⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Buon pomeriggio, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
Oggi per me è una bella giornata intensa perché ho un set fotografico in cosplay!
Lascio qualche storietta carina sul mio 𝑰𝒏𝒔𝒕𝒂𝒈𝒓𝒂𝒎, trovate il mio nick nella mia bio!
Detto ciò, vi avverto che questo capitolo fa parte di quelli *𝑾𝒊𝒏𝒌 𝑾𝒊𝒏𝒌* ed ormai tutti sapete che cosa io intenda, eheh. ♡
Ma, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, ora vi lascio alla lettura e vi auguro una buona domenica, spero che possa piacervi il capitolo! ♡
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― 𝐷𝑂𝑁'𝑇 𝐿𝐼𝐸 𝑇𝑂 𝑀𝐸, 𝑁𝐸𝑆𝑆 ―
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La porta della sua stanza si apre con un leggero cigolio che riempie l'intera camera da letto.
Passato lo sfogo, ha passato il resto della serata in modo molto piacevole insieme ad Arisu ed è anche riuscita a raccontargli del suo Nove di Cuori, sorprendendosi perché non era mai riuscita a parlarne con qualcuno; l'ha fatta sorridere, parlandole di aneddoti divertenti successi nel mondo reale e Nessie ha fatto lo stesso.
E a fine serata, ha deciso si uscire in nottata per evitare i militanti o che qualcuno la vedesse uscire dalla stanza di Arisu per dirigersi verso la sua... non se la sentiva di privarlo della comodità del suo letto.
Lei più di tutti sa quanto sia importante dormire bene e comodamente.
Sente la porta alle sue spalle chiudersi in quieta obbedienza, stiracchiandosi leggermente e pronta per riposare ancora un pochino mentre accende una piccola luce per poter vedere meglio la stanza.
Lancia un'occhiata veloce alla sveglia. Segna le tre e mezza del mattino.
Si fa strada verso la sua scrivania, coprendosi la bocca con il palmo della mano per abbandonarsi ad uno sbadiglio liberatorio.
Quando nota un dettaglio che è in grado catalizzare la sua attenzione in un nano secondo; avverte subito dopo un brivido lungo la schiena.
Gli oggetti sulla sua scrivania sono stati spostati, segno che qualcuno sia stato qui stanotte mentre lei non era presente.
«Dove sei stata?»
Il suono di quella voce è in grado di farla sobbalzare sul posto e, data l'ora tarda, è persino convinta di esserselo solo immaginato... convinzione che svanisce in mezzo secondo.
Si volta di scatto, portandosi una mano sul petto, infastidita dalla sua presenza assolutamente non voluta o richiesta: «Cosa... che cosa ci fai nella mia stanza!?»
«Aaah, risposta sbagliata...» - Esclama Niragi con tono deciso, in piedi ed appoggiato contro l'anta chiusa di uno dei suoi armadi, nascosto nell'angolo e dalla poca ombra presente in stanza.
Nessie sente il cuore accelerare velocemente, gli occhi fissi su di lui come se avesse appena visto un fantasma e sente la gola farsi improvvisamente secca: «Sei entrato qui dentro per aspettarmi!?»
«Dove sei stata, Ness?» - Insiste lui, raddrizzando la schiena ed il fucile tenuto ben stretto fra le mani.
«Mi sono divertita alla festa.»
«Ma davvero? E come mai io non ti ho vista?»
«Mi cercavi, Niragi? Ti mancavo così tanto?»
È certa di aver sentito Niragi ringhiare piano a questa sua domanda, prima di sibilarle piano fra i denti: «Te lo ha insegnato il tizio con la faccia da scemo a fare la simpatica, Fujiwara? E la prossima volta che non ti vedo alla festa, ti cerco e ti faccio venire con me.»
Nessie sbuffa e sposta il peso da un piede all'altro, percependo il fastidio che trasuda Niragi da ogni poro e che non fa altro che accrescere in lei solo pura soddisfazione: «Oh no, tu non puoi far venire me.»
«Oh Principessa, io posso farti venire eccome.» - Lo vede sposarsi per avvicinarsi verso di lei con passo lento mentre sul suo volto regna uno sguardo, una sorta di ghigno che Nessie non sa bene come decifrare.
