[Katherine's Pov]
Non posso credere che Amdis sia davanti a me.
《Cosa c'è? Sembra che tu abbia visto un fantasma》afferma con tono beffardo, ma io, sebbene gli voglia saltare addosso, sono paralizzata dallo stupore del ritrovarmelo davanti dopo tutto questo tempo e in modo così inaspettato.
《No....tu sei morto. Ti ho ucciso io》dico e lui abbassa la testa guardandosi il petto e massaggiandosi il punto ad altezza cuore.
《A me sembra tutto okay》risponde con un tono da presa in giro e a questo punto agisco d'istinto e lo attacco, ma lui in qualche modo riesce ad evitarmi.
Mi giro di scatto ma non lo vedo né sento più e il terrore che sia andato al villaggio mi assale, così scatto in quella direzione e appena arrivo a casa mia spalanco la porta che si schianta contro la parete.
Salgo di corsa le scale e una volta nel corridoio vedo Ulrich e Dayane uscire preoccupati dalla loro stanza, mentre Wendy fa lo stesso dalla nostra.
《Katherine, che succede?》mi chiede mio padre.
《State bene? Non avete visto niente di insolito?》domando, ma loro mi guardano confusi.
《Cosa avremmo dovuto vedere?》la risposta di Ulrich mi fa capire che Amdis non è arrivato qui.
《Kate, che succede?》mi chiede Wendy avvicinandosi preoccupata per la mia espressione sconvolta.
《Io....ho visto Amdis》confesso vedendo ora i loro sguardi allucinati.
《Era davanti a me. L'ho visto proprio come ora sto vedendo voi》continuo, ma mio padre si avvicina e mi mette una mano sulla spalla.
《Katherine, Amdis è morto. Lo hai ucciso tu stessa davanti ai nostri occhi》afferma dicendo la verità, ma ancora non riesco a spiegarmi come possa averlo visto di nuovo, perché di certo non stavo sognando.
《Io...》Ulrich mi ferma subito.
《Perchè magari non vai a riposarti un po'? Forse è solo la stanchezza che ti ha giocato un brutto scherzo》mi propone e dopo averci riflettuto decido di assecondarlo, così lui e Dayane tornano nella loro camera e io e Wendy facciamo altrettanto.
Mi butto a letto dopo essermi messa il pigiama e Wendy fa lo stesso.
Copro entrambe e lei mi attira a sé, facendomi accoccolare tra le sue braccia.
《Perchè non pensiamo che da oggi sono tua moglie e non più la tua fidanzata?》propone con un sorriso che ne fa comparire uno sul mio viso.
《Sarai sempre la mia fidanzata, così come sarai sempre la mia migliore amica, mia sorella e ora anche mia moglie》rispondo guadagnandomi una valanga di baci da parte sua e infine ci addormentiamo abbracciate concludendo questa giornata meravigliosa, ma nella mia testa ho sempre un pensiero che non riesco a scacciare:
Era davvero Amdis quello?
__________
[Allyson's Pov]
Il Giorno Dopo
Cammino per le strade del villaggio, che sono ancora quasi deserte per via dell'orario.
Sopra il cielo si tinge dei colori dell'alba, donando al paesaggio attorno a me uno splendido aspetto che infonde calma e tranquillità.
Calma e tranquillità che però vengono interrotte da un rumore sulla mia destra, seguito da gemiti e imprecazioni.
Mi avvicino per controllare e vedo un ragazzo a terra che si sta rialzando, mentre di fianco ci sono delle cassette di legno a terra con i frutti al loro interno che sono usciti e si sono sparsi sul suolo.
《Ehi, tutto bene?》chiedo aiutandolo ad alzarsi.
《Sì, sono solo un imbranato di prima categoria》afferma ridacchiando in modo imbarazzato.
Una volta in piedi, uso la magia per rimettere apposto le cassette della frutta e lui mi osserva ammaliato durante tutto il processo.
《Adoro la magia》afferma e io gli sorrido.
《Sei nuovo? Non ti ho mai visto da queste parti》gli domando e infatti il ragazzo annuisce.
《Vengo da un lontano villaggio a Sud, ma non sono mai stato un tipo sedentario. La mia famiglia ha degli amici qui e così eccomi qui.
Ogni scusa è buona per levare le tende》risponde con del sarcasmo, però, man mano che lo osservo, il suo volto inizia ad essermi familiare.
