Una vacanza Movimentata

By MikaLT

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Questa è una storia senza pretese! E' ambientata l'estate precedente all'ultimo anno ad Hogwarts di Rose Weas... More

Prologo
chapter I : Si parte!
Chapter2: Al Mare!
Chapter3- Che dicevi di Zia Muriel?
Chapter4: Baci nascosti nella notte
CHAPTER 5 *Gelosia & Tremendi Sospetti*
CHAPTER 6 *Tradimenti Dolorosi*
CHAPTER 7 *Amici-Nemici*
CHAPTER 8 *Ormoni Impazziti*
CHAPTER 10 *All'ombra del pedalò* (falò parte II)
CHAPTER 11 *Stupidi Uomini*
CHAPTER 13 *Tu sei un vulcano*
CHAPTER 14 *Il ragazzo sbagliato* (festa hawaiana part I)
CHAPTER 15 *Cedere all'amore (almeno per ora)*
Epilogo

CHAPTER 9 *Obbligo o Verità* (Falò parte I)

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By MikaLT

Chapter9-Obbligo o verità (falò parte I)


Come al solito avevamo fatto tardi.

Mi ci era voluta una vita per prepararmi. Alla fine avevo scelto un vestito bianco floreale, a fascia, con un nastro sotto la vita. Decisamente era stressante occuparsi del proprio look, cominciai a capire perché non gli avevo mai dato troppa importanza. Apparire piacenti e femminili toglieva un sacco di tempo che io preferivo spendere in modo più utile, studiare per esempio. Inoltre, a quanto pare, era comunque impossibile essere soddisfatti pienamente dei risultati ottenuti.

Lasciammo la nostra villetta per dirigersi in spiaggia che la festa era cominciata già da un'ora. Come sempre i ragazzi non ci avevano aspettate e Domi era andata con loro. Decisi di non pensare a lei, prima o poi avrei dovuto parlarle, ne ero cosciente, ma non mi sembrava ancora il momento adatto. E assolutamente non c'entrava il fatto che non volessi dare a Malfoy l'impressione di aver seguito il suo consiglio. Ormai praticamente non dormiva nemmeno più nella nostra stanza. E nessuna di noi aveva voglia di indagare sul dove trascorresse le notti.

Quando arrivammo sulla spiaggia, immediatamente riconoscemmo in lontananza il fuoco del falò. Non era molto lontano, duecento metri circa.

Accanto alle dune sabbiose c'era un sentiero ben tracciato, illuminato appena dalla luna. Feci un passo in avanti ma Alice mi afferrò il polso constringendomi a voltarmi.  

La guardai incuriosita. Aveva un'espressione agitata e si mordicchiava il labbro.

-Che hai?- Lily era particolarmente impaziente di raggiungere la festa.  Il suo tono era abbastanza esasperato, Alice ci aveva costrette a fermarci più volte da quando eravamo uscite di casa.

-Come sto?- chiese Alice incerta.

La guardai stringendo gli occhi. –Bene- le risposi confusa. Lei scosse la testa e fece per incamminarsi per il sentiero, questa volta fui io a fermarla.

-Alice..c'è un motivo particolare per cui da quando siamo uscite da casa è la dodicesima volta che me lo chiedi?-

Lei sbuffò e si voltò verso di me –è che ho deciso di dare un significato particolare a questa serata!- sbottò.

Sia io che Lily la guardammo inizialmente interdette, e a dirla tutta, anche un po' poco convinte. In quegli anni aveva parlato almeno un milione di volte di darci un taglio con Lorcan, e avevo fondati motivi di credere che anche quella volta si riferisse a lui. Il novanta per cento delle volte che parlava, Alice si riferiva a lui. In un modo o nell'altro.

Comunque decisi, come sempre, di fingere di crederle. Non volevo scoraggiarla, soprattutto visto il periodo che stava vivendo. Lily però non fu del mio stesso avviso.

-Oooh finiscila Alice!- mi voltai verso di lei di scatto per ammonirla, in tutta risposta lei alzò le spalle e spalancò gli occhi verdi.