Non capisce se sia innervosito o divertito... ma sceglie comunque di non continuare con questi doppi sensi.
«E poi, io non vengo di certo a chiederti di farmi il resoconto sulle tue conquiste.»
«Oh, Nessina, sei gelosa? Lo sai che ho sempre avuto un occhio di riguardo per te.»
Nessie indietreggia quando sente la sua presenza troppo, troppo, vicina a lei, incrociando le braccia al petto, spazientita.
Strinse forte i pugni per placare il pizzicore che avverte sulla punta delle dita e la voglia di prenderlo a schiaffi in faccia: «Certo sì, come no, pensi addirittura di poter avere qualche pretesa su di me e ti prendi il lusso di entrare nella mia stanza per farmi la ramanzina... direi che quello geloso dei due... sei tu.»
«O forse lo siamo entrambi.»
Il sorriso sul viso di Niragi scompare, donandole uno sguardo in grado di polverizzarla all'istante.
Abbassa il fucile e le si avvicina del tutto, divorando con pochi passi quei metri che li dividevano e lei inizia ad indietreggiare istintivamente.
Quando sente il muro contro la sua schiena si ferma, attendendo rassegnata che il moro armato le si ponga di fronte, incombendo su di lei.
La mano di Niragi colpisce il muro accanto alla sua testa, producendo uno schianto di intimidazione: «Sai Ness...»
Inizia soffermandosi sullo sguardo della ragazza che non pare così tanto intimorita dalle sue azioni.
O almeno, sta cercando di nasconderlo in tutti i modi.
«Penso sempre ai diversi modi in cui potrei farti mia.»
«...hai mai pensato di trovarti un hobby?»
Il moro sbuffa contro le sue labbra, scuotendo leggermente la testa in segno di negazione: «Queste tue risposte incominciano ad infastidirmi, stai diventato un po' troppo arrogante per i miei gusti.»
Nessie non interrompe mai il loro sguardo, appoggiando la testa contro il muro come se fosse annoiata a quella sceneggiata: «Sei tu che sei venuto fino a qui per me, Niragi, quello arrogante sei tu.»
«Ed in tutto questo tu non mi hai ancora detto dove cazzo sei stata.» - La incalza Niragi, scandendo le parole con supponenza e inclinando il capo verso di lei: «Sto perdendo la pazienza, Ness.»
«Quale pazienza?»
Sente la punta del fucile a contatto con la pelle delicata del suo collo e l'altra mano che glielo stringe, facendola sbattere più forte contro il muro: «Sei stata da Arisu?»
Nessie non sembra ancora spaventata, infatti, inclina il collo, esponendolo meglio per lui: «Prendi bene la mira, si sa che senza il tuo fucile non sai fare nulla.»
Niragi si blocca e lei è convinta del fatto che lo abbia colpito esattamente dove voleva e questo la rende soddisfatta di sé stessa.
Raddrizza la testa, sorridendogli sorniona e questo lo innervosisce ancora di più.
Non sa ha idea del perché ma... il fatto di riuscire a provocarlo le piace.
Le manda una scarica di adrenalina mai provata in vita sua.
Lo vede lanciare il suo fucile sopra al divanetto e riafferrarle la gola, facendole sbattere la schiena nuovamente contro al muro della sua stanza.
«Continui a cambiare discorso, Fujiwara.»
«Ah già... scusami sì, parlavamo di Arisu.»
Le stringe la gola ancora di più, sentendo il suo respiro caldo contro le sua labbra.
«Qualcuno dovrebbe insegnarti che mentire non ti servirà mai a nulla.»
«Qualcuno dovrebbe insegnarti ad usare la lingua.»
E dopo questa sua affermazione, con lo sguardo di pura soddisfazione per la rabbia che lei è riuscita a smuovergli, non fa nemmeno in tempo a pensare ad altro che sente le labbra di Niragi contro le sue, la sua mano si sposta per afferrarla saldamente per il mento, costringendola ad aprire le labbra per lui.
La sua lingua la invade e lei geme dentro la sua bocca, avvolgendolo con le braccia, ogni briciolo di voglia di stuzzicarlo che svanisce, così come ogni pensiero razionale che le dice di andarsene.
Questo ragazzo le fa un effetto decisamente singolare ed proprio questa che la spaventa ma ora come ora, vuole godersi il momento.
Ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Quando si stacca di lei quasi lo insegue e lui sorride vittorioso, lasciandole il mento per afferrarla per i capelli: «Adesso ti piace come uso la lingua, Principessa?»
Lo sente scendere con la bocca fino al suo collo, mordendolo forte ed è sicura del fatto che questo le lascerà il segno per alcuni giorni come se gliene importasse relativamente qualcosa. Almeno per ora.
L'afferra i capelli e glieli tira, costringendola a piegare il collo di lato per dargli più accesso e sente il suo piercing freddo contro la delicata pelle arrossata.
Un misero barlume di lucidità la pervade, anche se il suo corpo sta cercando di farglielo dimenticare molto velocemente.
«Stiamo sbagliando...»
Gli sussurra, ben consapevole del fatto che lui non la pensi come lei e che molto probabilmente nemmeno gli importa davvero.
Risale lungo il suo collo, baciandola di nuovo e lei perde completamente la testa, infilando le mani fra i suoi capelli scuri, sciogliendoglieli.
Una mano di Niragi le tocca la pancia, infilandosi sotto le mutandine del suo costume come se avesse fretta, stimolando il clitoride con il polpastrello e sorridendole contro le labbra gonfie, inorgoglito nel sentirla già bagnata.
«Io non credo proprio, Nashira.» - Le ringhia contro le labbra, i capelli neri che sono ricaduti in avanti, incorniciandogli il viso in modo diverso dal solito.
Sfila la sua mano e lei quasi piagnucola per il contatto di cui è appena stata privata, sentendolo mentre con fretta, le slaccia i laccia del costume davanti, lasciandole il seno scoperto.
Seno che sembra averlo completamente ipnotizzato, a giudicare del modo in cui si sta leccando le labbra.
Si sporge nuovamente in avanti, prendendo un suo capezzolo indurito fra le labbra, leccandolo e Nessie sente il suo piercing fretto a contatto con la sua pelle delicata, facendola gemere.
Con l'altra mano, afferra l'altro seno, stringendolo e saggiandone la pienezza a pieno palmo.
«Ti toccavo in questo modo nei tuoi sogni, non è così, Nessina?» - Le morde il capezzolo e Ness sembra sul punto di cadere in ginocchio, appoggiando i polpastrelli contro al muro per tentare di sostenersi meglio.
La domanda la fa arrossire brutalmente, molto più di quanto già non sia: «N-no.»
«Non mentirmi, Ness.» - Le stuzzica il capezzolo solo con il piercing, godendosi di ogni piccolo tremito della ragazza, pinzando anche l'altro con i polpastrelli.
Smette di farle piacere e Nessie emette uno sbuffo indispettito, facendolo quasi ridere.
La solleva di peso, facendole sedere sopra alla sua scrivania, il legno freddo del tavolo colpisce le sue cosce scoperte, completamente esposta e seduta davanti a lui.
Il mondo intorno a lei sembra essersi fermato e non le importa nemmeno di perdere delle ore di sonno, le recupererà domani mattina.
La costringe a stendersi, la schiena che viene a contatto quasi completamente con la scrivania.
Lo vede posizionarsi sopra di lei, mordendole il collo, leccandole la pancia, fino ad arrivare ai lacci del suo costume che lui slaccia, lasciandola completamente nuda e lei quasi chiude le gambe per l'imbarazzo.
Si posiziona davanti alla sua femminilità fin troppo bisognosa di attenzioni, la sua forte presa tiene le sue gambe divaricate: «Ora sarai tu quella che disturberà i vicini, Nessina.»
Lo vede infilarsi due dita in bocca per toccarsi la lingua e Ness sa perfettamente che cosa stia per fare.
Ha uno di quei piercing che vibrano.
Ne ha già sentito parlare perché le sono sempre piaciuti i piercing alla lingua... anche i suoi non lo avrebbero mai approvato su di lei.
Le prende per le cosce e avvicina il tuo sesso alla sua lingua, premendo il suo piercing contro il suo dolce clitoride.
Nashira spalanca gli occhi, inarcando la schiena alla sensazione fredda e vibrante, decisamente nuova per lei.
Non può fare a meno di dimenarsi mentre i suoi gemiti riempiono la stanza, sentendo il piacere crescere dentro di lei in un crescendo sempre più forte ed intenso, e Niragi la stringe più forte per mantenerla in quella posizione.
