Era la seconda volta che si trovavano in una situazione del genere: la prima era avvenuta il mese precedente quando la band aveva debuttato al programma musicale Dansing[1] con la canzone First e il loro primo singolo Summer Splash; quel giorno avrebbero cantato durante la registrazione di una puntata dell'Ellen DeGeneres Show.
Nyx abbassò un momento lo sguardo color ambra sul proprio miniabito per poi puntarlo verso Ryan, Dylan e Robbie che ripassavano la coreografia in un angolo del camerino ridendo di tanto in tanto, in sottofondo Johnny cantava in falsetto la sua strofa ed Andy riscaldava le corde vocali facendo vibrare le labbra a ritmo della canzone; Morgan stava finendo il suo hot dog standosene tranquillamente sul pavimento con le cuffiette infilate nelle orecchie. La leader controllò l'ora e tornò a sedersi sul divano, riponendo nel proprio borsone il piccolo taccuino sul quale segnava idee e appunti per le canzoni; prese un respiro profondo arrotolandosi una ciocca riccia attorno all'indice dopo aver puntato un gomito sul bracciolo.
Durante la puntata avrebbero cantato Summer Splash, un brano allegro e frizzante come l'estate e per il quale erano stati scelti abbigliamenti colorati e sbarazzini; i membri del gruppo avevano da subito adorato le proposte per quel giorno.
Voltata la testa, lo sguardo di Nyx si scontrò con l'obiettivo di una delle videocamere che seguivano la band da diversi mesi, e la ragazza sussultò sorpresa.
«Cavolo!» esclamò portandosi istintivamente una mano al petto sentendo il cuore accelerare. «Che spavento.» mormorò prendendo fiato. Quando si riprese, si accorse delle risate beffeggiatrici rivolte a lei. «Ehi! Non è divertente comparire così all'improvviso solo per spaventarmi. E voi-» si girò di scatto verso il gruppo puntando loro il dito, «siete delle brutte, brutte persone: ridere in questo modo di una povera vittima.» concluse alzandosi per andare a prendere una bottiglietta d'acqua dal mini frigorifero presente nel camerino.
«Pensavo mi avessi vista.» si difese Hope seguendola con la videocamera.
Nyx la fulminò con gli occhi bevendo.
«No, non ti avevo vista» rispose. «Ero immersa nei miei pensieri.»
«A cosa pensavi?» domandò la videomaker.
Nyx si guardò intorno e sospirò.
«Al fatto che stiamo per esibirci da Ellen.» Un brivido le percorse le gambe scoperte, e sorrise abbassando il mento sino a sfiorare il petto. «Fino a un mese fa pensavamo fosse un obiettivo per grandi stelle e oggi ci siamo noi, ci siederemo su quel divano rosso e parleremo con lei. È tutto così-» non trovò l'aggettivo adatto. «Sono così emozionata che... ho la pelle d'oca.» e sollevò il braccio per dimostrarlo. «Spero solo di non cadere: è la mia paura peggiore.»
«Perché sai che potrebbe succedere.» commentò Robbie.
Il resto del gruppo scoppiò di nuovo a ridere e Nyx puntò lo sguardo ambrato in quello azzurro del membro più piccolo.
«So dove dormi, non provocarmi.» il tono fintamente minaccioso.
La tensione fu stemperata con quella risposta e mentre continuavano a scherzare tra loro, la porta del camerino venne spalancata da uno dello staff televisivo; Nyx non fu la sola a sobbalzare ma si riprese e restituì lo scherno, ridendo per prima. Robbie le si avvicinò e prese le mani tra le proprie, l'altra sorrise intenerita e con i pollici le accarezzò i dorsi con lentezza.
«Stiamo per cominciare. Seguitemi.» disse il responsabile dello staff.
Nyx annuì e si avviò per raggiungerlo, tenendo Robbie per mano; lanciò un'occhiata alla loro manager Stacy seduta su una sedia e interessata più al suo cellulare che alla situazione. La ragazza sospirò e scosse la testa mordendosi il labbro per non reagire, dopodiché, a testa alta, uscì dal camerino.
