Young & Beautiful - Italian T...

Af Things_I_Cant31

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Louis, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Zayn Malik significa qualcosa, Niall H... Mere

Young & Beautiful
Prologo
Capitolo Uno
Capitolo Due
Capitolo Tre
Capitolo Quattro
Capitolo Cinque
Capitolo Sei
Capitolo Sette
Capitolo Otto (Parte I)
Capitolo Nove
Capitolo Dieci (Parte I)
Capitolo Dieci (Parte II)
Capitolo Undici (Parte I)
Capitolo Undici (Parte II)
Capitolo Dodici (Parte I)
Capitolo Dodici (Parte II)
Capitolo Tredici (Parte I)
Capitolo Tredici (Parte II)
Capitolo Quattordici (Parte I)
Capitolo Quattordici (Parte II)
Capitolo Quindici (Parte I)
Capitolo Quindici (Parte II)
Capitolo Sedici
Capitolo Diciassette
Capitolo Diciotto (Parte I)
Capitolo Diciotto (Parte II)
Capitolo Diciannove (Parte I)
Capitolo Diciannove (Parte II)
Capitolo Venti
Capitolo Ventuno (Parte I)
Capitolo Ventuno (Parte II)
Capitolo Ventidue (Parte I)
Capitolo Ventidue (Parte II)
Capitolo Ventitré
Capitolo Ventiquattro (Parte I)
Capitolo Ventiquattro (Parte II)
Capitolo Venticinque (Parte I)
Capitolo Venticinque (Parte II)
Capitolo Ventisei
Capitolo Ventisette (Parte I)
Capitolo Ventisette (Parte II)
Capitolo Ventisette (Parte III)
Capitolo Ventotto (Parte I)
Capitolo Ventotto (Parte II)
Capitolo Ventotto (Parte III)
Capitolo Ventotto (Parte IV)
Capitolo Ventinove
Capitolo Trenta (Parte I)
Capitolo Trenta (Parte II)
Capitolo Trenta (Parte III)
Capitolo Trentuno (Parte I)
Capitolo Trentuno (Parte II)
Capitolo Trentadue (Parte I)
Capitolo Trentadue (Parte II)
Capitolo Trentadue (Parte III)
Capitolo Trentadue (Parte IV)
Epilogo (Parte I)
Epilogo (Parte II)
Epilogo (Parte III)
Epilogo (Parte IV)
Il Futuro (è un posto meraviglioso)

Capitolo Otto (Parte II)

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Af Things_I_Cant31

Se lo sarebbe dovuto aspettare che un picnic con Zayn e Liam sarebbe stato meno 'coperta a terra' e più un 'tavoli bianchi da bistrò e tovaglioli color salmone con vino e cioccolatini e violini.'

E non dimentichiamo il pianoforte.

"Avete portato un fottuto pianoforte? Avete davvero chiamato qualcuno per farvi portare un pianoforte al vostro picnic?" domanda Louis con gli occhi spalancati per l'incredulità.

"Ovviamente! Ogni picnic ha bisogno di un pianoforte!" ride Liam.

Il sorriso di Zayn si rivolge a Louis. "Tu suoni?" chiede gentilmente.

"Nemmeno un po'. Niall ha cercato di insegnarmi ma non è servito a nulla se non rompermi le palle."

"Canti? Zayn ha una formazione classica," dice con enfasi Liam, sorridendogli come se fosse il sole.

"Davvero?" chiede Louis, sinceramente affascinato. "È fantastico! Ho sempre desiderato cantare."

"Organizzeremo una serata per quello!" esclama Liam felice.

"Anche lui canta," dice Zayn come spiegazione. "Tanto."

"Non così tanto," protesta Liam. "Solo quando ne sorge l'occasione. Adesso. Possiamo offrirti qualcosa da bere, Louis? Per favore, siediti."

Louis lo asseconda mentre osserva ciò che lo circonda. Si trovano su una bellissima radura di fianco a un lago, l'erba è verde e delicata, dei fiori di campo sparsi per tutto il paesaggio. Ci sono dei salici leggiadri che ondeggiano al vento, dell'edera si arrampica per i loro tronchi, e il rilassante suono di acqua che si scontra con le pietre armonizza perfettamente con i violinisti.

