Il Velo di Drianna #Wattys201...

By DilettaCafaro

25.1K 2.1K 1.6K

AVVISO AI LETTORI: la storia (ex esperimento stilistico) è in fase di profonda revisione per adattarla allo s... More

0: Introduzione
1: La Realtà di Lucas
2: Il Sogno di Lucas
3: Il Sogno di Drianna
4: La Realtà di Drianna
6: L'Azzardo vincente
7: Matriosca
8: Il Potere di una Parola
9: L'Incompetenza è una Virtù
10: Per Vincere un Azzardo bisogna saper Barare
11: Intensità di Pensiero
12: Anche la Stupidità è una Virtù
13: Doppio Gioco
14: L'Intelligenza è una Condanna
15: L'Amore è una Catena
16: Ricordi di una Vita Spezzata
17: La Verità fa Male
18: Una Vita per una Vita
19: Confidenze
20: Cosa si è Disposti a Fare
21: Non Arrendersi Mai
22: Il Tradimento non è un'Opzione
23: L'Ultima Speranza
24: Situazione Critica
25: Fratellanza Perduta
26: Punto di Rottura
27: Non è un Addio
28: Epilogo
QUESTIONS & ANSWERS
VINCITORE WATTYS 2016!!!
Il CAST!!!
CAST: Ivhilian / Thomas
CAST: Drianna
CAST: Matthias
Commenti su Il Velo
RECENSIONE SU "LOSCRIVODAME" BLOG
RECENSIONE SU "NEWBOOKINK" BLOG

5: Un Mistero nel mistero

646 99 72
By DilettaCafaro

     Ci aveva quasi sperato. Era salito sul solito scuolabus e si era seduto nello stesso posto di sempre. Aveva guardato verso gli sportelli dell'entrata a ogni singola fermata. Quando il mezzo rallentava, saltava come un grillo e puntava tutte le persone che salivano.

     Di lei, però, non vi era alcuna traccia.

     Non era mai stato tanto ossessionato da qualcuno come con Drianna. L'ultima volta che si erano salutati, l'aveva vista fuggire a gambe levate. All'inizio aveva pensato fosse colpa sua: magari aveva detto qualcosa di sbagliato. Poi, però, aveva visto quell'uomo. Non l'aveva notato finché anche lui era sceso in fretta e furia.

     Col senno di poi, Lucas si era dato dello stupido. Avrebbe dovuto chiedersi perché lo sconosciuto fosse sul mezzo: a volte dei vecchietti usavano lo scuolabus, ma mai delle persone grandi e grosse come quello lì. E poi... mentre l'autobus ricominciava a muoversi, aveva visto l'inseguimento. Oltre i vetri dei finestrini, aveva scorto i due impegnarsi in una corsa disperata. Li aveva persi dopo neanche un minuto, ma l'immagine di lei che cercava di seminare l'inseguitore gli era rimasta impressa nella mente.

     Quando era tornato a casa, il chiodo fisso di cosa fosse accaduto lo tormentava. Aveva bruciato metà della cena e non era riuscito a disegnare nulla di decente. Era andato a letto con la speranza d'incontrarla di nuovo, di sapere se stesse bene.

     La mattina dopo si era svegliato con l'ansia. Era saltato giù dal letto e si era precipitato ad adempiere alle sue mansioni il più in fretta possibile. Aveva preparato la colazione, aveva controllato che lo zaino contenesse ciò che gli serviva, si era lavato e cambiato d'abiti.

     Allora, proprio allora, mentre si vestiva, l'aveva notato.

     Avvicinandosi alla finestra aveva scorto, seduto alla panchina della sua fermata, lo stesso uomo di quella volta. Aveva strabuzzato gli occhi per la sorpresa: era sempre stato lì! Mentre lui si tormentava con mille dubbi, lo sconosciuto era a due passi da casa sua!

     Era stato assalito da attimi di panico: non sapeva nulla di quella persona, probabilmente non era nemmeno una compagnia raccomandabile. Eppure doveva (doveva!) sapere cosa ne aveva fatto della piccola Drianna. Il pensiero che la ragazza fosse stata in qualche modo vittima di una violenza (una qualsiasi) lo accompagnava a ogni passo.

     Era assurdo! Non la conosceva nemmeno, l'aveva vista solo tre volte (e una era stata nei suoi sogni). Non c'era motivo per cui dovesse preoccuparsi della sua incolumità.

     Eppure, in qualche modo, era proprio così.

     Doveva sapere cosa le era accaduto.

     Era uscito di casa con l'intenzione di chiedere spiegazioni al diretto interessato. Era un rischio, lo sapeva bene: per questo si era portato dietro lo spray al peperoncino. Glielo aveva regalato sua madre prima di morire. Gli aveva detto che se un bullo l'avesse minacciato, avrebbe dovuto usarlo. Era il suo primo anno di liceo. Fortunatamente, non ne aveva mai avuto bisogno: quando i ragazzi si erano resi conto che era troppo distaccato per reagire alle loro scaramucce, l'avevano lasciato in pace. In quel momento, però, le cose erano ben diverse.

