Universe

By Andrea_Dre_am

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Cantare, ballare e calcare palcoscenici è sempre stato il sogno di Nyx, l'unico obiettivo che si è posta. Già... More

PROLESSI _ UNIVERSE
CAPITOLO UNO (1) _ Ellen DeGeneres Show
CAPITOLO UNO (2) _ Ellen DeGeneres Show
CAPITOLO UNO (3) _ Ellen DeGeneres Show
CAPITOLO DUE (1) _ Summer Splash
CAPITOLO DUE (2) _ Summer Splash
CAPITOLO DUE (3) _ Summer Splash
CAPITOLO TRE (1) _ Track by Track
CAPITOLO TRE (2) _ Track by Track
CAPITOLO TRE (3) _ Track by Track
CAPITOLO QUATTRO (1) _ Setlist
CAPITOLO QUATTRO (2) _ Setlist
CAPITOLO QUATTRO (3) _ Setlist
CAPITOLO CINQUE (1) _ Crack Radio
CAPITOLO CINQUE (2) _ Crack Radio
CAPITOLO SEI (1) _ Tour promozionale
CAPITOLO SEI (2)_Tour Promozionale
CAPITOLO SEI (3)_Tour Promozionale
CAPITOLO SETTE (1)_Alcatraz
CAPITOLO SETTE (2)_Alcatraz
CAPITOLO OTTO (1)_Billboard Music Awards
CAPITOLO OTTO (2)_Billboard Music Awards

CAPITOLO CINQUE (3) _ Crack Radio

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By Andrea_Dre_am




«Giusto un pochino.» disse Robbie, per poi essere sovrastata da Johnny che rispose con un secco «Sì.»

«Ah, bene... io sarei l'ira.» disse con sicurezza. «Anche se non arrivo mai alla violenza in senso fisico verso gli altri, che sia chiaro.» aggiunse fiera di sé.

«Una cosa positiva ce l'hai allora.» commentò Dylan, fissandola con superiorità.

«Almeno io sì.» rispose sarcasticamente facendo scattare le sopracciglia.

«Non di nuovo...» mormorò Morgan subito dopo Dylan.

Nyx la fulminò con lo sguardo ma successivamente scoppiò a ridere assieme alle altre.

«Se Nyx avesse a disposizione delle armi, al settanta percento le userebbe contro qualcuno con cui è arrabbiata.» prese la parola Robbie.

Conclusero con una risatina e Ronald proseguì.

«Passiamo alla prossima. Se fossi uno dei sette colori dell'arcobaleno sarei...» lesse ancora.

«Sette!» esclamò prontamente Dylan, alzando il braccio di scatto. «È il numero perfetto: ecco perché le Universe sono in sette.»

«Sì, infatti doveva uscirne un gruppo di quattro ma infine hanno deciso per sette perché il sette è il numero perfetto.» parlò Nyx stuzzicando l'amica e sorridendo divertita.«Ma non era quella la domanda.»

Il rapporto di amore-odio tra Dylan e Nyx divertiva loro due, ma divertiva anche le altre perciò nessuna si era mai lamentata dei loro battibecchi, anche perché sapevano che le frecciatine erano solo per stuzzicarsi e ridere, non certo per offendere l'altra.

«Ovviamente il blu!» rispose subito dopo Dylan.

«Il viola.» parlò Ryan.

«Il rosso.» disse Morgan.

«Giallo.» rispose Robbie.

«Il verde.» prese parolaJohnny.

«L'indaco.» parlò Nyx.

«E io l'arancione, che è l'unico rimasto,» ridacchiò Andy, «anche se il mio colore preferito è il grigio.»

«Adesso andiamo più veloci, d'accordo?» chiese Ronald. «Se fossi uno dei sette nani sarei...»

«La più bassa.» rispose digetto Nyx ridendo e facendo ridere di conseguenza le altre. «No, sarei Dotto? Credo. Ma solo perché è il leader, perché se consideriamo l'età dovrebbe essere Momo... dato che è la più vecchia.»

La sua migliore amica la guardò sorridendo e annuendo. «Io sarei ovviamente Brontolo.» disse ironicamente, ridacchiando.

«Io non saprei...» parlò Dylan sfregandosi il polpastrello dell'indice contro il labbro inferiore.

«Gongolo.» risposero le altre all'unisono al suo posto.

«Cucciolo.» parlò Robbie.

«Pisolo.» disse Andy trattenendo uno sbadiglio che divertì le amiche e Ronald.

«Io credo che sarei Eolo.» sorrise teneramente Ryan.

«E io Mammolo, assolutamente.» parlò Morgan, e tutte annuirono con la testa.

«Siete molto preparate sui sette nani.» notò sarcasticamente il conduttore.

