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Samuspina aveva appena lasciato la scuola, Ayle - alunno di Anna - aveva invece appena fatto il suo ingresso nella scuola
"Compito canto!" appena i cantanti sentirono quelle due parole, mollarono tutto e andarono a sedersi in gradinata
"Ma che cazzo avete da ieri sera? La colla?" alla vista di Joseph e Noemi - che senza neanche farlo apposta - erano seduti vicini, Petit rise, trasciando con se anche Holy Francisco e Matthew
"Abbiamo fatto pace, anche se senza motivo" disse il ragazzo
"Gne gne, non fare il coglione e vedi come non dovremo fare pace"
rispose la più piccola, ottenendo una spinta proprio dal ragazzo
"Sempre voi per chi è?" domanda Maria, che nonostante fosse sempre collegata, apparve solo in quel momento
"O mio, perché a Rudy non piaccio e Lorella non si è mai espressa in maniera chiara, oppure per Noemi"
dice Holy, guardando il soffitto
"Perché per Noemi?" domanda ancora lei e il ragazzo fa una faccia al quanto strana e cerca di darsi un motivo
"È entrata da poco, magari vogliono vedere come se la cava in cose lontane dal suo e magari emotivamente difficili"
prova sempre il ragazzo dai capelli sempre
come se amati sempre non lo fosse stato voleva rispondergli, ma si fermò, perché la conduttrice la mandò fuori a prendere la busta
"Da chi è?" domanda Matthew, vedendola arrivare sempre saltellando
"Anna Pettinelli" disse lei, risedendosi
"Cara Noemi,
non ti mentirò, tu mi piaci!
mi piace la tua interpretazione e trovo che tu abbia un timbro di voce particolare e interessante, e credo che a differenza di alcuni dei tuoi compagni tu sappia cantare
Fin ora ti abbiamo ascoltato in canzoni anche molto belle, ma sempre lente, ma ho una domanda per te!
Come te la caveresti con un pezzo più spinto?
Ti assegno questo compito, spero che sarai all'sltezza delle mie aspettative
buon lavoro
Anna Pettinelli"
"Nella lettera che ha mandato a me non è stata così carina" ride Mida, portando con sé anche gli altri
"Ma cosa intende per pezzo spinto?" si domandó la ragazza, guardando anche gli altri
"Magari un pezzo pieno di parolacce"
Holden accanto a lei sorride, vedendo la sua espressione mutare dopo la frase di Sarah
Sarebbe stata sexy, pensò random, ricomponendosi e cancellando quel pensiero subito
"Gesù" disse mettendosi una mano in fronte "Vi prego no, che disagio" continuò, con un piccolo sorriso
Sapeva che tutto sarebbe potuto essere possibile, come lo fece stella poteva essere benissimo assegnato anche a lei un pezzo del genere
"Vuoi sentire il pezzo da fare?" domandò Maria e lei annuì, chiudendo la busta
Il silenzio si ruppe, la TV portava il titolo del brano e le casse la lasciavano risuonare
"Non ci credo" commentò con una mano sulla bocca
be mine - Ofenbach
"Secondo me ce la fai tranquillamente" Stella le mise una mano sulla spalla, facendola sorridere debolmente
"Non pensavo così spinta come canzone, però dai non penso che possa andare tanto male.
O almeno, spero non vada peggio di quello che penso"
Disse sinceramente
"C'è Lorella in studio comunque, se vuoi parlarle" Alle parole di Maria annuii, poi la donna scomparve
Si alzarono e andarono in cucina
"Datemi un po' di zucchero, poi vado"
"Se ti va andiamo insieme" rise Ayle, che era stato chiamato dalla sua professoressa
Giovanni, Holden e Simone, seduti al tavolo parlavano e osservavano
"Non puoi essere geloso di qualunque essere maschile gli si avvicini"
Il primo, rivolgendosi al maggiore, parlò
"Ma io non sono geloso" simone quasi si strozzò con l'acqua, l'altro strabuzzo gli occhi
"Dopo che non le hai parlato per una settimana solo perchè ci parlavo io - sapendo che sono fidanzato - questa è la stronzata più grande che io potessi sentire"
"Simone mi aiuti? Vuoi dire qualcosa per difendermi?" domandò speranzoso
"Ma che aiuto e aiuto, neanche se vai ai piedi di cristo ti do ragione"
Stava per rispondere, quando proprio la ragazza si avvicinò al tavolo per riprendere il suo pc
Non sapeva se farlo o meno, però alla fine si buttò
Si chinò leggermente e lasciò un bacio piccolissimo sulla guancia del ragazzo, che in un primo momento rimase imbambolato
Mentre si allontanava, le prese per il polso e replicò il gesto
"Ci vediamo dopo" sussurrò
Sorridendo, si allontanò e lasciò la casetta
"No ma loro due non si piacciono!" esclamò ironico Simone, che zitto zitto e un po' sorpreso osservava
"Siete proprio insopportabili, madre santa"
detto ciò, si alzò e se ne andò, accompagnata dalle risate dei due
[ ... ]
"Senti, io ti conosco vocalmente, ma di te non so niente. Ti va di parlarmi di te?" domandò dolcemente
Avevano appena finito di parlare del compito, era contenta di avere il supporto della sua coach
Sospirò, un po' a disagio, poi prese un respiro e cominciò a confidarsi
"Ho 18 anni, tra due settimane ne faccio 19, ho un fratello gemello che si chiama Valerio e ho i genitori separati"
"Quanti anni avevi quando è successo?" domandò
"Avevo 8/9 anni più o meno e oltre a non essere un periodo fisicamente positivo per me, i miei erano davvero restii uno con l'altra così decisero di metterci un punto definitivo.