《Ci conosciamo per caso? Mi sembra di averti già visto da qualche parte》dico dando voce ai miei pensieri, ma il ragazzo scuote la testa.
《Ne dubito. Mi sarei ricordato di una ragazza bella come te》io gli sorrido per ringraziarlo e in seguito decido di tornare a casa.
《Io devo tornare a casa. Tu cerca di stare attento a non farti uccidere dalle cassette di frutta》dico facendo ridere il ragazzo, che subito dopo mi porge la mano che stringo.
《È stato un piacere conoscerti....Allyson》prima che possa capire come faccia a sapere il mio nome, i suoi occhi brillano di blu, i miei fanno lo stesso per qualche secondo.
《Così tuo padre impara a imprigionarmi in quel buco di posto》appena sbatto le palpebre il ragazzo svanisce.
Improvvisamente, il terreno intorno a me si frantuma come se fosse vetro, sgretolandosi e lasciandomi in bilico su un precipizio di cui non vedo la fine.
Il cuore inizia ad accelerare e il respiro mi si fa pesante, ma appena l'ultimo pezzo di terreno sotto i miei piedi si rompe precipito nel vuoto.
《Allyson!》sbatto le palpebre e vedendo una persona davanti a me la lancio via con la magia, realizzando in seguito che si trattava di Jack e che intorno a me è tutto com'è sempre stato.
《Cavolo Jack!》corro subito dal mio ragazzo, che è rimasto a terra e lo aiuto a rialzarsi.
《Si può sapere che ti è preso?》mi chiede ancora un po' dolorante.
《Mi dispiace tantissimo. Non so cosa mi sia successo ma-》all'improvviso una lama spunta dal torace di Jack macchiandogli la maglia di sangue e appena il mio ragazzo cade a terra, dietro di lui vedo chi lo ha colpito:
Frederick.
《Questo è ciò che meriti schifoso abominio》afferma con voce soddisfatta e appena vedo a terra Jack morto la rabbia mi assale.
Scatto verso Frederick, gli salto addosso e con una mossa agile lo butto a terra, avvolgo le mie gambe attorno al suo collo, lo blocco e stringo per bloccargli la respirazione.
《Allyson》mi chiama cercando di liberarsi, ma io stringo sempre di più volendo ucciderlo per quello che ha fatto a Jack e per ciò che voleva fare a Blake.
《Allyson!》la voce di Frederick cambia subito in una molto più familiare e quando alzo la testa vedo la testa di Jack tra le mie gambe con il suo volto che ha assunto un colorito violaceo.
Subito lo mollo e mi allontano da lui, vedendolo a terra che ansima e tossisce.
《Che diavolo....ti è preso?》mi chiede mettendosi seduto con una mano sul collo e il viso ancora rosso.
《I-Io....Io non lo so. P-Prima stavo precipitando, p-poi ho visto Frederick che ti uccideva e....credo che ci sia qualcosa che non va in me》affermo ancora sconvolta da ciò che ho visto, ma soprattutto per il fatto che stavo per uccidere Jack.
Il mio ragazzo si alza e mi porge la mano per farmi fare altrettanto e io, dopo un attimo di esitazione, la prendo e mi metto in piedi.
《Andiamo da Ulrich a parlargliene. Se ricapitasse ancora, un altro licantropo potrebbe non essere così fortunato come me》afferma e io annuisco, così entrambi ci dirigiamo a casa Moon.
《A proposito: che ci facevi qui? Ti era venuta voglia di frutta?》mi chiede, ma appena cerco di ricordare cosa sia successo prima dell'inizio delle visioni fallisco, come se avessi un vuoto di memoria.
Ho la sensazione che stessi parlando con qualcuno, ma non ricordo né la conversazione né l'aspetto di questo ipotetico interlocutore; come se non fosse mai esistita.
...
Dopo essere arrivati da Ulrich e avergli raccontato ciò che è successo, l'Alpha si fa pensieroso, mentre Dayane prende la parola.
《Non può essere una coincidenza. Ieri Katherine e ora Allyson》afferma guardando il marito.
《Anche Katherine ha visto Frederick?》domando con un velo di preoccupazione, ma Ulrich scuote la testa.
《Lei dice di aver visto Amdis e ora te dici di aver visto Frederick. Sono morti entrambi e dubito fortemente siano dei fantasmi》dice l'uomo facendo calare il silenzio nel salotto per qualche secondo.
