piercings | taekook ✓

By sannieung

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in corso | traduzione di @drawromane ❝ dove taehyung è un piercer e jungkook è attratto dai suoi numerosi pie... More

uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
ventidue
ventitre
ventiquattro
venticinque
ventisei
ventisette
ventotto
ventinove
trenta
trentuno
trentadue
trentatre
trentaquattro
trentasei
trentasette
trentotto
trentanove
epilogo

trentacinque

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By sannieung

«vorrei tingermi i capelli di arancione.. l'avevo fatti tre anni fa e mi mancano un po'. cosa ne pensi?»

con le braccia incrociate dietro la testa, la sigaretta appesa alle sue labbra e completamente nudo nelle sue lenzuola dopo aver fatto l'amore, taehyung era in piena riflessione.

era spesso preso da certe pulsioni e voleva sempre cambiare il colore dei capelli, sbarazzandosi rapidamente della sua tintura attuale. sdraiato al suo fianco, jungkook che aveva la testa appoggiata sul busto del suo ragazzo, si mise a ridere.

ancora stanco, si rannicchiò di più contro il petto del piercer prima di rispondergli.

«con i capelli arancioni e tutti i tuoi piercing sembrerai la versione nuova di naruto.»

«e quindi, perché ridi? naruto è troppo figo come personaggio.»

«ammetto avevo una grande fissa per lui all'epoca.»

«ci sta, è naruto. è davvero figo.»

taehyung pensò improvvisamente e poi si raddrizzò.

«aspetta. yoongi mi ha sempre detto che eri sempre stato etero convinto. ma ehi, hai appena ammesso di avere avuto una fissa per naruto!»

«eh beh, è diverso, lui è un personaggio manga!»

«mmh, non sono convinto. in ogni caso fai schifo come etero, me l'hai dimostrato poco fa.»

jungkook, aprì gli occhi sorpreso, poi arrossì. avrebbe voluto replicare ma non trovava più nulla di cui lamentarsi, taehyung trovava sempre un modo per infastidirlo. quest'ultimo, inoltre, cominciò a ridere e poi gli accarezzò i capelli per rassicurarlo.

«ti preoccupi troppo piccolo, lo dico per farti incazzare. sappiamo entrambi che sei taehyung sessuale e che hai una fantasia segreta sui miei piercing.»

«in realtà su qualsiasi cosa.»

«come qualsiasi cosa? sei pazzo di me, allora.»

«e te ne rendi conto solo adesso?»

taehyung alzò gli occhi al cielo non negando in alcun modo i fatti e si alzò per aprire la finestra, doveva ventilare la stanza che puzzava di sesso a naso pieno. ne approfittò per afferrare il suo accendino e si trascinò più lontano per accendere la sua sigaretta e si chinò verso l'esterno, fumando tranquillamente.

jungkook, sempre sdraiato sul letto del suo ragazzo, lo guardò quasi affascinato prima di accigliarsi:

«taehyung sei nudo, tutti ti vedono.

«ma no va bene, la finestra è alta non si vede, d'altra parte tu puoi ammirare il mio meraviglioso gluteo.»

«hm, anche se il tuo gluteo è meraviglioso, preferivo quando eri a letto.»

«sto arrivando, sto arrivando.»

con un grande sorriso sulle labbra, taehyung si sdraiò a metà accanto a un jungkook falsamente imbronciato. questo mise la testa contro la sua spalla mentre l'altro continuava a fumare. il piercer, con la sua mano libera, accarezzò la pancia del suo ragazzo mentre quest'ultimo si confidò:

«a proposito, mia madre sa che ho un ragazzo e conosce un certo taehyung, ma non sa che sei tu il mio ragazzo. non so cosa fare.»

«gli hai detto che stavi uscendo con un ragazzo?»

«no, ma hanno visto il tuo fottuto succhiotto sul mio busto e improvvisamente invece di inventare loro una ragazza ho tirato fuori tutto, non sono chiusi sull'argomento. e ora vogliono incontrare il mio ragazzo, ma se mia madre viene a sapere che sto uscendo con il famoso taehyung penso che mi uccida.»