Poi mio padre è sparito, come volatilizzato"
sentiva di star per piangere
"Cioè? Cos'avevi?"
la professoressa non se lo sarebbe mai aspettato, d'altronde lei era sempre così sorridente
Lei sospirò
"Avevo 4 o 5 anni, mi hanno diagnosticato una leucemia acuta da cui sinceramente non mi aspettavo minimamente di uscire, anzi pensavo sarebbe finito nel peggiore dei modi.
E' stato per questo che mi sono avvicinata al musica, la trovavo l'unica soluzione per fuggire da quel mondo crudele e brutale in cui ero"
"Sei stata tanto forte, non poso neanche immaginare la cosa che hai passato"
"La cosa che mi fa arrabbiare non è tanto il fatto che io mi sia ammalata, poteva capitare a chiunque, il nervoso me lo faceva venire l'atteggiamento di mio padre, era come distratto, come se dopo un po' i tempo la cosa neanche gli interessasse più di tanto" tirò su col naso, mentre una lacrima scendeva
"A nove anni hanno ufficializzato il divorzio, lui partii per un viaggio, o almeno così diceva, poi non tornò più" pronunciò
"Era orrenda la situazione in cui lo chiamavo per chiedergli se venisse al mio compleanno, se venisse a trovarmi e lui ogni volta diceva si amore vengo, poi arrivava il giorno e lui non si presentava
Mi faceva trovare nella situazione di pensare che ero io a sbagliare
L'ho odiato per un periodo"
Ormai piangeva senza limiti, la professoressa neanche provava a dirle di calmarsi
Si sentiva che aveva bisogno di piangere
"Non sei sbagliata tu, non hai fatto niente, la colpa è sua, che si è persa la splendida persona che sei.
anzi forse con lui non saresti stata quella che sei ora, quindi non pensare a cio che non hai, pensa a ciò che anche se non hai avuto lui affianco, hai ottenuto e costruito"
La professoressa decise di lasciarla andare, si alzò e la abbracciò, accarezzandole i capelli
"Scusa" pronunciò sottovoce
"Ma di cosa?" disse, prendendole poi il viso, per asciugarle le lacrime "Sono qui se hai bisogno"
"Grazie" dopo qualche altro secondo lasciò la sala, tornando munita della lettera in casetta
Non trovando nessuno fuori, rientrò
"Che è successo" vedendola ancora in lacrime, Mew si proeccupò enormemente
"Niente, ho parlato con Lorella" si soffiò il naso, poi la ragazza l'abbracciò
"Jo è sul divano se vuoi andare da lui" la ringraziò con lo sguardo, poi si allontanò da lei e andò da lui
Appena la vide le fece spazio
"Che hai fatto?" chiede preoccupato, stringendola a se, facendola quasi finire sul suo corpo
"Possiamo non parlare, per favore?"
Lu fece silenzio, prima di accarezzarle lentamente i capelli
"Facciamo quello che vuoi tu, bambolì"
Si sentiva protetta tra le sue braccia
"Non andartene" sussurro sottovoce, ancora tra le lacrime
"Mai" sussurrò lui, dandole un bacio tra i capelli
Chiara e Kumo li osservavano da lontano
"Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda
"Già, hai ragione"
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ciao
sto piangendo non so quanto e non
so da quanto!!
sono bellissimi dai
ci vediamo nel prossimo capitolo e nei
commenti qui sotto
(p.s. sono quasi 1400 parole )
baci baci
xoxo
-fe