《Forse c'è una persona che può dirci meglio cosa sta succedendo...》
...
Dopo avergli parlato del problema, Alan Truesdale fa scorrere i libri su uno scaffale del suo ufficio di preside alla Moonlight, ne tira fuori uno, lo apre e lo posa sulla sua scrivania per mostrarlo a me, Jack e la famiglia Moon al completo.
《Dreamwalker》afferma nominando un'antica specie sovrannaturale.
《Al giorno d'oggi sono in via d'estinzione e i pochi rimasti si nascondono nel mondo degli umani》inizia a spiegarci appoggiandosi dall'altra parte della scrivania.
《Come dice il nome, camminano nei sogni, anche se non è la loro descrizione migliore.
Sono telepati e come tali riescono ad entrarti nella mente attraverso un contatto visivo, riescono a vedere i tuoi sogni e le tue paure e farteli vivere come se fossero reali》continua mentre noi restiamo in silenzio ad ascoltare.
《Nel vostro caso: Allyson ha visto Frederick perché ha avuto paura di lui e di ciò che voleva fare a sua figlia》aggiunge, ma a questo punto Katherine lo interrompe.
《Io allora perché ho visto Amdis? Non ho paura di lui, l'ho ucciso personalmente》afferma incrociando le braccia.
《Forse non hai paura di lui come persona, ma comunque non puoi negare che ti abbia fatto cose deplorevoli》risponde e il mio primo pensiero, come penso tutti, va a quella serata di Halloween dell'anno scorso.
《Ma perché questo dreamwalker se l'è presa con noi?》chiedo principalmente per distogliere l'attenzione da Katherine e da ciò che le è successo.
《Non ne ho idea. Da quando sono a rischio di estinzione non hanno mai creato problemi, ma a quanto pare questo la pensa diversamente.
Non escluderei l'ipotesi che si tratti di un esemplare molto dispettoso e che questo non sia altro che un suo modo molto malato per divertirsi》risponde senza darmi effettivamente una risposta alla mia domanda, ma Ulrich interviene per fare una domanda.
《Per quanto riguarda i loro poteri? Cosa sono in grado di fare?》chiede e a questo punto Alan sospira.
《Purtroppo nulla di buono. La loro forza sta nella mente e con i loro poteri sono in grado di far vedere qualsiasi cosa a chiunque vogliano. Basta un contatto visivo per essere contagiati e una volta che questo avviene i dreamwalker possono far diventare reale tutto ciò che avete nella mente, dai ricordi più recenti fino a quelli più lontani》ci spiega e a questo punto intervengo io.
《Ma se io e Katherine siamo entrate in contatto con questo dreamwalker dovremmo ricordarcelo, no?》lo sguardo di Alan mi fa capire la risposta.
《Non necessariamente. È possibile che lo abbiate visto e che lui, dopo avervi contagiate, abbia usato i suoi poteri per cancellarsi dalla vostra memoria per scappare.
Un dreamwalker abbastanza potente è in grado di farlo》spiega e ora è Wendy a prendere la parola dopo essersi girata verso Katherine.
《Ieri non stavi parlando con qualcuno che però non c'era?》chiede alla mia mate che annuisce, sebbene non ne sia per niente convinta, ma la domanda serve a farmi dedurre una cosa.
《Io stamattina, quando Jack mi ha trovata, ero dal fruttivendolo, ma senza sapere come ci sia arrivata o cosa stessi facendo lì》affermo facendo quadrare i conti sia ad Alan che ad Ulrich.
《Il dreamwalker ieri era al matrimonio e oggi era nel villaggio. C'è la possibilità che sia ancora nei paraggi》afferma l'elfo, ma l'Alpha è ancora molto titubante.
《Anche se fosse, come possiamo avvicinarci a lui senza essere contagiati?》domanda appunto il padre di Wendy e Katherine.
《Nel modo più semplice possibile: senza guardarlo negli occhi.
Dovrete affidarvi agli altri vostri sensi.
Immaginate che sia come Medusa, che pietrificava con lo sguardo》risponde Alan facendoci capire che non sarà per niente facile.
《Se riesci a scoprire qualcos'altro di utile, faccelo sapere》afferma Ulrich stringendo la mano dell'elfo, dopodiché lo salutiamo e usciamo dal suo studio.
