Be Unstoppable

By Lilyred__

1.4M 53.1K 79K

"I giocatori di hockey hanno il fuoco nei loro cuori e il ghiaccio nelle loro vene" ❄︎ Kelsey Cooper ha dicia... More

𝑾𝒆𝒍𝒄𝒐𝒎𝒆
CAST
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
𝑺𝑬𝑪𝑶𝑵𝑫𝑨 𝑷𝑨𝑹𝑻𝑬
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36

Capitolo 10

33.9K 1K 1.6K
By Lilyred__

Per avere qualche informazione in più e magari degli spoiler inediti dei prossimi capitoli seguitemi anche su Instagram.🫶🏻

INSTAGRAM DELL'AUTRICE: Lilyredstories❄️

Matthew

Un millimetro.

Un millimetro dalle sue labbra carnose.

Un millimetro di distanza dalla sua bocca.

Un solo e insulso millimetro ci separa.

Potrei avvicinarmi e schiantare le mie labbra sulle sue per poi assaporarne ogni centimetro.Questo vorrei fare in questo momento, dannazione.

Poi la sbatterei contro questo scaffale facendo cadere a terra tutti gli spray per pulire e le altre cazzate varie, poi le alzerei la gamba e comincerei a baciare ogni centimetro del suo corpo.Il collo, le braccia, gli zigomi.Tutto.

Una cosa però non l'avevo calcolata.

Kelsey Cooper mi ha appena tirato uno schiaffo.Non ci credo.

Ha tirato uno schiaffo.A me.

Roba da matti.

<<Ti ripeto Leblanc, sai quel mi dispiace dove te lo puoi ficcare?>>sorride prendendomi in giro per poi liberarsi del mio corpo appiccicato al suo con una scrollata di spalle.

Le mie labbra si piegano in un ghigno.<<Sono stato un'idiota, mi dispiace per tua madre>>

Le mie sono parole sincere, se avessi saputo di sua madre sicuramente non avrei fatto quella stupida battuta.Sono un coglione e forse..ho detto forse, quello schiaffo un po' me lo sono meritato.

Questa ragazza è fuoco allo stato puro.

<<Smettila di compatirmi, non serve>>scuote la testa appoggiandosi alla porta chiusa dello sgabuzzino.

<<Saró anche uno stronzo ma non sono un pezzo di merda Cooper>>la rimprovero socchiudendo gli occhi e mettendomi le mani in tasca.

Sta indossando una semplice tuta.Inutile dire che sarebbe attraente anche con una busta della spazzatura in testa.I capelli sono legati in una coda alta ben tirata e in questo momento ho solamente voglia di tirargliela per poi piegarla contro ogni superficie possibile di questo squallido magazzino.

Cooper non hai idea contro chi ti sei messa.

<<Non sei soltanto uno stronzo Leblanc, sei il più stronzo di tutto il pianeta>>puntualizza sogghignando.

Da quando ci conosciamo mi avrà dato dello stronzo all'incirca..duecento volte.È un cazzo di record.

<<Come ti pare, ti ripeto che mi dispiace>>le mie labbra si arricciano in una smorfia.Io che chiedo scusa a qualcuno?

Un evento molto raro, sarà successo soltanto una volta in tutta la mia vita quando "per sbaglio" ho rotto il naso a un ragazzino quando avevo dieci anni.In mia discolpa posso dire che quel tipo mi rompeva il cazzo ogni singolo giorno e per farlo smettere ho sentito il bisogno di dargli una bella testata sul naso.Risultato?Sono stato denunciato a solo dieci anni ma grazie al cognome Leblanc il padre del ragazzo ha subito ritirato la denuncia.

<<Ti costa proprio dire quella parola eh?>>mi canzone lei sistemandosi la coda di cavallo davanti facendola ricadere sulla spalla.

Ridacchio mordendomi il labbro inferiore.<<Si quindi non lo ripeterò>>

<<Ti senti meglio dopo avermi chiesto scusa?>>mi prende in giro inarcando un sopracciglio.

<<Non è questione di sentirsi meglio Cooper, sono stato un coglione a dire quella cosa ma non immagino che tua madre fosse..>>lascio la frase in sospeso.

Diciamo che non ho un buon rapporto con questa parola.So che se voglio diventare medico allora dovrò averci a che fare ma per ora non voglio pensarci.Il mio sogno è rinchiuso per ora dentro un cassetto e la chiave per aprirlo ce l'ha soltanto mio padre.Il vecchio Leblanc.

Lui decide sempre su tutto.Su ogni cosa della mia vita.Ha deciso che sport dovevo fare, la scuola a cui dovevo andare e infine la ragazza che dovevo avere al mio fianco.

Non ho mai preso neanche una decisione in tutta la mia vita.Sono la promessa dell'Hockey canadese e sarà così per sempre a meno che io non mi ribelli contro George Leblanc.

<<Morta?Puoi dirlo non è mica un segreto di stato>>scuote la testa lei ma anche se continua a fare la dura vedo i suoi occhi farsi lucidi pian piano.

<<Sai cosa intendo>>borbotto distogliendo lo sguardo.

Ora che Kelsey è di fronte a me con gli occhi lucidi mi sta venendo soltanto voglia di..no.

Non posso.

Stavo veramente per dire "abbracciarla"?

Ma che cazzo mi prende?

Mi sono rammollito?

<<Scuse accettate Leblanc, aspetta..sei stato te?>>sbarra gli occhi e assume un'espressione che mi fa quasi paura.

Ridacchio.<<A fare?>>

<<A farmi chiamare dall'alto parlante>>mi guarda di sottecchi.

<<Può darsi>>scrollo le spalle fissandola.

<<Mio padre si arrabbierà>>asserisce con voce incerta.

<<Tuo padre non è comunque un mio grande fan>>sogghigno.

<<Aspetta brutto stronzo, scuse un cazzo..la scritta sopra l'entrata della scuola.Sei stato tu?>>ringhia tra i denti.

Kelsey combattiva è tornata più forte di prima.

Avevamo avuto dieci minuti di tranquillità e ora devo mettermi di nuovo a litigare con lei.

Che palle.

<<Non sono stato io>>continuo a fissarla dritta negli occhi.

Ed è vero.Per una volta Matthew Leblanc non c'entra niente con questo scherzo.La cosa che mi fa infuriare ancora di più è che qualcuno si sia permesso di fare una cosa del genere sotto al mio naso.Devo assolutamente scoprire chi diavolo è stato.

<<Si certo ed io sono vergine.Dimmi la verità Leblanc cazzo>>impreca sbattendo un piede a terra.

<<Non sono stato io Cooper, non avrei problemi ad ammetterlo, ormai dovresti conoscermi no?Aspetta quindi non sei vergine?>>ironizzo ridacchiando tra me e me.

<<Non sono una suora Leblanc e poi non ti conosco abbastanza da poter dire che non sei stato tu>>le sue labbra si arricciano in una smorfia.

<<Se ti dico che non sono stato io allora è così Cooper, se ti fa sentire meglio scoprirò chi ha fatto quella scritta>>borbotto tra i denti mettendomi le mani in tasca.

<<Sei stato tu, ecco chi è stato!>>urla avvicinandosi a me puntandomi un dito contro il petto.

<<Ogni volta cerchi il contatto fisico tesoro, non riesci a starmi lontana>>la prendo in giro afferrandole il dito che mi ha puntato sul petto catturandolo con la mia mano.

<<Mi fai ribrezzo Leblanc>>mi sfida a testa alta.

Ridacchio e le catturo il mento tra l'indice e il pollice.<<Certo, i brividi che hai in questo momento sono perché ti faccio ribrezzo?>>

<<Si, ho i brividi perché mi fai schifo>>il suo labbra trema dal nervoso.

