What a stupid little thing to...

By simplythem

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"Non so cosa mi sia successo quella notte... È come se tu fossi una droga, Valerie, qualcosa da cui dipendo e... More

Capitolo uno
Capitolo tre
Capitolo due
Capitolo quattro
Capitolo cinque
Capitolo sei
Capitolo sette
Capitolo otto
Capitolo nove
Capitolo dieci
Capitolo undici
Capitolo dodici
Capitolo tredici
Capitolo quattordici
Capitolo quindici
Capitolo sedici
Capitolo diciassette
Capitolo diciotto
Capitolo diciannove
Capitolo venti
Capitolo ventuno
Capitolo ventidue
Capitolo ventitré
Capitolo ventiquattro
Capitolo venticinque
Capitolo ventisei
Capitolo ventisette
Capitolo ventotto
Capitolo ventinove
Capitolo trenta
Capitolo trentuno
Capitolo trentadue
Capitolo trentatré
Capitolo trentaquattro
Capitolo trentacinque
Capitolo trentasei
Capitolo trentasette
Capitolo trentotto
Capitolo trentanove
Capitolo quaranta
Capitolo quarantuno
Capitolo quarantatre
Capitolo quarantaquattro
Capitolo quarantacinque
Capitolo quarantasei
Capitolo quarantasette
Capitolo quarantotto
Capitolo quarantanove
Capitolo cinquanta
Capitolo cinquantuno
Capitolo cinquantadue
Capitolo cinquantre

Capitolo quarantadue

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By simplythem

Sospirai cercando di riprendermi e domandai -Come fai a sapere che cerca proprio me?-.
Una piccola fiamma di speranza che io non c'entrassi niente si accese nella mia testa ma fu congelata dal breve silenzio che seguì, poi Louis disse
-Non hai letto il mio messaggio, vero?-

Mi sentì come una bambina sorpresa con le mani nella marmellata e lui interpretò la mia esitazione correttamente,continuò -Ti ho scritto che è venuta qua una ventina di minuti fa a chiedermi dove ti trovi-

-Va bene, allora vengo-.

Presi una borsa e ci infilai dentro le cose necessarie, Am spalancò la porta -Tutto bene?-

-Sì...be', insomma- risposi prendendo una sciapa -In realtà ho un piccolo problema e devo andare da Louis-

-Se vuoi ti accompagno, ho fissato con Liam tra un'ora da lui-.

Mi voltai a guardarla, abbassò gli occhi e arrossì. Le sorrisi -Allora voi due vi frequentate seriamente?-

-I-Io spero che per te non sia un problema!- scrollò le spalle, i lunghi capelli scuri ondeggiarono intorno alla sua schiena. Feci un passo avanti e la strinsi forte in un abbraccio -Am, conosco bene Liam...spero che il fatto che sia il mio migliore amico non vi crei problemi-

-No, assolutamente- rispose lei seria
-Pensavo ti desse fastidio-.

-Mi faccio una doccia, ci vediamo giù tra poco okay?-dissi afferrando la trousse, lei mi sorrise e uscì.

Andai sotto il getto dell'acqua e mi persi pensando a quale motivo avesse spinto Lottie a venire a cercarmi persino in Irlanda, la questione era chiusa da tempo ormai.

Lavai via lo shampoo e andai ad asciugarmi, decisi di non truccarmi e mi misi un paio di jeans, una felpa e le Adidas.

-Dove andate?- chiese Harry, anche lui era in procinto di uscire...sul dito roetava la chiave della sua auto. La guardai e poi Am rispose -Facciamo un salto da Liam-.

Lui si accigliò, evidentemente aveva capito che c'era altro sotto, ma io lo salutai sventolando la mano. Mi afferrò per un braccio piantandomi gli occhi verdi nei miei -Cos'è successo?-

-Niente che ti riguardi, al momento- risposi acida.