Si allontana un secondo, ridendo nel vederla così sfatta ed ansimante per lui.
«Questo il tuo caro Arisu non lo avrebbe mai fatto.» - Afferma prima di tornare a deliziarla con la lingua, allagandoti ancora di più le gambe per lui.
L'orgasmo che la colpisce è talmente tanto intenso che è convinta del fatto che tutti l'abbiamo sentita.
Niragi si ferma, spegnendo il suo piercing ed avvicinandosi di nuovo al suo clitoride fin troppo sensibile e sovrastimolato, leccando un paio di volte per godersi i suoi gemiti disperati: «Sei deliziosa.»
Si rialza, posizionando davanti e lei, la punta calda della sua erezione che entra in Nessie con estrema facilità, facendole inarcare la schiena finché un pensiero non la colpisce dritta sulla fronte.
Si alza, mettendosi in una posizione che le permette di stare seduta e di averlo di fronte, la preoccupazione che le sale dentro come un'onda anomala pronta a portarsela via.
«Ah- aspetta... le precauzioni...»
Niragi sbuffa divertito, prendendole il mento con le dita e costringendola ad alzare il viso per sostenere il suo sguardo: «Non lo sai, Ness? Non c'è la possibilità di concepire qui a Borderland, una delle tante fortune di essere un esecutivo è che scopri cose molto interessanti.»
Nashira inizia a mettere insieme i pezzi del puzzle, effettivamente, non ha mai visto una donna in gravidanza o dei bambini qui.
Ma Niragi non le da il tempo di pensarci troppo a lungo, abbandonando il suo mento e l'afferra per la cosce, spingendola contro di lui, penetrandola ancora di più e facendola urlare per lo stupore.
Continua a farsi strada dentro di lei, gemendo piano quando si sente completamente sepolto in Nessie.
Lei gli cinge i fianchi con le gambe nuda e gli avvolge le braccia intorno al collo, mentre il moro si muove con spinte sempre più veloce.
Ness cerca di inseguire i suoi movimenti con il bacino, i seni che rimbalzano contro il suo petto.
«Niragi per favore... sto venendo...»
Sente la sua mano che le prende per i capelli, stringendoli e costringendola a piegare il viso di lato: «Esatto Principessa, pregami.»
Lei si aggrappa alla sua schiena ed ai suoi capelli, i suoi gemiti che riempiono l'intera stanza, gonfiano il suo ego a dismisura: «Voglio anche sentirti gemere più forte, Dolcezza, tutti devono sapere con chi stai scopando.»
Si sporge in avanti e le lecca il collo per poi affondare i suoi denti sulla sua carne tenera, facendola gemere ancora di più il suo nome.
Il copro di Ness si inarca contro il suo fino al limite mentre la Niragi, che si trova ancora sulla sua coscia, affondando le dita nella sua carne morbida.
Le sue spinte iniziano ad essere sempre più veloci, il tavolo sotto di loro che quasi si sposta a causa dei loro movimenti.
Le gambe di Nessie tremano, ammorbidendo la presa suoi sui fianchi per allargarle di più e lui ringhia in risposta, lasciando la presa sui suoi capelli.
Non contento del suo operato, la solleva di nuovo, spostandosi sopra al letto e facendole aderire la schiena pienamente al materasso sotto di loro.
Si spinge in lei nuovamente mentre lei cerca di alzare il bacino, gemendo più forte ed appoggiandogli le mani sul petto, gli occhi del moro che non abbandonano mai il suo seno che rimbalza ad ogni movimento frenetico.
L'orgasmo invade i loro corpi nello stesso istante, lasciandoli travolti e senza fiato.
Continua a spingere dentro di lei sempre più lentamente e Nessie geme piano, sentendo il suo intero corpo come se fosse fatto di gelatina.
Si ferma, rimanendo comunque dentro di lei, allungando una mani per spostarle qualche ciuffo di capelli bagnati di sudore dal viso di Ness.
Niragi è pienamente soddisfatto di quello che vede, è stato lui a ridurla in questo stato, lui e nessun'altro.
Ness si sente pronta per andare a dormire ma le dita del moro si spostano verso il suo clitoride, facendola urlare di nuovo.
«Sei già stanca, Nessina?»
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