__________
[Katherine's Pov]
Una volta fuori dallo studio del preside, mi giro verso gli altri.
《Voi andate, io vi raggiungo》affermo volendo fare una cosa che mi è balenata in mente prima.
《Katherine, non penso che sia il momento più adatto per stare da sola》risponde mio padre preoccupato che possa avere un'altra visione.
《Resterò qui, in una scuola piena di professori competenti. Non mi accadrà nulla》ribatto per rassicurarli e alla fine Ulrich accetta.
《Va bene, ma stai attenta....e ricorda: Amdis è morto, non può fare male a nessuno》mi dice e io annuisco cercando di tenerlo a mente.
In seguito mi separo da loro e mi dirigo verso l'aula della professoressa Bryx, che l'anno scorso mi aveva aiutata a superare ciò che Erik mi aveva fatto ed essendo una psicologa potrà aiutarmi a comprendere meglio perché io abbia ancora paura di Amdis.
Arrivo davanti alla sua aula, busso e appena sento la sua voce dirmi di entrare apro la porta ed entro, vedendo la fata seduta alla sua scrivania.
Alza la testa e mi sorride appena mi riconosce.
《Katherine, entra pure accomodati》mi dice felice di rivedermi.
《Cosa ti porta qui?》mi chiede mentre mi accomodo con le gambe accavallate.
《Mi chiedevo se avesse del tempo per me per scambiare due parole》le spiego e lei annuisce con piacere, facendomi un cenno con la mano di parlare liberamente.
《Per farla semplice: un dreamwalker mi ha preso di mira inducendomi a vedere le mie più grandi paure e io non so perché vedo Amdis.
L'ho ucciso di persona davanti a tutti, quindi non capisco perché dovrei avere ancora paura di lui》spiego e vedo la professoressa accennare un sorriso.
《Hai appena detto ancora, quindi significa che hai avuto paura di lui in passato》mi fa notare portandomi ad abbassare la testa e riflettere.
《Non necessariamente il fatto che tu l'abbia ucciso sta a significare che abbia superato ciò che ti ha fatto》aggiunge con il suo solito tono di voce molto calmo.
《Suppongo di sì. Ha ferito me innumerevoli volte, sia emotivamente che fisicamente, ha mandato un sicario a uccidere Wendy dopo aver ucciso Rebecca, Daisy e Gabe sono morti per colpa sua....》nel finale sbuffo molto infastidita.
《Odio così tanto il fatto che lui abbia ancora potere su di me nonostante sia letteralmente cibo per vermi》confesso fissando il vuoto poiché non riuscirei a reggere lo sguardo della donna davanti a me.
《Katherine, ciò che ti ha fatto Amdis, specialmente parlando del suo coinvolgimento durante quella notte di Halloween, è qualcosa che segnerebbe chiunque e probabilmente molti non sarebbero stati in grado di riprendersi come hai fatto te.
Dopo la Battaglia della Cittadella, tu non hai più pensato a lui e a ciò che ti ha fatto e questo da una parte è un bene, ma dall'altra significa che non l'hai mai superato, non del tutto almeno》io rimango in silenzio, cercando di metabolizzare le sue parole.
《Il dreamwalker si è approfittato proprio di questo, del tuo non aver fatto pace col tuo passato, mi capisci?》annuisco alla sua domanda e a questo punto trovo il coraggio di alzare gli occhi su di lei.
《E cosa dovrei fare?》chiedo sperando che la soluzione sia abbastanza rapida.
《Quello che ti consiglio di fare è di fare pace col tuo passato, di ripercorrere ciò che ti ha turbato di più e di metterci una pietra sopra, forse addirittura perdonare》a quella risposta mi acciglio.
《Perdonare? Mi sta forse suggerendo di perdonare Amdis e ciò che mi ha fatto?!?》domando incredula alzando la voce.
《Non subito ovviamente, ma secondo me dovresti pensar-》
《Col cazzo!》esclamo alzandomi in piedi.
《Non ho intenzione di perdonare quel pezzo di merda, né ora né mai!》continuo ad alta voce prima di voltarmi e di uscire dalla sua aula ignorando i suoi richiami.
Sbatto la porta e cammino spedita verso l'uscita della Moonlight ripensando a ciò che la Bryx mi ha appena detto.
Come può suggerirmi di perdonare Amdis sapendo ciò che mi ha fatto?!?
