piercings | taekook ✓

By sannieung

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in corso | traduzione di @drawromane ❝ dove taehyung è un piercer e jungkook è attratto dai suoi numerosi pie... More

uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
ventidue
ventitre
ventiquattro
venticinque
ventisei
ventisette
ventotto
ventinove
trenta
trentuno
trentadue
trentatre
trentaquattro
trentacinque
trentasei
trentotto
trentanove
epilogo

trentasette

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By sannieung

«hai passato una buona giornata?»

«boh, come al solito. ho finito con 2 ore di storia e sono seriamente stanco.»

taehyung, che aveva avviato la sua macchina, si mise a ridere prima di lanciare un piccolo sguardo al suo ragazzo.

«è normale, preferisci quando ci sono io che ti aiuto.»

«ha ragione, il signor kim è molto più sexy del mio vecchio insegnante.»

il piercer fu sorpreso di sentire jungkook parlare in quel modo. aveva dato un'occhiata nella sua direzione e non aveva rintracciato alcuna traccia di alcun disagio sul suo viso. finalmente aveva comiciato a prendere più confidenza con quel genere di cose!

così, divertito, aveva partecipato al suo gioco:

«quindi guardi il signor kim invece di ascoltarlo? non è molto serio da parte tua, jeon.»

«mh? sì, e cosa farai? mi punirai?»

taehyung, con le mani sul volante della sua auto e lo sguardo fisso sulla strada, non riuscì a trattenere una risatina e alla fine cominciò a ridere perché non era abituato al comportamento del minore. riuscì a calmarsi dopo pochi secondi ma la sua voce divenne volutamente più rauca quando gli rispose.

«stai diventando insolente con il tuo hyung. sei intelligente, ma se ti punisco davvero renderò il tutto molto piacevole, sai? assumiti le tue responsabilità.»

jungkook si morse il labbro e dopo quello, si limitò ad arrossire e affondare nel sedile del lato passeggero. gli era piaciuto parlargli in quel modo, ma ripensandoci non riusciva a fare a meno di arrossire. taehyung lo impressionava sempre un po', era piuttosto intimidatorio quando voleva.

lo hyung sapeva di avere quell'effetto sul suo ragazzo e doveva ammettere che a volte non esitava a stuzzicarlo. anche se gli piaceva vedere jungkook diventare un po' più intraprendente di prima, riconosceva di avere un debole per il suo lato timido.

«ecco, sei tornato timido, amore.»

«stai zitto hyung..»

imbarazzato, jungkook pronunciò quelle tre parole con una piccola voce prima di guardare fuori dal finestrino. si sentiva così ridicolo nel farsi prendere dal panico in quel modo di fronte a taehyung.

quando l'autista si fermò a un semaforo rosso, ne approfittiò per accarezzare il mento del minore. jungkook, che cercava di fare il broncio, non poté impedire che un sorriso nascesse all'angolo delle sue labbra. allora sospirò, incapace di tenere testa al suo hyung e questo ne approfittò per baciare le sue labbra.

«dormi a casa mia stasera. ti porto a lezione io domani.»

«tae.. i miei genitori-»

ma il maggiore non gli lasciò il tempo di continuare la sua frase. mentre si riavviò, pronunciò con un tono quasi infastidito:

«i tuoi voti sono sempre più fottutamente alti e sono sicuro che loro non hanno nessun problema a farti dormire a casa mia, perchè mi dai una risposta ancor prima di averglielo chiesto, mh? non vuoi forse passare un po' di tempo con me?»

«mh no.. ho solo paura di infastidirli a forza di essere sempre meno presente a casa.»

«visto che lo sanno, puoi dire loro che stai dormendo a casa del tuo ragazzo, sei grande, sono sicuro che capiranno.»

jungkook alzò gli occhi al cielo. sì, i suoi genitori gli lasciavano ancora molta libertà per essere uno studente del liceo all'ultimo anno, ma temeva di superare il limite. e per quanto si trattasse del suo ragazzo, i suoi genitori erano abbastanza comprensivi ma non era sicuro della loro reazione. se junghyun poteva dormire a casa della sua ragazza e invitarla a casa senza preoccupazioni da un bel po' di tempo, era in parte perché i loro genitori conoscevano e adoravano la giovane donna.

«per lo più mi faranno dieci milioni di domande su di te e vorranno incontrarti se comincio a dire cose del genere.»

«non mi dispiace kook, finirò per incontrarli comunque. ma chiediglielo, che ti costa? sono sicuro che ti lasceranno venire.»

jungkook annuì e taehyung sospirò, accarezzandogli una gamba.