Raggiunsero il set dietro le due pareti scorrevoli che lo dividevano dal pubblico. Il team di parrucchieri e truccatori finì gli ultimi dettagli e i tecnici del suono fecero infilare gli auricolari e accesero i trasmettitori audio, dopodiché il gruppo rimase solo e si mise in posizione: Nyx, Johnny ed Andy in piedi al centro, Ryan e Robbie in equilibrio su un ginocchio in primo piano e Dylan e Morgan appena dietro.
Era una situazione eccitante e frenetica; quegli istanti sembravano passare così in fretta ma al tempo stesso anche così lenti. Johnny si accarezzava il braccio mentre Andy batteva il piede per terra; Morgan continuava a muovere le dita di entrambe le mani contro le cosce comese suonasse il pianoforte.
«Il mio cuore batte così forte che potrei avere un infarto.» commentò ridendo, Dylan.
«Il mio cuore non batte più.» rispose Ryan al suo fianco, come se fosse una competizione.
«Il mio cuore sta benissimo, invece.» si aggiunse Morgan.
Robbie si limitò a stringere il polpaccio di Nyx, la quale non si lamentò e sorrise leggermente a quel rituale. In quel momento sentirono la presentazione fatta da Ellen DeGeneres che fece battere ancor più velocemente loro il cuore.
«Com'è che vi chiamate?»
«Nyx e Robbie.»
«Io sono Dylan e lei Ryan.»
«Johnny, o Jo, se preferite.»
«Morgan.»
«Andy.»
«Beh... quindi... dobbiamo trovare un nome per il gruppo, no? Io ammetto che non sono il top in creatività, perciò non posso essere molto d'aiuto. Voi avete idee?» chiese Morgan.
«Forse è banale ma... se usassimo le iniziali dei nostri nomi?» propose Dylan.
«Sono sei consonanti e solo una vocale» fece notare alle altre, Nyx.
«Anche gli NSYNC avevano più consonanti che vocali.» constatò Johnny.
Nyx fece roteare lentamente gli occhi, riflettendo. Non voleva sembrare pignola e correggere tutto ciò che non riteneva corretto: sapeva che il nome della boy band citata era l'unione delle ultime lettere dei nomi dei suoi componenti e non dalle prime. «Okay... allora proviamo a metterle insieme.»
Dopo diversi tentativi, risultati tutti grotteschi alle loro orecchie, abbandonarono quell'idea. Seguì un momento di silenzio, disturbato solo dal ticchettio della biro di Dylan contro il plico di fogli scarabocchiati.
Andarono avanti per più di tre ore, tra conoscenza reciproca e pause, mentre lo sconforto serpeggiava tra loro. Avevano cominciato credendo fosse un lavoro veloce, di pochi minuti.
Nyx roteò il collo e si stiracchiò, poi guardò l'orologio appeso al muro.
«È quasi ora di pranzo. Vi va se facciamo una pausa e ci vediamo in mensa dopo?» propose.
«Sì!» esclamò subito Morgan.
«Ma sì... magari dopo aver mangiato lavoreremo in modo più lucido.» acconsentì subito Johnny.
Anche le altre risposte furono affermative, perciò Nyx si alzò e lasciò la stanza portando con sé la borsa termica dalla quale non si era ancora separata.
«Seven Scoop?»
«Perché siamo sette?» domandò Ryan.
«Beh, sì... e "scoop" come quello delle notizie.» affermò Morgan.
«È- interessante ma non credo che arriverà al pubblico.» borbottò Johnny, scartando l'idea.
«Io ho pensato a Purple Heart.» esordì Andy.
«Il "purple heart" non è una cosa militare?» domandò Dylan.
«Ah sì? Sembrava un nome carino.»
«Sì, si dà ai militari uccisi in guerra.» lesse dal suo cellulare Ryan.
«Già... non sembra appropriato.» ridacchiò Nyx.
«Tu hai qualcosa?» le chiese Johnny.
«Niente che mi convinca molto. Ho Black Vanilla... Snapping Guardian... Cherry Pops... e sono quelli meno peggio.»