Lei però sa meglio di me che questi brividi li ha soltanto per merito mio.Il suo corpo reagisce in un modo incantevole al mio tocco.È questo l'effetto che le faccio.Non ne è molto contenta ma non può reprimere i suoi sentimenti.Odio e Tentazione, queste sono le emozioni che prova Kelsey Cooper.

<<Certo, è chiaro>>sogghigno e la supero andando proprio dietro di lei per accarezzarle il collo<<Brividi di ribrezzo quindi Mh?>>

<<Leblanc giuro che ti tiro una gomitata nello stomaco>>risponde con un ringhio.

Lo farebbe davvero?Cazzo si.

Ridacchio e torno davanti a lei.<<Non sono stato io>>

<<Cazzate>>tossisce lei.

<<È la verità>>ringhio avvicinandomi a lei.

<<Perché dovrei crederti?>>ribatte lei inarcando un sopracciglio.

<<Perché sai che sto dicendo la verità>>le mie sopracciglia si corrugano.

<<Hai ragione, forse non sei stato tu>>annuisce distogliendo lo sguardo da me.

<<Guardami>>sbotto prendendole il mento per farla voltare verso di me ed obbligarla a guardarmi.

<<Che cazzo vuoi?>>sbuffa lei fissandomi.

<<Voglio che tieni questa tua bella boccuccia chiusa, lo puoi fare?>>le mie labbra si piegano in un ghigno diabolico.

<<Non è possibile, mi spiace.Tu invece puoi ficcarti la tua bella mazza da hockey in quel bel posto?>>

Questa ragazza finirà per uccidermi cazzo.

<<Dio santo Cooper, poverino il ragazzo che si metterà con te cazzo>>scuoto la testa.

Povero ragazzo che dovrà combattere con questa bomba ad orologeria.

<<Fortunato volevi dire anche perché se mai troverò un ragazzo disposto a sopportarmi allora me lo sposerò>>ridacchia lei scostandosi dal mio tocco sul suo mento.

<<Non credo ci sia un ragazzo sul pianeta terra con così tanta forza di volontà per sopportare una ragazzina insolente come te>>la sbeffeggio sorridendo.

<<Tu fatti i cazzi tuoi>>sbotta lei tirandomi uno spintone.

<<Sei esilarante>>ridacchio.

<<Matthew Leblanc nell'ufficio del preside>>borbotta una voce all'altoparlante.

Cazzo, ci mancava solo Cooper Senior.

<<Qualcuno è nei guai>>mi canzona lei.

<<Sta zitta>>la fulmino con lo sguardo.

<<Sará per la scritta, avrà visto qualche telecamera>>sorride soddisfatta.

<<Cazzo le telecamere!>>urlo in preda al panico.

<<Sei stato così stupido da non sapere che ci sono le telecamere all'entrata?Oddio sei un cretino>>scuote la testa lei ridacchiando.

<<Dalle telecamere si vedrà che non sono io genio>>mi tocco la tempia con un dito.

<<È meglio che vai, a papà Cooper non piace aspettare>>inarca un sopracciglio.

Sto per aprire la porta quando Kelsey mi blocca per un braccio.<<Aspetta, esci prima te e poi esco io va bene?>>

<<Questa si che è bella, tu che ti vergogni di me?>>inclino la testa da un lato per guardarla meglio.

<<Non voglio essere collegata a te>>mi punta un dito contro<<E se qualcuno ci vedesse uscire insieme da qui penserebbe che abbiamo..>>

<<Scopato?Fidati tesoro, se avessi scopato con me usciresti in altre condizioni>>le faccio un occhiolino ed esco dallo sgabuzzino lasciandola lì imbambolata.

Comincio a camminare verso l'ufficio del preside.In due settimane ci sono andato già due volte, credo sia un record assoluto.

Se Olsen non si muove giuro che gli spacco il naso.

<<Leblanc>>mi sento richiamare.

Oddio ancora lei.

È come una piattola di cui non riesci a liberarti dannazione.

<<Che stracazzo vuoi Cooper?>>sbotto infastidito continuando a camminare.

Lei mi raggiunge correndo.<<Se non sei stato te diglielo, ti crederà>>

<<Ma dai?>>la prendo in giro con un tono sarcastico.

<<No intendo..>>

Mi volto verso di lei così in fretta che inciampa sui suoi stessi piedi e sono costretto a sorreggerla dai fianchi per non farla cadere.

<<Ti preoccupi per me Cooper?>>sogghigno accarezzandole la guancia.

<<Che schifo>>risponde lei con un finto conato di vomito.

<<Allora lascia fare a me e non rompermi i coglioni>>sorrido ricominciando a camminare.

<<Digli che non sei stato te>>ripete lei seguendomi.

<<Oddio Cooper ho capito>>ringhio tra i denti.

<<Ma se non sei stato te allora..>>

<<Non lo so>>sbotto girandomi di nuovo verso di lei<<Ora tu te ne rimani buona qui ed io vado a scoprire che cazzo è successo, chiaro?>>

Kelsey sbatte le palpebre.<<Devi essere sempre così distopico cazzo?>>

<<Si ora se non ti dispiace, avrei una ramanzina da subirmi>>alzo gli occhi al cielo e riprendo a camminare.

I suoi passi dietro di me sono così fastidiosi.

<<Perchè mi stai seguendo?>>sbotto con uno sbuffo sonoro.

<<Mi hai fatto saltare il test della prima ora, se torno in classe subito me lo farà fare ed io non sono un cazzo>>sospira.

<<E quindi devi venire a rompere il cazzo a me?>>

Questa ragazzina finirà per farmi impazzire, completamente.

<<Che cosa dirai a mio padre?>>domanda ancora.

Alzo gli occhi al cielo ignorandola completamente e continuando a camminare.

<<Leblanc..>>

<<Sta zitta, non lo ripeterò un'altra volta Cooper>>la ammonisco con voce sprezzante.

<<Ma...>>

Dio.

<<Hai due possibilità Cooper>>mi volto verso di lei fronteggiandola con la mia altezza<<O stai zitta oppure ti faccio stare zitta io in un altro modo>>

Kelsey apre la bocca per parlare per poi richiuderla subito dopo.

Annuisco soddisfatto e cammino fino all'ufficio del preside.Guardo la targhetta e busso sulla porta per poi sentire una voce tuonante dalla altra parte della stanza che mi sta invitando ad entrare.

<<Preside Cooper>>borbotto entrando e chiudendomi la porta alle spalle.

<<Leblanc, che grande dispiacere>>risponde il preside seduto sulla sedia girevole di spalle alla scrivania.

<<Cosa posso fare per lei?>>domando avvicinandomi.

Lui con uno scatto rotea con la sedia girandosi verso di me.<<Prego, si sieda>>

Mi siedo di fronte a lui e lo guardo dritto negli occhi.

<<Credevo di essere stato chiaro Leblanc, niente più scherzi.E invece cosa mi ritrovo stamattina?Una scritta indecente sopra l'entrata principale del college>>scuote la testa.

<<Preside..>>

<<Non mi interrompi>>alza un dito per ammonirmi<<In questo video che hanno ripreso le telecamere è chiaro che sia lei signor Leblanc.Poteva nascondersi meglio comunque>>

Mi gira il monitor del computer e rimango a bocca aperta.Nel video si vede chiaramente un ragazzo che indossa una felpa della squadra di hockey, la mia stessa altezza e persino le mie stesse scarpe.Un ragazzo identico a me.Il problema è che non sono io.Leggo l'orario in cui è stato ripreso: mezzanotte e venti.Io ero con Kelsey in quel momento ma se glielo dicessi probabilmente peggiorerei soltanto la situazione.

