piercings | taekook ✓

By sannieung

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in corso | traduzione di @drawromane ❝ dove taehyung è un piercer e jungkook è attratto dai suoi numerosi pie... More

uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
ventidue
ventitre
ventiquattro
venticinque
ventisei
ventisette
ventinove
trenta
trentuno
trentadue
trentatre
trentaquattro
trentacinque
trentasei
trentasette
trentotto
trentanove
epilogo

ventotto

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By sannieung

gli occhi di jungkook si aprirono improvvisamente di fronte alla musica che risuonò nella stanza e lasciò uscire un ringhio, cercando di nascondersi sotto il piumone. tuttavia, fu rapidamente bloccato dal torso contro di lui.

mezzo sveglio, poteva chiaramente sentire taehyung ridere, accarezzandogli i capelli allo stesso tempo.

il minore stava ancora cercando di svegliarsi e il piercer si stava divertendo a cantare sopra la musica, facendo così brontolare un po' di più l'addormentato.

«hyuung.. stai zitto e spegni la mia sveglia per favore! voglio dormire.. voglio..»

«no, è da tempo che aspetto che ti svegli.»

jungkook cercò di rannicchiarsi contro il busto del maggiore, accigliandosi di fronte all'eccitazione mattutina di taehyung e sospirò a causa della canzone che continuava a suonare.

alla fine aveva deciso di fermarla dopo uno sforzo sovrumano per raggiungere il suo telefono e gridò quasi vittoria quando fu tornato il silenzio. taehyung ridacchiò di nuovo e strinse il suo ragazzo in un abbraccio.

«sapevo che ti piaceva iu, ma non pensavo che saresti arrivato al punto di ascoltarla ogni mattina.»

«hm.. di solito mi mette di buon umore ma oggi non ho proprio voglia di andare a lezione..»

«è normale. hai dormito come un bambino tra le mie braccia, un po' di più e mi stavi sbavando addosso.»

«è imbarazzante..»

taehyung alla fine si allungò e baciò la tempia del suo ragazzo.

«tae.. non è che rimarresti qui con me? puoi saltare il lavoro cosi rimaniamo tutti e due nel letto assieme.»

«idiota, sei il primo a dirmi che hai lezione e che non puoi perderla. mi dispiace ma non posso assentarmi dal mio lavoro, avresti dovuto dirmelo prima, almeno avrei provato a prendermi un giorno libero.. inoltre, quel coglione di yoongi sarebbe pronto a venire fin qui se non mi presentassi a lavoro.»

«peccato.. sei sveglio da molto?»

«da circa un'ora?»

«ma come fai? sono appena le 6:30!»

«ho il sonno leggero, ma lo sai già. e poi ho avuto modo di guardarti dormire.»

taehyung si raddrizzò e tirò fuori le gambe dal piumone per sedersi sul bordo del letto. jungkook vedendolo scappare si lamentò e si aggrappò alla sua maglia per impedirglielo.

«alzati piccoletto e smettila di aggrapparti a me.»

«ma tae daai..»

le mani di jungkook andarono sul suo torso alla cieca e poi, volendo accarezzare la sua pancia, finirono inconsciamente la loro strada più in basso. lo studente saltò sentendo quello che aveva sfiorato e taehyung si tese a quel gesto.

«togli le mani da lì, ho già voglia di prenderti contro il materasso da quando mi sono alzato, in più se mi tocchi mi fai davvero perdere la testa.»

«affascinante.»

taehyung rise di nuovo e passò una mano tra i suoi capelli, si allontanò dalla presa di jungkook e finalmente si alzò dal letto.

«lo sai, sono sensibile e se tu mi tocchi è normale che non riesco a trattenermi poi.»

«la mia mano è scivolata! e poi noi.. l'abbiamo fatto ieri!»

«mmh sì, voglio gia rifarlo.. a quando la prossima volta? non troppo lontana spero..»

«tae.. vivo ancora con i miei genitori, ho le lezioni e poi..»

taehyung alzò gli occhi al cielo e poi brontolò qualcosa.

«lo so, lo so.. puoi dormire qui stasera?»

«i miei genitori mi uccideranno se continuo a dire loro che passo le notti da "jimin", ho le lezioni..»

«mh.. posso passare a casa tua allora stasera?»

