⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, pensate che questo fu il primo game che scrissi per la storia di Chishiya nei miei appunti ma poi avevo scartato questa idea per svolgere quella storia in modo differente.
Il punto è che non butto mai via nulla! ♡
Ho pensato sarebbe potuto tornarmi utile per qualcosa, una one-shot o... un'altra storia a capitolo, ed eccola qua!
Il primo game di questa storia, spero possa piacervi! ♡
Vi auguro una buona lettura e buon fine settimana, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔 del mio cuore che siete sempre qui a leggermi! ♡
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― 𝐹𝐼𝑉𝐸 𝑂𝐹 𝐶𝐿𝑈𝐵𝑆 ―
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La grigia sa, a suo malgrado, che solo i primi cinque membri esecutivi possono scegliersi i game a cui partecipare, ma questo non è un problema avendo un'amica al suo interno.
Il problema sussiste quando un certo lottatore dalle battute fin troppo discutibili, sceglie volontariamente di cambiare strada e di dirigersi all'interno del suo stesso game.
L'edificio è enorme, diroccato e abbandonato da chissà quanti anni, con la polvere che le entra nelle sue narici e la fa starnutire, facendole odiare quel posto a prescindere.
Che tipo di game potrebbe mai esserci in un posto come questo? Metà del palazzo è crollato, intorno ad esso ci sono solo polvere e macerie.
Nashira sale quelle scale pericolosamente instabili insieme a Niragi, cercando di stargli alla larga come meglio riesce, comprendendo che sia inutile tentare di cacciarlo via, ed un'altra ragazza della spiaggia, Tsugumi.
Non si lamenta del game, dovrebbe essere di fiori, oltretutto non che ci sia stata molta scelta in realtà, a detta di Evaine, non ci sono molti game disponibili oggi e loro hanno bisogno di aggiornare il loro visto.
Nonostante abbiano ancora diversi giorni, vogliono comunque tenersi un paio di giorni di riversa nel caso qualcuno dovesse avere la febbre o dovesse rimanere ferito in qualche game così da poter riposarsi senza problemi e senza ansie.
Per lo meno il moro alle sue spalle, non sta facendo qualche battuta dal gusto orrido mentre, passo dopo passo, salgono quelle vertiginose scale.
Con molta probabilità non useranno nemmeno le armi che hanno appresso, non è un game di picche ma... la prudenza non è mai troppa, giusto?
Salgono fino a terzo piano, il rumore delle suole delle loro scarpe che calpestano le macerie di questo edificio è l'unico suono udibile.
Non avrebbe mai pensato di vedere questo glorioso colosso ridotto in polvere, un impero ormai dissolto nella cenere insieme al suo re e metà dei suoi sudditi.
C'è solo il pavimento sotto ai loro piedi ed un tavolo grigio - non sa se sia polvere o se sia il suo reale colore - con sopra una decina di cellulari accesi.
Al centro della stanza un enorme voragine che porta a ben due piani sotto.
La stanza è divisa a metà e dalla parte opposta si può intravedere un altro tavolo apparentemente vuoto, dello stesso colore del primo.
Camminano verso il tavolino grigio e prendono un cellulare a testa, la luce chiara che illumina i loro visi.
❝𝐑𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨... 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐨!
𝑽𝒊𝒔𝒕𝒐 - 𝐍𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢: 𝑇𝑟𝑒.
𝐈𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐚.❞
Stranamente, è proprio Ness la prima a rompere quel silenzio mentre si infila il cellulare nella tasca della felpa nera.
«Forse dobbiamo... arrivare dall'altra parte della stanza?»
Porse uno sguardo ad entrambi i suoi compagni che, come in ogni game, si stanno già guardando intorno per riuscire a trovare qualche indizio sul game.
Arrivare dall'altra parte della stanza potrebbe essere un problema ma... tre cervelli sono meglio di uno per trovare una soluzione.
Ammesso che Niragi ne possegga uno. Anzi, è quasi scioccata nel vederlo così concentrato, questo posto deve aver destabilizzato anche lui.
Ness fa qualche passo in avanti per vedere l'enorme voragine sotto di loro, non soffrire di vertigini è un grosso vantaggio in questi casi.
«Magari sopra quel tavolo c'è qualcosa, potrebbe essersi la carta del cinque di fiori.»