     Si era incamminato rigirandosi lo spray tra le mani. Gli tremavano per il nervosismo. Quando aveva raggiunto la panchina, però, l'uomo non c'era più. Lucas l'aveva cercato nei negozi e nel bar affacciati sul marciapiede, senza riuscire a trovarlo. Alla fine aveva dovuto arrendersi: era salito sullo scuolabus all'ultimo secondo (aveva quasi rischiato di perderlo).

     Allora aveva accantonato il problema "uomo misterioso" e aveva iniziato a cercare Drianna a ogni fermata. Della sua presenza non trovò traccia. Al capolinea, la speranza di vederla si era affievolita del tutto.

     Lo scuolabus accostò lentamente davanti ai cancelli del liceo.

     Un'automobile nera parcheggiò dietro al mezzo.

     Lucas aspettò che l'autobus si svuotasse. Fuori, una marea di studenti si stava riversando nel cortile esterno e nell'edificio. Un flusso ininterrotto di adolescenti saliva le scale, come un fiume umano. Quando rimasero solo pochi alunni, il ragazzo scese. Non prestò troppa attenzione alla macchina nera ancora posteggiata lungo il marciapiede. Percorse la grande scalinata che dal cortile conduceva all'entrata del liceo. Teneva gli occhi bassi; fissava la punta degli stivali. Sistemò meglio lo zaino in spalla e sospirò.

     Stava per entrare quando uno strano presentimento lo assalì. Aveva la sensazione di essere osservato.  Si voltò di scatto: non c'era nessuno dietro di lui. Se l'era immaginato?

     «Sto diventando pazzo...» borbottò girandosi di nuovo.

     Si ritrovò una ragazza davanti.

     Sobbalzò per la sorpresa, compiendo alcuni passi all'indietro.

     «Drianna!» allora non se l'era immaginato! «Dove...»

     «Shh!» lo zittì lei, afferrandogli il polso. «Vieni: usciamo dal cancello sul retro.»

     «Il cancello sul retro?» Lucas si lasciò trascinare. «Drianna, che...?»

     «Rimandiamo a dopo le spiegazioni» lo interruppe la ragazza, lanciando uno sguardo alle loro spalle.

     Lucas la imitò: delle persone (tra cui il famoso "uomo misterioso") stavano scendendo dalla macchina nera e li stavano indicando. Il giovane sgranò gli occhi: lo avevano seguito da casa? Perché? Li vide da lontano, correvano nella loro direzione. Li perse non appena svoltarono dietro l'edificio del liceo. Arrivarono al cancello sul retro: era chiuso. Lucas imprecò sonoramente, passandosi una mano tra i capelli: erano in trappola. O almeno... così aveva pensato finché non aveva visto la ragazza arrampicarsi sull'inferriata. Raggiunse la cima e ricadde dall'altro lato, poi con un cenno lo invitò a scavalcare.

     «Starai scherzando, spero!» sbottò il ragazzo.

     «Preferisci essere raggiunto da quei brutti ceffi?» lo incalzò lei.

     Lucas esitò. Non sapeva neanche cosa volevano da lui! Era tutto cominciato quando l'aveva incontrata. Prima di allora, la sua (noiosissima) vita era sempre stata tranquilla e priva d'imprevisti!

     «Eccoli!» urlò una voce maschile.

     Lucas si voltò: li avevano raggiunti. Maledizione! Non aveva avuto tempo per ragionare lucidamente. D'istinto si arrampicò il più in fretta possibile e raggiunse l'altro lato. Quando toccò di nuovo terra, il suo cuore batteva come mai prima d'allora. Non riusciva a credere di aver appena scavalcato un cancello. Il ragazzo boccheggiò e lasciò che Drianna lo guidasse lungo le strade. La sua mente era divisa tra mille pensieri: lei stava bene, ma degli uomini la (li) inseguivano, per dei motivi sconosciuti. Perché si era improvvisamente ritrovato in una situazione simile? Cosa volevano quelle persone da lui? Un momento! Non era lui il loro bersaglio!

     «Drianna! Che diavolo sta succedendo?» le urlò dietro.

     Lei non gli rispose. Arrancava trascinandosi dietro il borsone. Lucas si guardò alle spalle: i loro inseguitori non mollavano la presa. Decise di disfarsi dello zaino, gettandolo da qualche parte. Fu subito libero da un peso considerevole.

     «Getta la borsa!» disse alla ragazza, affiancandola.

     «No! È troppo importante! Se riuscissero a prenderla...» rispose lei scuotendo la testa.

     «Non vorrai dirmi che stiamo scappando per una stupida sacca!» esclamò il ragazzo.

     «Pensi che ci starebbero inseguendo se fosse solo una stupida sacca? Di qua!»

     Svoltarono improvvisamente l'angolo. Lucas conosceva la cittadina in cui viveva come le sue tasche, ma in quel momento non sapeva più dove si trovava. Corsero a perdifiato: almeno l'allenamento a calcetto gli era servito a qualcosa. Drianna l'afferrò improvvisamente per il braccio e lo tirò. Entrarono in un bar. Passarono velocemente davanti alla barista.