-Ti ho sentito dire questa cosa almeno un milione di volte. E sai come andrà a finire?- chiese retorica mentre velocemente le si parava davanti. –Per un quarto d'ora al massimo farai la sostenuta. Poi Lorcan ti abbraccerà, o parlerà, o guarderà, o magari ti chiederà  di passargli la senape e tu sarai di nuovo punto a capo!-

-Lily basta!- le imposi afferrandole il braccio, non volevo che rovinasse quella serata. Alice ancora non si era del tutto ripresa dalla batosta di Domi e aveva bisogno del nostro sostegno, non di rimproveri. Non che non fossi d'accordo con Lily, aveva pienamente ragione, ma non mi sembrava né il luogo né il momento quello per discuterne. E poi le avevamo suggerito mille volte di passare oltre, era una cosa che doveva decidere lei.

-No, Rose..- la voce di tremante di Alice m'impose di tacere, mi voltai verso di lei che prontamente oltrepassò me per fronteggiare Lily.

-Sai cosa c'è? Hai ragione. Fino ad oggi non ho dato buona mostra di me, te ne do atto. Ma questa volta è diverso- Lily continuava a guardarla scettica ed Alice aprì la borsa. –Tieni, guarda!- le passò un quaderno, o meglio il quaderno. Entrambe guardammo prima quello e poi la nostra amica incuriosite.

-Perché hai portato dietro l'album dell'amore?-  era così che chiamavamo quel quaderno. Dal primo anno Alice ci scriveva tutto quello che Lorcan le diceva e ci attaccava le sue foto. Avevamo trascorso ore a prenderla in giro dicendole che sembrava una maniaca, ma ogni volta lei si ostinava a ripetere che era romantico e che eravamo noi a non riuscire a capire.

-Voglio bruciarlo- disse solennemente impettita.

Sia io che Lily restammo pietrificate al nostro posto. Decisamente questa non ce l'aspettavamo. Insomma, una volta a Lily per sbaglio erano cadute un paio di gocce di succo di zucca sulla copertina ed Alice aveva dato di matto. Non le aveva parlato per una settimana e avevo anche avuto l'impressione di averla vista piangere.

-Andiamo?- chiese divertita dalla nostra reazione passando oltre ed incamminandosi per il sentiero, mentre noi lentamente ci voltavamo per seguirla con lo sguardo senza muovere un passo.

-Allora?- chiese dopo qualche secondo –C'è una festa che ci aspetta!-

-Non si dica mai che Rose rimorchia più di me in vacanza!-  trillò Lily ripresasi dallo shock correndo dietro ad Alice.

Esasperata decisi semplicemente di andargli dietro.

Il falò era pieno di gente. Mi guardai intorno per cercare i nostri amici. Erano dalla parte opposta alla nostra, seduti su un tronco. Louis e Frank, già palesemente ubriachi, ballavano come pazzi mentre gli altri li guardavano divertiti.

Stavo per raggiungerli quando "qualcuno" mi si parò davanti impedendomi di passare. Portava una maglietta bianca a mezzamanica e i jeans strappati. Alzai la testa e trovai i suoi occhi che mi fissavano.

-Ben arrivata Rosie, ti diverti?- mi chiese bevendo un sorso di burrobirra dal bicchiere che teneva in mano. Io roteai gli occhi spazientita.

-Lasciami passare Malfoy- lo ammonii cercando di passare oltre ma lui continuava ad intralciarmi la strada.

-Non c'è bisogno di essere acida- allargò le braccia guardandosi intorno. –è una così bella festa-

-Lo era! Prima che tu iniziassi a rompere- lui sorrise come sempre divertito dal nostro battibeccare. Che poi un giorno avrebbe dovuto spiegarmi cosa ci trovava di tanto esilarante. Lo guardai dura, già pronta a vomitargli addosso una serie infinita di insulti quando una voce allegra mi distrasse dal mio proposito.

-Rose?- guardai oltre Scorpius e trovai Thomas che mi sorrideva allegro. Feci cenno con la mano –Se non ti dispiace- sibilai per poi dirigermi verso Thomas, e sentii il suo sguardo sulla schiena. Per qualche motivo a me sconosciuto, la cosa mi fece emettere un ridolino decisamente poco sobrio.

-Ciao- salutai cercando di risultare il più rilassata e a mio agio possibile.

-Ciao, avevo praticamente perso le speranze che saresti venuta- confessò mentre mi salutava calorosamente.

-E invece sono qui-

-Già e...wow.. sei bellissima-

Arrossii appena per quel complimento. Fortunatamente la luce era scarsa quindi lui difficilmente se ne sarebbe accorto. –Grazie- il mio imbarazzo, comunque, rossore o meno, era evidente.

