piercings | taekook ✓

By sannieung

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in corso | traduzione di @drawromane ❝ dove taehyung è un piercer e jungkook è attratto dai suoi numerosi pie... More

uno
due
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
ventidue
ventitre
ventiquattro
venticinque
ventisei
ventisette
ventotto
ventinove
trenta
trentuno
trentadue
trentatre
trentaquattro
trentacinque
trentasei
trentasette
trentotto
trentanove
epilogo

tre

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By sannieung

jungkook era un po' turbato quella mattina quando yoongi era venuto a prenderlo con la sua auto per andare allo studio. in effetti, il ​​suo hyung sembrava di pessimo umore e ciò significava una brutta giornata per tutti.

aveva le sopracciglia aggrottate, tutti i suoi muscoli erano tesi e le sue mani stringevano forte il volante come se volesse strapparlo via da un momento all'altro. in genere il tatuatore si ammorbidiva quando vedeva suo fratello minore, ma nulla sembrava aiutarlo.

«sei arrabbiato con jimin?»

si creò un grande silenzio, l'artista si infilò rapidamente una sigaretta tra le labbra e l'accese nervosamente. jungkook sapeva di aver colto nel segno e la mancanza di reazione del suo hyung lo aveva solo confermato.

c'era soltanto un argomento delicato per yoongi ed era ovviamente il suo ragazzo. era l'unico motivo per i suoi sbalzi d'umore, il resto non gli importava davvero, o almeno così sembrava.

«abbiamo litigato ieri sera.»

«oh.. è successo qualcosa di grave?»

yoongi esalava pesantemente il fumo mentre lasciava la testa appoggiata al sedile del guidatore. non fumava quasi mai in macchina, ma doveva essere davvero incazzato con jimin per farlo in quel modo.

«ieri sera è uscito con degli amici senza avvisarmi su dove fosse andato. e mentre lui era a ballare e a divertirsi, io l'ho aspettato tutta la notte come uno stupido. poi è tornato e si è infilato sotto le coperte che puzzava d'alcol, come non fosse accaduto nulla. abbiamo litigato per tutta la notte e non ho chiuso occhio.»

«posso capire che tu sia arrabbiato con lui, ma sai anche che passa tutto il suo tempo con te. voleva soltanto divertirsi hyung.»

«si, ma poteva avvertirmi.»

«per dirti che andava in discoteca? non lo avresti lasciato andare hyung.»

«non è vero.»

«l'ultima volta che te ne aveva parlato l'hai attaccato, gli hai detto che non sarebbe mai andato senza di te perchè troppo geloso per farlo andare da solo. si incolpa sempre quando litigate, è venuto spesso da me piangendo soltanto perchè odiava vederti così arrabbiato con lui. è la tua relazione eh, ma posso soltanto darti qualche consiglio.

«sono pessimo.»

yoongi borbottò qualcosa di incomprensibile prima di chiudere gli occhi per fare ordine nella sua testa. sapeva che la sua gelosia e possessività erano davvero i suoi più grandi difetti, ma non poteva farne a meno.

la sua rabbia stava lentamente scendendo con le parole di jungkook e ora si sentiva in colpa. ieri mentre urlava contro al suo ragazzo poteva vedere tutto il male che gli stava facendo. e jimin di tutta risposta aveva pianto in silenzio chiudendosi in bagno, facendolo arrabbiare ancora di più.

il suo ragazzo era così adorabile, come poteva arrabbiarsi in quel modo con lui solo per gelosia? i due si amavano così tanto, era davvero stupido discutere su quel tipo di cose.

jungkook guardò il suo hyung che sembrava in qualche modo essersi calmato. lo studente gli rivolse un piccolo sorriso rassicurante poi yoongi abbassò la testa, sussurrando:

«hai ragione.»

quasi impercettibile il che fece ridere jungkook, yoongi di solito aveva troppo orgoglio per ammetterlo. poi lo vide alzare il telefono e digitare rapidamente un messaggio dall'aria colpevole.

«scusa per averti urlato contro e averti reso triste, dimentichiamo tutto quello che è successo. buona giornata, ti amo jimin.»

dopo un grande respiro, il più grande si voltò verso il minore e gli rivolse un piccolo sorriso. accese la radio e finalmente avviò la sua macchina per andare al lavoro, erano in ritardo ma non importava, i suoi soci non li avrebbero di certo sgridati.

[...]

la pausa pranzo era iniziata e l'atmosfera era piuttosto pesante a causa di yoongi, era ancora piuttosto nervoso perché jimin non aveva ancora risposto al suo messaggio.

faceva trapelare quindi il suo malumore ed in particolare su taehyung che continuava a girare attorno a jungkook. il più giovane si era sciolto con lui e gli parlava liberamente sebbene fosse ancora affascinato dal fisico attraente del piercer.

taehyung sapeva davvero come farlo. il ragazzo seduto al suo fianco già si lasciava accarezzare dolcemente la coscia. era assurdo da vedere, soprattutto conoscendo il carattere piuttosto distante dell'altro, eppure era riuscito a conquistare anche lui.

ma taehyung lo faceva apparire del tutto naturale, ad esempio quando si avvicinava e sfiorava il suo orecchio con le proprie labbra.

i due continuarono a parlare e ridere insieme nonostante il piercer stesse fissando l'altro mentre fumava in silenzio. non stava ascoltando più quello che stava dicendo jungkook, stava soltanto fissando le sue belle labbra rosee che chiedevano di essere baciate, leccate o morse fino allo sfinimento.

preso da un certo impulso, soffiò il suo fumo nocivo in faccia a jungkook che iniziò a tossire un po'. taehyung rise a voce alta, divertito dalla sua espressione innocua.

