Lost Heart | ✔ (Italian Trans...

Door -Happy23-

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Era trascorso un anno, Skylar Anderson frequentava la Philadelphia College of Arts e non aveva più nulla di c... Meer

Lost Heart
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciasette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitre
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentaquattro
Epilogo

Trentatré

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Door -Happy23-

Skylar's POV

Probabilmente avrei dovuto sentirmi più spaventata in quel momento, per le parole che erano appena uscite dalle labbra di Felix, specialmente quando aveva una pistola in mano e uno sguardo quasi maniacale che diceva che mi avrebbe uccisa senza pensarci due volte.

Avrei dovuto essere spaventata. Ma non lo ero.

Perché esattamente nello stesso momento Caden riuscì a strappare le corde intorno ai suoi polsi. E dato che erano le uniche corde su di lui, non gli ci volle un altro secondo per balzare praticamente su Felix, trascinandolo via da me prima di dargli un colpo in faccia.

Felix emise un grugnito sorpreso e inciampò. La pistola gli cadde di mano quando Caden lo afferrò per il cappotto e gli diede un altro pugno. Ci fu uno schianto, uno spaventoso schiocco, e i miei occhi si spalancarono. Sembrava che Felix mi stesse ancora stringendo la gola, ma ora un po' più in basso. Mani invisibili quasi soffocano ogni po' d'aria dentro di me. Mi faceva male respirare e mi chiedevo se forse avevo ricevuto un colpo alle costole che non riuscivo a ricordare bene.

Non si sarebbe fermato, realizzai, anche quando Felix non riuscì a reagire nemmeno per un secondo, lui gli si gettò a terra, con il sangue che gli macchiava la faccia e il collo. Caden sembrava in preda ad una furia omicida, la mascella serrata e un altro pugno che sbatteva sulla mascella di Felix. "Tu non la minacci." ringhiò, tirandolo su con una presa mortale sulla gola prima di fargli sbattere la testa contro uno dei pilastri di cemento vuoti. "Non lo fai, stronzo. Non la tocchi neanche." 

Blake fu improvvisamente di fronte a me e il mio respiro si fermò. "Come ha fatto..." Deglutii, accigliata. "...avevi le mani legate?"

Non mi diede una spiegazione, si limitò a borbottare qualcosa sottovoce, ed andò dietro di me, slegandomi velocemente. "Non abbiamo molto tempo prima che gli uomini di Felix sentano il trambusto qui dentro, Sky. Cerca di non farmi domande stupide e prendi questo." Mi tolse le corde e mi premette qualcosa nella mano, quella che non batteva per il dolore. "Me l'ha dato Seth. Questo doveva essere il nostro segnale per i rinforzi e ho già provato ad attivarlo prima, ma non credo abbia funzionato.  Quindi devi farlo ancora, okay? Io mi occupo degli uomini di Felix nel frattempo."

Annuii, respirando affannosamente mentre mi appoggiavo al pilastro dietro di me. "Cosa...Come funziona?"

"Il pulsante blu." A quel punto Blake si era già mosso verso Rena. "Premilo finché non lo senti vibrare. Dovrebbe bastare."

Guardai Blake, lo vidi iniziare a sciogliere le corde di Rena e mormorare qualcosa per tutto il tempo. Stava mormorando qualcosa a lei. E Rena stava ancora piangendo, scuotendo la testa in segno di scusa mentre i singhiozzi lasciavano le sue labbra.

Tirai su col naso piano e guardai l'oscurità che era l'unica via d'uscita da qui. Gli uomini di Felix non erano ancora arrivati, ma l'avrebbero fatto presto. E Alex? pensai.

"Lo...troverò." La mia voce si spezzò mentre sussurravo tra me e me, riportando lo sguardo sul dispositivo che avevo in mano. "Lo troverò."

Ebbi un momento in cui pensai che le mie ginocchia avrebbero ceduto e sarei caduta. Ma...respira, mi dissi. Caden mi diceva sempre di respirare quando tutto cominciava a sembrare eccessivo, giusto?