-Vieni-  Thomas mi afferrò la mano per trascinarmi con sé –Ti accompagno a prendere da bere- con la coda dell'occhio intravidi Scorpius ancora immobile. Mi fissava. Il suo sguardo era furioso. Diciamo che, se gli sguardi avessero potuto uccidere, probabilmente a quest'ora sarei stata terribilmente preoccupata per il mio accompagnatore.

"Qui qualcuno è geloso" mi suggerì la solita voce nella mia testa, gongolante . Socchiusi gli occhi per cancellare quel pensiero. Che poi, tra l'altro, non che me ne importasse qualcosa. Poteva esserlo come non esserlo, la mia vita non sarebbe cambiata di una virgola. E comunque non lo era.

Ad ogni modo, con la mano stretta in quella di Thomas non riuscii ad impedirmi di sorridere sadica, mentre mi allontanavo insieme a lui verso il bar improvvisato.

La musica era divertente, le canzoni popolari, orecchiabili e divertenti mi stordivano e la burrobirra faceva il suo effetto. Lentamente mi stavo sciogliendo, tanto che non opposi resistenza quando Thomas mi attirò al centro della pista facendomi ballare. Di solito io non ballavo mai. Primo perché di solito evitavo come la peste i posti dove si ballava, secondo perché le mie doti di ballerina erano piuttosto scarse, terzo perché ero Rose Weasley.

Mentre mi muovevo a tempo, volteggiando tra le braccia di Thomas vidi Alice avvicinarsi al fuoco. Dalla posizione in cui si trovava era difficile che qualcun altro dei nostri amici la vedesse. Fluidamente tirò il quaderno fuori dalla borsa. La vidi fissarlo un secondo, accarezzò piano la copertina e poi di getto lo lasciò cadere tra le fiamme continuando a fissarlo mentre bruciava.

Come richiamata dal mio sguardo si voltò verso di me e mi sorrise debolmente. Io alzai il pollice all'insù, volevo farle capire quanto mi aveva resa fiera di lei. Fu un cenno rapido perché un secondo dopo Lily l'aveva travolta e la stava decisamente stritolando.

Tornai a concentrarmi su Thomas che continuava a bere e a scatenarsi. Mi guardava ammiccando ed io, troppo ubriaca per prestar attenzione ai miei freni inibitori, rispondevo ai suoi sguardi con entusiasmo.

Dopo un tempo che sembrava infinito mi allontanai dalla pista stanchissima. Doveva essere già molto tardi. Molti se ne erano andati, altri rantolavano sulla spiaggia troppo ubriachi per mantenere la posizione eretta. Risi di cuore quando riconobbi Frank e Louis tra questi.

Ce ne stavamo tutti seduti intorno ai tronchi. Eravamo rimasti circa in quindici ancora in piedi. Thomas prese la chitarra e si sedette al mio fianco. Cominciò a strimpellare qualcosa. Non c'era più la musica, e lui accompagnava le nostre chiacchiere. Suonava molto bene. Era affascinante guardarlo mentre muoveva le dita veloce sulle corde della chitarra. Sembrava così delicato. Puntava lo sguardo verso il mare, perso in chissà quali pensieri. Di tanto in tanto accennava un sorriso. Era bello. Molto bello. Però qualcosa non mi convinceva.

Come attirata da una forza invisibile voltai la testa. Malfoy mi stava fissando. Aveva la mascella contratta e continuava ad ingurgitare qualcosa da bere. Non appena si accorse che la mia attenzione era su di lui sfuggì il mio sguardo, sembrava offeso. Io mi limitai a corrucciare la fronte.

-Giochiamo ad obbligo o verità?-  trillò Lily sedendosi tra due amici di Thomas che le riservano un'occhiata per niente rassicurante. Albus provò ad uscirsene con un "ehi" scocciato. Ma era troppo ubriaco per riuscire a difendere la virtù della sorella.

-Sì, sì, sì, dai!- acconsentì entusiasta Alice raggiungendola.

Mi portai una mano alla tempia, quel gioco non portava mai a niente di buono. Vidi James lanciare uno sguardo truce alla sorella. Aveva più o meno rinunciato a rimproverarla ogni volta che si avvicinava ad un ragazzo da quando Zia Ginny li aveva minacciato lui e Albus che se lo avessero fatto ancora li avrebbe messi in punizione per la vita, ma comunque non gli andava a genio lo stesso. E qualche volta, i loro sguardi assassini riuscivano a spaventare i pretendenti di Lily senza che loro dicessero niente. Ovviamente, la cosa non era particolarmente gradita a mia cugina.