«mio fratello e i miei genitori saranno lì tae..»

taehyung si lamentò, infelice che i suoi piani fossero già andati a rotoli.

«che palle.. solo un'ora? magari dopo le lezioni, no? non penso siano lì a quell'ora.»

«normalmente no.. ma stai davvero pianificando il momento in cui vuoi che dormiamo insieme?»

«no, non necessariamente per fare quello.. ma è soprattutto per vedersi, se ti ascoltassi ci vedremmo solo la domenica, e forse neanche. quindi sono un po' costretto a forzare le cose.»

«oh, quindi mi stai dicendo indirettamente che ti mancherei se ci vedessimo un po' meno, tae?»

jungkook sorrise in modo angelico battendo le ciglia, divertito dalla svolta della discussione mentre il suo ragazzo sbatteva la lingua contro il palato, imbarazzato. quest'ultimo si rivolse poi al suo armadio alla ricerca di vestiti, mentre smentì:

«non l'ho detto! mi farebbe solo incazzare vederti meno, allora..»

«allora cosa? stai affondando hyung!»

«smettila di ridere, non l'ho detto! e poi esci dal mio letto specie di larva, saremo in ritardo per colpa tua!»

jungkook ridacchiò diabolicamente e alla fine si alzò, si diresse verso la cucina per fare colazione ma sentì il suo ragazzo afferrargli i fianchi lungo la strada per trascinarlo in un abbraccio.

la testa di taehyung venne ad annidarsi nel suo collo e i suoi capelli color argento lo solleticarono leggermente. la sua bocca si strinse in un sorriso piacevole, godendosi quel tipo di attenzioni. e taehyung cominciò a succhiare la sua pelle.

«non dimenticare di mostrare i tuoi bei succhiotti durante la lezione di sport, voglio che tutti li vedano.»

«scordatelo!»

[...]

«stai ancora sorridendo come un coglione.»

«guarda la tua bocca! e poi io non ti dico niente con il tuo jimin, lasciami in pace.»

yoongi disegnò un mezzo tatuaggio mentre namjoon si sedette di fronte a taehyung, curioso. i tre amici e soci erano arrivati da un po' di tempo al salone e stavano facendo colazione prima dell'apertura.

«come era?»

«era carino con il suo aspetto imbarazzato, poi per un principiante è stato molto meglio di quanto mi aspettassi! se tu sapessi come lo farò diventare perverso, è così puro che mi sento già in colpa!»

il più grande dei tre si mise a ridere immaginando come sarebbe finito jungkook a forza di uscire con taehyung. portò una sigaretta tra le labbra, la accese e lanciò il suo pacco a taehyung che stava cercando il suo.

i due migliori amici si attivarono poi per preparare il loro materiale mentre namjoon rimaneva all'ingresso per fare i conti.

sentirono in lontananza un primo cliente arrivare, ma fu percependo la risata del ragazzo che yoongi si irrigidì e si affrettò a uscire dalla sua stanza per raggiungere l'ingresso.

fu sorpreso nel vedere jimin in piedi di fronte a namjoon. il suo istinto lo spinse a prenderlo per i fianchi e stringerlo forte attaccandogli la schiena al torso. gli baciò la guancia e il suo collega sorrise leggermente di fronte alla sua possessività quando capì che yoongi voleva ricordargli indirettamente di chi era. era inutile, lo sapeva ma non poteva trattenersi.

«cosa stai facendo qui? avresti potuto dirmelo direttamente se volevi passare la giornata in salotto, saremmo venuti qui assieme.»

«ops sorpresa, sono venuto come cliente!»

quell' informazione aveva fatto indietreggiare yoongi. sapeva esattamente cosa voleva jimin, continuava a ripetergli quell' idea da settimane, ma yoongi si era sempre rifiutato di tatuarlo, cercando sempre un pretesto per fuggire da questa discussione.

«no.»

«ma perché? ti rifiuti sempre di farmelo!»

«non sarà possibile, ho un sacco di lavoro oggi.»

«smettila di mentire! ti ho chiesto ieri e mi hai detto che non avresti avuto molto lavoro oggi! sei libero fino alle 11 e il mio tatuaggio non dura più di un'ora, sai assolutamente cosa voglio! ho anche portato il modello!»