<<Allora?Qualcosa dire Leblanc?>>mi incalza il preside con un sopracciglio inarcato.

<<Il video è stato fatto a mezzanotte e venti, io non ero lì in quel momento>>riesco a dire con un filo di voce.

<<Non prendiamoci in giro Leblanc, le telecamere parlano chiaro e lei a mezzanotte e venti era proprio qui ad imbrattare l'entrata con una squallida bomboletta spray>>sbuffa rigirando il monitor verso di lui.

<<Io non ero lì in quel momento>>ribatto ancora con tono fermo.

<<E allora dov'era?>>alza la voce lui fulminandomi con lo sguardo.

Silenzio.

Dovrei dare Kelsey in pasto a suo padre per proteggermi ma una parte di me non vuole farlo.Se lo facessi allora se la prenderebbe con lei e questo non posso proprio permetterlo.

Sto davvero proteggendo quella ragazzina insolente?

<<Come pensavo, ho già parlato con il coach Smithy e non giocherai la partita di venerdì contro i Parks>>borbotta il preside.

<<Cosa?Lei non può..>>comincio a dire con gli occhi sgranati.

<<Invece sì che posso>>sbotta il preside alzando ancora la voce.

<<Era con me>>

Una voce alle mie spalle mi fa rabbrividire.

Kelsey Cooper è appena entrata dalla porta alle mie spalle e mi sta salvando il culo cazzo.

<<Kels..che cosa?>>domanda il preside con gli occhi socchiusi e la bocca semi aperta.

<<Matt..Leblanc era con me>>

Mi volto verso di lei che continua a fissare suo padre con quei occhi innocenti che mi fanno venire una voglia assurda di..devo pensare a lei in quel modo anche in questi momenti?

<<Era con te?>>replica lui con voce tremante.

Kelsey annuisce.<<A mezzanotte e venti era con me, mi ha riportato la felpa che mi ero dimenticata al locale e mi ha accompagnata a casa>>

<<Lo stai coprendo Kels?Quanto ti ha dato per colpirlo?>>sbotta il preside alzandosi dalla sedia.

<<Secondo te mi lascio corrompere papà?Io?>>ribatte lei strabuzzando gli occhi.

<<Se così stanno le cose allora siamo apposto Leblanc, può andare>>il preside mi congeda alzando una mano.

Mi alzo dalla sedia e senza aggiungere altro mi allontano seguito da Kelsey.

<<Kels, tu resta>>ringhia suo padre.

Lei si blocca, mi rivolge uno sguardo strano da decifrare e torna sui suoi passi.

<<Buona giornata preside Cooper>>

Detto questo chiudo la porta e rimango lì a fissarla per qualche istante.Kelsey mi ha appena salvato il culo con suo padre.Perché?

Vorrà sicuramente qualcosa in cambio.Deve essere questo il motivo.Stará architettando la sua vendetta.Deve essere così.

Scuoto la testa per scacciare via il pensiero e guardo l'orario dal telefono notando che sono le nove in punto.A quest'ora ho lezione di farmacologia.La più pallosa di tutte.

Cammino per i corridoi del college che pullulano di gente che si preparano per andare nelle proprie aule.Arrivo finalmente nella classe di farmacologia e mi siedo agli ultimi banchi come al solito.

Non mi scomodo neanche a portare quaderni e penne perché ho una memoria di ferro e questo i professori lo sanno.

Prendo il cellulare dalla tasca e ci sono dei nuovi messaggi sul gruppo dove ci siamo io, Ryan ed Axel.

GANG HOCKEY

Ryan:Matt?Abbiamo sentito che il preside ti ha convocato.Che cazzo è successo?

Axel: È per la scritta, sei andato senza di noi stanotte?Roba da non credere.Le cazzate le facciamo sempre insieme!

Ryan: Sta zitto Ax.

Axel: ti spacco il naso Ry

Io: Vi racconto dopo.

Apro subito dopo il messaggio di Alison.

ALISON

Mat?tutto apposto?

Tutto apposto piccola, ci vediamo dopo l'allenamento.

Rimetto il telefono in tasca e dopo qualche secondo entra il prof di farmacologia.

<<Salve ragazzi, oggi faremo una breve spiegazione generale del termine farmacologia che è anche il nome della mia materia>>comincia a spiegare il professore girandosi verso la lavagna.

<<Leblanc>>bisbiglia una voce.

Un ragazzo è girato verso di me.

Lo fisso intimorendolo con lo sguardo.

<<Ma è vero che la Cooper ti ha lanciato una bottiglia di pipì in testa?>>

Ma che cazzo?

Ma.che.cazzo?

<<Chi cazzo te lo ha detto?>>sussurro a denti stretti.

Il ragazzo sbarra gli occhi e torna a seguire la lezione del professore.

A quanto ho capito Kelsey è diventata una sorta di icona della scuola soltanto perché è l'unica che ha abbastanza palle da rispondermi e provocarmi.

Mi domando se..

Prendo il cellulare e tenendolo sotto il banco per non farmi vedere, le mando un messaggio.

ROMPICOGLIONI

Allora?Sei in punizione Cooper?

Rimetto il cellulare in tasca e continuo a seguire la lezione.

<<In base al tipo di azione farmacologica indotta, i farmaci si classificano in questi seguenti gruppi>>comincia a dire la prof indicando sulla Lavagna alcune parole che ha scritto poco prima.

<<Sintomatici..qualcuno sa di cosa parlo?>>chiede.

Ovviamente tutti tacciono.

<<Sono farmaci che agiscono sui sintomi della malattia quindi ad esempio degli antinfluenzali>>

Lo sanno anche i bambini di quattro anni prof.

<<Poi abbiamo i causali o eziologici>>continua a spiegare<<che agiscono sulla causa della malattia ad esempio come fanno gli antibiotici>>

Noia.

Noia.

E ancora noia.

Il mio cellulare vibra e lo tiro fuori dalla tasca in mezzo secondo.

ROMPICOGLIONI

Punizione?Peggio.

Cioè?

Ora mio padre pensa che io e te abbiamo una sorta di storia cazzo.

*faccina che vomita*

Sei l'unica a pensarla in questo modo.

Sono l'unica a non cadere ai tuoi piedi Leblanc.

Perché mi hai salvato il culo?

Era giusto così.

Che cazzo vuoi in cambio?

Niente, tu a quell'ora eri con me e non mi sembrava giusto che non giocassi la partita per una cosa che non hai fatto.

Non ti ringrazierò.

Vaffanculo.

<<Leblanc?>>la voce della professoressa mi fa sobbalzare.

<<Cosa c'è?>>sbuffo rimettendomi il telefono in tasca.

<<Stavamo parlando dei farmaci Sostitutivi, mi sa dire a cosa si rivolgono nello specifico?>>mi domanda la prof inarcando un sopracciglio.

<<Si occupano di ripristinare le funzioni dell'organismo alterate dalla malattia>>rispondo annoiato stravaccandomi sulla sedia.

<<Ad esempio?>>mi sfida lei.

<<Insulina>>borbotto sfidandola.

La prof mi fissa di sottecchi per poi ricominciare con la spiegazione.

Quando finalmente la lezione finisce mi alzo in fretta e furia per andare all'ennesima lezione noiosa.Non per vantarmi ma so già tutti gli argomenti a memoria.

<<Signor Leblanc>>mi blocca la prof.

<<Posso aiutarla prof?>>domando annoiato.

<<Sa già dove svolgere il tirocinio?>>chiede sistemando i fogli della lezione dentro la sua borsa.

<<In realtà no, già devo decidere?>>rispondo intontito dalla sua domanda.

<<No c'è ancora un po' di tempo ma se ancora non ha trovato nulla io posso aiutarla.C'è una farmacia qui in centro, se vuole posso darle il suo nome e può fare tirocinio lì>>la gentilezza della professoressa mi fa quasi vomitare.

