Capitolo Due

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I ragazzi vengono lentamente presentati (yay)
Song: This boy - F. Ferdinand
🌼

È fottutamente irlandese.

Irlandese. E rumoroso. E sfacciato, entusiasta, più ricco dei sette mari, e tanto, tanto irlandese.

Quella gagliarda piccola inflessione invecchierà? Probabilmente. Perché Louis non ha mai affermato di essere nulla se non critico, e il volume che questa palla di energia dalle guance rosate mantiene è orrendo, ai limiti del criminale.

"Sono Niall, Niall Horan," tuona non appena fa il suo ingresso, schiaffando una forte mano in quella di Louis. Sciami di uomini entrano nell'appartamento, trasportando valigie dopo valigie dopo scatole ordinatamente stipate. Perché, a quanto pare, il nuovo coinquilino ha portato con sé un centro commerciale. "È un piacere conoscerti, amico. Immagino ci vedremo piuttosto spesso d'ora in poi," continua senza interruzioni con un tono di voce che Louis può descrivere soltanto come gioioso- con suo grande orrore. Il viso del ragazzo è stabilito su un sorriso permanente, sempre sembrando sul punto di scoppiare a ridere, e i capelli dorati gli fanno da aureola. La luminosità dei suoi occhi celesti è quasi disarmante, si abbina perfettamente al suo entusiasmo.

Ma a Louis davvero non importa perché ha già deciso di odiare questa rumorosa, inarrestabile persona che ha totalmente distrutto il Tempo di Louis e calpestato le sue ali. Tanto.

(Per non parlare del suo stile atroce. Ha praticamente un esercito di servitori ma ha comunque deciso di indossare una maglietta delle Tartarughe Ninja? Niente va così in disaccordo con Guilty di Gucci.)

"Beh. Non necessariamente," risponde Louis senza convenevoli, sottraendo la mano al contatto quasi all'istante, seppellendola tra le braccia conserte. Solleva la testa, mantenendo lo sguardo fisso. Louis è davvero bravo nel fissare le persone.

Niall (nome orrendo, decide Louis) piega la testa, perplesso, gli occhi privi di qualsiasi offesa, le mani appoggiate sui fianchi in ferita predominanza. "Cosa vuoi dire?"

Louis storce lievemente il naso, allontanandosi. "Non importa. Ti lascerò ai tuoi bagagli. Andrò a procurarmi il pranzo." Si dirige verso il proprio portafoglio e l'ha quasi raggiunto, quando una mano pallida si appoggia sul suo braccio.

Meraviglioso.

"Posso aiutarti?" lo aggredisce Louis, nemmeno preoccupandosi di filtrare la sua antipatia mentre incontra lo sguardo azzurro davanti a sé.

Ma Niall, a quanto pare ignaro di come interpretare i segnali comportamentali, sorride soltanto e risponde con un, "Ho il mio assistente per disfare i bagagli" –Assistente??- "e mi unirò a te. Offro io."

Louis incrocia di nuovo le braccia davanti al petto. "È carino da parte tua. Davvero, caro. Ma posso pagare per me stesso, grazie."

"Certo che puoi! Questo non toglie che io mi stia offrendo. Forza, penso che l'autista sia ancora qui fuori. Grazie ragazzi," aggiunge, facendo scivolare banconote a caso nelle mani degli uomini mentre trasportano gli ultimi averi di Niall all'interno.

L'autista è ancora fuori? Louis non sarà decisamente capace di gestire questo mondo.

"Per quanto io possa amare un bravo chauffeur, preferisco camminare. Quindi-"

"Ottimo! Potrebbe farmi bene un po' di aria pulita dopo esser stato rinchiuso in quella fottuta macchina per tutto il giorno. Non sopporto tutto quello stare seduti. È così dannatamente noioso."

E prima che Louis possa realizzare davvero ciò che sta succedendo, viene accompagnato fino alla strada e coinvolto vivacemente, quasi aspramente ed entusiasticamente in una conversazione. (È una cosa possibile? Louis avrebbe risposto no cinque minuti fa.)

Young & Beautiful - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora