Quel magico viaggio a Disneyl...

By RomanticHeartFangirl

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La giovane Ines ha due grandi passioni: il Paris Saint-Germain e i parchi divertimento. Come regalo per i suo... More

Introduzione
Capitolo 1 - Arrivo a Disneyland Paris
Capitolo 2 - I ragazzi misteriosi
Capitolo 3 - L'incontro
Capitolo 4 - Posso chiederti un favore?
Capitolo 5 - La promessa
Capitolo 7 - Sogno a Occhi Aperti
Capitolo 8 - Shopping Compulsivo
Capitolo 9 - Phantom Manor
Capitolo 10 - È la fine?
Capitolo 11 - Un nuovo inizio
Capitolo 12 - Disneyland Hotel
Capitolo 13 - La Confessione
Capitolo 14 - Fuochi d'Artificio
Capitolo 15 - Abbandono
Capitolo 16 - Paparazzi
Capitolo 17 - Una Visita Inaspettata
Capitolo 18 - In Vino Veritas
Capitolo 19 - Acqua e Sale
Capitolo 20 - Champ de Mars

Capitolo 6 - Ci sarai?

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By RomanticHeartFangirl

Amorissimeeeeee della RomanticCiurma, eccomi finalmente ❤️❤️❤️ Sì, ho trovato questo nome scemo, vi piace? ahaha Allora intanto tanto love a Piccolariri, TheAngelica93, Unsaidfrisbee, Nesrin_1201, Gloria-ioia e _1sofiaaa_a per i loro commenti amorosissimi nello scorso chappy 💓 avete reso la mia giornata più splendente con le vostre parole! Grazie anche a chi ha stellinato il capitolo, solo che le notifiche mi si accavallano e non posso ringraziarvi uno per uno ma siete anche voi tutti nel mio cuoricino!

Questo capitolo lo dedico a TheAngelica93 che è dolcissima e bravissima 💓(lei non ha una storia su Mbappé ma ha una bellissima original che vi consiglio di leggere! È piena di mistero e tiene incollati al racconto dalla prima pagina! si chiama Stagione N7 correte a dargli un'occhiata!)
E ora sotto col capitolo e ci vediamo alla fine...ANCHE PERCHÈ HO UNA NOTIZIA TRISTE...
😢

_____________________

Non ho dormito un cazzo. Fantastico, questa giornata comincia proprio bene.
Alla fine, presa dal nervoso, mi alzo con una buona ora di anticipo rispetto alla sveglia. Papà, Florence e Thomas stanno ancora ronfando beati. Mi chiudo in bagno e decido di prendermela comoda nel prepararmi; tanto per cominciare mi faccio una bella doccia.
Lo specchio mi restituisce il riflesso di due occhiaie che mi arrivano alle ginocchia. Non vi temo, maledette: è arrivato il momento che il correttore extra strong di Kat Von D faccia il suo dovere e valga i trenta euro che l'ho pagato. Anche perché sennò torno dalla commessa di Sephora e glielo faccio ingoiare.
No! No, Ines... calmati; calmati e respira. Me lo ripeto come un mantra, perché tra sonno e nervosismo ne ho un gran bisogno. E soprattutto ne ho bisogno per colpa della vocina che mi rimbomba nella testa da ieri: "Non ci sarà"; "Stupida" aggiunge a volte.
Cerco di zittirla, ma come darle torto?
Sono una vera illusa se spero davvero di trovarlo là, dietro a quel negozietto, alle dieci, che aspetta proprio me. Un calciatore miliardario, pluripremiato, stella nascente del calcio internazionale... sì, insomma, il grande Mbappè, ha di meglio da fare che stare in un parco giochi con una che a malapena conosce.
La mano che sta sfumando la cremina colorata sotto i miei occhi, improvvisamente, si blocca. Fisso il mio riflesso ancora sconvolto dalla brutta nottata, mentre un'altra vocina, più calma, mi dice: "Ma non è stato Mbappè a promettermelo... è stato Kylian".
Osservo impotente le guance che si fanno tutte rosse; ottimo, guardiamo il lato positivo: posso evitare di mettere il blush. Poi, scocciata dal mio stesso bipolarismo, sbuffo e scuoto la testa. Niente film mentali. Vietati.

Metto Lady Gaga su Spotify e canto assieme a lei, così mi distraggo mentre finisco di prepararmi. Quando sono truccata, pettinata e vestita, prendo la brillante coroncina di Belle. Godo ancora un po' della sua bellezza rigirandomela tra le mani, poi la indosso.

Durante la colazione, papà e Florence non mi danno pace.
Ho dovuto dir loro la verità prima ancora di decidere se farlo o meno: quando sono tornata al ristorante, ieri, e mi hanno vista con 'sta roba da centinaia di euro in testa, ho dovuto spiegare tutto prima che a mio padre prendesse una sincope. All'inizio, neanche a dirlo, erano entrambi scettici; diciamo le cose come stanno: si sono proprio messi a ridere. Mio padre ha riso poco, però, quando gli ho fatto notare che non avevo né borsa né portafogli, con me. Piuttosto che credere alle mie parole, ha cominciato a disperarsi all'idea che l'avessi rubata. Come se non sapesse che non son buona nemmeno a chiedere le salse omaggio al Mc Donald's, se non me le danno loro. Ho ammesso che un mio improvviso voltafaccia criminale possa essere più credibile di un calciatore del Paris Saint Germain che mi regala roba costosa e vuole rivedermi, perciò l'ho subito perdonato e ho sfoderato la mia arma vincente: le foto con Kylian. Gli scatti hanno ammutolito sia lui che Florence, ma non del tutto, perché il giocatore era tutto infagottato nella sua felpa e il viso rimaneva un po' in ombra. Florence sembrava più convinta, ma papà proprio no.
E così eccoci qui, al tavolo del ristorante dell'hotel, che discutiamo sul da farsi tra croissant, toast, pancakes, cereali, yogurt, spremute e cappuccini. Un giorno capirò perché a casa faccio colazione solo con un caffè mentre in albergo mangio come se fosse l'ultima cena; ma quel giorno non è oggi. Ho altri cazzi per la testa.

"Ti accompagno io", continua a ripetere papà. "Non ti lascio andare da sola! E se fosse un impostore?!"
Ho appena addentato una fetta biscottata e per poco non mi strozzo, nel tentativo di rispondergli a tono.
A Thomas abbiamo deciso di non dire niente, visto che non è facile chiedere discrezione a un bambino; per fortuna ha già finito di mangiare e si è messo a giocare nell'aera ricreativa di fronte ai nostri tavoli, il che ci dà libertà di parlare. Tra un'occhiata e l'altra che gli lancia per controllarlo, Florence cerca di intervenire in mio aiuto: "Oh, andiamo, Adrien! Non puoi fare questo a Ines!"
"Grazie al cielo qualcuno che ragiona!", mi esce di cuore non appena riesco a deglutire. Do un paio di sorsate alla mia spremuta di arancia rossa, poi riprendo subito a parlare prima che possa farlo papà: "Hai idea della figura che mi faresti fare?!"
"No, Ines, ascolta-"
"Se ti dico che è Mbappé è lui, so cosa ho visto!"
"Non lo metto in dubbio, però-"
"Papà, ho vent'anni per l'amor del cielo! So badare a me stessa!" Lo interrompo per l'ennesima volta, con voce alterata.
Mio padre sospira, poi ruota lo sguardo verso la compagna in cerca di appoggio; ma Florence, ancora una volta, non prende le sue parti: "E può anche decidere per se stessa" aggiunge al mio ragionamento. Vedendo lo sgomento che le sue parole hanno causato, cerca di essere più empatica nei confronti di papà: "Adrien, ascolta: Ines è una donna, ormai. Ha già fatto molte scelte importanti nella sua vita..." Si sofferma e mi osserva; sappiamo entrambe a cosa si riferisce. Sembra aspettare un mio consenso per poter proseguire il discorso e io, tacitamente, glielo concedo. Allora continua: "...e mi sembra che le abbia affrontate tutte con coscienza e responsabilità".
"Non sto mettendo in dubbio questo", si difende lui, "mi fido di Ines. È degli altri che non mi fido".
Butto gli occhi al soffitto, stessa reazione che manifesta anche Florence.
"Di' pure che sei geloso della tua bambina", lo provoca. "Oppure anche tu vuoi conoscere Mbappé? Dubito che a te comprerà una coroncina da principessa, però, sai?"
A quelle parole scoppio a ridere, e mio padre, dopo aver resistito qualche secondo, si lascia andare pure lui. Alla fine si lascia convincere che, tutto sommato, un parco giochi super affollato e pieno di telecamere non è proprio il posto dove un maniaco tenterebbe una truffa - sì, ancora pensa che io possa aver visto fischi per fiaschi, la mia foto non l'ha convinto - e così si mette un po' l'anima in pace. Non dico che mi da il suo consenso perché, con o senza, non avrebbe potuto in alcun modo trattenermi. Io so quello che ho visto. So che quello era Kylian Mbappé.

Tutto ciò che mi resta da vedere, è se ieri mi ha preso in giro oppure se davvero manterrà la sua promessa. È proprio questo pensiero che mi ammutolisce lungo il tragitto dall'albergo al parco.
Sul ponticello che attraversa il fiume mi fermo; io le promesse le mantengo: tiro fuori una fetta di pane che mi ero messa in tasca a colazione e la sbriciolo, lanciandola alle paperelle che già aspettano felici. Thomas mi vede e subito vuole imitarmi, così lascio a lui il pane e, una volta finito, proseguiamo il cammino. Entrati nel parco, come concordato poco prima con papà e Florence, fingo di non sentirmi troppo bene e dico di voler tornare in albergo per sdraiarmi un po', così da dare una scusa a Thomas per il mio allontanamento. Lui si dimostra preoccupato, e un po' mi dispiace dovergli mentire; mi stupisco quando mi trovo a rassicurarlo che non è niente di grave. Non starò via molto, gli dico, ma in realtà non lo so nemmeno io. Alla fine ci dividiamo, non prima che papà mi abbia strappato la promessa di aggiornarlo per messaggio. In cuor mio penso che la stiamo facendo troppo lunga per quello che, magari, sarà solo un incontro fugace.

Chissà cosa vuole.
Chissà perché mi ha detto che sarà lì.
Chissà se aveva già in programma di tornare al parco, oggi.
Chissà se anche oggi è coi suoi amici.

Accompagnata dai miei mille dubbi, mi ritrovo di fronte al gruppetto di negozi in cui l'ho incontrato. Guardo l'ora: mancano cinque minuti alle dieci. È troppo presto, forse dovrei aspettare.

Chissà se arriverà.
Chissà se è già arrivato.
Chissà se ci sarà.

I miei pensieri vorrebbero trattenermi, ma le mie gambe non li stanno ad ascoltare. Senza che io possa oppormi, mi portano nel viottolino tra i negozi.

Chissà se ci sarai.

Svolto l'angolo.

Kylian... ci sarai?

Mi ritrovo di fronte il muretto sul quale avevamo appoggiato la busta delle coroncine, ieri. Proprio su quel muretto, una figura ben nota siede disinvolta, telefono alla mano che lo intrattiene nell'attesa. La mia apparizione cattura subito la sua attenzione. Solleva il volto dallo schermo e punta gli occhi nei miei. Quei due grandi, inconfondibili occhioni neri.

"Buongiorno, Ines!"

________________

Eccomi qua! Alloooora che ne dite? È stato bravo Kylian? eheheh
Sì, lo so, questo capitolo la prende un po' larga e voi volevate subito vedere Ines con Kylian... ma dovete aspettare il prossimo capitolo. FORSE.

Sì, ragazze, FORSE perché c'è un problema... aiuto, non so se proseguire la storia 😭😭😭😭 Oggi ho aperto Google e ho trovato questo articolo:

Non lo so, l'ho preso quasi come un segno del destino 😢😭😭😭che amarezza, non vorrei offendere nessuno proseguendo con questa storia!! Io penso che alla fine è comunque una storia di fantasia e non c'entra niente con la loro vera storia, che la mia Ines è diversa dalla vera Ines e tutto quanto però boh forse sono troppo superstiziosa e lì per lì ho pensato fosse un segno e che dovrei smettere non sooooo aiutoooo sono un po' triste!!!
Voi che ne dite?
Beh, se vorrete continuerò altrimenti la finisco qui. Anche se mi si spezza il cuoricino. 💔
Intanto un abbraccione, la vostra RHF ⭐💫✨

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