<<Con tutto il rispetto prof, voglio mettermi alla prova in un ospedale non in una farmacia a vendere preservativi>>sorrido ampiamente.

Non mi ci vedo proprio a vendere lubrificanti a ragazzini arrapati.

<<Sa che le persone che lavorano in farmacia sono pur sempre medici vero?>>ribatte lei con la fronte aggrottata portandosi la borsa in spalla.

<<Lo so ma preferisco comunque fare il mio tirocinio in ospedale, arrivederci e buona giornata prof>>

Esco dall'aula senza aggiungere altro e con i pensieri i subbulio continuo a vagare come uno zombie per il resto della mattinata passando da una lezione all'altra senza sosta.

Finite le lezioni esco dal college e alzo la testa verso l'entrata principale.Per fortuna quella ridicola scritta è sparita.

La persona nel video aveva i miei stessi vestiti, le mie stesse scarpe, deve essere un mio compagno di squadra.Per forza.

Se scoprirò chi è stato gli renderò la vita un inferno.

Se Kelsey non si fosse messa in mezzo , salvandomi il culo, avrei saltato la prima partita del campionato dannazione.

Devo assolutamente ricambiare il favore sennò mi sentirei troppo in colpa per il resto dell'anno scolastico.

<<Cazzone>>mi saluta Ryan scompigliandomi i capelli con il dorso della mano.

<<Siamo curiosi Matt, che è successo con il preside Cooper?>>domanda Axel mettendosi le mani nella tasche.

<<Non qui>>sussurro in risposta facendogli cenno di seguirmi.

Percorriamo il vialetto esterno del college e ci nascondiamo dietro a un albero di pino proprio di fronte all'edificio dove si trova il nostro campo da hockey e la palestra.

Dopo cinque minuti di spiegazione dettagliata su quello che è successo, Axel e Ryan mi fissano interdetti.

<<No aspetta, credo di non aver capito.Qualcuno stanotte si è travestito da te scrivendo quella cosa sull'entrata per metterti nei guai?>>domanda Ryan sbattendo le palpebre.

Già Ryan, non posso crederci neanche io.

<<E Cooper Junior ti ha salvato il culo?>>esclama Axel esterrefatto.

<<Si e si>>annuisco alle loro domande guardandomi intorno.

<<Quindi chi cazzo è stato a fare quella scritta?>>domanda Ry irritato.

<<Non lo so, nel video si vede soltanto che è vestito con la tuta degli sharks e ha delle Jordan bianche ai piedi>>scrollo le spalle passandomi una mano tra i capelli.

<<Quindi è uno di noi?>>sussura Ax guardandosi intorno.

<<Perché bisbigli?>>aggrotta la fronte Ryan fissandolo.

<<Beh abbiamo un traditore negli sharks, per quanto mi riguarda potresti essere tu>>ribatte puntandogli un dito contro.

<<No dato che ero con te ieri sera coglione, ti sei dimenticato?>>scuote la testa Ry toccandosi la tempia con un dito.

Axel è sempre il solito..Axel.

<<Ah giusto, allora Matt?Chi pensi sia stato?>>ribatte Ax ricomponendosi.

<<Non lo so ma lo scoprirò>>sorrido tra me e me.

Non vedo l'ora di scoprire chi è stato così tanto stupido da cercare di incastrarmi.

Non vedo l'ora di fargli passare anche le pene dell'inferno se sarà necessario.

<<Andiamo sennò chi lo sente il coach>>faccio un cenno ai miei amici di andare.

Ci incamminiamo, apro la porta dell'edificio e andiamo verso gli spogliatoi.Appena entro però cala un silenzio agghiacciante e tutti i miei compagni di squadra si zittiscono distogliendo lo sguardo.

Aggrotto la fronte e prendo dall'armadietto il mio borsone posandolo sulla panca.Oggi niente allenamento sul campo, andremo in palestra ad allenarci con i vari attrezzi per rafforzare la nostra muscolatura.

Non che ce ne sia tanto bisogno, il mio corpo è già perfetto così com'è.

Mi spoglio e riposo tutto dentro il borsone, mi infilo i pantaloncini semplici neri che uso per la palestra e indosso una classica t-shirt bianca.

<<Ma che cazzo hanno tutti?>>sbotta infastidito Ryan tirandomi una spallata.

<<Non lo so, scopriamolo>>borbotto, mi infilo le sneakers ai piedi per poi riporre il borsone dentro l'armadietto.Prendo giusto una bottiglietta d'acqua e un asciugamano, chiudendo poi l'armadietto con un tonfo che fa sobbalzare dallo spavento tutti i presenti nello spogliatoio.

<<Si può sapere che cazzo avete tutti quanti?>>sbotto girandomi verso la mia squadra che si sta preparando per l'allenamento.

<<Abbiamo sentito che non giocherai venerdì>>sussurra un ragazzo del secondo anno, non so neanche come si chiami sinceramente.

<<Chi ve l'ha detta questa cazzata?>>chiedo inclinando la testa da un lato.

<<Il coach ha detto..>>comincia a dire Olsen.

<<Il coach si è sbagliato, giocherò venerdì.Qualcun'altro ha qualcosa da dire?>>li sfido squadrandoli dalla testa ai piedi.

Sto per lanciare una cazzo di bomba e l'impatto sarà così violento da farli tremare dalla paura.

<<Curioso>>cantileno avvicinandomi a loro<<Il preside mi ha mostrato le telecamere e ad aver imbrattato l'entrata del college è stato uno di noi, con una tuta della squadra di hockey e delle Jordan bianche identiche alle mie>>

Silenzio.

<<Qualcuno di voi ha provato ad incastrarmi quindi questa è la vostra opportunità di uscire allo scoperto perché quando verrò a scoprire chi è stato, non sarò altrettanto gentile>>sogghigno osservandoli uno per uno.

Silenzio.

Ancora silenzio.

<<Nessuno?Bene, non è finita qua ragazzi.Uno di voi ha cercato di incastrarmi e io scoprirò chi cazzo è stato>>ringhio tra i denti per poi voltarmi ed uscire dagli spogliatoi seguito dai miei amici.

<<Matt che cazzo?Ora ti metti a fare lo Sherlock della situazione?>>sbuffa Ryan dietro di me seguendomi.

Mi volto di scatto verso di loro.<<Qualcuno pensava di prendermi per il culo e se la Cooper non si fosse messa in mezzo allora non avrei giocato quella dannata partita.Troverò chi cazzo è stato>>

Riprendo a camminare senza guardarmi indietro e seguito dai miei amici che cercano di stare al mio passo.Arrivato alla palestra, poggio l'asciugamano e la bottiglietta per terra e mi siedo su una panca per fare qualche addominale.Ripeto, non che ne avessi tanto bisogno.

L'intera squadra entra subito dopo posizionandosi su vari tipi di attrezzi.Osservo di sottecchi ognuno di loro e noto che soltanto una persona non mi sta guardando in faccia.La matricola, Bill.

Lui sa qualcosa.

È scientificamente provato che chi mente non guarda in faccia nessuno.

<<Ax, dopo la palestra porta la matricola nello sgabuzzino>>bisbiglio e mi porto le braccia al petto e comincio a fare qualche addominale.

<<La matricola?Quel cagasotto?Perché?>>ribatte Ax osservandomi.

Ryan intanto mi sta bloccando le ginocchia per non farle alzare durante l'esercizio.<<Che cazzo hai in mente?>>

<<Lui sa qualcosa>>rispondo affannato.

<<Fighette mosce mestruate, Buongiorno!>>tuona una voce che tutti ormai conosciamo troppo bene.

Ci mancava solo il coach.