E poi non era un buon momento quello per rischiare situazioni imbarazzanti o compromettenti. Ma fu soprattutto la scintilla negli occhi di Scorpius a preoccuparmi. Decisamente sarebbe stato meglio un altro gioco. Provai ad oppormi, ma ovviamente con scarso successo. –Giocate voi, io vi guardo e faccio il giudice, ok?- proposi ad un certo punto. Non volevo fare la guastafeste. Se volevano giocare ad uno stupido gioco che come unico stupido scopo aveva quello di dar loro una stupida scusa per pastrugnarsi che facessero. Ma io me ne tiravo fuori.

-Dai Rose, gioca, sarà divertente- insistette Thomas facendomi gli occhi dolci. Scossi la testa vigorosamente facendogli segno di no. Mi dispiaceva deluderlo, ma insomma, conosceva sicuramente un altro miliardo di modi per approcciare con me, non c'era bisogno di mettermi in mezzo in quella cosa. Una risatina dall'altra parte del falò mi spinse a voltarmi.

Scorpius mi guardava a braccia incrociate, con un sopracciglio inarcato, la testa reclinata di lato e un sorriso divertito stampato in faccia.

-Cosa c'è Weasley? Paura?- mi sfidò ammiccando.

Inspirai profondamente guardandolo con odio. Sapevo che lo stava facendo apposta. Sapevo che da persona intelligente avrei dovuto fare la superiore e limitarmi a mandarlo al diavolo. Ma fare la superiore non da soddisfazione.

-E sia! Gioco!- annunciai, sputando quelle parole dalle labbra.

Il suo sorriso si fece ancora più ampio, si rivolse a Thomas compiaciuto –Vedi, bisogna solo saper toccare le giuste corde-  

Lo ignorai bellamente e presi a guardare il fuoco ardere mentre attendevo che qualcuno prendesse l'iniziativa e cominciasse a giocare.

-Comincio io!- sentenziò Lysander dopo qualche secondo.

-Lily!- chiamò. Lei si voltò verso il nostro amico radiosa –Obbligo o Verità?-

-Verità- rispose lei contenta. Lily diceva sempre la verità, quindi per lei non era molto difficile la scelta.

-è vero che sei stata a letto con Zabini durante lo scorso anno?- chiese assottigliando lo sguardo. Mia cugina rise di gusto prima di rispondere. James ed Albus la guardavano interessati. O spaventati.

-Oh, beh, confesso di averci fatto un pensierino- ammise –ma diciamo che non tutte le parti di Zabini funzionano perfettamente- proseguì facendoci scoppiare a ridere tutti.

Andammo avanti per un po' con domande più o meno stupide. Devo dire in un primo momento quasi mi ricredetti. Quella sera quel gioco sembrava piuttosto innocuo. Lily ed Alice avevano già baciato quasi tutti gli amici di Thomas ed io avevo solamente dovuto confessare il colore della mia biancheria intima.

L'atmosfera era allegra e, poiché continuavamo a bere, tutti quanti ridevamo per qualsiasi sciocchezza. Anche la risata cristallina di Domi era tornata a farsi sentire dopo giorni di latitanza. Sentii lo stomaco stringersi.


Purtroppo quel momento di calma era destinato a finire.


PoV Domi.


-Obbligo o Verità?- mi chiese una ragazza che non conoscevo. La guardai dubbiosa soffermandomi un attimo a pensare. La verità in quel periodo non era il mio forte. Era vero che quella ragazza avrebbe potuto farmi una domanda semplice, ma non volevo rischiare. Portai indietro i capelli e sorrisi, abbastanza certa della mia scelta.

-Obbligo- decretai.

Lei sorrise furba e si guardò intorno mentre rifletteva su cosa avrebbe voluto farmi fare. –Ci sono!- disse dopo una manciata di secondi rivolgendosi nuovamente a me.

-Sarò buona. Voglio un bacio con la lingua. Scegli uno dei due ragazzi che sono al tuo fianco- deglutii forzatamente. Mi voltai prima a destra e poi a sinistra. Sapevo benissimo tra chi fossi seduta, ma sperai irrazionalmente che qualcosa fosse cambiato dall'ultima volta che avevo controllato.

