Look Past the End 3

By noemid3005

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(Sequel) Impegnata nell'organizzazione del suo giorno più bello, Naomi si concentra nel rifinire gli ultimi d... More

Capitolo 1
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Ringraziamenti

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By noemid3005

Jason non scherzava quando mi aveva detto che dovevo pagare pegno, non ha proferito parole sull'avermi visto con Cameron e non posso che chiedermi se lo fa perchè è tranquillo o perchè sta covando rabbia.

"Hai preso il regalo per Cameron e Clair?" domando e lui annuisce tranquillo.

"Si sono andato con tuo padre in quel negozio dove hanno stilato la lista e ho preso una cosa a caso" dice mentre abbottona la camicia blu con dei disegni bianchi avendo cura di lasciare aperti un paio di bottoni.

"Il mio signore oscuro, ha deciso di indossare un pò di colore" lo canzono giocosa.

"E si bambina, non ti piaccio?"

"Ti preferisco senza" ammetto sorridendo divertita.

"Non provocarmi, ti ricordo che abbiamo ancora un conto in sospeso, hai un debito da pagare" sorrido angelica e prima che dica altro sono in ginocchio davanti a lui che cerca debolmente di rimandare a dopo, ma non sono troppo d'accordo infatti sto già sganciando i suoi jeans lasciando qualche bacio sulla 'v' super sexy scolpita sul suo magnifico corpo. Tenta un ultima volta di ricordarmi che siamo già in ritardo ma ignoro le sue richieste, adoro questo continuo scambio di ruoli tra noi, adesso tutto il potere è nelle mie mani ma so già non durerà molto.
Lo libero dagli indumenti che iniziano a stargli troppo stretti e le avvolgo tra le mie labbra dandogli piacere. Una volta finito ritorno in piedi come nulla fosse accaduto, e dopo avergli lasciato un bacio sulle labbra torno difronte allo specchio per mettere il rossetto in attesa della sua reazione che non tarda ad arrivare, dopo essersi dato una veloce sistemata si avvicina e mi sussurra in un orecchio che la conversazione non è da considerarsi finita.

Quando anche Jason è pronto, ci apprestiamo ad andare, decidiamo di non prendere l'auto visto che la casa dei Dallas e a nemmeno un chilometro da qui e ne approfittiamo per fare una passeggiata.

"Cosa diavolo gli hai preso come regalo, pesa quanto un bambino" mi lamento.
"Non ne ho idea è una sorta di palla strana, una delle prime cose che c'era nella lista non avevo voglia di leggere altro così ho preso la prima cosa che mi è venuta davanti"
"Se mai un giorno dovessi volere una palla di due quintali da mettere in casa ti prego di portarmi da una psichiatra bravo" mi guarda divertito e annuisce. Che diavolo ci faranno mai con una palla? Non mi soffermo nemmeno a pensarci, il mio cervello e d'accordo con me sul fatto che è meglio non sapere. Arriviamo a casa Dallas, la villa è circondata da auto e le luci del viale che conduce alla porta tutte illuminato. Già da qui si vede chiaramente il giardino sul retro che pullula di persone. E mi congratulo con me stessa per aver optato per non fare nessuna festa di fidanzamento. Suoniamo alla porta ed ad aprire è proprio Cameron con un vestito verde oliva di una bruttura esagerata. lo sguardo è stanco e anche leggermente scocciato. Allungo le braccia e gli mollo il pacco che per poco non gli scivola di mano, probabilmente non se lo aspettava così pesante.

"Che diavolo c'è dentro? Mattoni?"
"La palla." rispondo semplicemente.
"Uno dei tanti oggetti utili che Clair ha messo nella lista, vista la sua innata abilità nel rompere le palle ci sarà utile prima o poi" mi guardo intorno: la sala è adornata con fiori in ogni angolo ovviamente Albicocca lilla e rosa, con accanto quelli che sembrano dei piattini di lavanda essiccata, lo stile shabby chic spicca insieme a un pò di vintage e tanto cattivo gusto. Strane bibite vengono servite in quei barattoli che da un paio d'anni sembrano andare di moda, e di alcool non c'è la minima ombra.

"Niente alcolici, sarà una serata molto lunga"

"Oh, Sunshine fidati ancora non hai visto niente, quando vedrai gli invitati vedrai quanto ti divertirai"

"Non chiamarmi così, mi da hai nervi" dico seria. Prendo Jason per mano e ci addentriamo nel giardino dove per fortuna sul tavolo noto qualcosa di vagamente simile allo campagne, ne prendo un bicchiere e cerchiamo il più possibile di starcene tranquilli nonostante le persone una dopo l'altra ci interrompo con la scusa di salutare ma anche di ficcanasare sul nostro matrimonio. Perfino il sindaco, che appena mi vede mi richiama abbandonando la chiacchierata che stava facendo con Clair. Mia madre ovviamente non ha fatto che vantarsi non solo per il matrimonio ma sopratutto per il ruolo che ricopre il padre di Jason e per le alte cariche Belghe che saranno presenti alla cerimonia, rendendo l'evento a gli occhi di tutti qualcosa di assolutamente imperdibile, infondo l'alta società londinese è composta da gente che si esalta con poco. Abbiamo provato a svignarcela un paio di volte, ma mio padre mi è venuto a ripescare, dicendo che essendo amici stretti dei Dallas saremmo dovuti rimanere fino alla fine che sembra non arrivare mai.

"Sai questa collana ti dona particolarmente" Dice Jason con un sorrisino sornione mentre la tocca delicatamente la mia collana di perle con le dita.