«è vero che un ragazzo con i piercing è necessariamente cattivo.»

taehyung aveva iniziato a ridere così tanto, la frase che aveva appena pronunciato gli sembrava ridicola. non riusciva a capire come la madre di jungkook potesse avere paura di yoongi per esempio, il suo migliore amico non era nemmeno in grado di fare del male a una mosca in quanto era sdolcinato a causa di jimin.

«ha un sacco di stereotipi come la maggior parte dei coreani..»

«e quindi? ho paura dei miei genitori, ma questo non significa che avrò paura dei tuoi se un giorno li incontrerò. non è perché ha visto un criminale tatuato e con piercing nei telegiornali, allora deve fare una generalità su tutti coloro che sono tatuati e forati, è stupido.»

«lo so, ma ehi, di per sé non so davvero cosa fare per farla cambiare idea..»

«no, lo so kook, poi so anche che è piuttosto colpo della nostra società che li influenza, ma mi disgusta. seriamente ha paura di yoongi? quel ragazzo è ricco, bello, è innamorato di jimin, lo rende felice, è tutt'altro che stupido ma lei ha paura di lui. se non l'ha mai amato, non amerà nemmeno me.»

jungkook sfoggiò un espressione preoccupata. in verità non era così grave se a sua madre non piaceva taehyung, ma preferiva chiaramente che andasse bene tra di loro per evitare qualsiasi disagio. pensò per un attimo e poi aggiunse:

«si, ma jimin non l'aveva davvera avvertito del look di yoongi, mia madre è rimasta abbastanza sorpresa e poi conosci lo hyung..  la prima volta che l'ha visto non ha praticamente parlato, l'ha fissata tutta la sera. poi le altre volte in cui mia madre l'ha visto gli ha semplicemente detto ciao all'improvviso, ma questo non l'ha necessariamente aiutata a sbarazzarsi del suo cliché sui tatuati e con un sacco di piercing ovunque..»

«hm.. ammetto che questo non ha aiutato.. avevo dimenticato che quel ragazzo era un vero asociale.»

taehyung cominciò a ridere. schiacciò la sigaretta nel suo posacenere e attirò jungkook contro di lui. lo imprigionò in un abbraccio e lo fece praticamente rotolare con lui sul materasso. il più giovane cercò di lottare, ma il piercer lo strinse di più attaccando le labbra alle sue. si baciarono così per lunghi minuti, prima che il maggiore tornasse a ridere contro la bocca del suo ragazzo.

«perchè stai ridendo?»

«perchè sono un grande cattivo con i miei piercing ovunque. sono così cattivo che non ti riporterò a casa stasera, resterai con me.»

«si, ma il signore cattivo ha dimenticato che domani ho lezione, altrimenti sarei rimasto volentieri.»

«non ci pensi? i cattivi non vanno a lezione e siccome sei il mio ragazzo, non te ne andrai.»

taehyung baciò il collo del suo ragazzo, mordendolo leggermente e alla fine lo guardò più seriamente.

«e non preoccuparti, cercherò di fare una buona impressione quando incontrerò tua madre, non come quel coglione di yoongi.»

«hm..»

il piercer lasciò un altro bacio sulle labbra del liceale e quest'ultimo prese la parola.

«a proposito di mia madre.. in realtà, non è il tuo look che mi spaventa di più..»

«che cos'è allora?»

«tae, parli senza alcun filtro.. non lo fai nemmeno apposta, a volte mi chiedo anche se te ne rendi conto. fa parte del tuo fascino, diciamo, ma non sono sicuro che piacerebbe a mia madre se all'improvviso venissi a darle dei dettagli.. sessuali su di noi.»

taehyung guardò il suo ragazzo negli occhi e poi gli afferrò il mento come per mostrargli la sua serietà.

«non sono stupido, non dirò a tua madre cose così all'improvviso: 'sai, tuo figlio fa pompini stupendi'.»

jungkook fece una smorfia all'intesa delle sue parole ma alla fine annuì, abituato a quel tipo di osservazione.