<<Che cazzo fate?Quei esercizi li sa fare anche mia nonna ed ha novant'anni.In piedi!>>urla come un forsennato in preda ad un attacco di ira malsana.

I ragazzi che ha appena ripreso si alzano andando verso un altro attrezzo più difficile.

<<Leblanc, qui>>urla il coach Smithy.È un tipo robusto, con i baffi marroni ben accentuati, gli occhiali da sole sempre sulla fronte, le sopracciglia scure corrucciate ed un naso a patata che chissà quante volte è stato rotto poverino.

Mi alzo dalla panca e vado verso di lui.<<Si coach?>>

<<Il preside mi ha appena riferito che giocherai venerdì.Ti hanno fatto proprio un brutto scherzo eh?Poi a te>>la sua risata corposa si fa sentire per tutta la palestra<<Comunque se non avessi giocato venerdì ti avrei staccato le palle e le avrei messe in esposizione nella teca dei trofei del college.Niente cazzate Leblanc, questo campionato sarà decisivo per la tua carriera>>

Annuisco e lui mi congeda con un sonoro "Vaffanculo".

Sempre molto gentile coach.

Torno alla panca e trovo Axel che sta invenendo contro Ryan.Prendo la bottiglietta d'acqua e ne bevo un grande sorso per idratarmi.

<<Mi devi tenere meglio Ry sennò a che cazzo servi?>>sbuffa Ax continuando ad alzarsi e ad abbassarsi per fare gli addominali.

<<Ti sto tenendo fermo per i piedi coglione>>sbotta il biondo in risposta continuando a tenerlo fermo per le caviglie.

<<Riuscite a litigare anche per dei cazzo di addominali..è incredibile>>alzo gli occhi al cielo posando di nuovo la bottiglietta a terra.

<<Matt>>mi richiama Olsen da lontano.

Lui mi fa cenno di seguirlo lontano da orecchie indiscrete.<<Vieni>>

Mi appoggio al muro.<<Allora?>>

<<Credo di aver trovato qualcosa>>sussurra per non farsi sentire.

Cazzo, finalmente.

<<Cosa?>>domando secco.

<<Non ne sono sicuro>>bisbiglia mordendosi il labbro.

<<Hai trovato qualcosa o no Olsen??>>lo incalzo innervosendomi.

<<Potrebbe essere tutto o potrebbe essere niente>>sussurra ancora guardandosi intorno.

Oddio, odio questi cazzo di misteri.

<<Olsen se non mi dici cos'è>>scrollo le spalle passandomi una mano tra i capelli.

<<Guarda>>mormora mostrandomi il cellulare.

<<Che cos'è?>>chiedo osservando lo schermo del suo cellulare con gli occhi socchiusi.

<<Leggi>>annuisce lui serrando la mascella.

Leggo l'articolo di giornale che mi sta mostrando, dopo un po' sbarro gli occhi capendo di cosa si tratta.

Porca.Di.Quella.Puttana.

<<Cazzo>>impreco ridandogli il telefono.

<<Non sono certo che sia sul preside Cooper>>

Se quell'articolo di giornale anonimo si riferisce al preside e se sopratutto riuscirò a dimostrarlo allora lui sarà proprio in un bel guaio.

Preside Cooper non ha proprio idea di cosa le farò passare.

<<Continua a cercare allora, mi servono prove concrete non supposizioni>>socchiudo gli occhi osservandolo con aria minacciosa.

Olsen annuisce e se me va.

Se quell'articolo dice la verità allora..non ci devo pensare o finirò per impazzire.Torno da Ryan ed Axel che stanno ancora litigando per dei cazzo di addominali.

<<Allora?Ha trovato qualcosa?>>domanda spedito Ry.

Scuoto la testa.<<Non lo so>>

<<Guarda un po' chi c'è>>la voce fastidiosissima di Trent rimbomba nella palestra.

Mi volto e rimango incantato da Kelsey Cooper che sta venendo proprio verso di me.

Se quell'articolo che ho letto è vero allora..no.Non devo pensarci.

Faró come ho sempre fatto, troverò qualcosa sul preside e lo ricatterò fino a rendergli la vita impossibile.

Lei in tutta risposta guarda Trent e fischia per prenderlo in giro su quell'aneddoto al bar.

Questa ragazza mi fa impazzire, l'ho già detto?

<<Fanculo>>borbotta lui allontanandosi da lei.

Bravo Trent, levati dai coglioni o ti tiro un pugno in faccia.

La guardo avanzare verso di me con quella fastidiosissima tuta attillata che la rende super attraente, i capelli sono legati ed ora mi sta venendo voglia di stringerli nel mio pugno, farle inclinare la testa e poi soffocarla con un bacio rude e senza anima.

Cazzo.

Ma che mi prende?

<<Cooper ti ho già vista fin troppe volte oggi, puoi levarti dai coglioni?Mi sto allenando>>sorrido incrociando le braccia al petto.

<<Dobbiamo parlare>>asserisce a denti stretti con il mento ben alzato.

Comunque in confronto a me è un vero e proprio nano da giardino.

<<Non credo, addio>>sorrido e mi volto verso i miei amici che stanno cominciando con le flessioni.

Mi accovaccio a terra e comincio a flettermi sulle braccia per fare dei semplici piegamenti che servono per rinforzare i muscoli delle braccia.Improvvisamente però noto che si è piegata anche lei.Sta facendo dei cazzo di piegamenti affianco a me.

Ma che cazzo?

Questa ragazza sta fuori quasi come un balcone.

<<Ma che cazzo fai?>>ringhio guardandola con la coda dell'occhio.

<<Dobbiamo parlare>>respira affannosamente mentre cerca di piegarsi, con scarsi risultati, dato che ha delle braccia così piccole e fragili che ho quasi paura che si possano rompere.

<<E serviva piegarti in questo modo davanti alla mia squadra di hockey?>>domando ridacchiando tra me e me.

<<Io non..ma..sei uno stronzo!>>sbuffa ma continua comunque con i piegamenti.

Oddio chiamarli piegamenti è un insulto.Diciamo che sembra più un barboncino toy che cerca di salire su un cazzo di divano.

<<Lo so, qualcos'altro?>>la prendo in giro continuando comunque a fare i miei piegamenti.

<<Ti devo parlare uomo delle caverne>>ansima mentre cerca di tirarsi su con le braccia.

<<Cooper>>la chiamo fermandomi con le braccia tese sul pavimento.

<<Cosa?>>la sua fronte aggrottata mi fa ridere perché non si è minimamente resa conto che tutti le stanno guardando il culo.

Che ragazzina.

<<Alzati, stai dando spettacolo con quel tuo culo all'aria>>sorrido con un fare strafottente.

Kelsey sbarra gli occhi e si alza con uno scatto fulminando tutti i miei compagni di squadra che la osservavano con la bava alla bocca.

Ora li ammazzo tutti questi quattro rincoglioniti.

<<Che c'è?Volevo fare qualche piegamento così da potervi rompere meglio il naso>>sorride lei guardando tutti i miei compagni con un'occhiataccia truce.

Mi alzo da terra e la fronteggio.<<Che vuoi?>>

<<Non qui>>sussurra con un filo di voce.

Ma che hanno tutti?

Perché sussurrano tutti oggi dannazione?

<<Vedi?Anche lei parla a bassa voce>>mi canzona Axel riferendosi al discorso di prima.

Questi due potrebbero proprio andare d'accordo.Sono tutti e due fuori come dei cazzo di balconi.

<<Sta zitto Ax>>lo fulmino con lo sguardo.

<<Perchè cazzo parli a bassa voce Cooper?Ti sentiamo ugualmente>>scuote la testa Ryan sorridendo.

Coglione smettila di sorriderle.