Appena smetto di pensarci e dopo essere uscita da scuola, tuttavia, mi blocco vedendo intorno a me tutto buio pesto, come se fosse calata una coltre di tenebre all'improvviso che ha lasciato visibile solo l'erba sotto i miei piedi.
Mi guardo intorno, ma dietro di me non vedo nemmeno più la Moonlight.
Mi giro di nuovo e improvvisamente mi ritrovo in mezzo agli alberi e non più nel giardino anteriore della scuola.
Le mie orecchie captano dei rumori davanti a me, così, in modo molto cauto, vado in quella direzione.
《Se sei ancora tu Amdis, sappi che il prossimo paletto non ti arriverà al cuore ma da qualche altra parte》affermo continuando ad avanzare, ma appena supero un albero vedo la scena che mi si presenta davanti e di colpo mi paralizzo.
Erik sopra una me completamente inerme a causa della Polimeria.
Come quell'Halloween di un anno fa...
Tutte le sensazioni e le emozioni provate quella notte tornano a galla con la forza di un fiume in piena.
Il dolore, la paura, l'impotenza, il sapore amaro della terra; mi ritorna tutto.
Ogni muscolo del mio corpo si paralizza, le mani iniziano a tremare, il mio cuore accelera portandomi ad avere sempre più caldo, ma appena trovo le forze per voltarmi e scappare mi trovo davanti Amdis.
《Non potrai mai liberarti di me》afferma con tono inquietante e a questo punto mi giro di nuovo, iniziando a correre tra gli alberi senza una meta, non riuscendo a vedere altro che oscurità in lontananza, ma nonostante questo continuo a sentire la voce di Amdis come se fosse un parte a me.
《Potrai anche nasconderti in mezzo a quei cani, fingere di essere una di loro, prendere pure il loro cognome, ma nel profondo tu sai che sarai sempre e soltanto Katherine Black》
Continuo a correre cercando di allontanarmi sempre di più, ma appena mi accorgo che la voce di Amdis è sparita mi fermo, non sentendo altro che silenzio interrotto dal mio fiatone.
Dopo qualche secondo mi volto, ma mi blocco nel vedere Allyson e Wendy di fronte a me che mi guardano arrabbiate.
《Come hai potuto mentirci in questo modo? Agire alle nostre spalle?》domandano parlando insieme.
《Con me, che sono la tua mate》continua Allyson.
《E con me, che sono tua moglie》aggiunge Wendy.
《In fin dei conti, non potevamo aspettarci nulla di meglio da Katherine Black, la spocchiosa principessa dei vampiri....la figlia di Amdis》dopo che Allyson mi sputa in faccia queste parole, prende per mano Wendy, si voltano e si allontanano.
Io cerco di seguirle, ma le mie gambe vengono bloccate da delle radici che spuntano dal terreno.
《No! Aspettate!》le chiamo con le lacrime agli occhi, ma loro non si voltano e proseguono fino a svanire nell'oscurità.
Poco dopo, da quello stesso punto, compaiono altre due persone:
Daisy e Gabe.
Mi arrivano di fronte e in seguito la vampira apre bocca.
《Come hai potuto Katherine? Mi sono sempre presa cura di te da quando eri nella culla e cosa ho ottenuto in cambio? Una bomba nello stomaco fatta per colpire te, che sei stata così egoista da mettere ciò che volevi tu prima di ciò che gli altri avevano bisogno.
La guerra e tutte le sue conseguenze sono state causate dal tuo egoismo!
Il nostro sangue è sulle tue mani, non su quelle di Amdis, quindi lasciaci ricambiare il favore...》Daisy e Gabe alzano una mano a testa e in esse reggono insieme un paletto spinato di frassino.
《Daisy, Gabe....mi dispiace》dico con il cuore a pezzi per essere stata la responsabile della loro morte.
《Le tue scuse non ci riporteranno in vita》detto ciò, entrambi mi pugnalano al cuore con il paletto e il respiro mi si mozza di netto.
Le radici ai piedi mi lasciano libera, cado all'indietro, ma appena impatto con il terreno questo si frantuma come vetro, facendomi precipitare in un vuoto buio con gli echi delle persone che ho ferito che mi incolpano per ciò che ho fatto.
Queste voci continuano nella mia testa finché questa infinità oscura non mi inghiottisce del tutto e il buio mi avvolge la vista.