«Sì, abbiamo guardato il film giusto qualche sera fa.» rispose Morgan arrotolandosi una ciocca di capelli rossicci attorno all'indice sinistro.

«Se fossi un giorno della settimana sarei...»

«Lunedì!» esclamò Robbie entusiasta.

«Domenica.» parlò prontamente Andy subito dopo.

«Venerdì...» disse con tono incerto Morgan.

«Giovedì.» rispose Dylan, seguita da Ryan che disse: «Sabato.»

«Io credo il mercoledì.» parlò Johnny.

«E quindi io sarei il martedì.» sorrise Nyx.

«Che poi Marte non è il dio della guerra? E si addice al tuo lato irascibile.» parlò Johnny ricevendo una linguaccia dalla sua migliore amica.

«Se fossi una nota musicale sarei...» proseguì velocemente Ronald.

Le ragazze spalancarono gli occhi, felicemente sorprese, e si guardarono l'un l'altra, riflettendo.

«Mh... questa è davvero tosta.» commentò Andy. «Credo sarei un 'fa'.»

«Io forse un 'sol'.» rispose Johnny.

«E io un 'si'.» parlò Nyx.

«Io probabilmente un 'la'.» continuò Ryan.

«Noi invece andiamo a preferenza.» disse ironicamente Robbie. «Io sarei un 're'.»

«Io un 'do'.» annuì con la testa Dylan.

«E io un 'mi'.» concluse Morgan.

La minore tra le Universe alzò l'indice per attirare l'attenzione e ridacchiò.

«Re, do e mi hanno le stesse iniziali di Robbie, Dylan e Morgan!» e continuò a ridere mentre le altre si limitarono a sorridere, divertite più dalla sua risata che dalle sue parole.

«Okay...» mormorò Dylan per poi rivolgersi al conduttore, «puoi continuare con le domande.»

«D'accordo! Allora, ultime due domande. Se fossi una canzone sarei...» sorrise il presentatore.

Le sette ragazze si guardarono e sorridendosi a vicenda annuirono con la testa, già concordi mentalmente sulla risposta da dare.

«Summer Splash!» esclamarono all'unisono ridacchiando.

«E infine; se fossi una girlband sarei...»

«Le Universe!» urlarono, ancora una volta insieme.

«Grazie per essere state con a noi!» parlò con lo stesso volume di voce Ronald.

«Grazie a te!» continuarono. «Ciao!» conclusero rivolgendosi al pubblico che stava seguendo il programma.

La trasmissione finì e loro applaudirono senza motivo. La luce che illuminava il cartello "On Air" si spense e le ragazze si tolserole cuffie, poggiandole sul tavolo dove le avevano trovate.

«Allora in bocca al lupo per il tour e per l'album.» le salutò Ronald Craft e loro lo ringraziarono.

Dopodiché uscirono dalla sala di registrazione, salutarono velocemente la produttrice e, ignorando la manager, si diressero fuori dallo studio.

«Abbiamo fatto in fretta, dopotutto. Credo riusciremo a studiare per gli esami prima di andare a provare.» parlò Nyx dirigendosi alle scale tirandosi dietro Robbie: tutto pur di non stare nello stesso cubicolo con Stacy.

«Sì, ma abbiamo saltato il pranzo!» si lamentò Morgan, seguendole.

«I vostri panini sono in macchina.» furono le parole di Stacy e fu l'ultima cosa che Nyx sentì mentre cominciava a scendere la rampa di gradini e la porta antipanico si chiudeva dietro a Johnny ed Andy.

La manager, non sentendo alcuna risposta, si voltò e non vide nessuna delle ragazze, non se ne fece un gran problema e prese l'ascensore da sola. Le ragazze erano inclini alla fuga diurna come a quella notturna: già in varie occasioni erano uscite dall'hotel in cui alloggiavano quando andavano fuori città o dal dormitorio della New Energy per passare del tempo senza la controllatissima supervisione di produttori, agenti e manager. Si erano sempre assicurate che gli adulti – genitori compresi – non venissero a conoscenza di questa loro tendenza all'evasione perché sapevano ci sarebbero state delle conseguenze, e a tal proposito, Nyx aveva stilato una lista di probabili effetti e punizioni ai quali sarebbero state sottoposte nel caso in cui avessero scoperto quelle uscite senza permesso.

Si fermarono solo una volta giunte nella hall, dove aspettarono Stacy per uscire assieme a lei e ritornare verso il minibus. C'erano ancora alcuni fotografi che le richiamavano per attirare la loro attenzione; Nyx guardò verso l'autista, il quale gettò la sigaretta che stava finendo di fumare per terra e, dopo averla schiacciata con la punta del piede, raggiunse il veicolo mettendolo in moto. La leader si fermò in mezzo al parcheggio.

«Facciamoli contenti.» mormorò alle amiche riferendosi ai paparazzi.