<<Perchè..oddio, vediamoci al George che è meglio>>sospira arrendendosi.

<<Perché dovrei?La tua presenza mi fa vomitare>>sorrido per prenderla in giro.

<<Intanto ti ho salvato il culo con mio padre, dovresti essere più gentile>>ribatte portandosi le mani sui fianchi.

Cazzo, questo è vero.

<<Gentile?Che parola è?Si mangia?>>la sbeffeggio lanciando un'occhiata ai miei amici che se la stanno spassando dalle risate.

<<Dovevo lasciare che mio padre ti punisse>>ringhia e si gira per andarsene ma io faccio in tempo ad afferrarla per un polso.

<<Di cosa mi vuoi parlare ragazzina?>>la guardo socchiudendo gli occhi.

<<Dello scherzetto che ti hanno fatto>>si morde il labbro inferiore chiaramente infastidita.

<<Cioè?>>si intromette Axel.

<<Credo di sapere chi è stato>>sussurra facendomi un occhiolino.

<<Che cazzo vuol dire?>>sbotto scostandomi da lei.

<<Vieni al George e lo scoprirai>>

Si volta e se ne va sculettandomi davanti agli occhi.

Maledetta ragazzina.

Quel culo te lo riempio di schiaffi.

<<Credi lo sappia davvero?>>sussurra Ax.

<<Non lo so>>scuoto la testa.

Finite le due ore di palestra torniamo negli spogliatoi.Guardo Axel e Ryan che annuiscono andando verso la matricola.Mi asciugo il sudore con l'asciugamano, bevo un po' d'acqua e poi ripongo il tutto dentro il borsone posandolo poi sulla panca.

Mi faccio trovare dentro lo sgabuzzino e appena la porta si apre la matricola entra un po' frastornata e scortata dai miei amici.

Ryan chiude la porta e la tiene chiusa con la schiena.

Axel viene vicino a me e guarda la matricola come se fosse un buon bocconcino da mangiare.

<<Allora..Bill giusto?È così che ti chiami?>>domando con un sorrisetto malefico crocchiandomi le nocche.

<<Io non..non so niente>>balbetta lui guardandosi intorno.

<<Non ho neanche parlato e già sei sulla difensiva?>>

Esilarante.

Questo moccioso mi farà crepare dalle risate.

<<Matt..>>mormora intimorito.

<<No le domande le facciamo noi>>tuona Ryan dietro di lui.

<<Giusto, quindi?Hai qualcosa da dire al capitano?>>lo incalza Axel incrociando le braccia al petto.

<<Io ho sentito qualcuno uscire questa notte>>bisbiglia con un filo di voce il poveretto.

Mi fa quasi pena.

<<Chi?>>chiedo, visibilmente irritato.

<<Non lo so, era vicino però..vicino alla mia stanza>>risponde tremante.

<<Non dire cazzate marmocchio, hai visto chi era?>>Axel si avvicina a lui con fare minaccioso.

<<Fermo>>gli sbarro la strada con il braccio per fermarlo<<Sta dicendo la verità>>

<<Come lo sai?>>ribatte lui.

<<Lo so e basta>>rispondo ed esco dallo sgabuzzino andando verso gli spogliatoi.

Non so per quale motivo ma sin da piccolo riesco a riconoscere quando qualcuno mi mente e quando invece qualcuno mi sta dicendo la verità.

È un dono.

Frugo dentro il borsone e prendo un asciugamano pulito e il necessario per fare una bella doccia calda.Mi spoglio e guardo i miei amici rientrare.Mi si piombano davanti nel giro di due secondi e mi fissano un po' interdetti.

<<Allora?>>domando seccato.

<<Che facciamo?>>sbotta Axel passandosi una mano tra i capelli.

<<Andiamo ad ascoltare cosa ha da dire quella ragazzina>>sbuffo e vado verso le docce senza voltarmi indietro.

Questa ragazzina impertinente non fa altro che creare guai su guai.

Appendo l'asciugamano fuori e giro poi la manopola dell'acqua calda che mi colpisce in pieno volto.Appena sono certo di non puzzare più come una capra ma di profumare di muschio bianco esco avvolgendomi l'asciugamano in vita.

Trovo Ryan che si sta rivestendo e si volta verso di me con un sopracciglio inarcato.<<Ora ti fidi di quella?>>

<<Non mi fido infatti, dobbiamo solo ascoltare che cazzo vuole dirci>>scrollo le spalle.

<<Come fa a sapere chi è stato?>>domanda lui asciugandosi i capelli con un panno pulito.

Mi infilo i boxer puliti di calvin klein riposando l'asciugamano dentro il borsone.<<Non lo so, ti sembro un cazzo di indovino?>>

<<Chi è un indovino?>>ridacchia Axel che è appena uscito dalle docce con un asciugamano avvolto in vita.

<<Matthew a quanto pare>>mi prende in giro Ryan ridacchiando.

<<Si e indovinate a cosa sto pensando adesso?>>domando girandomi verso di loro con le braccia incrociate al petto.

<<Ai modi con cui torturare la Cooper?>>prova a chiedere Axel.

<<No, sto pensando che ho due amici coglioni e basta>>

Loro ridacchiano in risposta senza obbiettare.Mi infilo un pantalone della tuta e una felpa pulita per poi mettermi ai piedi delle semplici sneakers bianche della Nike.

Se aprite la mia scarpiera troverete soltanto Jordan e altre Jordan.Praticamente le ho di tutti i colori ma ogni volta indosso sempre quelle bianche.

<<Andiamo forza>>faccio un cenno ai miei amici, riposo il borsone nell'armadietto e usciamo dagli spogliatoi.

<<Matt ho provato a chiamarti>>Alison arriva verso di me come una furia buttandomi le braccia al collo.Le afferro la nuca e le mie labbra in due secondi sono sulle sue.Le nostre lingue si intrecciano, si vogliono.

<<Prendetevi una stanza>>tossisce Ax.

Mi stacco da lei e fulmino con lo sguardo i miei amici.<<Piccola, ci vediamo dopo va bene?>>

<<Ma avevi detto che..>>comincia a dire Alison.

<<Lo so, ci vediamo per cena va bene?>>domando accarezzandole una guancia.La settimana scorsa l'ho trattata male , devo ammetterlo e devo assolutamente farmi perdonare ma ora ho bisogno di parlare in santa pace con la Cooper .Se lei venisse con me finirei per abbandonare la conversazione con quella mocciosa per andare a scopare con la mia ragazza nei bagni del George.

<<Va bene>>sussurra e mi lascia un delicato bacio sulle labbra per poi girarsi e andarsene sparendo oltre la porta.

Usciamo anche noi e ci dirigiamo fuori dal college.

Mentre camminiamo ovviamente gli sguardi di tutti sono puntati su di noi.

Siamo delle cazzo di leggende qua dentro.

Ho fatto fuggire non si sa quanti insegnanti e ben dieci presidi in due anni cazzo.

Sono un mito.

<<Vicino alla stanza del moccioso chi c'è?>>domando di punto in bianco.

<<Che cazzo ne so Matt?>>sbotta Axel.

Usciamo dal college e camminiamo sul marciapiede diretti verso il George.Il vento e il freddo canadese si fanno sentire parecchio oggi ma per fortuna noi siamo abituati a tutto questo.Ho sempre vissuto a Montrèal e sin da piccoli siamo stati abituati a sopportare il gelo di questo paese.

A volte però vorrei soltanto fuggire da questa cazzo di città e ricominciare la mia vita da qualche altra parte.

<<Secondo me la Cooper ti farà un bello scherzetto ed io riderò cazzo>>impreca Ryan soffocando una risata.

<<Era sincera, sa qualcosa>>replico autoritario.