«taehyung, allontanati da lui prima che ti attacchi i testicoli tra di loro con una graffetta.» gli ringhiò contro yoongi, dall'altra parte della stanza.

jungkook, non capendo davvero perché il suo hyung fosse così duro con lui, difese il piercer. pensava che yoongi fosse geloso del fatto che i suoi due amici andassero d'accordo, quindi finì per stringere il braccio di taehyung.

taehyung sfidò yoongi con uno sguardo leggermente divertito dalla situazione.

il più grande allora distolse lo sguardo infastidito. si udirono alcuni passi, yoongi con la schiena a pezzi sussurrò:

«è chiuso, torna alle 13:30.»

ma i passi non si fermarono, anzi una figura snella si mise proprio davanti a lui. poi, prima ancora che yoongi capisse, si ritrovò con il suo adorabile ragazzo tra le braccia. jimin gli baciò la spalla attraverso i vestiti e poi il collo inchiostrato.

il suo naso si sfregò teneramente contro il suo, cosa che fece sorridere il più grande.

«volevo vederti, non mi piace quando litighiamo.»

«mi dispiace piccolo.»

«hai del tempo libero? vorrei mangiare qualcosa con te prima che ricominci a lavorare.»

yoongi annuì, alzandosi per andare via.

completamente assorbito dall'altro, yoongi dimenticò i due giovani che aveva lasciato soli.

vedendo la coppia uscire e sapendo che namjoon sarebbe tornato tra circa un'ora, taehyung si inumidì le labbra. era con jungkook, solo con lui senza nessuno intorno a disturbarli.

«vuoi mangiare qualcosa?»

lo seguì con lo sguardo quando l'altro si alzò e andò a prendere qualcosa dal suo zaino. le sue natiche erano sode e le sue spalle larghe. taehyung scioccò la lingua sul palato e tornò dritto quando lo vide tornare con un sorriso.

jungkook tornò al suo fianco e gli porse un panino e una lattina di limonata. l'altro lo ringraziò e gli fece un grande sorriso affascinante.

jungkook era davvero carino, era stato un cambiamento rispetto alle persone con cui taehyung di solito flirtava. più lo conosceva e più voleva sedurlo a poco a poco.

iniziava a volersi prendere il suo tempo e non scherzare troppo con lui, soprattutto perché il più giovane sembrava così innocuo da non accorgersi delle sue occhiate maliziose.

«hyung, non hai nessun tatuaggio?»

era così carino e le sue labbra sottili lo erano ancora di più. taehyung non gli rispose direttamente e rise della situazione che ne seguì. si alzò dal divano e iniziò a slacciare la cintura sotto lo sguardo nervoso di jungkook.

«cosa.. cosa stai facendo?»

«ti mostro il mio tatuaggio.»

abbassò la zip e aprì il bottone, facendosi scivolare i jeans sulle cosce per ritrovarsi praticamente in mutande davanti al più giovane.

la faccia di jungkook era di un rosso vivo, era imbarazzato e non sapeva proprio dove guardare. improvvisamente taehyung tirò l'elastico dei suoi boxer e il minore girò la testa di riflesso.

«piccoletto puoi guardare, c'è davvero un tatuaggio.»

jungkook si azzardò quindi a dare un'occhiata davanti a lui e riuscì a distinguere i tatuaggi che decoravano la base del pube di taehyung. c'era una grande scritta in inchiostro nero, poteva leggere chiaramente: d-boy.

la calligrafia era davvero bella ma jungkook era imbarazzato per il posizionamento del tatuaggio. mentre l'altro si rivestì, gli disse:

«anche yoongi l'ha. eravamo dei bravi ragazzi a quel tempo. avevo sedici anni quando mi ha tatuato, lui ne aveva diciotto. eravamo un po' stupidi, lo ammetto, ma era così bello. le ragazze del tempo andavano matte quando scopavamo. tutte innamorate di questo tatuaggio.»

jungkook si schiarì la voce iniziando ad essere  in imbarazzo a causa della svolta della discussione. taehyung rise ancora per via del suo atteggiamento, aveva appena avuto la conferma che l'altro fosse vergine e inesperto.

il piercer voleva essere la sua prima volta, quella sarebbe stata la sua nuova sfida personale. gli mise un braccio intorno al collo e gli accarezzò una guancia.

«scusami piccoletto, parlo troppo.»

jungkook gli disse che non era niente, era soltanto intimidito a stare con taehyung in quel modo. soprattutto perché lo fissava con molta insistenza, come volesse divorarlo da un istante all'altro.

«sai che i piercing ti starebbero bene? potrei fartene uno durante la pausa. direi all'orecchio per cominciare. che ne pensi?»

«sono ancora minorenne.» gli fece presente.

«chi se ne frega, non sei più un bambino, no? allora, che ne dici?»

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