Il chiacchiericcio diminuì notevolmente. Tutto il clan Weasley mi guardava impietrito. Lorcan e James in particolare erano tutti e due rivolti verso di me talmente in silenzio e probabilmente avevano smesso addirittura di respirare.

Io ancora fissavo la ragazza che mi fece l'occhiolino. Avevo voglia di ucciderla ma lei sembrava convinta di avermi fatto chissà quale favore. Addirittura mimò con le labbra un "non c'è di che".

Non ci potevo credere. Evidentemente la sfiga si stava prendendo gioco di me.

Indugiai su Lorcan. Avrei dovuto baciarlo. Avrei dovuto proprio baciarlo. Stavo per decidere che fosse la cosa migliore, tanto ormai Alice ce l'aveva già con me, la situazione non poteva peggiorare di molto, erano già giorni che non ci parlavamo e temevo che comunque le cose non sarebbero cambiate.

Non aveva voluto ascoltare le mie ragioni. Nessuno aveva voluto ascoltarle.

Per la prima volta, dopo giorni, incrociai il suo sguardo. Sembrava impassibile e non mi toglieva gli occhi di dosso. Se non l'avessi conosciuta così bene avrei pensato che la sua fosse solo semplice curiosità. Ma la conoscevo bene.  Era la mia migliore amica e sapevo che stava soffrendo. Si stava costringendo a guardare una cosa che non avrebbe mai voluto vedere. L'avevo vista più volte soffrire per lui a causa delle sue storielle con ragazze sconosciute ed ogni volta stava malissimo. Non osai immaginare come avrebbe potuto stare nel vedere me baciare il ragazzo per cui aveva perso la testa.

L'avevo vista gettare il quaderno nel falò. E sapevo quanto contasse per lei.


-Coraggio..- mi sussurrò Lorcan richiamandomi. A fatica staccai lo sguardo da Alice per rivolgermi a lui. Gli occhi azzurri mi invitavano ad andare avanti.

-Non posso fargli questo- sussurrai, talmente piano che solo Lorcan e James avrebbero potuto sentirmi.

Gli occhi del primo si sbarrarono sconvolti mentre mi voltavo lentamente verso mio cugino.

Lo trovai paralizzato al mio fianco. –Domi, no..- m'intimò nel panico. Ma rifiutavo l'idea di far soffrire Alice più di quanto non avessi già fatto.

Lentamente mi avvicinai a James. Lo fissai negli occhi mentre lui stava immobile non avvicinandosi di un centimetro. Arrivai ad un centimetro dalle sue labbra ed indugiai un secondo incerta. Lo guardai negli occhi cercando un permesso, ma lui era completamente sotto shock. Decisamente, avrei dovuto fare tutto da sola.

-Non lo sta facendo davvero..- sentii dire a Lily inorridita. Se la situazione non fosse stata quella che era, probabilmente sarei scoppiata a ridere. Non li guardai, ma il silenzio tombale rotto solo dal crepitio della legna, me li fece immaginare tutti immobili a guardarci.

Non vedevo l'ora di mettere fine a quella situazione. Senza fermarmi a pensare oltre chiusi gli occhi e annullai le distanze, raggiungendo le labbra di James.


PoV Rose


Probabilmente l'espressione sulla mia faccia era disgustata e sconvolta, esattamente come quella sul volto di tutti i miei cugini.

Ero abbastanza contenta che Domi non avesse baciato Lorcan davanti ad Alice, ma.. cavolo quello era James. Quasi mi dispiacque per lei. Nonostante quella visione mi turbasse non riuscivo ad allontanare lo sguardo da quei due che continuavano a baciarsi. Probabilmente la burrobirra li stava aiutando a non pensare a quello che stessero facendo, perché dopo la rigidità iniziale, entrambi sembravano molto più sciolti. Anche troppo, direi. Addirittura James aveva poggiato delicatamente il palmo della mano sul volto di Domenique.

Lorcan alle loro spalle li guardava con un'espressione indecifrabile, forse era geloso. Beh era una cosa stupida essere gelosi. Quei due erano cugini, che diamine. Tra l'altro erano anche legatissimi, sin da bambini, addirittura più di me ed Albus. Per molto tempo Lily era stata gelosa, convinta del fatto che il fratello le preferisse Domi.