«so che non lo diresti così, ma se un argomento ti porta a questo tipo di pensieri li dici senza nemmeno rendertene conto.»

«non preoccuparti kook, starò attento. guarda che è andata bene con junghyun alla fine!»

«si, possiamo dire così.. era comunque iniziata male.»

taehyung rideva ricordando l'imbarazzo di jungkook, mentre quest'ultimo si rannicchiava contro il suo busto, annidando la testa nel suo collo. il più grande lo abbracciò così, accarezzandogli delicatamente la schiena.

dopo un po' di tempo a stare tra le braccia del suo ragazzo, lo studente del liceo alla fine si ricordò che doveva tornare a casa. cercò di rialzarsi ma taehyung lo afferrò molto rapidamente. così lo strinse di più contro il busto accigliandosi e gli sussurrò:

«resti con me.»

«tae ogni volta è lo stesso.. sai che voglio restare ma devo tornare a casa..»

«mi annoierò senza di te, reeeeesta!»

«adulatore.»

«non mi interessa, non ti porto a casa.»

«non importa, prenderò l'autobus.»

taehyung ringhiò di fronte a quella risposta, insoddisfatto.

[...]

mezzo crollato sul suo divano con una sigaretta in bocca, taehyung era impegnato a cambiare i numerosi canali presenti in televisione. più si annoiava, più fumava e chiaramente il suo pacchetto di sigarette era ora vuoto, il che lo fece sospirare. non aveva voglia di uscire per comprarne un altro soprattutto perché aveva appena portato jungkook a casa.

gli mancava il suo ragazzo e quel pensiero lo spaventava un po', da quando teneva così tanto a jungkook? un piccolo sorriso prese automaticamente forma sulle sue labbra quando pensò al suo ragazzo. lo vedeva ancora rannicchiarsi contro di lui e baciarlo da solo senza che taehyung fosse lui a fare il primo passo.

la sua aria timida era sempre presente ma lo era molto meno di prima. e dire che solo poche ore prima facevano l'amore nel suo letto.. no, non doveva pensare a quello, stava già iniziando ad avere caldo.

anche se in piena riflessione, fu improvvisamente troncato dalle vibrazioni del suo telefono. lo prese rapidamente, curioso, ma fu deluso di scoprire che non si trattava di jungkook.

dabin, 21:19:

amico, devi venire all'ottagono stasera, è obbligatorio.

sono stato invitato da un amico ma è anche uno dei miei grandi clienti, ci facciamo il pieno di soldi vendendo il nostro lavoro ai presenti e inoltre beviamo gratis perché siamo invitati al suo tavolo da ricchi, non è bello?

taehyung sospirò, era una bell'idea, era allettante, troppo allettante anche.. si annoiava davvero a casa e voleva uscire ma non voleva strafare ora che era fidanzato. si era promesso di non seguire più dabin nelle sue uscite, si permetteva solo di invitarlo a casa sua ma diventava difficile seguire le proprie regole.

decise di non rispondere al suo amico ma l'idea lo rodeva sempre di più. voleva uscire, bere, fumare, fare festa, si annoiava a stare li. sbuffò cercando di contenersi ma tutto quello gli rodeva.

non doveva cedere alla tentazione, taehyung non aveva limiti la sera e non era sicuro di potersi contenere. sicuramente non era dabin che lo avrebbe fermato, era esattamente lo stesso. per limitare il disastro doveva vedere yoongi, andò nei suoi contatti e gli inviò rapidamente un messaggio.

taehyung, 21:20:

posso passare a casa tua?

yooni, 21:21 :

non sono a casa, jimin voleva vedere un film al cinema.

cosi taehyung sbuffò e mise giu il telefono, cercando di capire cosa fare.

[...]

arrivato davanti all'ottagono, taehyung trovò il suo amico che lo accolse con un grande sorriso. dabin lo guardò così dalla testa ai piedi prima di fischiare.

