Erano seduti intorno ad un tavolino fuori dal bar, e Micheal stava finendo di masticare un pasticcino alla nutella.
Alex era diffidente e guardava quei due biglietti con disprezzo. Perché avrebbe dovuto accettare un regalo che era stato fatto per una banale motivazione: Micheal gli sta simpatico.
Qualcosa non quadrava, c'era qualcosa che ad Alex non andava giú, eppure non capiva cosa.
«Per "noi due" dice...» disse Alex osservando i biglietti.
«Si Alex. Potrete andare voi due!»
«Ascoltami. A me piace la discoteca, ma preferisco comprarli i biglietti per me e Sarah che accettarli da questo... Come si chiama?»
«Non lo so... Ha solo un soprannome... "L SENZA FORTUNA" »
Sarah si mise a ridere e Alex si spazientí ancora di piú.
«Ecco. E tu ti fidi di un uomo che non ti dice nemmeno il suo nome?!»
A quel punto intervenne Sarah visto che la situazione stava degenerando.
«Alex. Ascolta, non é cosí male. Non sono mica una bomba dei biglietti regalati, anche se da un estraneo. »
«Si Sarah... Ma...»
«Allora. Ti faccio un ipotesi. Questo uomo potrebbe essere un fumatore di canne ed altro, ma potrebbr anche essere un uomo furbo. Pensaci: forse fa cosí con tutti. La gente accetta i biglietti, va in discoteca gratis e poi se ne innamorano talmente tanto che continuano ad andarci, ma questa volta pagando. Ed ecco nuovi clienti!»
Alex sembrava abbastanza convinto e annuí leggermente.
«Mmm. » farfugliò mentre rielaborava le parole di Sarah.
«Ed ora dimmi. Ci andiamo questa sera?»
«Questa sera?!»
«Alex dai!» esclamò suo padre che per quanto stava agitando le braccia rischiava di cadere dalla sedia. «La tua ragazza te lo chiede, non io. »
Il ragazzo si voltò verso Sarah sorridendo. Già, suo padre non sapeva che non stavano veramente insieme.
Si guardarono negli occhi e anche Sarah sorrise.
«Va bene. Questa sera andiamo. Se sei felice tu, allora lo sono anche io. »
A Sarah quelle parole - anche se immaginava che facessero parte della farsa- arrivarono al cuore e diventò seria di colpo, emozionata a tal punto che si girò dall'altra parte per non far trasparire le proprie emozioni. Sapeva che non erano parole di forte impatto emotivo, ma in quel preciso momento si domandò se magari provava qualcosa in fondo al suo cuore. Qualcosa per Alex...