<<Sará, secondo me appena entrerai al Geroge bar ti lancerà una bella secchiata d'acqua fredda>>ironizza Axel.

<<Lo scopriremo>>scrollo le spalle continuando a camminare.

<<Con la bionda tutte tette e niente cervello come va Ax?>>cambia discorso Ry.

<<Scopiamo>>risponde secco.

<<Ma dai?Sento le sue urla dalla mia cazzo di stanza>>gli tira una spallata il biondo.

<<Che vuoi?Sei geloso?>>gli butta un braccio attorno al collo in modo giocoso.

<<No urla come una gallina, non riuscirei a sopportarlo>>risponde Ryan spintonandolo.

<<Beh con un cazzo come il mio>>ridacchia Ax continuando a camminare con le mani nelle tasche della tuta.

<<Grandi conversazioni ragazzi>>brontolo scuotendo la testa.

Finalmente arriviamo al George bar e appena entro sono sollevato dal sapere che non c'è nessun secchio d'acqua fredda ad aspettarmi.

Beh me lo sarei meritato.

<<Matt?>>mi richiama Rosie venendo verso di me, indossa la sua solita divisa da cameriera e ha i capelli legati in una coda disordinata.

<<Ma quanto ti fa lavorare il vecchio?>>domando aggrottando la fronte.

<<Mery era malata, ho dovuto sostituirla>>risponde lei con una scrollata di spalle.

<<Omino Michelin>>la voce fastidiosa di Kelsey mi fa sospirare.

È seduta al nostro tavolo insieme a Janette, la biondina che fuma cinquecento sigarette al giorno.

Ma come fa a fumare così tanto mi chiedo io.

<<Portaci qualcosa Ros>>sorrido e vado verso il tavolo.

Mi siedo di fianco a Kelsey che di conseguenza è vicino a Janette.

<<Sei enorme, occupi tutto lo spazio>>protesta lei cercando di farsi spazio con le spalle.

<<Stai buona>>bisbiglio infastidito sbracciando per farmi spazio sul divanetto.

<<Mi schiaccerai come una cazzo di sardina>>sbuffa lei distogliendo lo sguardo.

<<Pazienza>>scrollo le spalle e la sento grugnire in risposta.

Siamo spalla contro spalla, coscia contro coscia.Sento ogni singolo brivido che sta avendo in questo momento.La presenza di Kelsey è deleteria per me.La sua vicinanza mi fa impazzire.Ogni volta che sono con lei il mio cervello si sconnette dannazione.

<<Ciao J>>Ryan saluta la biondina con un cenno del capo.

<<Ciao J>>lo canzona Axel beccandosi un'occhiataccia da tutti e due.

<<Cazzone>>tossisce il biondo sedendosi sul divanetto di fronte a noi.

<<Allora, dato che voi siete donne..>>comincia a dire Axel sentendosi vicino a Ryan.

Oddio.

<<E quindi?Cosa vorresti dire con questo?>>lo fulmina con lo sguardo J.

<<Se una ragazza mentre la scopa urla come una pazza, vuol dire che le sta piacendo no?>>domanda Ax sorridendo.

Dio santo.

Janette sbarra gli occhi, invece Kelsey scuote la testa.

<<Chiudi quella bocca Ax>>sospiro annoiato.

<<Non hanno risposto>>puntualizza lui stravaccandosi sul divanetto.

<<Se sentissi una ragazza urlare come una pazza chiamerei subito la polizia>>sospira la Cooper.

Si come no.

<<E se fossero urla di..piacere?>>sussurro nel suo orecchio.

<<Vomiterei>>risponde seccata.

Ridacchio e la fisso aspettando che mi dica quello che voglio sapere.<<Allora?>>

<<Cosa?>>domanda lei aggrottando la fronte.

<<Chi cazzo è stato Cooper?>>sbotta Ryan.

<<Innanzitutto abbassiamo i toni>> la difende Janette socchiudendo gli occhi contro il biondo di fronte a lei.

<<Sennò?>>la sfida lui poggiando gli avambracci sul tavolo.

Questi due non me la raccontano giusto.

<<Smettetela di litigare, allora?>>domando ancora puntando i miei occhi su di lei.

<<Non funziona così Leblanc, prima tu mi dai qualcosa in cambio e poi ti dirò quello che vuoi sapere>>ridacchia alzando le sopracciglia con aria di sfida.

Se solo sapesse cosa ho in serbo per lei.

<<Che cazzo vuoi ragazzina?Mi stai soltanto facendo perdere tempo>>scuoto la testa allungando il braccio dietro di lei sul divanetto.

<<Voglio che smetti di tormentare mio padre>>borbotta.

Beh sarebbe giusto ma..col cazzo.

<<Ti concederò una tregua, niente di più>>sospiro e le accarezzo la coda di cavallo.

Lei si scosta da me cercando di allontanare il mio braccio che però rimane comunque dov'è.<<Affare fatto>>

<<Allora?>>sospiro.

<<È stato Trent>>

Cazzo.

Come ho fatto a non pensarci?

Era infuriato con lei per lo scherzetto della festa quindi è molto probabile che sia stato lui per farmela pagare.

Però..perché?

<<E tu che cazzo ne sai bambolina?>>domanda Axel.

<<Bambolina?Sulserio?>>sospira Kelsey.

<<Rispondi>>asserisco con voce dispotica.

<<Non prendo ordini da te Leblanc, lo capisci?>>mi fulmina con lo sguardo.

<<Cooper rispondi>>ringhio scostando il braccio per posizionarlo di nuovo sul tavolo.

<<Ecco a voi ragazzi>>Rosie posa sul nostro tavolo dei fantastici frappuccini.

<<Grazie Ros mi ci voleva proprio un frappuccino per sopportare lo stronzo di tuo fratello>>sorride prendendosi il suo frappuccino e bevendone subito dopo un gran sorso.

<<Sai che sono qui vero?>>la sfido sorridendo.

<<Che c'è?Sai di essere stronzo no?Mica ti ho offeso>>scrolla le spalle.

<<Ah a proposito Kels, il proprietario dello snowflakes vuole parlarti.Ha detto di passare quando vuoi>>sorride Rosie per poi andarsene.

Le rimane per un attimo imbambolata a fissare il vuoto per poi girarsi verso di me.<<Cosa vorrà?>>

<<Ma per chi cazzo mi avete preso oggi?Per un veggente?>>alzo gli occhi al cielo.

<<Stronzo>>sbuffa.

<<Possiamo tornare al fatto che Trent ha cercato di incastrarti?>>domanda Ryan.

<<Infatti, Cooper allora?>>la incalza Axel appoggiando il mento sulla mano aperta.

<<Io e J eravamo nascoste sotto gli spalti della palestra..>>si blocca a metà frase.

Nascoste sotto gli spalti?

<<Davvero?Come mai?>>sogghigno guardandola.

<<Non per quello che la tua mente malata sta pensando, volevo farti uno scherzetto innocente>>sorride ampiamente.

La fulmino con lo sguardo.<<Cosa consisteva questo scherzetto innocente?>>

<<Volevamo svitare le viti delle seggioline degli spalti così da farti cadere con il culo per terra>>soffoca una risata distogliendo lo sguardo da me.

<<Oddio sarebbe stato esilarante cazzo>>impreca la biondina battendo il cinque alla sua amica.

Idea molto originale, devo ammetterlo.

<<Si ma dopo J?Sarebbe finita molto male per voi>>gli occhi di Ryan si socchiudono.

Janette sostiene il suo sguardo ma non risponde.

<<Idea molto interessante, che cosa ti ha fermata tesoro?>>domando inclinando la testa da un lato osservandola.

Lei si volta verso di me serrando le labbra.<<Quel coglione di Trent che si vantava di aver incastrato il re del college e bla bla bla>>

<<Bla bla bla?Cosa ha detto poi?>>domanda Ryan.