Tsugumi fa qualche passo in avanti per mettersi al fianco di Nessie mentre si infila il cellulare nella tasca, mantenendo la sguardo davanti a sé.
Lei si gira mostrando alla ramata la sua figura completa, riesce a vedere il suo profilo così bene.
Il modo in cui il suo sguardo cambia di espressione mentre cerca di capire cosa potrebbe esserci sopra quel tavolo.
Alza un sopracciglio, quasi sorpresa di vedere che il moro alle loro spalle non stia ancora facendo nessuna delle sue solite battute.
Ma non è questo il momento per farsi prendere dal rancore, ora deve solo pensare a come uscire di qui insieme a Tsugumi.
Anche lei si gira per avere un confronto più diretto con la ragazza ora davanti a lei.
«L'ipotesi della carta sul tavolo è plausibile, altrimenti che senso avrebbe mettere un tavolo al centro di una stanza abbandonata? Oltretutto, non ci sono porte dall'altra parte della stanza, ecco perché ho ipotizzato la mia teoria, nessuno può entrare quindi ho escluso la possibilità che fosse un altro game»
«Esatto, aggiungiamoci anche il fatto che non ci siano dei cellulari sopra a quel tavolo, altro motivo per escludere l'ipotesi di un secondo game.»
Niragi le ascolta parlare quasi annoiato, appoggiandosi il fucile sulle spalle ed avvicinandosi di qualche passo a loro.
Nulla dentro di lui gli sta caldamente consigliando di evitare nel dire qualcosa, il game inizierà fra poco e ci sono cose più importanti a cui pensare, tipo uscire di qui tutti e tre vivi.
«Principesse... siamo solo noi, potete darvi un bacino se volete... come augurio di buon game.»
Entrambe si girano di scatto, le guance di Nessie si tingono di un rosso porpora e Niragi sbuffa divertito: «Ormai voi vedermi limonare con qualsiasi donna presente alla spiaggia... non dovrei più sorprendermi.»
«Che sia questa la stanza!?»
La voce di due ragazzi interrompe il loro discorso.
Appaiono due ragazzi apparentemente spaventati, uno di loro è Kodai Tatta, Nessie ha avuto poco modo di conoscerlo bene, ma ci ha scambiato un paio di chiacchere una sera ed essendo amico di Arisu, non può essere un cattivo ragazzo.
Ma per quanto sia un ragazzo sempre molto gentile e disponibile... teme che sia estremamente fifone.
Si avvicinano entrambi al tavolo e prendono frettolosamente un cellulare a testa.
❝𝐑𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨... 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐨!
𝑽𝒊𝒔𝒕𝒐 - 𝐍𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢: 𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞
𝐕𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐚𝐦𝐞!
𝐌𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐚𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢!❞
«D-dobbiamo fare cosa? Non c'è nulla qui...»
«Non lo sappiamo, forse dobbiamo arrivare dall'altra parte della stanza... fra qualche secondo lo scopriremo.»
Nessie cerca di rassicurarlo ma sa già in partenza che qualsiasi tipo di rassicurazione finirà fuori dalla testa di Tatta fra nemmeno quattro secondi.
è completamente terrorizzato e a giudicare da come le sue gambe stanno tremando... Nashira arriva alla dolorosa conclusione.
Soffre di vertigini.
❝𝐋𝐞 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐞.
𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢 è 𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞.
𝐈𝐥 𝐠𝐚𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞.❞
Tirano tutti fuori i loro cellulari, gli schermi si illuminano sui loro visi mentre una voce spiega le regole del game.
Nessie si umetta le labbra ormai secche, passandoti una fra i capelli per scarmigliarli a dovere, iniziando a percepire la tensione.
❝ 𝐆𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭à: 𝐶𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑑𝑖 𝐹𝑖𝑜𝑟𝑖. ♣
𝐆𝐚𝐦𝐞: 𝑇𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑛𝑡𝑒.
𝐍𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢: 𝐷𝑖𝑒𝑐𝑖
𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞: 𝐼 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑒, 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑔𝑎𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑟à 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜.
𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐋𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞: 𝑇𝑟𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖.