Sembra in modo preoccupante un matrimonio.

Però è un posto meraviglioso. Vi sono arrivati in auto, Zayn ha tirato fuori quella macchina antica che Louis ha visto il primo giorno che è arrivato (e si sente lievemente inorgoglito per aver avuto ragione dall'inizio- sapeva che fossero loro in quella macchina; se riconosce con una punta di fastidio anche la testa riccia che rideva sul retro, in bilico sui sedili e sollevando in aria lo champagne? Sì, era Harry, ovviamente cazzo, ma non ci penserà adesso se non deve farlo) è distante dalla scuola, non incredibilmente lontana, abbastanza nascosta da sembrare privata e diversa.

"Prendi del vino. E un sigaro," offre Liam, sedendosi al suo fianco.

"Non vi dispiace se accetto?" dice Louis, sorridendo radioso al gentiluomo che gli riempie il bicchiere mentre Zayn spinge verso di lui uno spesso sigaro corposo che costa più delle sue scarpe.

*

Con la calda brezza a scompigliargli i capelli, lo sfumato odore di sigaro si diffonde insieme a quello di fiori e formaggio, e le sue ciglia catturano la luce del sole e gettano prismi sui cristalli, spargendo il mondo di goccioline arcobaleno, Louis si ritrova ad innamorarsi del modo in cui Zayn Malik organizza gli eventi sociali.

E, okay, forse adesso capisce il codice di abbigliamento- i diversi blu dei loro vestiti si abbinano perfettamente all'erba e al cielo, illuminando l'atmosfera e fornendo lo sfondo per fantastiche fotografie.

Sono queste le sue persone. Loro lo capiscono.

"Organizzi picnic adorabili, Mr. Malik," Louis sorride, mandando giù un altro bicchiere di Pinot Grigio e selezionando un altro sigaro.

"Così dicono," sorride Zayn, disteso sulla sua sedia e guardando occasionalmente Liam che ha preso a suonare il pianoforte.

"Ho notato che nessuno dei ragazzi è presente," dice Louis con il sigaro tra i denti mentre cerca di accenderlo nonostante la brezza.

Zayn si sporge e mette le mani a coppa attorno alla punta finché non si stabilisce una fiamma efficace. "Harry sta arrivando," fa un sorrisetto, "se è questo che intendi."

"Chi? Harry? Mai sentito," scatta Louis, espirando il fumo.

"Non ho invitato gli altri. Posso farlo però, se vuoi."

Louis alza le spalle. "Decidi tu, amico. È il tuo picnic."

"In realtà, è il tuo."

Fissa Zayn. "Cosa vuoi dire?"

"Liam mi ha chiesto di organizzarlo in tuo onore. Non te l'ha detto?" chiede gentilmente Zayn, facendo un cenno al cameriere per un altro giro.

"No," dice Louis e sente le guance arrossarsi all'idea. "Tutto questo è per me? Il cioccolato, il formaggio, il vino, i violini, il pianoforte consegnato? Per me?"

Zayn accenna un sorriso, osservandolo. "Ti abbiamo già detto che ci piaci," dice come se questo spiegasse tutto.

"Wow," ride Louis, agitandosi nella sua posizione a gambe incrociate e giocherellando un po' con la camicia. Non è una persona sentimentale, ma non può negare di sentirsi lusingato e segretamente molto compiaciuto. "Non so cosa dire. Grazie, tesoro. Penso che andremo molto d'accordo." Sorride felice e gli fa un cenno, sperando che la sua voce non faccia trasparire le sue emozioni.

"Lo penso anche io," dice Zayn col suo tono vellutato, e nel momento in cui sta aprendo la bocca per dire qualcos'altro, il suono di un motore inizia ad avvicinarsi.

Si girano entrambi per vedere un'automobile di un nero lucido avvicinarsi, i suoi finestrini oscurati contrastano con l'ambiente pacifico che li circonda.

L'autista scende, camminando doverosamente dal lato, e apre la portiera, la schiena rigida e cortese.

La delusione di Louis inizia già a ribollire perché chi altri potrebbe essere se non una persona?

E sì.

Harry Styles, indossando un completo di velluto color zaffiro e un papillon argenteo, stringendo in mano un mazzolino di gigli bianchi, scende dalla vettura, i suoi ricci spessi sono mossi dal vento e riflettono la luce, il suo sorriso velenoso sboccia mentre osserva ciò che lo circonda.