«è sempre così bello questo ragazzo.»

taehyung si mise a ridere, era abituato a quel tipo di osservazione proveniente da dabin. quest'ultimo lo ammirava enormemente, ripetendo a tutti che se kim taehyung era al loro tavolo erano sicuri di trovare conquiste per la serata, sia uomini che donne.

«si, ma stasera nessuno ne trarrà beneficio.»

«mh? ah sì, è vero che hai un ragazzo ora. si ma, non l'hai portato con te.»

«se avesse potuto essere con me stasera, non sarei venuto qui.»

«amico, ti invito in una fottuta serata vip all'ottagono con i ricchi e questo è tutto quello che hai da dirmi? l'amore ti rende strano, sia a te che a yoongi.»

dabin aveva iniziato a ridacchiare mentre il piercer lo ignorava. abituati al luogo, i due entrarono rapidamente nell'edificio dopo aver salutato alcuni buttafuori e si diressero al famoso posto riservato. appena arrivato, l'amico di taehyung venne direttamente a salutare il suo "cliente".

«minsik! che serata fantastica che hai organizzato.»

«normalmente facciamo serate a casa l'uno dell'altro ma tu mi conosci, se usciamo, tanto vale farlo bene.»

«e sono qui per renderlo ancora migliore.»

«bravo, nel frattempo ti sto portano nuovi clienti.»

i due si diedero il batticinque mentre taehyung li osservava senza davvero più entusiasmo. il famoso minsik lo squadrò, incuriosito, e dabin decise finalmente di presentarlo.

«ah sì a proposito, ti presento taehyung, e tae ti presento minsik.»

«hm è lui il ragazzo che riporta solo conquiste da una notte al suo tavolo?»

taehyung alzò gli occhi al cielo mentre dabin annuiva.

minsik li presentò al suo gruppo di amici anche se rimaneva piuttosto difficile a causa della musica che faceva quasi tremare i muri. c'erano una ventina di persone intorno al tavolo, la maggioranza di ragazzi non sembravano per niente affidabili.

taehyung si chiedeva persino se non fossero davvero dei rapper o immischiati in qualche affare losco, visto che erano apparentemente ricchi, sembravano tutti abbastanza giovani per essere cosi ricchi e pieni di gioielli.

al piercer non ci volle molto per trovare la strada per i drink. non aveva molta voglia di incontrare nuove persone, voleva solo uccidere la noia che lo aveva invaso da solo a casa sua. bere mentre ascoltava la musica gli sembrava una buona opzione.

più passava la serata, più taehyung si chiedeva perché si fosse vestito così bene. chi voleva impressionare quella sera? aveva solo voglia di piacere a jungkook, il resto gli importava poco. perchè si era preoccupato a mettere una fottuta camicia nera, in cui sarebbe morto di caldo, quando avrebbe potuto indossare una semplice t-shirt?

per fortuna l'aveva abbastanza sbottonata. era davvero chic quella sera, la sua cintura gucci così come i suoi mocassini lo sottolineavano ancora di più.

stranamente, non si sentiva più davvero a suo agio. sedito su una delle panchine che circondavano il tavolo con il bicchiere in mano, osservava i dintorni e sembrava infastidito. era così anche lui tre mesi fa? in quel momento, il semplice fatto di vedere quei ragazzi invitare molte belle ragazze nella zona vip lo faceva rabbrividire. per il disagio, si riservò un altro drink.

scrutò dabin che sembrava, a differenza di lui, totalmente a suo agio. non esitava ad andare a vedere il maggior numero possibile di persone per vendere tutto il suo stock di stupefacenti. lo scambio era stato fatto in modo molto discreto, chiaramente non era così sciocco.

con il tempo, i comportamenti dei ragazzi intorno al tavolo cambiavano. molte persone andavano e venivano dal bagno, o per mettersi della roba nel naso o per essere accompagnate. così poté notare che quel minsik ora sembrava pazzo e che altri ragazzi stavano limonando con delle ragazze invitate al tavolo. tutto quello infastidiva davvero taehyung che non poteva fare a meno di guardare il suo telefono sperando di divertirsi.

solo che aveva abusato dell'alcol e più passavano i minuti, meno riusciva a leggere ciò che appariva sul suo schermo. deluso, però, si girò quando qualcuno si avvicinò al suo orecchio per parlargli.