«Cherry Pops?» si interessò Dylan.
«Sì, alla reception c'è una ciotola di caramelle alla ciliegia. Mi è tornato in mente ora.» spiegò.
«Cherry Pops.» ripeté. «Può essere un nome provvisorio, o anche no, giusto perché sono tipo le quattro del pomeriggio. Vi prego, finiamo!» propose cercando l'approvazione generale.
«Sinceramente preferisco Black Vanilla.» ammise Robbie, con l'approvazione di Morgan.
«Ma scusate, perché ci stiamo ancora sopra? Prima il signor Paters ci ha detto che se non scegliamo noi lo faranno loro!»
Lo sguardo di Nyx scattò in direzione di Ryan, sfarfallò gli occhi per poi corrucciare le sopracciglia. «Se ti danno la possibilità di scegliere qualcosa che riguarda la tua vita, devi coglierla, non aspettare che qualcuno lo faccia al posto tuo: potresti pentirti di non averlo fatto. Devi plasmare il tuo destino con le tue scelte e non con quelle di altri. Non dimenticarlo, okay?» disse raddrizzandola schiena. «Perché sei qui? Perché hai risposto all'annuncio della New Energy?»
«Mi piace ballare.» rispose Ryan dopo poco.
«Hai scelto tu, vero, di venire? O hanno scelto altri per te?»
«Ho deciso io.»
«Bene. Pensa alla frustrazione se non l'avessi fatto, se fossi stata costretta ad accettare una condizione. Non bisogna mai accontentarsi, ma afferrare, se necessario, quello che si vuole. Se ci danno la possibilità di scegliere, perché non farlo? Perché accontentarsi di ciò che ci danno gli altri? Quindi, ora scegliamo un nome: non sono disposta ad abbassarmi alla codardia di nessuno, capito? Sono qui per diventare una cantante di successo in un gruppo di successo; se per voi è lo stesso, andremo molto d'accordo insieme, in caso contrario... beh, questo non è il posto per voi: non voglio delle compagne che si facciano trascinare, ma delle compagne determinate.» concluse poi, guardando una ad una le altre, le quali annuironoleggermente intimorite. «Bene. Ora. Decidiamo un qualsiasi nome.»
«Io propongo Nyx come leader.» disse Robbie con gli occhi lucidi: era abituata a vedere l'amica parlare in quel modo, con quel fuoco, ed era sicura avrebbe guidato il gruppo al meglio.
La ragazza voltò la testa verso la minore e le sorrise con gratitudine accarezzandole una guancia e colpendole poi la punta del naso con il polpastrello dell'indice. Una ad una, le altre cinque concordarono convinte.
«Beh, così, senza conoscerci, come possiamo sapere che il nome adatto sia Cherry Pops o Black Vanilla?» parlò Andy.
«Possiamo sceglierne uno e tenerlo in modo provvisorio.» propose Dylan.
«E che sia!» esclamò Johnny ridendo. «Per ora...» aggiunse guardando dal basso la loro nuova leader.
«Una battuta per alleggerire l'atmosfera?» propose Ryan in direzione di Andy.
«Mh... così al volo... Allora... cosa fa un bambino in mezzo alla frutta?»
«Cosa?» chiesero in coro Ryan, Robbie e Nyx.
«Il cocco di mamma» rispose.
«Era davvero pessima» commentò Morgan per poi fare attenzione alla loro introduzione.
Andy riuscì nel suo intento di far sorridere e rilassare le ragazze, che stavano cominciando a percepire il nervosismo, inusuale dopo essere state addestrate quasi due anni a mantenere la calma in ogni tipo di situazione.
«Le nostre prossime ospiti sono sette ragazze californiane di sedici anni che hanno ottenuto già più di centomila stream online in un solo mese dal loro debutto. Sono qui per esibirsi con il loro primo singolo Summer Splash, date il benvenuto: loro sono le Universe!» parlò Ellen DeGeneres.
[1]Dansing: un programma televisivo in cui gli artisti si esibiscono dal vivo; il nome è un incrocio tra 'Dance' e 'Sing'.