𝑇𝑟𝑎𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 𝑖 𝑡𝑟𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐𝑟𝑜𝑙𝑙𝑒𝑟à.❞
Il ragazzo vicino a Tatta inizia a scuotere la testa, gli occhi fisso sul cellulare: «Che cosa significa? Non c'è un fottuto ponte qui e non ci sono materiali per poterne costruire uno... mezz'ora di tempo? Cos'è uno scherzo? Perché se così fosse non è-»
Si blocca improvvisamente quando sente il terreno avere una piccola scossa.
La luce salta per qualche secondo per poi illuminare di nuovo l'intera stanza.
Si sentono dei rumori dal piano di sotto e Nessie si sporge piano, cercando di trovare la causa di questi strani rumori.
Finché non a trova. Sono tigri.
«Cosa?»
Nass sussurra mentre lentamente fa qualche passo indietro.
Devono essere state liberate ora e tutto questo le ricorda un game gioca in un parco giochi secoli fa, proprio insieme ad altri lottatori.
«Quindi... dobbiamo riuscire ad arrivare dall'altra parte con il rischio di cadere e di essere mangiato da una tigre o spiaccicato al suolo...»
«Vedi di darti una calmata, Marmocchio.»
Tatta si porta le mani sul viso, sfregandolo appena, le gote arrossate ed il respiro che si fa più affannoso.
Questo game è impossibile da vincere per lui e la fortuna non ha proprio girato dalla sua parte, dato che si ritrova pure insieme a Niragi.
Sono tutti spacciati, secondo la sua "visione".
Il moro invece sembra così divertito nel vederli spaventati e confusi, godendosi la scenetta come se fosse al bar della spiaggia.
«Ok, potremmo saltare dal-»
«SALTARE? Non è possibile per un essere un umano riuscire a fare un salto del genere e non abbiamo nemmeno lo spazio per prendere la rincorsa!»
Tsugumi scatta subito, lo sguardo preoccupato mentre fissa i due ragazzi.
Ha paura che possano fare gesti avventati a causa del panico che sta scorrendo nelle loro vene.
«Usiamo queste corde per-»
«Non reggono il peso di un essere umano adulto e come ti ha detto Tsugumi, non c'è abbastanza spazio per prendere la rincorsa.»
Ness spiega, le sue parole escono con un tono così calmo... i due rimangono sorpresi per un attimo, non avevano mai sentito una voce così tranquilla durante un game.
Probabilmente è abituata... o essendo all'interno dei militanti, deve aver messo su una sorta di armatura.
Così come lo sono le persone che sono venute qui insieme a lei... a giudicare dai loro sguardi quasi annoiati.
«Quindi Principessa, che si fa?» - Niragi si avvicina a Ness, leccandosi le labbra ma lei non lo degna nemmeno di uno sguardo, gli occhi fissi su quelle tigri al di sotto di loro, pensando al fatto che non ci sia davvero nessuno modo per arrivare dall'altra parte.
«Hai qualche idea? Perché io sto iniziando a pensare che non ce ne siano molte...»
«Lanciamo uno degli sfigati e vediamo cosa succede.»
Nessie si risparmia di soffiargli addosso qualche epiteto, alzando gli occhi al cielo e stringendo i denti: «Non mi sorprendi, ormai so che sei tutto fuorché una persona che pensa prima di agire.»
«Mi stai dando dell'idiota?»
«Uno dei migliori, devo ammetterlo.»
Conclude lei, con l'angolo sinistro delle labbra che sale verso l'alto in un ghigno fin troppo divertito per i gusti del lottatore.
E' un dettaglio che dura poco più di un battito di ciglia, poiché la sua espressione non tarda molto a ritornare neutra.
Ma tutto questo basta per gettare nuovamente altra legna sulla pira, mantenendo il fuoco della sua ira sempre acceso e Niragi ammette a sé stesso che Nashira è piuttosto brava in questo.
Le ringhia un esaustivo "vai a farti fottere" a denti stretti, ignorando completamente gli altri tre che stanno impanicando nel vederli litigare.
«Vorrei ricordarti che questo è un game di fiori, al posto di fare il prepotente, uniamo le forze per trovare una soluzione!»
«Ed io dovrei collaborare con te?»
«Non lo so, Niragi, ti piace vivere? Perché se la risposta è no allora possiamo anche starcene qui ad aspettare di morire tutti insieme appassionatamente.»