     «Scusi, dov'è il bagno? È urgente!»

     La donna indicò il corridoio a destra. Lo imboccarono ed entrarono nel bagno delle ragazze.

     «Sei impazzita?» Lucas tentò di regolarizzare il respiro, mentre lei posava il borsone a terra. «Ti pare il momento di andare al bagno?»

     Anche Drianna stava cercando di riprendere fiato: «Secondo te... penseranno... che ci siamo fermati... a far pipì?»

     Il ragazzo aprì e chiuse la bocca. In effetti non aveva tutti i torti...

     Lei gli sorrise e si chinò sulla sacca. Prese la zip della cerniera e lentamente aprì la borsa. Lucas si era chiesto per molto tempo cosa contenesse. Quando vide di che si trattava... rimase allibito.

     «Panni?» era scandalizzato. «Siamo scappati per degli stracci?»

     Drianna scoppiò in una risata divertita: «Come siete assurdi!» considerò, frugando nel borsone.

     Scostò pile intere di tessuti multicolori, fino a raggiungere il fondo. Lì si nascondeva una piccola tasca. La aprì in fretta e ne estrasse un sacchetto. Era minuscolo, delle dimensioni di una tazzina di caffè. Lo consegnò a Lucas, che lo prese tra le mani con aria sbigottita. Era più leggero di una piuma. Lei lo fissò come se fosse stupita quanto lui. Si riprese in pochi attimi. Richiuse il borsone e se lo mise a tracolla. Gli prese le mani tra le proprie e lo guardò seriamente.

     «Lucas, ascoltami. Nessuno deve sapere che ce l'hai tu, intesi? Te lo sto consegnando perché sospetteranno di me, non di te. Non devi farne parola con anima viva e...»

     «Aspetta un momento... Aspetta un momento!» Lucas scosse la testa, in agitazione. «È tutto qui? C'era solo questo nella sacca?» se prima era sbalordito, ora sembrava incredulo.

     La ragazza gli sorrise: «Perché? Che altro ti aspettavi?»

     Lucas si sentì preso in giro: «Non certo un sacchetto!»

     «Quindi nessuno, tranne chi sa la verità, penserebbe che invece ci sia solo quello.»

     «Infatti...» il ragazzo la fissò con sguardo stralunato.

     «Infatti» ripeté lei. «Ora stammi a sentire. Sto per uscire: li distrarrò il tempo necessario affinché tu possa scappare. Non uscire di qui finché non sarai sicuro al cento per cento di avere la via libera.»

     Lucas ormai si sentiva in trappola. Aveva l'impressione di essere coinvolto in qualcosa di molto, ma molto, più grande di lui. Non sapeva cosa fare, se non seguire alla lettera le istruzioni della ragazza. La sensazione d'impotenza che l'aveva assalito non lo lasciava ragionare lucidamente. Lei lo scrutò alcuni secondi, poi gli sorrise ancora e si avviò.

     Il giovane trasalì e le corse dietro: «Aspetta! E se qualcuno dovesse entrare?»

     «Improvvisa!» rispose Drianna.

     Un attimo dopo, Lucas si trovò solo. Pieno di dubbi e paure.

     Le sue mani custodivano il piccolo sacchetto che la ragazza gli aveva affidato. Non aveva idea di che contenesse, ma una cosa la sapeva per certo: avrebbe protetto quell'oggetto a ogni costo. Qualsiasi fosse il motivo per cui era finito in quella situazione, non si sarebbe arreso.

     Perché, in qualche modo, sapeva che il suo destino dipendeva da questo.



|| Il Nascondiglio dell'Autrice! ||

Okay, sì, potete dirlo: sono tremenda xD

Non faccio in tempo a svelarvi un mistero che ve ne propongo subito un altro! ;P

Che ci sarà ora nel sacchetto?

E perché Drianna è tornata sulla Terra, se era a conoscenza del pericolo che correva?

Come mai ha coinvolto Lucas?

E perché gli ha consegnato l'oggetto che ha protetto con tutta se stessa?

Cosa accadrà ora al povero ragazzo?

E lei che fine farà?

:D Se siete curiosi di scoprirlo, continuate a seguirmi!

PS: da oggi farò l'upgrade settimanalmente, ogni venerdì pomeriggio (tra le 14 e le 17)! Non odiatemi, ma l'università e gli impegni di vita quotidiana incalzano! :D

Continue Reading

You'll Also Like

7M 203K 78
Arya Reid ha diciotto anni e la testa tra le nuvole praticamente da sempre. La sua vita è piatta, nessun colpo di scena, nessuna pazzia di troppo, ne...
636K 32.8K 72
Kathleen Black non ha mai vissuto una vita facile. Figlia di Sirius Black, rinchiuso ad Azkaban con l'accusa di tradimento e omicidio e orfana di mad...
180K 11.8K 92
«Se ti nascondi dietro un'apparenza troppo a lungo finisci per dimenticare chi sei. Non siamo l'armatura che portiamo.» ____________________________...
12.5M 434K 111
Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per colpa di un vecchio patto tra la sua fam...