Capitolo quarantasette

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Posai il telefono per la centesima volta quel giorno, sospirai e guardai lo schermo spengersi.
Am richiamò la mia attenzione sventolandomi davanti alla faccia il pennello del blush -Terra chiama Valerie- seguì il mio sguardo e si accigliò -Ti ho detto di lasciar perdere quella ragazza-.

Annuii e tornai a dipingerle gli occhi con l'ombretto, avevo ottenuto un bellissimo effetto sfumato. Il colore si intonava molto bene al suo costume verde da sirena, con la gonna lunga a squame e lo spacco lungo la coscia, mentre io avevo scelto un completo da angelo.

Tirai giù nervosamente i pantalocini corti e il top, lei rise -Tesoro, sono corti...devi essere sexy-. Mi guardai allo specchio: avevo raccolto i boccoli biondi in una crocchia spettinata e i miei occhi emanavano luce propria grazie ai brillantini.

Mi voltai per farmi sistemare le leggere ali piumate e scendemmo, ammirai la sua bella vita magra scoperta. I lunghi capelli castani le ricadevano sulla schiena.

-Solo perché sei con me ti permetto di uscire così- commentò Harry vedendomi, gli feci la linguaccia mentre infilavo i tacchi bianchi e uscimmo.

-Destinazione?-chiese lui sistemando lo specchietto retrovisore, incrociai i suoi occhi verdi

-Casa di Liam!-esclamai.

La strada non era molto trafficata ma la via era piena di macchine, guardai la nostra perfetta opera d'arte sul volto di mio fratello: dai canini da vampiro finti colava lungo il mento del sangue. Erano magici quei trucchi.

-Niall ci sarà stasera?- mi chiese Am scendendo di macchina, io alzai le spalle in risposta...non credevo, non era il tipo da quelle feste.

-Venite ragazze? Fa freschino qua fuori- ci invitò Harry, varcammo la soglia di casa dei ragazzi e il buio ci avvolse. Rimasi a fissare le poche decorazioni visibili mentre la musica si impossessava del mio udito.

-Bu!- urlò Liam alle mie spalle, cacciai un grido e mi voltai sgridandolo -Mi hai fatto paura!-.

Era vestito da pirata e la benda sull'occhio accendeva l'altra iride nocciola, scrutò Amelie e arrossì -Sei meravigliosa-.
Io sorrisi e li lasciai soli, andando in cucina a prendere una birra. Vidi di sfuggita Bryana e Alexa, entrambe vestite molto provocanti. Buttai giù mezza bottiglia e tornai in salotto, c'erano un sacco di persone.

Quando mi ritrovai alla fine della seconda birra mi raggiunse Am, mi prese per mano e mi portò al centro della stanza per ballare. Cominiciò a dimenare i fianchi e a ridere mezza ubriaca .

Mi avvicinai al suo orecchio -Dov'è Liam?-

-Non lo so, penso sia ad accogliere gli ospiti- indicò alle sue spalle il portone d'ingresso, poi mi afferrò e mi fece cambiare posizione con lei. La guardai interrogativa ma si limitò a sorridere, mentre la gonna oscillava dolcemente lungo le sue gambe. Iniziai a muovermi anche io, le ali non mi infastidivano per niente.

Lei scosse il capo a ritmo e cominciammo a ridere come due sceme, prendemmo entrambe uno shot dal vassoio di un ragazzo e alzammo il braccio prima di bere. Il liquido mi bruciò la gola ma mi lasciò un leggero sapore di menta in bocca. Mi leccai le labbra.

Con questo gesto catturai l'attenzione di un ragazzo moro, che ci raggiunse in compagnia di uno biondo. Si accostarono a noi ma furono tirati indietro dopo poco -Hei, lei è la mia ragazza!- disse Liam al biondo, quest'ultimo si scusò e tornò sul divano con l'amico.

Peccato, era davvero carino.

-Non posso lasciarti da sola un minuto che ti ritrovi piena di ragazzi!-

-Non sono sola-rispose Am indicandomi, guardai Liam con gli occhi dolci per farmi perdonare. Lui sorrise e disse -Vieni principessa, beviamo qualcosa?-.

What a stupid little thing to doWhere stories live. Discover now