-Frank, sono davvero ubriaco. Vedo Domenique che bacia James!- la voce biascicata di Louis che si era un attimo tirato a sedere interruppe il momento di irreale silenzio che si era formato facendoci scoppiare tutti a ridere.

Quei due si staccarono bruscamente ed entrambi cominciarono a fissare un punto davanti a loro senza più incrociare lo sguardo l'uni dell'altra, notai Lorcan stringere un secondo la mano di Dom, forse con possesso.

-Obbligo o verità?- questa volta Lily si era voltata verso di me con un sorriso malizioso che mi fece paura. Stato per rispondere verità, quando lei aggiunse

–Ho davvero molte cose da chiederti- lanciando una fugace occhiata verso Malfoy. Impallidii all'istante e cominciarono a prudermi le mani.

-Obbligo- dissi subito.

-Bacia Thomas- mi ordinò vittoriosa. La maledetta aveva architettato tutto. La guardai con odio. Decisamente sarebbe dovuta stare tra le Serpi come suo fratello.

-Lo sai che non mi piace baciare a comando- mi lamentai.

-Oh, ma questo è lo spirito del gioco, quindi basta chiacchiere Rosie. A meno che tu non preferisca che io scelga qualcun altro..- mi punzecchio.

-Oh sì, sono certo che preferirebbe- s'intromise Scorpius ridacchiando divertito.

Mi voltai risoluta e trovai Thomas che mi guardava contento, ignorando la battutina tutta sottintesi di Malfoy. Si umettò appena le labbra attendendo che facessi la mia mossa. Beh era inutile attendere oltre, gliela avrei fatta vedere io a quello, come si permetteva di insinuare che avrei preferito baciare lui. Chiusi gli occhi e raggiunsi le sue labbra. Feci una debole resistenza quando lui cercò di approfondire il bacio, ma poi le parole di Malfoy mi tornarono in mente e decisi di lasciarlo fare.

Era molto bravo e il bacio era piacevole. Le sue mani mi cinsero i fianchi e mi lasciai ancora un poco andare. "Beccati questa Malfoy" pensai compiaciuta. Purtroppo la mia terribile coscienza neanche in quel momento decise di tacere.

"Perché pensi a Scorpius, mentre baci un ragazzo carino?" . Resami conto dell'assurdità della cosa spalancai gli occhi, nonostante Thomas stesse continuando a baciarmi. Ero terribilmente a disagio. Delicatamente interruppi il contatto, non volevo che lo prendesse come un rifiuto. Cercai di sorridere incoraggiante prima di tornare a prestare attenzione al gioco, l'espressione sul volto di Malfoy era impagabile. Non riuscii a trattenermi dall'assumere un'aria di sfida. Che poi, avevo davvero poco da essere soddisfatta, visto che in trenta secondi di bacio con Thomas, avevo pensato quattro volte alla Serpe.


L'unica consolazione era che lui non potesse saperlo.


Nuovamente vidi una scintilla passare nei suoi occhi e la sfida comparve anche sul suo volto. Rabbrividii e mi ritrovai a chiedermi cosa avesse in mente. Nulla di buono, sicuramente.

Dopo un altro paio di giri, durante i quali Lily confessò che all'età di sei anni era stata fidanzata con Lysander a sua insaputa e Alice aveva pomiciato prima con Thomas e poi con Lorcan, non senza una certa dose d'imbarazzo, fu il turno di Malfoy.

-Obbligo o verità – ovviamente la sua domanda era rivolta a me.

-Obbligo- risposi fissandolo negli occhi. Non mi accorsi in quel momento della bolla che si era creata intorno a noi. Non vedevo, né sentivo altro che non fosse lui. Ci guardavamo dritto negli occhi. Lui sorrideva compiaciuto, non vedeva l'ora di sganciare la bomba ed io ero determinata a non fare una piega, qualunque richiesta assurda o imbarazzante avesse in mente. Non gli avrei dato la soddisfazione di tentennare.

-Beh, credo sia arrivato il momento del bagnetto, Weasley!- disse lui lasciandomi leggermente interdetta. Niente di più facile, avevo già deciso di fare il bagno, davvero pensava ci sarebbe voluto così poco a mettermi in difficoltà? Stavo già per cantare vittoria quando lui proseguì la frase facendomi gelare il sangue. –Voglio che tu faccia il bagno..nuda

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