT
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
!!!!IMPORTANTE !!!!
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
*CARTACEO*
Capitolo 29
Capitolo 30
31. EPILOGO

Capitolo 17

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By baciami2015

 I keep on coming back to you

Louis Tomlinson, Bebe Rexa

 

"Tutto bene tesoro?" Mi chiede una signora, mettendosi a sedere di fronte al mio tavolo.

Non l'ho vista fra le poche persone all'interno ma forse non ho guardata attorno bene.

Ho la vista appannata per le lacrime ma intravedo che è una bellissima signora, probabilmente cinquantenne. Ha i capelli molto corti e rossi, la sua carnagione è bianca e la sua pelle sembra delicata nonostante l'accenno evidente di rughe.

Il suo viso è particolare ma allo stesso tempo molto familiare a tante persone che ho visto nella mia vita. E' decisamente inusuale per l'età che sembra avere.
Aggrotta la fronte, cercando un piccolo contatto con me.

Mi asciugo le lacrime e mi scappa una piccola risata nervosa. "Mi sto solo liberando." Rispondo sinceramente.                           
                       
Liberarsi a volte rende veramente leggeri.
"Se vuoi liberare quello che hai dentro, devi mettere i tuoi sentimenti da qualche parte, aiuta."

"Dove?" Tiro su col naso.

"Su carta, sulla musica, sull'arte o qualsiasi cosa che ti piace fare." Consiglia.

Ho avuto un diario ma non parliamo del fatto che la mia privacy è stata violata.
Ha comunque ragione. Quando scrivevo le mie emozioni su carta mi sentivo in qualche modo liberata e sapevo che rileggendo potevo avere un quadro completo anche se momentaneamente sembra tutto un caos.

"Grazie." Sorrido.

Ricambia e si alza verso il bancone per ordinarsi qualcosa.

Sembra una strana situazione, ma se ci fossero davvero persone come lei che si fermano per dare piccoli consigli provenienti dal cuore, questo mondo sarebbe un posto sicuramente più bello.                                         Mi sono sentita in qualche modo connessa a lei ed è stato forse proprio questo a darmi questa strana energia positiva.

Mi alzo dal mio tavolo, lascio la mancia e vado diretta a Malibu. Questa mattina non è per niente piena di gente e la preferisco così la spiaggia. Inizio a camminare con l'intento di farlo per qualche minuto, fino a che non mi accorgo che sono già passate quasi due orette, tra meditazione e il suono del mare.

Sento che ho veramente avuto bisogno di questa uscita e del tempo per me stessa. Non lo faccio mai o molto raramente, ma da oggi in poi cercherò di trovare un po' più di solitudine. Non farà altro che farmi del bene.

Torno indietro con il taxi perché sono sfinita dopo aver camminato per tutto questo tempo.

La Bridgette, quando mi vede non dice niente, cosa molto strana. Sta iniziando ad osservarmi in un altro modo che non riesco ad identificare se è in maniera positiva o negativa.

"Ally." Sento la voce di Bella dietro le mie spalle.

Non mi giro nemmeno. Non ho proprio intenzione di ascoltarla.

"Per favore, non andartene." Mi dice, posizionandosi proprio di fronte a me.
Sospiro. Ho avuto una bella mattinata liberatoria e non voglio rovinarmi la giornata adesso.

"Non voglio ascoltarti." Le dico chiaro e tondo.

Sono proprio stufa di queste "amicizie" costruite solo a fin di bene. Ho avuto un sacco di amici che si sono dimostrati molto falsi con me e ho dovuto soffrire anche per questo. Mi faccio sempre in quattro per chi ritengo importante e ho sempre messo gli altri davanti a me.

Ma poi per cosa? Per farmi dimostrare che io do sempre tanto ma non ricevo niente, se non pugnalate alle spalle. Ne ho fin sopra i capelli.

"Per favore." Mi prega.

Sospiro. "Bella, sinceramente non mi importa niente di quello che hai da dire, hai già fatto tutto ieri e non mi chiamare egoista se mi sto comportando così. Ti ho raccontato un sacco di cose su di me, specialmente riguardo alle amicizie che ho chiuso. Sono stufa di aprirmi tanto e dare tanto a gente a cui non importo. Vivi la tua vita, continua la tua amicizia con Jenna, e lasciami respirare in pace. Grazie."

Rispondo, sorpassandola e andando verso la mia camera.