Ma non è solo.

Lo seguono cinque ragazze.

Cinque.

Louis sopprime l'accesso di fastidio che lo inonda e decide invece di prendere un altro sorso di vino.

"Sarà divertente," sussurra Louis digrignando i denti, e Zayn gli lancia un'occhiata con un lieve sorrisetto.

"Harry," lo saluta pigramente Zayn con la testa piegata da un lato.

"Beh, ciao, bellezza," fa le fusa Harry e gli passa uno dei suoi gigli mentre stampa un bacio sulle sue labbra. "Tienilo sempre in mano. I gigli rendono tutto migliore e mi rifiuto di parlare con chiunque non ne abbia uno."

Oh per l'amor del cielo.

Louis deve già reprimere un'altra ondata di disgusto con un sorso di vino. Sarà una lunga giornata.

Siede lì mentre Harry e Zayn parlano, stringendo un po' troppo forte il proprio bicchiere, e aspetta l'inevitabile "Louis Tomlinson" e tutto il finto fascino a cui è così abituato. Magari raddoppierà i suoi sforzi di conquistare Louis visto il totale disastro del giorno precedente.

Harry rivolge un ultimo sorriso spento a Zayn prima di sottrarsi alla conversazione. "Sei perfetto, comunque. Ti avrei dovuto agguantare quando ne ho avuto l'occasione. Non è vero, signorine?" Harry fa un sorriso a trentadue denti, le sue braccia scivolano sulle spalle della catasta di ragazze che si trovano su entrambi i suoi lati mentre il sorriso di Zayn vacilla per un momento (strano).

"Ne siamo tutti molto impressionati," grugnisce Louis a bassa voce, alzando gli occhi al cielo.

Ed ecco qui, ha parlato. Adesso riceverà la classica messinscena di Harry e dovrà avere a che fare con-

"Liam, tesoro!" Grida all'improvviso Harry, guardando direttamente sopra a Louis, e superandolo come se fosse un insetto su un albero.

Ma che cazzo?

Scioccato, Louis si gira sulla sua sedia e lo osserva allontanarsi con il suo harem, sperando davvero che la sua bocca non sia troppo aperta. Si volta verso Zayn.

"Mi ha appena ignorato. Quello stronzo mi ha ignorato!"

Zayn alza le spalle. "Lo fa a volte. Probabilmente è meglio così."

"Certo. No, ovviamente hai ragione. Sono felice che non mi stia parlando," Louis lascia andare una risata finta prima di immergersi in una conversazione quasi ridicola con Zayn, ignorando con fervore l'oltraggio e l'orgoglio ferito che si sono infiltrati nelle sue ossa.

*

Harry ignora Louis per l'intero fottuto picnic. Sceglie anche di dare i gigli ad ogni singola persona (persino i camerieri) eccetto Louis.

Anche quando Louis si lascia andare ad un commento stronzo, riceve la più totale indifferenza, Harry opta o per controllare il cellulare, sorseggiare il proprio vino, o affondare il viso ridente in uno dei colli delle ragazze.

È fantastico, davvero. Stupendo, persino.

Così Louis scrive a Niall.

'QUELLO STRONZO SI COMPORTA COME SE IO NON ESISTESSI. MI STA IGNORANDO !!!!!'

Presto il suo cellulare si illumina.

'Complimenti! Obiettivo raggiunto! Divertiti amico x'

E no, questo non è stato di nessun aiuto.

Ma Niall ha ragione. Davvero. Louis deve apprezzare di essere ignorato dall'essere umano più ripugnante sulla faccia della terra.

Così, gonfiandosi le guance con la cioccolata, Louis si alza e si unisce a loro attorno al pianoforte, Liam sta ancora suonando, il suo giglio appoggiato sul grembo, e Zayn seduto al suo fianco ancora stringendo il proprio, Harry (che adesso ne ha uno in un bottone e uno stretto nel pugno) e le prostitute che lo circondano.

"Dovreste provarle. Sono adorabili," dice Harry, accarezzando i menti delle ragazze mentre loro tubano.

E cazzo no, sarà meglio per lui che non stia parlando in quel modo delle ragazze.

