⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Buon pomeriggio 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, finalmente sono qui! ♡
Mi sono portata avanti con tutti i lavori per riuscire a scrivere un capitolo anche qui ed andare avanti con le richieste dell'archivio!
Sono contenta perché sto tornando piano piano attiva un po' ovunque! ♡
Noi ci rivediamo al prossimo capitolo, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
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― 𝐻𝐸𝑅 𝑃𝑂𝑊𝐸𝑅 ―
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Due rumori entrano nelle orecchie di Nessie nell'immediato.
Una frase concisa, un ordine dettato dalla sua voglia di usarla ancora come un burattino che compiace i suoi istinti.
Ed un suono che proviene lungo il corridoio, le risate di Kuina ed Arisu che passano di lì per raggiungere le loro rispettive camere da letto per andare finalmente a riposarsi.
Quelle risate sono l'unica cosa in grado di salvarla davvero e farla ritornare con i piedi per terra.
Ed è qui che riesce a tornare razionale e pensante. Deve vendicarsi su di lui per tutto quanto.
Per Izumi, per averla trattata come un oggetto, per farla sentire così. La sua mente studia qualcosa molto velocemente... qualcosa che forse già aveva in mente.
Non vuole deludere di nuovo i suoi amici... Arisu... e sé stessa. Questa volta non succederà.
Gli sorride lussuriosa dopo la sua affermazione, come se lei già non gli abbia ampliamente dimostrato di essere brava ad usarla, ma se è questo ciò che desidera questo, lei gli darà ma solo perché così può utilizzare la sua carta.
Vuole dimostrargli che cosa si stia perdendo e cosa ottiene quando lei ha il totale controllo di sé stessa.
Scende dalla scrivania e Niragi non sembra fare molto caso al suo strano cambiamento d'umore.
Sembra più eccitato di prima nel vederla così sicura di sé stessa e predatrice.
Non le ci vuole molto, si inginocchia e gli abbassa il costume da bagno nero, quasi sorprendendosi di vederlo con un costume addosso e non con i solito pantaloni lunghi, e lo afferra con decisione e voluttà.
Lo vede vacillare per un secondo, lo sguardo che si illumina come se avesse visto mille fuochi d'artificio davanti a sé.
Soddisfatta, inizia subito a mettersi al lavoro, massaggiando la sua lunghezza con il palmo della sua mano, sporgendosi poi verso di lui, il suo respiro caldo che accarezza la punta della sua erezione mentre viene accolta dalla sua lingua.
Sente la sua mano ruvida sulla sua testa che le stringe ancora di più i capelli mentre continua a leccarlo lentamente, concentrandosi molto sulla sua punta sensibile per torturarlo a dovere.
Una tortura alquanto insolita, ma ha un piano ben preciso in mente. Questa volta, lei vuole avere il totale controllo su di lui.
Vuole farlo uscire di testa con tutti i mezzi che ha a suo disposizione.
Le sue labbra si schiudono per accoglierlo in bocca, sporgendosi in avanti e scivolando per la sua lunghezza, bagnandolo con la sua saliva mentre alza lo sguardo per poterlo guardare negli occhi.
Lo sente gemere soddisfatto, il ragazzo non è mai riuscito a non essere troppo vocale, ha questo senso di egocentrismo che vuole sempre e costantemente farsi sentire e far sentire l'altra persona anche ai piani inferiori.
Ed eccola qui la sua seconda illuminazione.
L'improvvisa presa di coscienza di un elemento mancante all'interno del suo mazzo da gioco.
Stasera gliela farà pagare come si vede.
«Ah sì... così Dolcezza...»
La sua mano sui suoi capelli segue i suoi movimenti mentre lei continua a muovere la mano per massaggiarlo, facendolo gemere di un appagamento puro e totale.
Il suo bacino si muove contro la sua bocca fino a fermarsi di colpo ed è proprio a quel punto che lei, comprendendo di star per portarlo sull'orlo del suo scoppio di piacere, si allontana, abbandonando la sue erezione che ha un disperato bisogno di lei.
Con suo enorme stupore, lui non si lamenta più di tanto, stupidamente credendo di star per passare al livello successivo.
Nessie si alza, un ghigno sornione a fior di labbra ma lui è ancora stordito dal piacere per pensare per un tempo sufficientemente lungo da fargli intuire qualcosa di più dietro al suo sguardo.
Con le mani si riaggiusta il pezzo sopra del costume da bagno, coprendosi quel capezzolo che lui aveva scoperto in precedenza.
Quando lo sente che il suo respiro inizia a farsi più regolare, Niragi l'afferra per il collo, costringendola ad indietreggiare per farle incontrare il muro della sua stanza.