Lui serrò la mascella contrariato da quella risposta,sempre guardandomi si rivolse ad entrambe -Avete bisogno di qualcosa al supermercato?-

-Uhm io sì- rispose Am -Hai presente il succo che bevo?-

Mio fratello annuì e ci sorpassò furioso, lo guardai aprire il cancellino e sbattere la portiera della macchina.
Am mi guardò preoccupata ma dissi
-Andiamo, non preoccuparti-.

Quando salimmo appoggiai la testa al finestrino freddo e chiusi gli occhi, sentì il suo sguardo pensieroso posarsi su di me ma lo ignorai. Ci fermammo ad un semaforo e parlò
-Val, io...non volevo che tu e tuo fratello litigaste così, ti giuro che non era una cosa che ti nascondevo serenamente-.

Aprì gli occhi -Non è colpa tua, in fondo, è lui mio parente e Liam mi conosce da anni...magari Louis avrebbe potuto dirmelo ma avrebbe anche peggiorato la situazione che c'è tra lui e mio fratello-.

Lei annuì -Spero che tu non sia arrabbiata con me-

-Non lo sono- risposi sinceramente. Lei non aveva nessuna colpa, non era tenuta a raccontarmi cose che non la riguardavano.

Mi passò in mente Niall, perché avevo la sensazione che Amelie e lui si fossero conosciuti già prima di incontrarsi insieme a me?

Niall mi aveva detto di essere stato amico con Bryana e Am mi accennò qualcosa a riguardo del loro gruppo, perché stavano omettendo certi particolari?

Avevo il presentimento che, nell'anno in cui io mi ero chiusa in camera a studiare per questa borsa di studio, qua fossero successe più cose di quanto potessi immaginarmi.
Eppure Niall misembrava un ragazzo sincero e aperto, se taceva su determinati argomenti non si fidava di me...

Ma chi ero io per pretendere che lo facesse? Ci conoscevamo da molto poco e anche io mi ero sbottonata il giusto con lui. Mi si chiuse lo stomaco al pensiero, chissà se sarei mai riuscita a fidarmi di qualcun altro così tanto.

Arrivammo in quel momento di fronte alla casa di Liam, lei suonò il clacson e mi salutò.

-Chiamarlo era troppo semplice?- risi aprendo lo sportello, lei alzò le spalle e si unì alla risata -Non è più romantico così?-

Scossi la testa e chiusi, Liam aprì il portone e rimase un attimo a guardarmi, mi tirò delicatamente dentro l'appartamento e in una frazione di secondo mi sussurrò -Stai attenta Val, è davvero molto nervoso- si morse il labbro -A dire la verità non mi piace affatto l'idea di lasciarvi qui da soli-.

Posai una mano sul suo bicipite -Non preoccuparti, se succede qualcosa ti chiamo...vai a divertirti con Am!-. Lui uscì ancora sovrappensiero e chiusi il portone.

Nella casa calò il silenzio, interrotto soltanto dal frusciare delle foglie mosse dal vento all'esterno.

-Louis?- chiamai piano, nessun rumore. Salì timidamente le scale tenendomi al corrimano, i miei passi rimbombavano nella casa che sembrava deserta.
Quando fui nel corridoio, vidi la porta di camera sua aperta. Bussai piano sul legno e lui sobbalzò, era seduto sul letto chinato su qualcosa.

-Scusami- dissi arrossendo, lui ripose ciò che aveva in mano e si alzò -Non credevo che saresti venuta davvero-.

Incrociai le braccia offesa -Pensi che sia una che non mantiene la parola?-

-No, io non volevo dire questo- si passò una mano tra i capelli -Credevo avessi impegni con Niall oppure che lo avessi detto per farmi contento-. Sbuffai e dissi -Perché non scendiamo? C'è più luce in salotto-.

Mi raggiunse e ci sedemmo sul divano, lui accese la tv.

-Ti ha detto cosa vuole da me?- chiesi abbracciandomi le gambe, sfilai le scarpe.

-No- disse sommessamente -Ma ho una brutta sensazione, anzi, certezza-

-Cosa?- dissi incerta

Louis non rispose ma indicò la cucina, passando non avevo rivolto gli occhi alla stanza: sul pavimento, vicino al frigorifero,c'erano due valigie.

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