«aish, smettila con questo! non voglio tatuarti!»

jimin si accigliò pronto ad arrabbiarsi ma yoongi gli girò le spalle per fumare una seconda sigaretta, nervoso.

«non abbiamo finito la discussione, non cercare di schivarla ancora una volta! dimmi perché!»

«perchè si! perchè è sulla costato, conoscendoti avrai dolore, si vedrà, e poi perché sei il mio ragazzo, se un giorno ci dovessimo separare ti ritroveresti con quello sulla pelle e te ne pentiresti!»

taehyung apparve nella stanza a sua volta, curioso di sentire il suo hyung alzare il tono di voce sempre di più. era stato tanto più sorpreso di assistere a una discussione di coppia nel bel mezzo della mattinata. vide jimin stringere i denti e poi fissarlo prima di dichiarare:

«stranamente tatuare taehyung e avere lo stesso tatuaggio con lui non ti importa, ma quando sono io che ti chiedo mi parli sempre di una possibile rottura! mi assumerei le mie stronzate se non stessimo più insieme, ma non è nei miei piani allontanarmi da te e lo sai!»

«taehyung è diverso, siamo cresciuti insieme, è come mio fratello!»

«nel mio paese non si scopa con i fratelli!»

«ma cosa cazzo stai dicendo jimin?»

yoongi stava cercando di rimanere calmo ma sentiva che sarebbe esploso se il suo ragazzo lo avesse provocato ancora. taehyung si sentì male per quella discussione e scambiò uno sguardo imbarazzato a un namjoon che non sapeva più cosa fare per lenire la situazione. jimin, sentendo che le sue parole stavano iniziando ad andare troppo lontano, si ammorbidì.

«questo tatuaggio è importante per me, davvero. è il titolo della canzone che avevi scritto per confortarmi quando tutto andava male con la mia famiglia e i miei amici, viene da te e voglio inciderlo sulla mia pelle. per favore yoongi..»

yoongi camminò per la stanza riflettendo su cosa doveva fare. voleva compiacere il suo ragazzo, era un bel ricordo ma il suo mestiere gli aveva mostrato troppo spesso come finivano quel tipo di idee.

nevermind era una canzone che aveva scritto per jimin, per confortarlo quando tutti i suoi amici e la sua famiglia lo avevano fatto star male. sapeva che contava molto per lui.

quella era l'altra passione di yoongi, la musica. suonava il pianoforte fin dalla sua infanzia, aveva davvero iniziato a comporre e scrivere canzoni durante i suoi anni a casa e a volte era stato aiutato da taehyung che lo ammirava enormemente.

«non lo so chim..»

«ho un fidanzato tatuatore e lui si rifiuta di tatuarmi, è il colmo..»

jimin cercò di ammorbidirlo rivolgendogli uno sbuffo, ma il tatuatore mantenne il viso abbassato, concentrato sulla sua sigaretta. il minore venne ad abbracciarlo, tentando tutti i mezzi per fargli accettare, ma fu la voce di namjoon che riuscì a restituire veramente la situazione a suo vantaggio.

«jimin? se vuoi davvero questo tatuaggio forse posso farlo io a te? domani ho un po' di tempo libero per-»

namjoon si grattò la nuca goffamente, imbarazzato di dover intervenire per sciogliere la situazione. jimin sorrise gentilmente al suo hyung, ringraziandolo anche se non avrebbe accettato la sua offerta, voleva che fosse yoongi a farglielo: tutto il significato risiedeva in quel gesto.

quest'ultimo si tese anche sentendo quella proposta. sapeva di avere un carattere forte,  ma non voleva che qualcun altro toccasse il corpo del suo ragazzo. poi prese rapidamente la sua mano, espirando per darsi coraggio.

«no, va bene nam, glielo farò io.»

«davvero, hyung? finalmente sei d'accordo?»

«sì, se sei davvero convinto si..»

jimin si riversò sul suo ragazzo per ringraziarlo, baciandolo amorosamente, dimenticando così il mondo intorno. quindi non prestò attenzione alla faccia quasi disgustata di namjoon e alla risata beffarda di taehyung che conosceva yoongi meglio di chiunque altro.

aveva capito subito il motivo per cui il suo hyung aveva accettato.