«non volevo urlarti contro prima, scusami. è solo che odio che ti trattino ancora come un ragazzino.»

jungkook lo aveva baciato e alla fine aveva accettato. aveva mandato un messaggio a suo padre e gli aveva detto che poteva rimanere a dormire da lui, ma che dovevano ancora parlare meglio della sua relazione e quello metteva un po' di nervosismo a jungkook.

il maggiore non poté quindi fare a meno di mostrare un sorriso da vincitore mentre pronunciava la frase più fastidiosa di sempre:

«vedi, te l'avevo detto.»

jungkook si lamentò allora imitando la sua voce, il che non poteva che provocare la risata del più grande.

i due si misero quindi sul divano del soggiorno e bastarono solo pochi secondi prima di finire entrambi incollati l'uno contro l'altro a baciarsi. taehyung, che si sdraiò sul divano, allo stesso tempo tirò il suo ragazzo contro di lui per farlo sedere sul suo bacino. questo si lasciò andare, totalmente portato via dal fervore del bacio.

si svegliò però quando sentì che il membro del suo ragazzo era un po' troppo reattivo per i suoi gusti. dichiarando che non era assolutamente il momento per questo genere di cose, si allontanò spingendolo gentilmente ma il maggiore cominciò a ringhiare scontento.

taehyung lo teneva sempre vicino a lui sapendo molto bene cosa avrebbe detto il più giovane:

«tae.. devo studiare-»

ma non era riuscito a finire la sua frase. il maggiore lo aveva baciato per farlo tacere, divertendosi a mettere la bocca contro la sua non appena jungkook cercava di parlare di nuovo. anche se la situazione era piuttosto carina, il liceale alla fine si infastidì e lo spinse davvero ad allontanarsi da lui.

«dopo usciremo e tornando a casa so benissimo che non potrò scappare. seriamente tae, devo solo fare i compiti e dopo sarò libero e tutto tuo.»

«mh.. d'accordo.»

contrariato da quel rifiuto, il piercer si attaccò al bracciolo del suo divano e tirò fuori il telefono per cercare di pensare a qualcos'altro. le sue gambe erano totalmente divaricate come per far sparire l'inizio dell'erezione che lo disturbava, il che impediva anche a jungkook di essere troppo vicino a lui. così il più giovane si ritrovò dall'altra parte del divano, completamente pentito di fronte all'atteggiamento di taehyung .

poi sospirò e afferrò le sue cose di scuola, dando un'occhiata al suo ragazzo che aveva ancora lo sguardo sul suo telefono. ma mentre apriva il suo libro di fisica, poteva sentire molto distintamente quest'ultimo brontolare:

«non mi interessa, non appena avrai finito i tuoi fottuti compiti ti farò rimpiangere di avermi fatto eccitare così tanto. abbiamo ancora tutta la notte davanti a noi.»

[...]

«ah, finalmente sei qui! per fortuna avevamo detto alle 21!»

guardando in aria, jungkook evitò di incrociare gli occhi del suo migliore amico che gli aveva appena fatto un piccolo rimprovero nascosto sotto le sue risate. preferiva occuparsi di tirare le maniche troppo lunghe del maglione che taehyung gli aveva prestato, piuttosto che dover affrontare le intese degli altri. yoongi aggiunse ridacchiando:

«non dargli la colpa, amore. tae non è un tipo che viene subito.»

taehyung gli diede un pugno sulla spalla, ma non riuscì a nascondere il suo sorriso soddisfatto.

«jungkook è stato insolente con me, è tutto quello che ho da dire in mia difesa.»

quella frase fece arrossire jungkook che ora voleva andare lontano dai suoi amici. quest'ultima fece anche apparire una smorfia a namjoon che lasciò sfuggire un "non volevamo saperlo", prima di bere un grande sorso del suo soju alla pesca.

seokjin, visto che lavorava di notte come cameriere, aveva invitato il gruppo di amici a bere li. così l'ormai fidanzato ufficiale di namjoon poteva unirsi a loro di tanto in tanto e, inoltre, pagavano meno grazie a lui. con l'arrivo di jungkook e taehyung, il gruppo era finalmente al completo, o almeno era quello che pensava yoongi prima di strizzare gli occhi riconoscendo qualcuno che si dirigeva verso di loro.

girò furiosamente la testa verso il suo ragazzo e ringhiò:

«non ci credo, perché hai invitato quel ragazzo?!»

jimin roteò gli occhi, tagliato nella sua discussione con jungkook, e sospirò capendo cosa stava succedendo.

«perchè oltre ad essere il mio collega di lavoro, hoseok è un mio amico. seriamente, tutti lo amano, è il ragazzo più socievole che conosco e vorrei che tu finalmente capissi che non hai motivo di essere geloso di lui.»

«sai benissimo che non mi piace e tu lo inviti, se lo avessi saputo allora avrei invitato anche dabin ad unirsi a noi.»