«come può un ragazzo come te, stare al telefono piuttosto che godersi questa bella serata?»

taehyung si accigliò scrutando la persona che stava al suo fianco. era una bella giovane donna che non sembrava del tutto coreana ma che tuttavia si esprimeva perfettamente bene. i suoi lunghi capelli castani cadevano a sulle spalle come per sottolineare il vestito rosso che indossava.

si chinò - anche se intorpidito dall'alcol - fino all'orecchio e le chiese abbastanza forte da farle sentire:

«cosa intendi per ragazzo come me?»

«un bellissimo ragazzo e anche ben vestito.»

la bella ragazza gli sorrise ma taehyung rimase di marmo. di solito sarebbe stato al suo gioco, forse si sarebbe anche complimentato per primo. ma quel giorno non sentiva nulla, nemmeno una parvenza di attrazione per lei.

«io sono chungha.»

«e io sono gay.»

chungha allora si tese di fronte a tanta onestà, ma alla fine gli sorrise educatamente per mostrargli che non era ostile al riguardo. taehyung si era sorpreso a tirare fuori una cosa del genere, decisamente l'alcol gli faceva dire cazzate anche se gli andava comunque bene averlo precisato.

«vado, non preoccuparti. ti lascio in pace allora, buona serata.»

aveva chiaramente l'impressione di averla infastidita, il che gli aveva fatto storcere il naso.

vedendola andare via, taehyung si morse il labbro. si arrabbiò con se stessoper essere stato così diretto. mentre stava per bere l'ennesimo bicchiere di alcol, vide dabin sedersi accanto a lui. il castano venne direttamente a gridargli all'orecchio.

«amico, ma stai bene? sei diventato cieco, per caso? quella ragazza era bellissima e tu la lasci andare così? preferisci scoparti un liceale che una ragazza con quel corpo?»

quell' osservazione aveva leggermente infastidito taehyung, che non aveva avuto bisogno di pensare prima di replicare:

«non paragonare kook a lei, sei tu che hai la merda negli occhi amico.»

dabin alzò le spalle non potendo davvero essere obiettivo, non era attratto dai ragazzi e quindi non poteva davvero capirlo.

taehyung, che si annoiava sempre di più in quella serata, chiese al suo amico se non avesse qualcosa per lui per sentirsi meglio. dabin gli porse allora una canna che l'altro non esitò a prendere.

«un piccolo regalo per il mio amico, ma ho visto che non hai più toccato coca e md. starai bene?»

«grazie, non preoccuparti, è esattamente quello che volevo.»

taehyung si alzò allora e nonostante il fatto che non sentisse più davvero il suo corpo, andò verso il bagno. quasi sbagliò due o tre volte direzione, scontrandosi con le persone ma alla fine riuscì ad arrivarci.

poi si appoggiò alla parete della stanza ma sospirò capendo che non aveva l'accendino. un uomo al suo fianco gli porse allora il suo, cosa che taehyung difficilmente rifiutò. lo ringraziò e accese la sua canna con difficoltà, intorpidito dai suoi precedenti consumi.

«fighi i tuoi piercing, il tuo lavoro li accetta?»

taehyung si rivolse a lui ridendo, vedeva bene che il ragazzo al suo fianco voleva semplicemente iniziare una conversazione.

«sono un piercer, eccome se li accetta.»

taehyung fece un tiro dalla sua canna e poi sputò il fumo fuori chiudendo gli occhi. era contento di poter finalmente fumare. dabin era davvero figo per quello, non gli aveva mai fatto pagare un consumo fino ad ora.

«ah sì, in effetti. e quindi, visto che sei un piercer..»

il ragazzo si avvicinò a taehyung mentre quest'ultimo lo guardava leggermente incuriosito. era abbastanza ubriaco da non riuscire più a osservare distintamente i tratti del suo viso, tutto gli sembrava sfocato e quello era anche il motivo per cui i suoi riflessi sembravano essere rallentati.