Il tono della sue voce cambia, esasperata dai suoi continui modi di fare, nemmeno quando si trovano dentro al un game lui riesce a comportarsi in un determinato modo.
Entrambi non sentono nemmeno le voci dei loro compagni che li intimano di smetterla di discutere.
«Allora fai andare quel tuo bel cervellino e trova la risposta, Nessina.»
«Dato che non posso aspettarmi intelligenza da una sedia, non posso chiederti una mano.»
Forse è solo una questione di attimi, ma l'udito di Nessie è certo di aver sentito uno sparo.
Di aver captato il movimento dei compagni che, spaventati, hanno indietreggiato.
Di una pallottola che non era rivolta a lei ma ad un punto non ben indentificato della stanza, sparato dal moro in un momento di totale rabbia nei suo confronti.
Un pezzo piccolo di pavimento cede sotto ai loro piedi, percependo l'instabilità del suo equilibrio.
È certa di essere riuscita ad afferrare il polso di Niragi quando lo ha visto barcollare e quasi cadere al suolo.
Si volta per un lasso di tempo sufficientemente lungo per farle notare una cosa che non avevo visto prima mentre - con le sue forze - riesce a tirare su Niragi.
Ed è qui che la sua mente inizia a tirare le somme, cercando di metabolizzare il tutto... mentre Niragi tira uno sbuffo rumoroso, sistemandosi meglio.
«Mia eroina, mi hai salvat-»
«Niragi...»
Gli occhi di Nessie rimangono fissi su un punto preciso al centro, cercando di captare ogni piccola sfumatura.
I suoi compagni si avvicinano con cautela di un passo, cercando di capire se lei abbia intuito qualcosa su questo fame o meno.
❝𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐋𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞: 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖.❞
«Il ponte... c'è già.»
«...Che cosa!?»
Il ragazzo con il cappellino blu emette un'esclamazione rumorosa, tentando di cercare questo ponte che, ai suoi occhi, pare invisibile.
Niragi si passa una mano fra i capelli, il respiro che è tornato ad essere regolare: «Vedi che la sedia ti è stata d'aiuto?»
Nessie ignora completamente la sua battuta, chiedendosi però di come sia possibile che un individuo che fino a qualche minuto fa stava rischiando di precipitare nel vuoto, sia già così maledettamente sereno.
Si alza in piedi ed estrae il coltello che tiene nella giarrettiera, facendolo scivolare lungo il centro come se fosse una palla all'interno del gioco di Croquet.
E con sorpresa di tutti... il coltello non cade.
«...Come...»
«Guardate bene... lo si vede appena... all'angolo ed al centro...»
Niragi lancia uno sguardo senza però riuscire a notare nulla, se non le tigri affamate sotto di loro e non vede come questo fatto possa meritare un commento ma poi... lo nota.
Il centro dove ora è appoggiato il coltello... vibra appena come se l'aria si increspasse di in minuscole onde appena visibili.
«Sembra... un campo di forza abbastanza resistente...» - Continua Nessie, facendo un passo in avanti... accorgendosi di non cadere al suolo: «Abbiamo vinto... presto, venite con me!»
Piano, in fila indiana ed uno alla volta, riescono arrivare tutti e cinque dall'altro lato.
Ness afferra quella carta stretta nel suo palmo, sorridendo ai suoi compagni che l'abbracciano e la ringraziano.
Anche se... forse senza lo sparo di Niragi ed il crollo di un pezzo di pavimento... non lo avrebbe notato.
Forse.
❝𝑮𝒂𝒎𝒆 𝑪𝒍𝒆𝒂𝒓, 𝑪𝒐𝒏𝒈𝒓𝒂𝒕𝒖𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊!❞
Quando escono insieme da quell'edifico diroccato per dirigersi verso le auto, Nashira avverte uno strano senso di inquietudine addosso.
Hanno vinto ed hanno cinque giorni in più sul visto, questo dovrebbe bastarle per tranquillizzarla.
Ma quando mette un piede fuori dall'auto e si avvia verso l'hotel, Niragi l'afferra saldamente per un braccio e la ritrascina fuori.
«Mi hai salvato la vita... mi sto chiedendo il perché, Nessina.»
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