TWINS

By lulamess

48.2K 3.9K 2K

Il passato è qualcosa che spesso torna, presentando tutto il suo doloroso conto. È quello che succede a Giuli... More

Parte Prima - Giovanni E Giulia-Capitolo 1
Parte Prima-Capitolo 2
Parte Prima-Capitolo 3
Parte Prima-Capitolo 4
Parte Prima-Capitolo 5
Parte Prima-Capitolo 6
Parte Prima-Capitolo 7
Parte Prima-Capitolo 8
Parte Prima-Capitolo 9
Parte Prima-Capitolo 10
Parte Prima-Capitolo 11
Parte Prima-Capitolo 12
Parte Prima_Capitolo 13
Parte Seconda- Dieci Anni Dopo-Capitolo 1
Parte Seconda-Capitolo 2
Parte Seconda-Capitolo 3
Parte Seconda-Capitolo 4
Parte Seconda-Capitolo 5
Parte Seconda-Capitolo 6
Parte Seconda-Capitolo 7
Parte Seconda-Capitolo 8
Parte Seconda-Capitolo 9
Parte Seconda-Capitolo 10
Parte Seconda-Capitolo 11
Parte Seconda-Capitolo 12
Parte Seconda-Capitolo 13
Parte Terza-Ombre Dal Passato Capitolo 1
Parte Terza-Capitolo 2
Parte Terza-Capitolo 3
Parte Terza - Capitolo 4
Parte Terza-Capitolo 5
Parte Terza-Capitolo 6
Parte Terza-Capitolo 7
Parte Terza-Capitolo 8
Parte Terza - Capitolo 9
Parte Terza-Capitolo 11
Parte Terza - Capitolo 12
Parte Terza - Capitolo 13
Parte Terza-Capitolo 14
Parte Terza-Capitolo 15
Parte Terza-Capitolo 16
Parte Terza-Capitolo 17
Parte Terza-Capitolo 18
Parte Terza-Capitolo 19
Parte Quarta-Mattia-Capitolo 1
Parte quarta-Capitolo 2
Parta Quarta_capitolo-3
Parte Quarta-Capitolo 4
Parte Quarta-Capitolo 5
Parte Quarta-Capitolo 6
Parte Quarta-Capitolo 7
Parte Quinta-L'amore E L'inganno-Capitolo 1
Parte Quinta-Capitolo 2
Parte Quinta-Capitolo 3
Parte Quinta-Capitolo 4
Parte Quinta - Capitolo 5
Parte Quinta-Capitolo 6
Annuncio
Parte Quinta-Capitolo 7
Parte Quinta-Capitolo 8
Parte Quinta-Capitolo 9
Annuncio Sequel Twins

Parte Terza-Capitolo 10

1.2K 65 40
By lulamess

Si era addormentato tra le sue braccia e lei non aveva avuto il coraggio di sottrarsi a quell'abbraccio e rischiare di svegliarlo e poi amava troppo averlo così vicino, la testa di Giovanni sul suo seno nudo, perché non aveva avuto il tempo di rivestirsi, mentre il petto le si alza ed abbassa delicatamente ad ogni respiro facendo muovere dolcemente i capelli di lui, che gli ricadono sul viso. Lo osserva, quei lineamenti così delicati nel sonno e per un attimo un altro viso si sovrappone al suo. Chissà se anche Davide sembra un Angelo mentre dorme, sicuramente non lo è nell'anima, come invece quel ragazzo che stringe fra le braccia. Tutto il dolore che ha dovuto subire e la presenza costante e ingombrante di quel lato oscuro che è il suo gemello l'hanno fatto vacillare, ma lei lo sa cosa conserva nel suo cuore, l'ha visto l'amore che è in grado di donare agli altri e non ha dubitato neanche per un attimo. Trasale quando bussano con energia alla porta della camera, chiede di attendere perché è ancora mezza nuda e afferrata una maglietta e un paio di pantaloncini, si divincola con delicatezza dall'abbraccio di Giovanni, per andare a vedere chi ci sia oltre la porta.

"Dovrei parlare con lui."
Joele la scruta attento e Giulia sente un leggero disagio, sa di avere i capelli in disordine e probabilmente ancora i segni sul viso di quell'intenso momento passato. Lega i capelli con un elastico che porta al polso e sostiene il suo sguardo.

"Sta riposando, non ha chiuso occhio stanotte."

Tace sul fatto che pensi che c'entri anche Joele in tutto questo, non aveva certo dimenticato la discussione che aveva visto con i suoi occhi quella mattina e la tensione che ancora scorre fra di loro.

"Digli che l'ho cercato, quando si sveglia." fa per andarsene ma Giulia lo trattiene, poggiando le dita sul suo polso.

"Possiamo parlare?"

Al cenno di assenso di Joele si spostano in sala, sedendosi sul divano, ai lati opposti.
Giulia si passa nervosamente le mani sulle gambe, che ha rannicchiato vicino al corpo, creando più distanza fra loro.
Sa di averlo deluso e che quando sarà tutto finito sarà difficile ristabilire lo stesso rapporto di prima, ritrovare la stessa fiducia.

"So di non essermi comportata bene nei confronti tuoi e della squadra, ma non potevo fare altrimenti, io.."

"Ti prego Giulia, non mi sembra il momento adatto, avremo modo di parlarne, ora la priorità è riuscire a chiudere tutta questa storia il prima possibile. Dobbiamo tenervi al sicuro mentre cerchiamo di stanare Davide, ora sappiamo chi è e vedrai che prima o poi farà una mossa falsa e noi saremo lì pronti a coglierla."

"Devi sapere una cosa importante, Davide non era solo in quel rifugio."

Joele la scruta attento, non le aveva ancora chiesto nulla della sua prigionia, per non turbarla e ora capisce che potrebbe avere delle informazioni importanti per scovarlo.

"C'era un complice?"

Lei scuote la testa, attivando ancora di più la curiosità di Joele.

"Davide ha un figlio, Mattia, di sette anni. È stato lui a darmi una mano a fuggire. È piccolo ma comprende perfettamente quanto sia malvagio suo padre. Dobbiamo trovarlo, non può rimanere ancora a contatto con quel mostro, finirà per annullare la sua volontà."

"Ti devo chiedere di fare delle ricerche su di lui, nessuno di noi ha la tua competenza informatica e anche se il mio ruolo mi impone di escluderti da questa indagine, ora ho troppo bisogno delle tue capacità. Faremo i conti una volta che tutto questo sarà concluso."

Giulia sorride appena, è felice di potersi tenere occupata e di poter essere ancora utile.

"Devi saperlo, tutti quelli che sono coinvolti in questa storia e che potrebbero essere in pericolo sono stati messi sotto protezione, mi spiace dirtelo così, ma è giusto che tu lo sappia."

"Grazie, mi sento più tranquilla."

"Anche la tua famiglia."

Un brivido le scorre lungo la schiena, non aveva pensato che Davide avrebbe potuto prendersela anche con loro.

"Posso vederli?"

"Per ora no, è troppo pericoloso."

Quanto vorrebbe abbracciarli, non hanno colpa di nulla e lei si sente soffocare e capisce quello che deve aver provato Giovanni, nel vedere tutti quelli a cui vuole bene morire o rischiare la vita.

"Mi metto subito all'opera, vedrai, troveremo un appiglio che ci porterà da lui."

Non le sfugge la luce strana che ha attraversato lo sguardo di Joele e finge di non averla scorta, perché non le preannuncia nulla di buono.

"Ci vediamo dopo." Joele si congeda da lei senza aggiungere altro, lasciando in sospeso la sua curiosità per ciò che hanno da dirsi con Giovanni. Riaprire il suo portatile dopo tutti quei giorni le da un brivido di eccitazione. Ci mette poco a riappropriarsi del suo mondo, le sue dita si muovono rapide tra le pagine ed i file, penetrando nei vari sistemi, ad altri off limit, con le credenziali giuste e la sua abilità riesce in poco tempo ad impossessarsi di tutte le informazioni esistenti su Mattia.
All'anagrafe è registrato con il cognome della madre, Sabrina Peroni, di cui si perdono le tracce quando lui ha solo tre anni. Viene dichiarata scomparsa e dopo alcune infruttuose ricerche il suo nome viene archiviato nell'elenco delle persone sparite o allontanatesi volutamente. Mattia viene affidato ad uno zio di Sabrina e misteriosamente anche lui sparisce dopo pochi mesi, rapito dall'asilo che frequentava. Nessuno si dispera più di tanto, lo zio non fa nulla per spingere sulle ricerche e dopo alcuni mesi anche il suo caso giace fra quelli irrisolti. Da allora il piccolo risulta svanito nel nulla, sicuramente Davide l'ha rapito e tenuto prigioniero negli ultimi quattro anni, riempiendolo di bugie e terrore, per tenerlo legato a sé. Giulia cerca di scavare anche nella vita di Davide, ma negli ultimi quattro anni non risulta un lavoro stabile, solo alcune occupazioni saltuarie come giardiniere e custode e nell'ultimo anno, da quando suo padre è deceduto, di lui si sono perse le tracce. Probabilmente ha vissuto con l'eredità di Antonio, che era proprietario di varie case e terreni, alcuni venduti recentemente. Prova a rintracciare le sue carte di credito o il suo cellulare, ma qualsiasi movimento risale a più di un mese prima. È furbo e ha sicuramente una mente acuta e geniale, sa che sono sulle sue tracce ed è ben attento a non lasciare dietro di sé nessuna impronta che possa far risalire a lui. Chiude il portatile dopo più di due ore di ricerche, mentre sente la tensione premerle sulle spalle. Due mani gentili si appoggiano sul suo collo, massaggiandolo dolcemente ma con decisione, premendo i polpastrelli sui punti dolenti, allentando la pressione al solo tocco.

"Direi che è ora di fare una pausa." la sua voce ancora impastata dai residui del sonno le provoca brividi alla schiena, mentre le sue mani ancora la massaggiano.

"Che ore sono?"

"Le tre, che ne dici di mangiare qualcosa?"

"Mi sembra una buona idea, Joele ti cercava."

"Parlerò con lui dopo, ora pranziamo." le afferra la mano, stringendola nella sua e la porta in cucina, andando ad ispezionare il frigo, per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.

"Un piatto di pasta al burro ti sembra troppo triste?"
Giulia sorride, perché apprezza lo sforzo per trovare qualcosa di commestibile che sia in grado di cucinare e si accomoda su uno sgabello a gambe incrociate, lasciando che si cimenti in quella esperienza per lui nuova.
Osserva il suo viso, ora più rilassato dopo il sonno ristoratore arrivato senza l'uso di pillole e per questo ancora più prezioso. Le ombre scure non sono scomparse dai suoi occhi, ma sono più attenuate, meno profonde. Avrebbe voglia di abbracciarlo, fregandosene di chi può vederli, perché sa che ha bisogno di quel contatto, come ne ha bisogno lei. Si volta e le sorride, dopo aver buttato la pasta nell'acqua bollente.

"Forse è meglio se metti anche un po' di sale." la guarda grattandosi il mento, spruzzato da un accenno di barba e si affretta a salare l'acqua, seguendo le sue istruzioni.

"Sono un disastro, credo che sia la cosa che mi riesce peggio."

Lei sorride e si avvicina, infilandosi in quel punto fra la sua scapola e il fianco, appoggiando la testa sulla sua spalla, che si trova alla giusta altezza. Sembra che i loro corpi creino un incastro naturale e perfetto, come se fossero creati su misura da una mano attenta.  Gli circonda la schiena con il suo braccio e rimangono a fissare l'acqua che bolle fino a che non è arrivato il momento di scolare la pasta e sedersi al tavolo per gustarla.

"Non è così male, sarà la fame ma sembra buonissima."

"Dici che ho un futuro?"