[...]

jungkook sospirò, l'ora della lezione di sport era finalmente arrivata e non aveva voglia di cambiarsi davanti a tutti gli altri suoi compagni. era così nervoso che yugyeom e jaehyun alla fine si posero delle domande, non capendo perché fosse così riluttante a togliersi l'uniforme.

«cosa hai kook?»

«niente niente..»

sospirò di nuovo e alla fine sbottonò la camicia, svelando così la sua pelle nuda e ricoperta di segni. avrebbe voluto girarsi per nascondersi ma gli studenti erano su tutti i lati dello spogliatoio. yugyeom fu il primo a ridere rapidamente seguito da jaehyun:

«merda kook, che cos'è tutto questo?»

«ti sei fatto mangiare, sei sicuro che sia umano il tuo ragazzo?»

«ma no yugy! la vera domanda è piuttosto: hanno praticato il sesso orale? seriamente kook, ci stai nascondendo troppe cose in questo momento!"»

jungkook divenne tutto rosso nel giro di un secondo e si precipitò sulla sua t-shirt sportiva per coprire i succhiotti che lo tradivano. i due risero sempre più forte e lui non poté che girarsi verso di loro imbarazzato e arrabbiato:

«tappate le vostre bocche, ora tutti mi stanno guardando!»

«ma kook! Voglio saperlo! l'hai preso tu o il tuo rag-»

«la risposta è ovvia yugy, è il suo ragazzo quello a sfondare!»

stavano letteralmente soffocando dalle risate mentre jungkook voleva scomparire. mentre stava per fuggire al più presto dagli spogliatoi, lo sguardo di uno dei suoi compagni lo inchiodò sul posto.

«non abbiamo bisogno di sapere cosa fa questo sporco gay.»

jungkook non capendo cosa stava succedendo, non ebbe il tempo di rispondere che lo studente di nome donghyuk lo spinse sputando:

«togliti da qui jeon, ci infetterai.»

lo spogliatoio fu poi immerso in un grande silenzio e jungkook strinse i denti così forte che mancò di romperli sotto il nervosismo. yugyeom fu preso dalla stessa furia mentre jaehyun cercava di calmarli. il minore uscì rapidamente dagli spogliatoi e si diresse verso lo stadio del loro stabilimento dove poté trovare il famoso donghyuk.

lo spinse così forte che questo perse l'equilibrio e fu trattenuto dai suoi amici che gli impedirono di colpirlo in faccia. il corpo completamente immobilizzato da diversi compagni che erano accorsi per separarli, gridò:

«come mi hai chiamato lì?!»

«sporco gay, o anche finocchio se preferisci. questo è quello che sei dopo tutto, ti piace vero? non farmi venire il voltastomaco esponendoci la tua vita sessuale, jeon. è già abbastanza disgustoso vederti insieme a quello all'uscita dal liceo.»

jungkook stava per replicare, sentendosi esplodere di rabbia ma non poté fare un altro movimento perchè tutti i suoi compagni lo impedirono, trattenendolo e intimandogli di ignorarlo perché l'insegnante di palestra stava arrivando. rimase allora zitto, interiorizzando tutta la sua rabbia e seguì i consigli dei suoi compagni.

durante la lezione, nessuno osò più parlargli. jungkook aveva pensato per due ore a come poteva uccidere questo donghyuk in modo che soffrisse il più possibile e aveva persino battuto il record della classe - che era il suo stesso record-, 500 metri, in quanto aveva bisogno di distrarsi.

mentre correva per finire l'ultimo esercizio, si sentì inciampare e poi cadere a terra pesantemente. non dovette pensare a lungo per capire che il suo nemico del giorno non aveva finito con lui, infatti quest'ultimo si era seduto proprio accanto ai corridoi di atletica e lo aspettava pazientemente per fargli uno sgambetto.

«ti ucciderò stronzo!»

jungkook, ancora a terra, non poteva trattenersi quella volta dal gettarsi su di lui urlando. lo fece oscillare all'indietro e gli diede un pugno nella mascella, donghyuk sorpreso dall'azione non potè che incassare.

una ragazza gridò allora per paura che la situazione peggiorasse e l'insegnante fu aiutato da diversi studenti che li separarono con difficoltà. il corso era finito ma tutti erano rimasti presenti per vedere come si sarebbe evoluta la situazione.