«Fammi sentire come godi.»
La sua dita scendono lungo il suo ventre mentre le sua lingua lecca il suo collo.
Nessie non emette nemmeno un sussulto, cosa che quasi insospettisce Niragi ma non ci da così tanto peso.
La sua mano scende, infilando dentro alle mutandine del suo costume, sentendola già calda e bagnata per lui: «Sei già così bagnata, Nessina?»
Ringhia contro alla pelle delicata del suo collo ma lei non gli concede nemmeno una risposta.
Quando sente la sua dita che messaggiano il suo clitoride, lei deve usare tutte le sue forze per non gemere ed agitarsi.
Niragi aggrotta la fronte, smettendo di darle piacere ed alzando il viso dal suo collo, osservandola negli occhi: «Sei diventata silenziosa... eppure sono sicuro di aver centrato il punto.»
Nessie lo studia con la testa piegata di lato in un modo peculiare, completamente diverso dallo sguardo che aveva visto in lei quando è entrato con irruenza ed arroganza all'interno di questa stanza.
C'è qualcosa di strano, un pezzo mancante del suo puzzle mentale e Niragi non riesca davvero a comprendere.
«Che c'è, Principessa, non riesci a venire?» - Niragi le sbuffa in faccia ma quando prova a muovere il dito ancora, un paio di volte, lei non si muove.
Non un tremolio o un qualche tipo di suono.
Tutto questo inizia a renderlo... strano.
«Che c'è, Niragi, non sei più capace?» - Gli risponde pacatamente con quel sorriso accondiscendente che lo sta prendendo a pugni.
Non riesce davvero a capacitarsi di come lei, che fino a quindici minuti fa era completamente persa per lui, ora sia così... di ghiaccio.
Fredda, distaccata, arrogante.
Le libera il collo solo ed esclusivamente per sbattere violentemente il palmo contro al muro alle sue spalle, producendo uno schianto di rabbia che gli ha già visto avere.
Hanno giocato a diversi game insieme, nulla di così eclatante o nuovo per lei.
La penetra di colpo con due dita ma lei, a parte sibilare leggermente, non gli lascia alcun tipo di soddisfazione. Nemmeno quando si muove.
La rabbia che prova per lui in questo momento è più forte del piacere che potrebbe provare se si lasciasse andare completamente fra le sue mani.
Esce da dentro di lei, sbattendo di nuovo il palmo, questa volta però facendo in modo di essere molto vicino al suo viso.
«Oh... Niragino... sei così teso.»
«Niragino? Evita di prendermi per il culo, Ness... o magari sei tu quella che vuole prenderlo.»
«Non riesci a farmi venire con le dita... non oso immaginare con altro.»
Lo sguardo quasi sbighottino di Niragi la fa sorridere di un divertimento così genuino che il moro sente tutti i nervi saltargli.
«Da quando sei diventata così arrogante?»
«E tu da quando hai perso il tuo tocco?»
La sua mano si sposta di nuovo, afferrandola per il mento e stringendo forte, più forte del solito e Nashira è convinta che le resteranno dei lividi.
Ma la soddisfazione di vedere Niragi in queste condizioni, dopo tutto quello che lui le ha fatto, è musica divina per il suo cuore e la sua anima ferita.
Tutto questo ne vale la pena e ringrazia di cuore Kuina ed Arisu per essere casualmente passati di qui, lungo questo corridoio stasera; l'hanno risvegliata dallo strano incantesimo in cui Niragi riesce a rinchiuderla ogni volta che sono soli.
Se questa vendetta è riuscita a trovare una via, è grazie alle meravigliose persone di cui si è circondata qui alla spiaggia.
Niragi ringhia insoddisfatto ed innervosito, la sua erezione che ormai si è sgonfiata a causa del nervosismo che prova addosso ed in tutto questo, non è ancora venuto.
«E da quando sono cazzi tuoi?»
«Da quando abbiamo iniziato ad andare a letto insieme... direi che è anche un mio interesse godermi ogni istante della tua prestazione, non lo pensi anche tu?»
Niragi spalanca un po' gli occhi, questa volta è sinceramente sorpreso dalle sue parole e dal suo modo di fare.
«Fino a dieci minuti fa eri tutti agitata e bisognosa di me... cosa ti ha fatto scattare l'interruttore all'interno del tuo bel cervellino?»
«Assolutamente nulla... semplicemente non ho più voglia.»
«Non hai più voglia?»
L'afferra saldamente per il mento e le solleva la testa, facendola sbattere contro il muro: «NON HAI VOGLIA? NESS, DIMMI A CHI CAZZO STAI PENSANDO.»