Zayn scuote la testa con una risata leggera. "Non siamo interessati alle tue ragazze, Harry. Sono tutte tue."

Okay, cazzo. Allora è così. Niente più controllo.

"Ti sei accorto che quelle sono persone e non oggetti, Curly? E che non possono essere 'provate'?" lo aggredisce Louis, incrociando le braccia e fissando uno sguardo duro su Harry.

Il sorriso di Harry si congela, gli occhi fissi su una delle ragazze. La sua espressione si trasforma in una di totale fastidio, ma non guarda Louis.

La bionda piega la testa per guardare Harry, chiaramente poco impressionata, e con disgusto chiede non-così-sottilmente, "Chi è quello?"

"Nessuno," scatta Harry, poi riporta lo sguardo sul pianoforte.

I tendini di Louis si contraggono. Il suo temperamento divampa. E inizia a ripetere un lento e continuo mantra nella propria testa: 'Non aggredirò Harry Styles. Non aggredirò Harry Styles. Non aggredirò Harry Styles.'

Non lo calma per niente, ma gli impedisce di sbattergli la faccia per terra.

La conversazione prosegue, Louis fermamente escluso; di tanto in tanto Liam gli rivolge domande educate, accompagnate da un sorriso. Le sue risposte vengono solitamente interrotte da Harry in ogni caso, che riesce a occupare il suo spazio con commenti superficiali e ridicoli (ad un certo punto biascica "voglio ubriacarmi e guardarmi da fuori" ad una delle ragazze) e serve soltanto ad agitare ulteriormente Louis.

"Cosa è successo a Cleopatrick?" chiede all'improvviso Louis, lanciando un'occhiataccia al bastardo.

Harry sorseggia il suo vino e osserva il cielo.

"Zayn gli ha trovato la casa perfetta," Liam sorride. "È persino riuscito a fargli tenere il nome!"

"Davvero?" chiede Harry, sembrando sinceramente felice.

"Sì, lo hanno adorato!"

"Odio il mondo," grugnisce Louis, ma non approfondisce l'argomento.

La conversazione continua in questo modo, Harry parla di come le collane dei Nativi Americani siano la sua 'nuova cosa' e mostra ripetutamente quella che indossa sotto il colletto inamidato.

"Mio padre ne ha un'intera collezione e io non ne sapevo nulla. Sono mie adesso," Harry ammicca, infilandosi di nuovo la punta di una freccia con delle piume sotto la camicia.

"Cosa intendi per, 'sono mie adesso'?" sputa fuori di nuovo Louis, e si insulta da solo per la sua totale mancanza di controllo sul proprio carattere.

Prevedibilmente, Harry lo ignora.

"Des è tornato a casa?" chiede Liam, sollevando lo sguardo.

Il sorriso di Harry si spegne all'istante. Per un momento guarda Liam con lo sguardo perso, il bagliore impertinente del suo viso rimpiazzato da una tensione quasi impercettibile prima che batta ripetutamente le palpebre e distolga lo sguardo.

"Sì."

La risposta è breve e traboccante di una pressione che si nasconde appena dietro la facciata, come se fosse rinchiuso in una cassa sul fondo del mare.

Sorprende Louis, abbastanza da osservare attentamente Harry mentre si morde brevemente il labbro, e mentre il fascino di Harry di solito riemerge all'istante, adesso sembra riassemblarsi con una lieve difficoltà.

Zayn lo guarda minuziosamente, "Ti andrebbe di cantare una canzone Harold?" chiede, la voce abbastanza gentile da evocare la curiosità di Louis. Perché, cosa sa? Cosa sanno tutti? Niall ha detto che Des è un po' una mina vagante, ma c'è qualcosa di indefinibile che suggerisce ci sia qualcosa di più.

Così Louis guarda Harry e quegli occhi che non riflettono nulla.

"Non canto durante il giorno. Se volete scusarmi, ragazzi," dice Harry, il tono impeccabile ma l'espressione ancora sbilanciata, e si allontana, le ragazze al seguito.

*

Alla fine, Harry ritorna alla normalità, dandosi delle arie, raccontando orribili barzellette, e facendo strane osservazioni, così qualsiasi tipo di curiosità che Louis aveva iniziato a provare per lui evapora con successo, il suo fastidio ritornato al suo posto.