Dopo aver posato per un paio di minuti, le ragazze raggiunsero il minibus, nel quale vi era già Stacy, e vi salirono, partendo in seguito verso il dormitorio.

Dopo quasi metà tragitto, durante il quale Nyx aveva guardato fuori dal finestrino, seduta tra Robbie e la portiera, si voltò verso le altre mettendosi in ginocchio sul proprio sedile.

«Tra qualche settimana installeranno le microcamere in tutti i nostri veicoli per riprenderci durante i viaggi, e catturare momenti per la serie su di noi.» disse loro. «Io cercherò di non... "sgridarvi" davanti a persone esterne al gruppo, come vi ho già detto, e di sostenervi anche quando sarete nel torto, perciò, probabilmente da inizio maggio questo tipo di conversazione non potrà più avvenire in trasferta» esordì. «Comunque... Dily,» la richiamò con biasimo, «quella tua allusione alla prima volta... abbiamo riso perché, sì, è stato divertente, ma... capisci che abbiamo quindici anni? Voglio che le mamme delle nostre fan pensino siamo delle brave ragazze come le loro figlie, e non che le spingiamo verso il vortice della perversione! Dobbiamo dare una buona impressione ai nostri fan e alle loro mamme.»

«Sì, ma rilassati!» parlò ridacchiando.

Nyx la fissò con sguardo severo. «Sono molto rilassata, io.» disse con lo stesso tono calmo che aveva usato in precedenza. «Sai, ti voglio molto bene, ma se iniziamo con il far vedere il nostro lato... non voglio dire "depravato", ma quasi, a diciotto anni cosa faremo? Usciremo sul palco nude? Dobbiamo crescere con i nostri fan e non essere già perverse a quindici anni.» spiegò il suo punto di vista. «Lascia James.» concluse.

«Io sono sempre stata così, non è colpa di James.» le rispose posando il panino del porta pranzo e pulendosi le mani sui pantaloni. «Non puoi cambiarmi.»

«Primo, stai con James da un anno e due mesi, e so che sei così da meno di un anno e due mesi; secondo, non voglio cambiarti. A me piaci così. Io non ti sto dicendo di cambiare, solo di raffreddarti, giusto per un po', fino a quando non passerà la pressione del debutto. Il prossimo anno, con il secondo tour, potrai essere pervertita quanto vorrai, potrete esserlo tutte,» disse guardando anche le altre, «ma fino ad allora potresti evitare allusioni sessuali? Gentilmente?»

Dylan roteò gli occhi e scosse la testa. «D'accordo... miss Ethimotypía[2].»

Nyx rimase stupita dal fatto che Dylan avesse detto una parola in greco, e si vide dalla sua espressione. «Grazie per il soprannome.» le sorrise fiera. «Comunque. Ti chiedo solo di non esagerare in pubblico. Poi quando saremo sole, potrai comportarti come al solito, anzi, sai che mi diverto quando fai certe battutine. Anche io cercherò di reprimere il mio lato irascibile quando siamo davanti ai microfoni o alle telecamere, con l'unica differenza che dovrò farlo sempre, tu solo per un anno.»

«Va bene. Credo di poterci riuscire.»

«Grazie.» le sorrise felice e le pizzicò una guancia, cosa che a Dylan non piacque e quindi ricambiò il gesto dopo essersi sporcata la mano di maionese.

Nyx spalancò la bocca sorpresa e divertita. «Sei un animale!» esclamò per poi scoppiare a ridere assieme a Robbie e Ryan, la quale le stava porgendo un tovagliolo.

La leader si rimise seduta composta sul suo sedile ripulendosi la guancia. Robbie sorrise e appoggiò la testa alla sua spalla.

«Stacy, voglio il programma del tour promozionale.» disse girando la testa verso la manager, guardandola con espressione che non ammetteva repliche.

«Quando sarà pronto.» rispose semplicemente lei.

«Dovrebbe già esserlo dato che partiamo tra due giorni. In quanto leader del gruppo voglio che sia io che le mie compagne fossimo informate su cosa faremo e dove andremo. Se domani pomeriggio non avremo il programma, non ci imbarcheremo in nessun tour promozionale. Vedi tu cos'è meglio.»

«È un ricatto?»

«No. Solo la realtà. Sono stanca di salire su una macchina senza sapere quale sarà la nostra meta. Questo è il mio gruppo, so di cosa hanno bisogno perché parlo con loro, passo del tempo con loro. Voglio l'itinerario del viaggio con gli orari precisi, e l'elenco del personale che verrà con noi. Grazie, molto gentile.»

Concluse il discorso inserendo gli auricolari nelle orecchie e facendo partire la musica nel proprio lettore musicale.


[2]Ethimotypía: in greco "galateo"

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