La sua mano esce dal suo costume e si posiziona sul suo collo. Sta urlando così forte che si chiede se qualcuno lo sentirà.
Però si sorprende per qualche secondo di quella domanda, fino a qualche secondo fa era convinta del fatto che lui avesse sentito le risate di Kuina ed Arisu... invece a quanto pare no.
Aveva l'udito occupato ad ascoltare altro.
«Non sto pensando a nessuno... ne ho avuto abbastanza di te...»
«Stai pensando ad Arisu, vero?»
Nessie tossisce mentre lo sente stringerla il collo più forte, sentendo il viso indolenzito a causa della forte pressione sulle sue guance.
Ma nonostante il cuore che le esce dal petto e le gambe che quasi tremano, vuole vendicarsi fino alla fine.
«...E perché non a Chishiya?»
Quando comprende di essersi spinta tanto, decisamente troppo oltre, gioca la sua seconda carta.
Una carta che non sapeva se avrebbe effettivamente mai giocato, ma qui a Borderland, si vive così, dopotutto.
«Una delle regole della spiaggia, è che fra esecutivi non ci si può ferire o uccidere... se mi dovesse succedere qualcosa, poi te la vedrai te con Evaine ed Aguni.»
Questo sembra colpire Niragi in qualche modo. O spaventarlo. Il che rende tutto più bello, agli occhi di Nashira.
Lui libera il viso della sua presa di ferro che si stava facendo sempre più stretta ed asfissiante, tirandosi su il costume ed indietreggiando di un paio o forse tre passi da lei.
Lei tossisce di nuovo, ma si sente così sollevata nel non sentire più la sua presenza su di lei.
«Pensi che ad Aguni importi qualcosa di te?»
«Ho compreso diverse cose... ho capito che lui vuole bene ad Eve come se fosse sua figlia... non penso che prenderebbe bene il fatto che tu uccida una sua amica... hai paura di lui ed anche di Evaine... e poi, il Cappellaio di prenderebbe per un traditore e boom... bye bye Niragi Suguru.»
Gli fa il verso, utilizzando un tono di voce sottile e di sfottò, alzando la mano per salutando, muovendo solo le dita.
Niragi alza un sopracciglio, ma il suo ghigno non riesce a celare così bene il suo nervosismo: «E perché dovrebbero sospettare proprio di me?»
Nessie sbuffa, stringendo le labbra per trattenere un sorriso con addosso l'aria di una che gli sta per narrare una cosa talmente banale che non avrebbe nemmeno bisogno di uscire: «La risposta la conosci benissimo anche da solo... non prendiamoci in giro, Suguru.»
Cerca di aggiustarsi i capelli, il cuore che non vuole riprendere un ritmo più tranquillo: «Ed ora esci di qui immediatamente se non vuoi che... beh, lo sai.»
E con questa ultima affermazione, Niragi ringhia di nuovo, afferrando il suo fucile ed aprendo la porta, sbattendola alle sue spalle con una tale violenza che Ness era convinta che gli sarebbe rimasta la maniglia in mano.
Emette un sospiro di sollievo quando sente la porta della stanza accanto chiudersi con la stessa cattiveria, toccandosi poi il viso dolorante, i primi segni dei lividi che iniziano a formarsi.
Non sa con quale forza, ma si precipita a chiudere la porta a chiave per poi correre nel bagno ed inizia a sciacquarsi la bocca, lavandosi i denti più volte ed utilizzando il collutorio.
Non vuole sentire il suo sapore, la cosa la disgusta.
Si fa una doccia lunga e calda per togliersi tutto di dosso, sentendo anche un senso di soddisfazione addosso. Ha vinto lei, questa volta. E vincerà ancora, d'ora in avanti.
Quando si mette un pigiama pulito trovato nel cassetto, sente qualcuno bussare alla porta.
Al suo cuore mancano almeno sette battiti ma può essere certa di una cosa. Non è Niragi. Bussare non è decisamente da lui.
«Nessie... tutto bene? Ho sentito dei rumori strani poco fa...»
La voce di Arisu è così calda che Ness vorrebbe quasi mettersi a piangere.
Gli apre la porta e lo invita ad entrare e, nonostante la sua timida risposta, lui accetta.
Richiude di nuovo la porta a chiave e quando vede lo sguardo di Arisu farsi più preoccupato, capisce che la situazione lividi sia... peggiorata di brutto.
«Oddio... Nessie... cosa ti-»
«Sei sicuro di... volerlo sapere?»
Arisu annuisce piano, comprendendo la situazione: «Certo... io voglio solo che tu stia bene...»
Nessie gli sorride debolmente, invitandolo a sedersi sul suo divanetto in velluto oro: «Grazie... Arisu...»
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