Ho già capito quello che farò con loro dal momento che dovrò condividere la stanza con loro; adattarmi alle norme di convivenza: buongiorno, buonasera, buonanotte, punto.

Non ho intenzione di parlare con nessuna delle due e farmi i cavoli miei fino alla fine della mia permanenza qui.

Apro la finestra per cambiare un po' aria e controllando il mio cellulare, mi rendo conto di avere un sacco di messaggi tutti da parte di Dylan.

Da una parte mi sento sollevata ma dall'altra non voglio né sentirlo né parlargli. Mi ha dato tanto fastidio il modo in cui si è rivolto nei miei confronti.

Credevo avessimo smesso con queste bambinate e iniziato a fidarci l'uno dell'altra, ma a quanto pare.

Non so cosa fare, guardare i messaggi oppure ignorarlo come ho fatto con le altre ?

Resto con il cellulare in mano con la voglia matta di guardare cosa ha scritto ma decido di seguire la mia mente e non cadere in uno stato emotivo, di nuovo.

Lascio il cellulare di nuovo sul comodino. Prendo un piccolo quaderno, una penna e scendo per andare vicino al parco.

Mi ha detto che devo fissare le mie emozioni da qualche parte e ho voglia di farlo. Mi siedo e inizio a scrivere, scrivere, buttare giù tutto quello che sento e tutto quello penso. Faccio nomi di persone, di mia sorella, di mio padre, Dylan... di luoghi e continuo imperterrita fino al punto di non sentire di dovermi sforzare su quello che sto facendo.

"Che stai facendo?" Qualcuno si siede accanto a me.

Mi giro spaventata, chiudendo il quaderno tra mie gambe in modo violento. Lucky mi sorride e poi guarda l'oggetto che ho appena chiuso.

"Stai facendo i compiti?" Chiede sarcastico.

"Non ne voglio proprio sentirla nominare la scuola."

Ho avuto i miei peggiori anni nella scuola superiore e menomale che questi sono i migliori anni della nostra vita.

"Quindi non hai intenzione di fare qualche università dopo l'estate?"

Alzo le spalle. "Non lo so, lo studio non è mai stato qualcosa per me."

Non ho assolutamente idea di quello che farò del mio futuro non appena sarò fuori di qui, non so nemmeno se voglio pensarci perché è triste non avere nemmeno un'ambizione nella vita.

"Nemmeno per me. Se fosse stato per avrei smesso anche prima." Ammette.

"Come stai?" Cambio argomento. Non voglio iniziare a stare a parlare di questa cosa perché mi mette solo altra ansia.

"Bene. Tu come stai?"

Annuisco. "Bene."

Mi guarda negli occhi per svariati secondi per poi osservare le mie labbra.

"Ally..."

"Sì?" Chiedo un po' nervosa.

Si sta comportando in un modo un po' strano. E' da ieri che ho la sensazione che voglia dirmi qualcosa ma si trattiene.

"Ehm..." Si gratta la nuca, guardandomi.

"Dimmi..." Cerco di incoraggiarlo, ma si sta trattenendo non riuscendo nemmeno a parlare.

Mi guarda di nuovo, probabilmente pronto a sputare il rospo, ma tutto quello che fa è attaccare nuovamente le sue labbra sulle mie.
/////////////
Heilaaaaa

Ci sono notizie belle per voi:

* IL CONTEST DEL LIBRO CARTACEO È GIÀ DISPONIBILE SUL PROFILO.

VI CONSIGLIO DI ANDARE A DARE UN'OCCHIATA E DIRCI COSA NE PENSATE!
IL PRIMO PUNTO CONSISTE SU UNA VOSTRA OPINIONE/IDEA DEL FINALE DEL LIBRO. LA/E PERSONA/E CHE CI SEMBRERÀ AVER PROPOSTO UN FINALE BELLO E ADATTO, NE PRENDERÀ TOTALMENTE I CREDITI ALL'INTERNO DEL LIBRO CARTACEO CHE, POI,  SARÀ DISPONIBILE NEI MAGGIORI STORES ITALIANI!
IL SECONDO PUNTO VERRÀ ANNUNCIATO IL 17 DI AGOSTO.
PER QUALSIASI DUBBIO O CHIARIMENTO, COMMENTATE OPPURE INVIATE UN MESSAGGIO PRIVATO. BUONA FORTUNA!!!!!

*OGGI FACCIO UN SECONDO AGGIORNAMENTO. IL CAPITOLO 18 È GIÀ PRONTO;)

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