"E' la mia preferita" rispondo alla sua provocazione con un altra e una scintilla maliziosa gli balza subito negli occhi.
"Oh, si ho notato quanto ti piace." dice allusivo quasi in un sussurro vicino al mio orecchio con quella voce calda e leggermente roca che mi fa impazzire. Sa perfettamente l'effetto che mi fa, infatti mi guarda compiaciuto mentre fa unire le nostre labbra, per un bacio casto che mi carica ancora di più. Lo prendo per mano e lo porto in posto un pò più appartato dove nessuno può vederci. Lo spingo contro l'albero di ciliegio e lo bacio con passione, ricambia subito e le nostre lingue giocano senza darsi tregua.Faccio scorrere una mano sul suo petto e devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non spogliarlo.

"Cip e Ciop, lasciate qualcosa pure per dopo il matrimonio, venite che siamo tutti di la" dice ridacchiando Summer mentre ci richiama per entrare, ci eravamo leggermente messi in disparte, la festa è terribilmente noiosa ma per fortuna la casa si sta svuotando velocemente, funziona sempre così: appena ne va via uno iniziano ad andare via tutti. La seguiamo in cucina, è una vita che non entro più in quella casa eppure non è cambiata di mezzo millimetro e nonostante le varie vicissitudini noto che ci sono ancora le foto di quando eravamo bambini sparse in giro. Ne faccio vedere un paio a Jason, che non può che prendermi in giro ovviamente.

"Naomi, cara prenderesti altri bicchieri per favore, quelli del servizio buono, prendo altro campagne." mi chiede Diana è il mio primo istinto è quello di prendere ogni singolo bicchiere del servizio buono e tirarglielo in fronte. Mi hai quasi distrutto la vita e ora mi chiedi di prendergli i bicchieri? Poi cosa? Magari mi chiederà di servire le tartine hai suoi ospiti, di certo la faccia tosta che hanno in questa famiglia mai vista in vita mia.

Mi limito a sospirare tenendo a mente il piano di lasciarmi le vecchie diatribe alle spalle e mi reco al mobiletto iniziando a tirare fuori i bicchieri maledetti.

"Però ti muovi bene in questa casa"

"Quando Cameron era in Francia abitavo qui in pratica, sono anni che non metto piede qui ma non è cambiato nulla, a parte le facce di merda che ci abitano."
"Si può sapere cosa stai facendo?" chiede accusatoria Clair alludendo a chissà cosa affiancata da Cameron che sospira, nel suo orribile vestito verde.
"Cosa sto facendo secondo te? Diana mi ha chiesto gentilmente di prendere dei bicchieri"

"Bhe non ci servono quei cosi" dice stizzita sculettando a destro e a manca per la cucina sostituendo il servizio buono con degli altri boccali osceni.

"Giusto per chiedere, esattamente come dovrei berlo lo champagne da quei cosi con la cannuccia come si fa con la cola o direttamente dal bicchiere come nelle peggio birrerie?"

"Con la cannuccia, ovvio, è più fine" dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Ovvio si, che domande che pongo?"

"Eh no, io accetto tutto ma non lo servo lo champagne in quei così." subentra Diana cambiando colore almeno dieci volte vedendo i nuovi bicchieri. Iniziano una lunga discussione al riguardo dove si urlano qualsiasi cosa, Cameron prova spesso a fermarle senza successo mentre io e Jason mangiano tartine con gli occhi fissi alle due, è la cosa più divertente della serata e non me la lascio di certo sfuggire e Jason sembra pensarla allo stesso modo. Probabilmente scriverò un pezzo su questo. La faida si conclude quando Clair cede e Diana tutta soddisfatta inizia a riempire i calici.
"Ho sperato davvero che iniziassero a tirarsi per le extensions, vedevo già unghie rosa, brandelli di chanel e capelli ovunque" biascico divertita, delusa del fatto che il divertimento mi è stato tolto.

"Naomi, ti ricordi di loro? Sono gli amici di Clair e Cameron" il sangue mi si gela nelle vene, avevo rimosso quasi del tutto la loro misera esistenza, e invece proprio come brutta malattia eccoli qui.
"Naomi! Ciao, giuro che non ho fatto altro che pensarti ultimamente pensa che un paio di settimane ero convinta di averti vista a Parigi all'uscita del negozio Dior mi sembra, ti ho addirittura chiamato, ma quando non si è girata ho capito che non eri tu."

"Era Chanel, e si ero io che ti ignoravo pesantemente perchè non fai lo stesso?" rispondo a Georgette. Quando ho sentito chiamarmi durante la mia sessione di shopping e ho notato lei per poco non mi è preso un colpo, sono persone subdole che fingono di essere carine e gentili e questo genere di gente falsa non la tollero neanche un pò.

La ragazza sembra restarci male alle mie parole ma non risponde al suo posto però subentra il più arrogante dei quattro: Alain.

"Cherie, sei in un incanto, è un vero peccato non esserci incontrati a Parigi ti avrei portato volentieri a fare un giro per la città. Ma visto il molteplice tempo che passerò a Londra avremo modo di recuperare il tempo perso" dice marcando il suo accento francese, mentre afferra una ciocca dei miei capelli con fare sensuale.

"eh ciccio pasticcio l'unica cosa che recuperi sono quattro manate che ti faccio rimbalzare più del pallone di Michael Jordan dopo un canestro se le tocchi nuovamente un capello " borbotta Jason togliendo in modo brutale la mano del ragazzo e riposizionando la ciocca di capelli al suo posto e sarà forse il modo glaciale in cui lo dice o il suo non scomporsi di un millimetro ma è riuscito a incutere timore al ragazzo che dopo aver alzato le mani in segno di resa si dilegua e noi con lui, oramai gli ospiti sono andati via e possiamo farlo anche noi.

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