«fermo. dabin e hoseok sono diversi e poi non provi nemmeno a parlare con lui, lo odi soltanto senza motivo.»

gli altri assistettero a quella mini discussione e taehyung poté solo ridacchiare di fronte alla faccia ora buia del suo hyung. adorava vederlo geloso, era sempre divertente.

il famoso hoseok arrivò allora al loro tavolo e li salutò felicemente anche se un po' imbarazzato di conoscere solo la metà delle persone. hli altri risposero con entusiasmo, tutti tranne uno. yoongi, che si era attaccato a jimin, non gli aveva nemmeno rivolto la parola e quindi aveva ricevuto una gomitata nelle costole, costringendolo a brontolare un saluto.

il collega di jimin sentì rapidamente il disagio che si stava dilagando e si grattò la nuca, imbarazzato. inoltre, si rese presto conto di essere l'unico single della serata e gridò mentalmente aiuto di fronte alle coppie che stavano accanto e di fronte a lui.

yoongi era seduto di fronte a lui e non faceva altro che fissarlo socchiudendo gli occhi, come sospettoso. già non gli piaceva quando jimin gli parlava del suo collega di lavoro, ma vederlo di persona era cento volte peggio. lo odiava semplicemente per ragioni davvero stupide e ne era consapevole, ma era più forte di lui, ai suoi occhi hoseok era una minaccia diretta per la loro relazione.

il suo ragazzo trovava le sue reazioni ridicole ed era per questo che aveva invitato hoseok, per far capire a yoongi che tutte le sue paure erano solo nella sua testa. sperava un giorno di poter trascorrere serate tranquille senza dover pensare di non invitare il suo amico a causa del suo ragazzo geloso.

il tatuatore allora avvolse possessivamente jimin sotto lo sguardo beffardo di taehyungche si godeva lo spettacolo. jungkook smorfiò a disagio mentre namjoon chiamò jin per portare una birra al nuovo arrivato.

jungkook si sentì male per il suo migliore amico, per fortuna taehyung non era così altrimenti non sarebbe durato più di una settimana. sentiva che jimin era abituato a quel tipo di comportamento, ma non poteva fare a meno di soffocare solo alla vista di uno yoongi completamente appiccicato al suo ragazzo.

all'improvviso il tatuatore si alzò, con la mano in quella del suo amante e lo guardò come per fargli capire qualcosa. il principale interessato aveva poi accigliato le sopracciglia.

«che cosa c'è?»

«vado a fumare.»

«e quindi? non hai bisogno di me per andare a fumare, penso che tu sia abbastanza grande da trovare l'uscita da solo, vero?»

yoongi gli lanciò uno sguardo infastidito che poteva chiaramente tradursi in un "grazie idiota ma voglio parlarti faccia a faccia" che fece chiaramente sospirare jimin. quest'ultimo lo seguì allora lasciando l'intero gruppo di amici un po' perplesso.

«non capisco davvero questo tizio.»

era hoseok che aveva appena parlato, rompendo poi il silenzio diventato quasi imbarazzante. namjoon alzò le spalle con aria dispiaciuta mentre il collega di jimin continuava:

«voglio dire, è così tutto il tempo o ha solo un problema con me? questa è la terza volta che lo vedo, ma ho l'impressione che nella sua testa mi abbia giá ucciso un centinaio di volte.»

jungkook non osava davvero dirgli che yoongi aveva letteralmente un problema con lui. ma a differenza di lui, taehyungnon si fece pregare. quindi disse ridendo:

«chiaramente non gli stai simpatico e penso che te ne sia accorto anche tu.»

«sul serio? ma cosa diavolo gli ho fatto?»

«sei single, sei gay, lavori con jimin, vai molto d'accordo con lui e sei bello, ecco cosa gli hai fatto.»

hoseok alzò le sopracciglia a quella risposta, stupito mentre taehyung gli spiegava quanto il suo migliore amico fosse uno psicopatico quando si trattava di jimin.

poco dopo, seokjin si unì a loro riuscendo a rilassare l'atmosfera con le sue battute terribilmente mediocri. hoseok ci rideva, tuttavia, di buon cuore, compiacendo così il più grande.

taehyung approfittiò di quell'atmosfera un po' più leggera per infastidire il suo ragazzo. gli pizzicò una coscia e lo baciò furtivamente più volte, il che fece arrossire jungkook. quest'ultimo lo respinse leggermente prima di borbottando.

«dai, siamo davanti a tutti!»

«scusami piccolo, ma fino a poco non ti lamentavi quando ti toccavo in questo modo.»

volendo disturbarlo di più, gli diede un bacio sul collo che fece rabbrividire il più giovane.