<<Niente, ha insultato mio padre per un po' e poi ha blaterato qualcosa del fatto che sarebbe diventato il capitano nella partita di venerdì>>scrolla le spalle.

Stronzo.

Grandissimo stronzo.

<<Io lo ammazzo>>mi alzo dalla sedia ma la minuscola mano di Kelsey mi afferra per impedirmi di andarmene.

<<Non ammazzi proprio nessuno, chiodo scaccia chiodo>>sussurra lei.

Mi siedo mordendomi il labbro inferiore dal nervoso.

<<Che c'entrano i chiodi?>>domanda Ax con la fronte aggrottata.

<<Sei un coglione>>scuote la testa Ryan, poi nell'aria si espande una risata generale per la domanda stupida di Ax.

<<Dobbiamo collaborare>>sussurra Kelsey.

Non credo di aver sentito bene.

<<Scusa?>>sbotto osservandola.

<<Oh fa finta che non ho detto nulla>>sbuffa incrociando le braccia al petto.

Sorrido e poggio la mia mano sulla sua coscia coperta dal tessuto della tuta.La accarezzo come stavo facendo la sera prima allo showflakes e lei..me lo lascia fare cazzo.Il suo corpo trema e scommetto che una distesa di brividi si sta espandendo su tutto il suo corpo.

<<Ripeti>>brontolo continuando a tracciare dei cerchi immaginari con le dita sulla sua coscia immobilizzata.

<<Dobbiamo collaborare, Trent mi sta sul cazzo e voglio proprio dargli una bella lezione>>sorride ampiamente.

Le stringo la coscia facendola sussultare e mi avvicino al suo orecchio.<<Che hai in mente?>>

<<Potresti..spostarti>>sbotta schiaffeggiandomi la mano.

Ridacchio alzando le mani al cielo in segno di resa.<<Quindi?>>

<<Io ho un'idea>>sogghigna Janette.

Ci voltiamo tutti verso di lei.

Ryan si lecca le labbra e continua a fissarla come se volesse mangiarla da un momento all'altro.<<Sei bionda J, non credo che..>>

<<Sta zitto>>lo fulmina con lo sguardo.

<<Aggressiva, mi piace>>Ryan le manda un bacetto prendendola in giro.

Dopo una mezz'oretta siamo finalmente tutti d'accordo con la nostra vendetta nei confronti di Trent.Quel coglione rimpiangerà quello stupido scherzetto.

Il capitano degli Sharks sono io cazzo.

Kelsey Cooper stavolta mi è stata di grande aiuto anche se vorrei ugualmente strangolarla mentre dorme.Questi però sono dettagli.

Ci alziamo dal tavolo dopo aver finito i nostri corrispettivi frappuccini e usciamo dal George Bar.

<<Devo passare allo snowflakes J>>Kelsey sta parlando con la bionda animatamente.

<<Ti accompagno io, andiamo>>si mette in mezzo Ryan portando via Janette.

<<Quei due non me la raccontano giusta>>socchiudo gli occhi guardando J e Ryan allontanarsi.

<<Neanche a me>>risponde Kelsey con il mio stesso sguardo stampato sul viso.

<<Oook vedo della tensione qui, meglio che vada..addio e non scopate troppo!>>ci prende in giro Axel allontanandosi per andare sicuramente dalla sua bionda che urla come una gallina.

<<Allora?>>domando cominciando a camminare.

<<Che altro vuoi?Solo perché ora siamo in un periodo di tregua non vuol dire che siamo amici>>sbuffa e comincia a camminare anche lei.

<<Non ti fare strane idee tesoro, devo andare a prendere Alison che abita proprio da quella parte>>indico la strada di fronte a me.

Alison abita davvero su questa strada?Ovviamente no.

Ma stare in compagnia di Kelsey mi fa..infuriare.Soltanto per questo la sto accompagnando allo snowflakes.

Solo per questo.

Prendo il cellulare, leggo i messaggi di Alison per svagarmi un po' e non pensare alla boccuccia invitante di Kelsey affianco a me.

ALISON

Matt?

Dove sei?

Quando ci vediamo?

Che cazzo è?un interrogatorio piccola?

Tra mezz'ora a casa mia.

Restiamo a casa anche stasera?

Decidi tu, per me è uguale.

<<Decidi tu per me è uguale, uomini>>cantilena Kelsey.

Mi volto di scatto e lei si allontana subito da me.

<<Che c'è?Sei così ossessionata da me fino al punto di controllarmi i messaggi?>>domando guardandola di sottecchi.

Lei non risponde e continua a camminare.

<<Che volevi dire prima?>>domando.

<<Ho detto tante cose prima, ad esempio che sei uno stronzo, un pallone gonfiato..>>

<<Ti consiglio di tacere>>la interrompo.

Lei sbuffa e mi fa il verso beccandosi un'occhiataccia truce da parte mia.

<<Con quella cosa degli uomini quando hai letto il messaggio da impicciona quale sei>>inarco un sopracciglio.

<<Non sono un'impicciona>>protesta tirandomi una spallata<<Comunque intendevo che quando voi ragazzi ci dite che per voi è uguale ci fate incazzare, rispondete alla domanda e basta>>

Ridacchio continuando a camminare e appena siamo davanti allo snowflakes lei si gira verso di me posandosi le mani sui fianchi.<<Allora?Quando attueremo la nostra vendetta?>>

<<Decidi tu, per me è uguale>>rispondo con un ghigno per poi girarmi e andarmene via.

La sento imprecare a bassa voce e inveirmi contro.Ridacchio tra me e me continuando a camminare verso casa.

Però l'unica cosa a cui riesco a pensare mentre mi sto dirigendo dalla mia ragazza che mi sta aspettando a casa è alle labbra di Kelsey Cooper.

Quella ragazza è una fottuta condanna per me.

Lei e quella sua bocca impertinente.

Sono fottuto.

Letteralmente fottuto.

E se invece quell'articolo di giornale che mi ha fatto vedere Olsen dicesse la verità?

L'articolo parlava chiaro.Deve esserci qualcosa sotto.Un segreto.

Ed io scoprirò di che si tratta.

SPAZIO AUTRICE

Allooora, cosa ne pensate di questo capitolo?Ovviamente fatemelo sapere lasciandomi un commento e una stellina se vi fa piacere.❄️

Quanto durerà la tregua tra Kels e Matt?Secondo me da Natale a Santo Stefano.🤭

Cosa avranno in mente questi due per farla pagare a quello stronzetto di Trent?Ovviamente lo scoprirete continuando a leggere.🩵

Comunque vi voglio ringraziare per l'ennesima volta di tutte le letture, siamo arrivati a 70k e non ho veramente parole.Soltanto..GRAZIE.

Comunque se volete rimanere aggiornati sulla storia, avere qualche informazione in più e beccarvi pure degli spoiler dei capitoli successivi vi conviene seguirmi su Instagram.

Mi chiamo: Lilyredstories.🏒

Nel prossimo capitolo se ne vedranno delle belle...🫶🏻

Continue Reading

You'll Also Like

21.5K 1.8K 12
Se c'era una cosa che avevo capito era che il destino giocava con le nostre vite senza alcun ritegno. Sogghignava alle spalle di chi sognava ad occhi...
70.3K 445 11
Maddy Anderson ha 19 anni e frequenta il college,lavora in uno strip club dove il suo professore Andrew Munson fa visita ogni sera. Come andrà a fini...
171K 8K 47
Hellen non crede che possa esistere un amore come quello descritto nei libri - o meglio - il suo romanzo rosa si è trasformato in drammatico dopo la...
137K 4K 89
@charles_leclerc ha iniziato a seguirti