«immagino che tu possa bucarmi senza problemi, giusto?»

quella frase era totalmente oscena e disgustò taehyung, che non era assolutamente in vena di sentire quel genere di cose. peggio ancora, poteva sentire la mano del ragazzo poggiarsi contro il cavallo dei suoi pantaloni, cercando di massaggiarlo sotto i suoi strati di vestiti per eccitarlo.

poche settimane prima, gli sarebbe piaciuto totalmente quel tipo di linguaggio volgare o di carezze troppo audaci. quella sera lo metteva totalmente a disagio. era oramai troppo abituato alla dolcezza di jungkook per apprezzare quel comportamento.

sentiva che tutto quello non era più per lui, si sentiva come se si stesse trasformando in yoongi a poco a poco. tutto era diverso in coppia, stava bene con jungkook. anche il sesso differiva, il liceale non era chiaramente esperto ma taehyung lo desiderava molto più di chiunque altro, il che rendeva l'atto molto più piacevole.

si sentiva davvero come se si stesse innamorando sempre di più e non cercava più neanche di negarlo. scoprire l'amore alla fine era meno spaventoso di quanto pensasse.

togliendo rapidamente la mano del ragazzo. gli chiese:

«ma che diavolo fai? chi ti ha detto di toccarmi così?»

l'altro rimase di sasso, il che infastidì di più taehyung.

«io.. avevo capito che eri gay.. chungha me l'ha detto poco fa.»

taehyung voleva esplodere di rabbia ma la droga lo rilassava troppo perché fosse possibile. quindi quel ragazzo lo aveva seguito fin li per flirtare con lui visto che era al suo tavolo?

«e quindi? non voglio andare a letto con te, ho un ragazzo.»

il piercer era orgoglioso di aver finalmente potuto affermare di avere qualcuno nella sua vita. quello che era successo davanti al liceo di jungkook gli era servito da lezione e non voleva mai più che il più giovane si sentisse tradito da lui. voleva che il suo ragazzo si fidasse pienamente di lui e sembrava essere sulla strada giusta per raggiungere quell' obiettivo.

non aggiunge nient'altro, poi decise di lasciare rapidamente il bagno senza neanche dare uno sguardo a quel ragazzo. senza avvertire nessuno si ritrovò così fuori dal club ottagono e sospirò di sollievo.

alla fine quella serata era stata un vero fiasco. taehyung, che pensava di potersi divertire proprio come una volta, era alla fine ancora più infastidito che all'inizio. l'unica buona notizia è che aveva potuto consumare gratuitamente. si rendeva conto che quel tipo di serata non lo attirava più così tanto, forse si era stancato? il suo atteggiamento era letteralmente cambiato dopo jungkook.

ancora abbastanza lucido, chiamò un uber per tornare a casa e finì di fumare mentre lo aspettava.

gli mancava jungkook, gli sarebbe piaciuto tanto stare con lui stasera piuttosto che ritrovarsi li.. lo amava cazzo, era spesso un idiota con lui e aveva fatto molti passi sbagliati ma finalmente sembrava rendersi conto di quanto i suoi sentimenti si intensificassero di giorno in giorno, quell' uscita ne era la prova.

voleva solo lui, voleva solo proteggerlo, era persino pronto a incontrare i suoi genitori e a fare una buona impressione davanti a loro per lui.

improvvisamente preso dall'impulso, afferrò il suo telefono. doveva dirglielo.

taehyung , 02:43 :

tae ti amw koop

buonanotte bambinp mio

<33333

aveva iniziato a ridere da solo così tanto che si trovava stupido. sicuramente se ne sarebbe pentito domani ma nel frattempo aveva bisogno di dirglielo. forse il suo consumo lo aiutava anche a rivelarsi...

poi sospirò guardando l'ora. poche scarse ore di sonno lo aspettavano quella notte purtroppo, ci era comunque abituato.

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