«tae.. l'abbiamo fatto poco fa.»

gli altri fecero una faccia disgustata prima di ridere e dire loro di prendersi una camera. jungkook arrossì ancora di più e taehyung gli baciò una guancia, sorridendo alle sue guance imbarazzate.

hoseok fu l'unico a parlare:

«pensavo fossi etero, jungkook? ricordo che mi avevi parlato di una ragazza tempo fa.»

jungkook si grattò poi la testa imbarazzato, prima che il suo ragazzo specificasse ridendo:

«è taehyungsessuale.»

ma prima che jungkook potesse parlare, yoongi e jimin tornarono al tavolo. sembravano un po' più rilassati, ma erano stati via cosi a lungo che gli altri si erano quasi dimenticati di loro.

«hoseok, jimin mi ha detto che ti piace il rap. è così?»

aprirono tutti la bocca, scioccati nel vedere yoongi rivolgersi a hoseok così. jungkook poi si accigliò, chiedendosi cosa avesse potuto fare il suo migliore amico purchè il suo ragazzo cambiasse così tanto comportamento in così poco tempo.

il principale interessato, poi fissò yoongi. ci volle un po' di tempo prima di rispondergli, avendo quasi paura di rovinare di nuovo tutto.

taehyung cominciò a ridere capendo molto rapidamente perché era così. c'erano voluti solo pochi secondi di analisi per giustificare quel comportamento. il tatuatore beveva troppo velocemente per farlo sembrare naturale. piegandosi poi verso jimin gli chiese discretamente:

«avete litigato?»

jimin sospirò prima di rispondergli.

«è per questo che ci abbiamo impiegato così tanto tempo. siamo stati un po' in macchina e poi gli ho chiesto di essere gentile con hoseok e lui mi ha risposto una cosa del tipo: non finché sarò sobrio.»

taehyung scoppiò a ridere mentre jimin sembrava tanto infastidito quanto felice di vedere il suo ragazzo parlare con il suo amico. era comunque triste sapere che era così solo con l'alcol nel sangue.

nonostante l'atmosfera fredda dell'inizio, la serata era sorprendentemente finita bene. contrariamente a tutte le aspettative, yoongi si era trovato pieno di punti in comune -soprattutto musicali- con hoseok, i due avevano riso al punto da mettere jimin totalmente da parte. quest'ultimo, un po' sorpreso da quella svolta, aveva cercato di seguire la loro conversazione ma non capiva assolutamente nulla.

lui, che era solito avere uno yoongi molto appiccicoso al suo fianco, si era finalmente trovato molto libero quella sera e anche se era stato un po' turbato da quella loro vicinanza, si era comunque divertito con i suoi amici.

taehyung e jungkook erano quanto a loro, partiti per primi. una sorta di tensione sessuale si era stabilita tra loro e quest'ultima si era solo intensificata con il passare dei minuti. i due si guardavano troppo intensamente perché fosse naturale e le carezze del piercer sulla coscia del suo ragazzo erano sempre più insistenti.

jungkook aveva poi fatto finta di sbadigliare.

«sei stanco, piccolo? dovremmo tornare a casa, hai lezione domani.»

ed è così che i due si erano eclissati frettolosamente, troppo impazienti di passare a cose più serie.

[...]

un grande rumore sordo si sentì prima che jungkook scoppiasse a ridere.

«cazzo taehyung..!»

il piercer aveva appena messo il suo ragazzo contro lo specchio dell'ascensore del suo edificio. il ginocchio placcato tra le due gambe del più giovane. jungkook, con le mani ben appese alla schiena del suo ragazzo, cominciò a gemere leggermente mentre tremava di eccitazione.

«a-aspetta almeno che arriviamo al tuo appartamento!»

«questo ascensore impiega troppo tempo, non posso più aspettare.»

taehyung poi passò la mano sotto il suo maglione e seppì la testa nel collo di jungkook per leccarlo, baciarlo e morderlo con appetito. il liceale non poteva che tendersi sotto il piacere.

quando l'ascensore finì per arrivare al piano giusto, i due non persero tempo. il piercer prese la mano del suo amante e aprì rapidamente la porta. aveva sbattuto di nuovo jungkook contro la porta, trovando le sue labbra e aveva infilato la mano nei pantaloni di quest'ultimo. non poté impedire che un sorriso nascesse sul suo viso mentre si baciavano, quando sentì l'erezione già molto imponente del liceale.

i due si tolsero in fretta le scarpe e i calzini e si diressero fino alla camera da letto. i loro vestiti si trovarono molto rapidamente a terra e jungkook si stabilì rapidamente sul materasso sospirando a suo agio.

«ho aspettato il secondo round per tutta la fottuta serata.»

«anche io tae..»

taehyung si mise allora sopra di lui, la sua faccia incollata a quella del suo amante. e sussurrò contro le sue labbra:

«voglio farti mio per l'intera notte, piccolo.»

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