Capitolo 16

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Change

Lana Del Rey


Il contatto sul braccio mi brucia da farmi venire sensi di colpa. Nei confronti di Jenna? Di Dylan? O forse anche di entrambi.

Mi sento completamente in imbarazzo e so che prima o poi dovevo affrontarlo senza far passare così tanto tempo. Odio doverlo fare, ma sta succedendo senza preavviso e io non so come affrontare la situazione.

"Andiamo vicino al parco?" Mi propone. Mi guardo intorno come un ladro e annuisco.
Ho un'ansia assurda e non so nemmeno il perché. Insomma, dobbiamo solo parlare.

Nel tragitto decido di tacere, e lui fa altrettanto anche se è abbastanza imbarazzante.         

Ci sediamo entrambi sull'erba, ormai completamente secca, per il clima californiano.

"Come stai?" Chiede, osservando il mio naso un po' incrostato di sangue.

"Bene." Alzo le spalle.

Sospira, massaggiandosi la nuca in un gesto nervoso. "Sono venuto a sapere quello che è successo, mi dispiace." Dichiara.

Mi giro a guardarlo e sembra molto imbarazzato. "Sai perché lo ha fatto, vero?"

Non ci sono bisogno di tante spiegazioni ma non si sa mai. Alcune persone preferiscono rimanere cieche dinanzi a certe situazioni.
Una vocina del mio subconscio tossisce, suggerendomi di essere un po' incoerente.

"Lo so Ally, ma io non ricambio i suoi stessi sentimenti." Afferma.

Mi sento pietrificata. "Perché non glielo hai detto e basta?" Domando un po' incazzata.

Un po' è come se l'avesse illusa perché è comunque gentile con lei, è andato al ballo di fine anno senza tanti problemi e non ha mai affermato che non le piacesse.

"Perché non voglio ferirla."

Non ha senso quello che sta dicendo. "Così la ferisci di più perché la stai illudendo. "
"Hai ragione."

Scuoto la testa. So che è in una posizione difficile soprattutto quando si tratta di affrontare persone come Jenna. Troppo sensibili, aggressive soprattutto con loro stesse. L'accettazione è sempre il primo passo da fare prima di riuscire ad amare gli altri e lei non ama se stessa.

Lucky mi guarda e ho l'impressione che voglia dirmi qualcos'altro ma sta indugiando con se stesso.

"Ally ti ho baciata..." Il mio cellulare suona e do un'occhiata allo schermo vedendo il nome Dylan. Il mio cuore accelera. Ho voluto lasciarlo in pace e forse è stata una buona decisione.

"Scusami." Lo interrompo con un gesto della mano, rispondendo alla chiamata.
La mia mano trema perché non so cosa aspettarmi. "Pronto." Dico, nervosa.

"Ehm, puoi uscire un secondo?" Domanda, senza aggiungere altro.

Non riesco a capire dal suo tono di voce se è calmo o arrabbiato ma invece di farmi tante paranoie rispondo subito. "Certo, dammi un paio di minuti." Rispondo e lui riattacca senza ridire niente.

"Devo andare. Grazie di tutto, comunque, so che lo hai fatto per aiutarmi." Metto una mano sulla sua spalla, sorridendo.

"Certo..." Risponde con un sorriso
leggermente sforzato.

"Va tutto bene?" Domando.            
                                                                                                     Lui annuisce. "Vai tranquilla." Sorride.
Mi alzo un po' confusa ma sinceramente ho altre cose a cui pensare. Sono più che nervosa e ho bisogno di vederlo per togliermi questo fastidioso sassolino dalla scarpa.

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Kde žijí příběhy. Začni objevovat