Che è quando, ovviamente, Harry si rivolge a Louis per la prima volta. Beh, più Zayn che Louis, ma Louis è proprio lì quindi conta lo stesso.

"Zayn, caro," si lamenta Harry, le parole strascicate. "Immagino tu non abbia sigarette fomentanti a base di erbe con te, giusto?" il suo sorriso è malizioso e subdolo.

Cosa diavolo ha appena chiesto?

"Non con me, no. Mi dispiace, amico."

Harry corruga le labbra, il suo sguardo non lascia mai Zayn, le sue spalle si tendono per il fastidio. "E lui?" domanda poi, muovendo un pollice nella direzione di Louis.

Wow.

Zayn guarda Louis. "Louis, amico, hai dell'erba?"

"No," dice Louis, e lascia che la parola grondi di irritazione.

Harry aggrotta le sopracciglia. "E pasticche, o qualcosa del genere? Quelle le ha?" chiede a Zayn, che adesso a quanto pare funge da messaggero.

Zayn sposta di nuovo lo sguardo su Louis. "Hai delle pasticche o-"

Louis sorride con impazienza e appoggia una mano delicata ma ferma sulla spalla di Zayn.

"L'ho sentito, tesoro." Zayn annuisce e continua a guardarlo con aria d'attesa mentre Harry guarda Zayn nello stesso modo. "E no, sono a corto di narcotici."

Harry si acciglia, bevendo il bicchiere di vino in un sorso solo. "Beh," sospira, leccandosi via i resti del liquido violaceo dalle labbra rosso rubino, "Grazie per l'impegno, bellezza. Ma sarà meglio che io vada."

"Così presto? Pensavo ci avresti suonato una serenata non appena il sole sarebbe calato," riflette Zayn.

"Pensavo che lo avresti fatto tu," controbatte Harry, colpendo il petto di Zayn con un dito. "Mi manca il tuo falsetto perfezionato con professionalità."

"Aspettavo te," Zayn fa un sorrisetto e si sorridono a vicenda.

Harry accarezza lo zigomo caramello di Zayn con le sue nocche color crema. "È questo che ti rende bello, tesoro. Scrivimi quando sarete di ritorno."

Con quello, lascia un casto bacio sulle labbra di Zayn e gira sui tacchi, la luce del sole illumina i suoi vestiti di velluto, i gigli ancora molli nella sua stretta.

"Penso che me ne andrò anche io. Ho dei compiti che devo assolutamente fare."

Senza perdere un colpo, Harry gira su se stesso.

"Sai cosa, Zayn, potrei restare dopotutto. Le ragazze si stanno divertendo."

Oh, ma che cazzo.

"Discreto," Louis gli lancia un'occhiataccia e, anche se Harry non ricambia lo sguardo, sorride visibilmente.

Zayn scuote la testa mentre guarda i due, nel momento in cui Liam li raggiunge.

"Non te ne stai andando, vero?" chiede Liam a Louis con gli occhi spalancati.

"In realtà sì. Compiti. Sai. Essere uno studente e tutto."

"Non puoi prendere qualcuno a farli al posto tuo? Solo per questa sera?"

"Uh..."

"È un bravo studente, il nostro Louis. Gli piace fare da solo i suoi compiti. Non è vero?" chiede Zayn.

"Non proprio, no. Ma devo provarci perché ho bisogno di andare bene qui. Quindi, ragazzi, è stato un piacere," Louis sorride, dando una pacca sulla spalla sia a Zayn che Liam.

Harry si tiene impegnato con i suoi gemelli da polso.

"Domani," dice Liam prima che Louis se ne vada, "daremo un ricevimento del thè alle tre. Nelle stanze di Zayn. Devi venire. Ti scriverò per ricordartelo."

Louis annuisce e inizia a camminare verso la strada, tirando fuori il cellulare per chiamare Niall. "Sembra bello. Allora ci vediamo, ragazzi."

"Lascia che ti dia un passaggio," grida Liam all'improvviso, correndo per raggiungerlo.

"Oh," dice Louis, sorpreso. "Non è necessario."

"Ne sarei felice," dice Liam categorico, mostrando i denti perfetti. "Ci darà un'occasione per parlare."

Va bene allora.