«jeon! ma cosa ti prende? colpire un compagno cosi, ma cosa ti è passato per la testa!»

«lui mi ha-»

«non voglio sentire nulla, vai subito dal direttore!»

«no! signore, non ha fatto altreo che difendersi, ho assistito a tutta la scena!»

tutti gli sguardi si rivolsero a chaeyoung, la ragazza che aveva gridato prima e diversi studenti si accordarono a raccontare anche ciò che avevano visto per rendere innocente jungkook. quest'ultimo rimase impressionato nel vedere tutto quel sostegno intorno a lui e fu sollevato nel rendersi conto che l'insegnante stava quasi prendendo parte per lui.

«molto bene kim, vai a vedere il direttore. quanto a te jeon, ti metto comunque due ore di punizione per aver colpito un altro studente.»

jungkook rimase in silenzio, ben consapevole che il professore non poteva tollerare questo. aveva ringraziato chaeyoung con lo sguardo prima di andar via, allontanandosi per primo per cambiarsi e lasciare il liceo il più rapidamente possibile.

arrivò ancora tremante di rabbia davanti all'auto del suo ragazzo e salì direttamente davanti senza pronunciare una parola. taehyung lo guardò senza capire la sua reazione e si rivolse alla coppia che era seduta sul sedile posteriore. jimin alzò le spalle stordito dalla situazione e yoongi si accigliò.

«jungkook?»

«avvia la macchina, per favore. voglio allontanarmi da questo liceo di merda.»

i suoi tre hyungs lo avrebbero messo in discussione, ma vedendo l'aria infastidita di jungkook, taehyung scelse di non contraddirlo ulteriormente. mentre erano sulla strada per la casa del più giovane, yoongi rischiò chiedendo:

«cattiva giornata?»

«uno stronzo mi ha insultato e l'ho colpito. mi ritrovo con due ore di punizione, tutto questo perché mi difendo nell'avere un ragazzo.»

l'auto di taehyung frenò di colpo a quelle parole e gli altri conducenti dietro suonarono il clacson. yoongi lo rimproverò, già incazzato per quello che gli raccontava il più giovane.

«cazzo tae! non fermarti nel bel mezzo della strada!»

«perchè non me l'hai detto prima? l'avrei aspettato all'uscita se l'avessi saputo!»

taehyung riprese la strada sotto la pressione dei clacson, tirando fuori il braccio dal finestrino del conducente per mostrare con orgoglio il suo dito medio a tutti quelli dietro di lui. jimin, non prestando attenzione all'atteggiamento del piercer, parlò a sua volta.

«cosa ti ha detto?»

«che ero un finocchio e che lo disgustavo, quando mi ha fatto uno sgambetto in piena corsa, mi sono incazzato e l'ho colpito.»

«ridicolo, è il tipo di bastardo che è solo spaventato all'idea di farsi titillare la prostata. spero che l'hai rimesso al suo posto!»

taehyung prese così tanto a cuore la questione che guidò come un vero pazzo. yoongi e lui si promisero di aspettare quel ragazzo all'uscita e jungkook cercò per tutto il viaggio di fargli cambiare idea.

alla fine arrivarono davanti alla casa del minore e taehyung, una volta parcheggiato, poté finalmente piegarsi sulle labbra del suo ragazzo. poi sentì quanto jungkook fosse teso a causa della sua rabbia. Ma per il suo più grande piacere, si rilassò mentre il bacio andava avanti, abbozzando un debole sorriso quando si separarono.

«vuoi salire a casa mia? non so se la mia famiglia è dentro, ma sono troppo arrabbiato per stare da solo.»

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[𝚔𝚘𝚘𝚔𝚓𝚒𝚗] 𝖣𝗈𝗏𝖾 𝗎𝗇 𝗀𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 𝗈𝗆𝖾𝗀𝖺 𝖩𝗎𝗇𝗀𝗄𝗈𝗈𝗄 𝗌𝗂 𝗋𝗂𝗍𝗋𝗈𝗏𝖺 𝖺𝖽 𝖺𝗌𝗉𝖾𝗍𝗍𝖺𝗋𝖾 𝗎𝗇 𝖻𝖺𝗆𝖻𝗂𝗇𝗈, 𝖾 𝖺𝗅𝖿𝖺...