"Come cuoco? Non credo."
Sorridono entrambi per la prima volta dopo giorni, anche se lo sguardo di Giovanni torna a rabbuiarsi quasi subito, come se avesse un peso sul cuore che gli impedisse di godere di quel momento. Finiscono il pranzo in silenzio, ognuno con il proprio piccolo carico di cose non dette e di piccoli segreti.

"Vado a cercare Joele, ci vediamo dopo?" è già in piedi e si china per lasciarle un bacio fra i capelli. Giulia non aggiunge altro, se non un piccolo cenno del capo, anche se quello che nascondono quei due le crea inquietudine, ma decide di fidarsi, di entrambi, prima o poi la metteranno al corrente.
Giovanni trova Joele sul patio che si trova sul retro della casa, seduto su una delle panchine esposte al sole, mentre ad occhi chiusi e le cuffie infilate nelle orecchie si gode la luce ed il calore di quella giornata di autunno ancora tiepida.
Gli sfiora una spalla e lui apre gli occhi, sobbalzando leggermente.

"Lei hai detto nulla?"

"No, e non deve sapere."

"Non sono ancora convinto che sia una buona idea, Giovanni, è troppo rischioso, il mio dovere è proteggervi."

"Lo sai che non abbiamo scelta."
Si lascia cadere stancamente sulla panchina accanto a Joele, tuffando il viso nelle mani e restando così per alcuni secondi.

"Vi somigliate molto tu e Giulia, entrambi testardi e pronti a sacrificarvi per chi amate."

Giovanni solleva la testa per guardarlo negli occhi, cercando il coraggio di andare fino in fondo.

"Questa storia deve finire, ora. Non permetterò che faccia del male ad altri. Ti ha parlato di mio nipote?"

"Si oggi. Povero bimbo, nelle mani di quel criminale, chissà che condizionamenti psicologici ha dovuto subire."

Il viso di Giovanni cambia espressione, cercando la sua attenzione.

"Credi che possa crescere sano? Dopo tutto quello che ha visto e vissuto? Non è già perso?"

"Ascolta Giovanni, penso di aver visto abbastanza in tutti questi anni per poterti dire che non esiste una regola certa. Ho visto figli di serial killer ripercorrere le orme dei padri, troppo deboli per sottrarsi ad un destino già segnato, ma ne ho visti altri lottare per essere l'opposto e costruirsi una vita sul percorso del bene. Non so cosa succederà a quel bambino, ma prima lo sottrarremo dalle grinfie di Davide e meglio sarà."

"Sono pronto, il comunicato è stato terminato?"

Gioele sospira appena, rispetta e ammira la determinazione di quel ragazzo, anche se è consapevole che quell'esca che stanno per lanciare potrebbe rivelarsi un boomerang che tornerà a colpirli.

"Verrà pubblicato sui tuoi social e sulla stampa domani, alle dodici in punto."

"Perfetto."

Il giorno successivo il seguente comunicato compare su alcune testate giornalistiche on line e sui profili social di Giovanni:

Twins- Il mio nuovo brano, verrà lanciato il prossimo 15 Novembre alle 14.00; per l'occasione suonero' la composizione al violino al Parco Archeologico di Ostia, senza pubblico, incidendo il brano in presa diretta per la prima volta. Questo brano vuole rappresentare il legame con la parte più intima di ognuno di noi, il nostro doppio, ciò che nascondiamo nell'anima, il nostro gemello interiore.

L'esca e stata lanciata.

Continue Reading

You'll Also Like

9.2K 760 34
Silvia ha 18 anni, è una studentessa modello, ha molti amici, una migliore amica ed un ragazzo. Si divide tra casa, scuola e feste private. È timida...
57.3K 3.6K 24
"Per l'altezze l'amai del suo dolore: perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra, e tutto seppe, e non se stessa, amare" Fanfiction che ho scritto t...
25.9K 552 59
William, Lima, Ethan e Luke sono 4 attraenti fratelli da poco usciti di galera che cercano vendetta: a causa di una donna sconosciuta, non solo hanno...
69.5K 75 5
Due amici, un ragazzo e una ragazza, si perdono di vista, e tentano di ingannare il destino. Ma il destino li fa ritrovare, riportandoli sulla stess...