Louis ride, rimettendo il cellulare nella tasca. "Come desideri, tesoro. Grazie."

Liam gli sorride radioso e apre la portiera a Louis. "Quando vuoi," risponde, e sorride un po' più del necessario a Louis prima di salire al posto del guidatore e mettere in moto la macchina.

*

"Liam Payne mi ha appena chiesto se voglio fare una cosa a tre con lui e Zayn Malik!" strilla Louis non appena apre la porta del suo appartamento.

Niall alza lo sguardo dalla vaschetta di gelato che sta divorando sul bancone, delle cuffie giganti infilate sulla testa. Se ne sposta una dall'orecchio. "Che cosa?"

"Liam Payne mi ha appena chiesto se voglio fare una cosa a tre con lui e Zayn Malik!!" ripete Louis con un ottava più alta.

Niall si blocca per un momento, il gelato gocciola dal suo cucchiaio, prima di scoppiare a ridere.

"Non è divertente!" Grida Louis. "E se fosse l'unica ragione per cui sono stati carini con me?? Per coinvolgermi nei loro contorti giochetti sessuali? Sono solo un corpo per loro?"

"Amico, amico, amico," ride fragorosamente Niall, quasi piegato in due, "È un classico! È la cosa migliore che io abbia mai sentito!"

Louis incrocia le braccia e si acciglia. "Hai finito?"

"No!" riesce a dire Niall, sbattendo il pugno sul bancone.

"Fantastico," sibila Louis alzando gli occhi al cielo. "Sono serio però, Niall. Che razza di persone sono queste? Iniziavano appena a piacermi!"

"Sono certo che non sia quella l'unica ragione per cui gli piaci," ridacchia Niall, le sue risate finalmente si spengono mentre si asciuga le lacrime dagli occhi. "Hai accettato?"

"CERTO CHE NO!"

"L'ha presa bene?"

"Sì. Voglio dire... sì. Stava bene, a dire il vero. Era soltanto un'offerta casuale. Non penso che l'avesse pianificato o altro," dice Louis, sedendosi su una delle poltrone di velluto e sentendo un accenno di nausea.

"Come è venuto fuori?"

"Beh, stava parlando della sua relazione con Zayn poi mi ha chiesto se fossi single, poi mi ha chiesto il motivo, e poi me lo ha semplicemente domandato!"

"Era un invito per pietà? Perché sei solo?" chiede Niall, appoggiando il coperchio sul gelato e rimettendolo nel freezer.

Oh Dio.

Louis si fa piccolo per l'orrore. "OHMIODIO. Non credi sia per quello, vero? Pensa che io sia patetico? E così solo da offrirmi il suo corpo e quello del fidanzato?" Louis riflette sui pro e contro, poi si batte all'improvviso una mano sul petto, ansimando. "OhmioDio, ma è bellissimo." Solleva lo sguardo su Niall con gli occhi scintillanti.

Niall ricambia lo sguardo e lo osserva, le sue sopracciglia quasi nascoste dai capelli. "Bellissimo? Sei serio? Tommo, sei tu? Sei ubriaco?" chiede Niall, si avvicina a Louis e gli ispeziona con sospetto il viso.

"Dico sul serio, Nialler! Se fosse questo il vero motivo, è così dolce!"

"Non proprio. Ancora un po' fottutamente inquietante."

"Inquietante, sì, ma molto meno di quando pensavo desiderasse soltanto il mio corpo perfetto. Stava solo facendo il gentile," esclama Louis con un accenno di sentimentalismo, schiaffeggiando entusiasta il braccio di Niall. "Awwww, voi ragazzi e i vostri modi snob. Siete un branco di pazzi, ma penso che potreste iniziare a piacermi."

Niall scuote la testa e ride, tirando Louis dalla poltrona e in posizione eretta. "È divertente che sia stata necessaria una proposta sessuale perché tu te ne accorgessi e ammettessi che siamo amici. Ma a caval donato non si guarda nella fottuta bocca. Quindi. Giochiamo a FIFA."

"Poi ceniamo? Scelgo io?" chiede Louis inarcando un sopracciglio.

"Scegli tu," concorda Niall, poi salta sullo schienale del divano e si sistema su di esso, Louis lo segue con un sorriso soddisfatto.

Fortsæt med at læse

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