Quindi feci proprio questo.

"Ehi, ehi, va tutto bene. Stai bene." Potevo sentire Blake. "Ti ricordi di me, vero, Reny?"

"S-sì. Sì. Blake."

"Ti ricordi di me." Blake fece una piccola risata. "Mi sarei offeso se avessi già dimenticato la tua persona preferita dell'intero pianeta."

Il bottone blu, ricordai a me stessa e cercai di placare le mia dita tremanti mentre lo premevo.

Un forte tonfo risuonò in lontananza e io alzai lo sguardo per vedere la cassa di legno ora fatta a pezzi mentre Felix ci spingeva sopra Caden. Allarmata, i miei occhi si spalancarono mentre armeggiavo con il dispositivo che avevo in mano. Ma questo fu solo fino a quando Caden gli permise di prendere il sopravvento prima di raccogliere un lungo pezzo di legno rotto e colpire lateralmente la testa di Felix. "Maledetto bastardo."

Il dispositivo nella mia mano alla fine ronzò, come aveva detto Blake, e qualcuno parlò attraverso la minuscola fessura di un altoparlante sotto il pulsante blu.

Fu proprio in quel momento che udii uno sparo forte e assordante e mi irrigidii, alzando di scatto la testa con gli occhi spalancati. Sembrava provenire da fuori. Dall'esterno di questa sporca, vecchia stanza sotterranea in cui ci trovavamo.

Blake era già accovacciato accanto ad Alexis e cercava di svegliarla quando inciampai verso di loro, aiutandolo a slegare le sue corde con mani malferme.

"Lexi, svegliati." Grugnì, afferrandola per le spalle e scuotendola. Penso di averla vista irrigidirsi un po' fino a quando Blake le afferrò il viso tra le mani, guardandola con un'espressione un po' turbata sul viso. "Lexi. Alexis."

Strappai le corde e le gettai da parte con una smorfia. I lineamenti di Alexis si tesero mentre sbatteva le palpebre, irrigidendosi ancora di più quando vide Blake proprio di fronte a lei. "Blake--"

"Ehi." Si avvicinò ancora di più, rimanevano solo pochi centimetri tra i loro volti, e sembrò così spudoratamente sollevato. Alexis tacque, i suoi occhi spalancati. La fissò con il suo profondo sguardo blu prima di aggiungere, "Devo uccidere degli uomini. Pensi di potermi aiutare?"

Mi allontanai da loro e tornai a guardare l'oscurità che conduceva fuori di qui e verso Rena. Stava ferma in un angolo, rabbrividendo nel sottile prendisole grigio che indossava, gli occhi spalancati e saettando da una persona all'altra. Non sapevo cosa le avesse detto esattamente Blake, ma almeno non piangeva più.

Si sentivano dei passi pesanti sopra di noi e dall'oscurità davanti a noi. Uomini che urlano e colpi di pistola. Non riuscii a immaginare cosa stesse succedendo là fuori. Forse i rinforzi erano già arrivati.

Asciugandomi i palmi sul maglione malconcio, cercai di non sentirmi più nauseata guardando il sangue macchiato sulla mia mano destra e cercando di chiarire i miei pensieri. Alex, il mio cuore accelerò. Sì, Alex. Dovevo trovarlo. Avevo bisogno di--

Qualcuno mi afferrò il braccio e mi fece girare. "Sky. Gesù. Cazzo." Era Caden, lo riconobbi quasi all'istante, e non riuscii davvero a respingerlo quando le sue mani mi toccarono il viso, calde e gentili e mi tirarono contro di lui mentre mi teneva. "Cazzo."

Tremai nella sua presa e gli toccai il braccio con le dita, allontanandosi un po' e guardandolo. "Stai...stai bene, giusto? Perché hai..." Mi interruppi, improvvisamente così esausta mentre mi chinavo di nuovo in avanti e appoggiavo la testa sul suo petto. Perché mi hai lasciata?

Il suo cuore batteva all'impazzata. E le sue mani su di me erano insistenti, febbrili, forse un po' disperate. Come se fosse ancora spaventato e non riuscisse a credere che fossi proprio lì. Il mio cuore non batteva più, però. Premetti la faccia contro il collo di Caden e rabbrividii, emettendo un piccolo gemito appena percettibile. Volevo solo Alex e sapevo che tutto sarebbe andato di nuovo bene.

Caden mi diede un rapido bacio su un lato della testa e mi mormorò qualcosa, troppo dolce e rassicurante. E poi mi allontanò un po', togliendosi la maglietta che indossava. C'erano lividi visibili vicino al suo busto, notai, i muscoli fletterono mentre strappava la maglia scuro fino a quando non ebbe una lunga striscia tra le mani. I suoi occhi trovarono i miei e si oscurarono per la tensione. "Puoi alzare un po' il braccio per me?"

Volevo chiedergli di tenermi. Forte. Perché quando lui non c'era, io mi sentivo come se stessi andando alla deriva. I suoi occhi verdi, mi ritrovai a pensare, sembravano inquieti sotto queste terribili luci.

"Skylar." Parlò di nuovo, le sopracciglia aggrottate dalla disperazione. "Avanti, piccola."

Deglutii e sollevai il braccio, sussultando e afferrandogli l'avambraccio con l'altra mano. Si chinò più vicino e delicatamente, con cautela, avvolse il panno attorno allo squarcio, stringendo il nodo sul mio braccio finché non trasalii di nuovo. "Scusa. Scusa, cazzo." Imprecò e una volta soddisfatto della fasciatura improvvisata, mi attirò di nuovo vicino, molto più vicino questa volta, con una mano tra i miei capelli, cullandomi la testa e l'altro braccio che mi avvolgeva la vita. E poi mi baciò in ogni punto che poteva. La mia fronte, il lato della mia testa, la mia guancia sinistra, prima di baciarmi di nuovo la fronte e avvolgere entrambe le sue braccia intorno a me. "Andiamocene da qui." Disse. Ma c'era ancora rabbia nella sua voce. "Ti tirerò fuori di qui."

Blake arrivò con Alexis prima di dire qualcosa a Caden. Qualcosa sullo spianare la strada? Sospirai piano quando sentii Caden annuire, ma non mi spinse via. Semmai, mi tirò solo più vicino.

"Alex." La mia voce era smorzata nella sua spalla. Sapevo che avrei voluto piangere, ma il groppo in gola mi faceva venire le vertigini. Confusa. "Alex è..."

Mi bloccai quando sbattei le palpebre lentamente, vertiginosamente, e lo vidi. Lanciai un'occhiata alle sue spalle e vidi Felix in piedi dietro Caden, a pochi passi da noi, con la faccia insanguinata e una mano che gli stringeva il lato della testa sanguinante. L'altra mano, invece, impugnava una pistola. E lo stava sollevando verso la schiena di Caden.

Per un minuscolo secondo, tutto si bloccò. Come il ghiaccio. Freddo, mortale e allarmante.

Stava per sparargli.

Ed eccola lì...la mia mente che urlava, no, no, no. Non perderò più nessuno. Non potevo perdere nessuno. Non Alex. Non Caden, no...soprattutto non Caden. Lo amavo e non potevo perderlo quando l'avevo appena...appena riavuto indietro.

E così, quando vidi Felix sul punto di premere il grilletto, mi allontanai da Caden con tutta l'energia rimasta dentro di me. Si lasciò andare abbastanza velocemente, sorpreso e preoccupato, quasi come se pensasse di avermi ferito in qualche modo, peggiorato la mia ferita, tenendomi troppo vicino. Non riusciva comunque a vedere cosa c'era dietro di lui. Tolsi le mani da lui e le posai sul suo petto, il cuore che batteva, una, due volte. Lento e doloroso.

Lo amavo troppo per perderlo.

Così lo spinsi via.

E poi Felix sparò.



S/A.

🤐

Il prossimo sarà l'ultimo, aggiornerò settimana prossima❤️

Lasciate un voto e un commento se vi è piaciuto!

A presto, Xx❤️

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