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Erano passati vari secondi da quando aveva accennato a Steve.

«Alex, non devi dirmelo se non ti va».

«Invece devo. Se mi va o non... Io...»

In quel momento arrivò la ragazza con le trecce la quale portava con sé un tacquino.

«Posso prendere l'ordine

«Ehm, certo». Rispose Alex. «Due fritture di pesce e due brocche da un litro, una di vino bianco e una l'acqua».

La ragazza annuí sorridente e se ne andò dopo aver scritto tutto accuratamente.

«Stavo dicendo...» Continuò Alex «Io ho conosciuto Steve in circostanze particolari...»

«Di certo non in una panchina
Sdrammatizzò Giusy riuscendo solo a far fare un mezzo sorriso all'amico.

«Qualche anno fa ero a passeggio con mia madre, la stavo accompagnando a fare la spesa come ogni giorno...»

Stava per scendergli una lacrima ma si trattenne.

«Mentre attraversavamo la strada le arrivò una telefonata. Il suo cellulare era nella tasca dei jeans.
Nell'altra corsia una macchina sfrecciava a grande velocità, mia madre senza guardare proseguí a camminare e io la seguii. Stava prendendo il cellulare dalla tasca e quando la macchina si era quasi avvicinata a noi, io me ne accorsi e mi tirai indietro, ma mia madre...»

«Alex...»

Singhiozzò e pianse, ma poi si asciugò le lacrime e proseguí. D'altronde non era ancora arrivato al punto.

«Dopo quel giorno mi rinchiusi nella mia camera per giorni. Mi sentivo in colpa per non aver avvertito mia madre. Dopo un po' di tempo però mio padre ha pensato di chiamare uno psicologo».

«Steve...»

«Si... É grazie a lui se io ora sto bene e non ho sensi di colpa».

«Alex... Mi dispiace veramente tanto per tua madre, quanti anni avevi

«Dodici».

Giusy fece un'espressione triste, ma poi credette di dover far sorridere il suo amico. Non riusciva a vederlo cosí...

Ci provò...

«Alex, di Steve posso fidarmi, ma di te

«Ma che cosa stai dicendo!?»

E ci riuscí...


Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora