Saved 2. || Harry Styles.

By Luisslovesu

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<< Harry Styles è libero. La pena di dieci anni è stata ridotta ai cinque. L 'udienza è sciolta. >&g... More

Prologo.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15.
Capitolo 16
Capitolo 17
COMUNICAZIONE
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
avviso.
I'M BAACK
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 27
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
spazio autrice.
Capitolo 34.
Epilogo.
spazio autrice

Capitolo 26

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By Luisslovesu

Meredith's pov.



" Dove hai intenzione di portarmi? " chiesi al ragazzo di fianco a me, sul divano.

" Hai capito bene, andiamo alla Filton Academy, dopo aver cenato ovviamente. " Disse alzandosi e prendendo in cucina dell' acqua dal frigorifero.

" Oh ma quindi vuoi andare a trovare i professori? " Chiesi sistemandomi meglio sul divano. Lui ad un tratto fece spuntare la sua testa dalla porta, alzando un sopracciglio.

" Spero che scherzi. Sai quanto me ne frega dei professori. " Disse ridendo e tornando da me.

" Voglio andare lì per divertirci, sai..vedere le nostre stanze, la mensa, di tutto. "

" Tipo una gita turistica. " Dissi sorridendo. Lui mi guardò cercando di non ridere.

" Sì amore, ti farò fare una lunga gita turistica. "

Sapevo cosa aveva in mente quel pervertito, stranamente non lo ha detto in maniera tanto esplicita ma dalle parole usate in quel momento si capiva benissimo cosa voleva fare.

Scossi la testa per poi alzarmi e andare in cucina, per preparare il pranzo.

" A che ora hai intenzione di partire oggi? "

" Non lo so, poi mi regolo con gli orari. " Disse, dopo di che mi annunciò che si sarebbe andato a fare una doccia. Annuii per poi continuare a cucinare.

Non appena mi dedicai alla cucina lo vidi spuntare sulla porta con un solo asciugamano lungo il bacino.

" Ti va di fare un bagno con me? " Mi chiese avvicinandosi. Era completamente asciutto e ovviamente lo fece di proposito a mettersi solo un misero asciugamano intorno alla vita. Tutto per farmi 'sbavare', come diceva lui.

" No, devo cucinare. Non ho molto tempo. "

" Ne sei sicura? " Mi chiese dandomi un bacio sul collo.Chiusi gli occhi beandomi di quel tocco meraviglioso, ma poi mi ricomposi. Dovevo cucinare, per far sesso avevamo tutto il tempo del mondo.

" Non sai che ti perdi. " Disse posando una mano sul mio sedere e stringendola leggermente, ma con passione.

Lo scacciai via, a malincuore, per poi vederlo andar via ridendo.

Era un tale bastardo, ed io in quel momento ero eccitata.

Tutta colpa sua.





" Sai, non ho mai avuto l' obbligo di far addormentare una persona con la forza, solo perché parlava troppo. Sei il mio primo caso. "

Scossi la testa non riuscendo pienamente a capire cosa stesse succedendo intorno a me. Ma quando aprii gli occhi e vidi davanti a me una chioma rosa, e non una marrone ricordai tutto ciò che c' era da ricordare. Iniziai ad agitarmi notando, per giunta, che erano sol le cinque del mattino e ancora nessuno era venuto a salvarmi.

Avevo bisogno di qualcuno, avevo bisogno che mi tirassero fuori da lì, avevo bisogno di Harry.

Del mio Harry.

Perché dovevano capitare sempre tutte a noi? Infondo eravamo una coppia come tante, diciamo.

" Hai capito cosa ti ho detto? " Il ragazzo che ora si sedette vicino a me mi guardò con uno sguardo a dir poco terribile. Scossi la testa non avendo effettivamente capito quello che avesse detto dato che i miei pensieri erano tutti indirizzati ad Harry e alla speranza che mi venisse a salvare.

" Ho detto cosa vuoi per colazione, dato che non mangi da un po'. "

" Non ho fame. " Spostai lo sguardo da quel ragazzo per poi concentrarmi sulle mie gambe e sul fatto che fossero quasi tutte scoperte. Dannazione.

A causa delle mani legate non potevo nemmeno darmi una sistemata.

" Oh, andiamo. Adesso non fare l' offesa e dimmi cosa vuoi, potresti sentirti male. " Spostai lo sguardo verso di lui alzando un sopracciglio.

" Già sto male di mio, a causa tua. Quindi evita di fare quello che se ne frega di cosa mi succede. " Non appena finii di parlare scoppiò a ridere. Fui ancora più confusa dato che io non ci vedevo nulla di divertente in quello che avevo appena detto.

" Smettila di fare la santarellina. Adesso ti porto un cornetto, arrivo subito. " Lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle. Buttai giù un sospiro di sollievo per poi posare la testa sul cuscino. Chiusi gli occhi per un momento.





" Come sto ? " Chiesi entrando in salotto, dove Harry mi aspettava per andare via. Non appena si voltò, lo vidi aprire leggermente la bocca.

" Wow.. sei.. wow. " Risi notando il suo imbarazzo per poi raggiungerlo. Gli diedi un bacio sulle labbra per poi seguirlo verso l' uscita.

Dopo un lungo viaggio in macchina arrivammo a destinazione. Il posto era un ristorante, non molto lontano dal campus, dato che la lontano lo intravidi, e tutto sommato era molto bello e soprattutto grande e ricco di luci e luminosità.

Mi piacque un mondo stare in quel ristorante. Le persone furono con noi molto gentili, ci trattarono come se fossimo di alto rango e non ci fecero mancare nulla. Ogni tanto ringraziavo Harry per la splendida serata che mi aveva organizzato, fu fin troppo dolce con me.

Lo apprezzai davvero molto, soprattutto dopo tutto quello che accadde, apprezzai il suo modo di fare e di comportarsi. Stava facendo di tutto pur di apparire il gioiello che era.

" Non appena avremo finito di cenare ti porto al campus, infine ho un' ultima sorpresa per te. " Disse facendomi l' occhiolino.

" Un' altra? " Chiesi sorpresa. Lui annuì semplicemente.





" Harry è così fortunato ad avere una ragazza come te. " Michael si sedette vicino a me. Posò la sua mano sulla mia caviglia scoperta per poi andare sempre più su.

" Sei così morbida, innocente, ed hai un viso così.. paradisiaco. Quel ragazzo deve divertirsi un bel po' con te, eh? " Chiese alzando un sopracciglio.

Io scossi la testa non rispondendo. A quel disgustoso ragazzo non avrei detto nulla, non meritava la mia parola. Mi voltai dall' altra parte e mi dedicai a pensare ad Harry.




" Sai, non pensavo che avresti mai fatto una cosa del genere. "

" Esatto. Non so nemmeno io perché lo sto facendo. "

" Lo fai perché sai che se avessi detto di no saresti rimasta lì da sola ad aspettare me. " Disse lui sorridendomi e non lasciandomi la mano nemmeno per un secondo.

Quella sera avrei fatto di tutto per lui, perché era la nostra serata, e volevo che andasse al meglio.

" L' ho fatto perché ti amo, deficiente. " Dissi dandogli una pacca sulla spalla e proseguendo verso quella che doveva essere la mia vecchia stanza del college.

Non sapevo il motivo per cui non ci fosse nessuno in quel campus quel fine settimana, ma Harry mi spiegò che l' intero campus era andato a fare varie gite, per una settimana. E sarebbero tornati tutti solo il lunedì mattina, verso l' ora di pranzo. All' inizio non credetti molto alla sua storia ma alla fine decisi di fare quello che mi chiese, ripeto, per la nostra serata.

Non appena girammo la maniglia della mia stanza, ed entrammo dentro, un piccolo ricordo invase la mia mente...

" Cazzo, questa camera me la immaginavo uno schifo. Ma sembra essere accettabile." disse Marie girandosi verso di me come per avere la mia approvazione alle sue parole.

" Si hai ragione. Non è male per noi due" la vidi sorridere ma poi notai che di letti ce ne erano tre e lo stesso valeva per gli armadi.

" Ehm.. penso che ci sarà un' altra ragazza con noi. " disse Marie con segno di delusione nelle sue parole.

" Va bene dai, non è poi così male come cosa."

***

" Ehi ciao, voi dovete essere le mie due compagne di stanza. Io sono Stesi." disse la ragazza davanti a noi porgendoci la mano. La prima che la strinse fui io.

" Il piacere è mio. Io sono Meredith, lei è Marie. " dissi indicando la mia amica che si limitò solo a sorridere alla ragazza.

" Sono contenta di essere in stanza con voi."

" Anche noi."

Scossi la testa cercando di non ricordare tutto quello che successe lì, le prime settimane, ero così felice, ero diversa e le cose soprattutto erano completamente differenti da come lo erano in quelle settimane, dopo tanti anni.

Harry chiuse la porta alle nostre spalle per poi guardarmi e sorridermi.

" Cos' hai da sorridere? " Chiesi posando le mie braccia intorno al suo collo.

" Rido perché riesco a percepire la tua agitazione da un metro di distanza. "

" Lo so, ma.. sono un po' in ansia, insomma.. potrebbe vederci qualcuno." Lui scosse la testa per poi prendermi il viso tra le mani.

" Quando ti dico che devi fidarti di me, devi farlo. " Sussurrò dolcemente. Io annuii e dopo due secondi le mie labbra furono sulle sue.





" Porca miseria Meredith! Smettila di stare stra le nuvole ed ascoltami quando parlo. " Ad un tratto sentii Michael urlare. Il suo viso era rosso di rabbia e le sue mani erano strette in un pugno.

" Non so davvero cosa fare con te. Ti conosco così poco, alla fine. "

" Poco? Sai perfino in nome della mia migliore amica. " Dissi alludendo al momento in cui mi disse di aver ingannato gli altri dicendo loro che sarei andata a dormire da una mia amica.

" Quello me lo ha detto Ashton. So che siete molto amici e che abitate anche vicino, quindi qualcosa la sono venuta a sapere. " Disse facendomi l ' occhiolino. Era così disgustoso.

" Dove ci troviamo ? " Chiesi io.

" Siamo nel bel mezzo del nulla. E' un bosco, vicino ad un campus. Qui non ci troverà nessuno. " Ad un tratto un pensiero invase la mia mente.



" Non avrei mai pensato che mi avresti portata qui. Il nostro posto. " Dissi abbracciando il mio meraviglioso ragazzo che in quel momento mi sorrideva. Ed era così bello quando lo faceva.

" Sono felice che ti sia piaciuta come sorpresa. Ho cercato di fare del mio meglio. " Disse prendendomi la mano e facendomi camminare, insieme a lui, verso il bosco. Dopo nemmeno due minuti raggiungemmo la nostra meta. Il bosco era sempre quello. Il lago che trasmetteva luce attraverso la luna che rifpetteva su di esso, gli uccelli che volavano tra albero ed albero. Era tutto come prima, tutto perfetto.

Ma non appena mi voltai verso la mia sinistra notai, non più degli alti alberi che facevano da ombra su di noi, ma un' abitazione. Una piccola abitazione che non avevo mai visto prima.

" Da quant' è che hanno messo su questa cosa? " Chiesi voltandomi verso Harry.

" Da un po'. "

" Potremmo venire ad abitare qui, sarebbe bello. " Dissi sorridendo. Lui mi guardò per poi avvicinarsi a me e darmi un dolce bacio sulle labbra.

" Potremmo prendere in considerazione l' idea. "


Non poteva davvero essere quel posto. Se era così per davvero, Harry non mi avrebbe mai trovata.



Harry's pov.


" Liam devi dirmi cosa cazzo devo fare perchè giuro che non so da dove partire, non so come fare, aiutami cristo. " Camminai davanti e indietro per il salotto di Liam e Marie. Quella sera Meredith era andata a cena con i suoi compagni di lavoro, poco dopo mi disse di andarla a prendere e infine disse che aveva cambiato idea e che poi sarebbe andata a dormire da Marie.

Poteva essere credibile se non fosse stato per il fatto che con Marie non era tornata a parlarci come prima, quindi era impossibile il fato che andasse a dormire da lei. Non era da Meredith, no.

Prima di andare a casa di Liam mi fiondai al ristorante per vedere se fosse lì. Ma non appena entrai non la vidi, però riconobbi una persona.

Mi avvicinai al loro tavolo per poi chiedere dove fosse e i due mi dissero che era andava via, dalla sua amica.

Li lasciai stare per poi andare da Liam.

Quando andai a casa di Liam loro mi dissero che Meredith non li aveva avvisati e quindi erano all' oscuro di tutto.

Lei non era al ristornate, a casa di Liam non c' era e per di più non rispondeva alle mie chiamate.

La mia ragazza era scomparsa.

" Prima di tutto vedi di stare calmo. Dobbiamo trovare ogni singolo indizio che ci possa portare ad una conclusione. " Scossi la testa sedendomi sul divano, vicino a Neil.

Lo chiamò Marie per sapere se l' aveva sentita o meno, e lui ovviamente diede una risposta negativa,e dopo due minuti arrivò a casa dei due ragazzi. Mi riempì di domande, ma ancora non aveva capito che non poteva dargli nessuna risposta.

Nemmeno io sapevo che fine aveva fatto Meredith, dannazione.

" Dobbiamo trovarla il prima possibile, altrim- " Ad un tratto qualcuno suonò al campanello. Liam corrugò la fronte non sapendo chi fosse a quell' ora. Erano le due del mattino.

Liam andò ad aprire la porta, Marie era fin troppo concentrata a trattenere le lacrime.

Quando aprì una ragazza dai capelli biondi e gli occhi chiari si fiondò in casa.

" C-Ciao ragazzi. Sono un' amica di Meredith. Sono Lorely. " La riconobbi subito. Mi alzai per andarle vicino.

" Meredith è scomparsa. " Dissi a denti stretti e con i pugni serrati.

" Lo so, ma forse so anche chi potrebbe essere la causa di tutto ciò. "



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WEILAA

so che il capitolo non è lunghissimo ma oggi sono particolarmente stanca e non ho affatto voglia di continuare a scrivere. Il prossimo capitolo sarà ricco di colpi di scena davvero inaspettati. spero che tutto questo non vi confondi le idee e che vi piaccia come stia andando. spero che commentate in tanti, lo desidero davvero molto.

- se qualcuno non riesce a distinguere bene i flashback basta che me lo dica così cercherò di migliorare. ad ogni modo la scrittura in corsivo rappresenta i fb e anche i due vecchi avvenimenti che accaddero a Meredith quando arrivò al college per la prima volta.

- poi vorrei dirvi grazie per i 10k follower. siete davvero dolci con me e lo apprezzo molto.

infine chiedo scusa se ci sono errori ma non ho avuto il tempo di correggere.

alla prossima.

-Luisa

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