⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Eccomi qui, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
Perdonatemi se il capitolo non è lunghissimo ma, come avevo già anticipato, sono in vacanza ma non volevo assolutamente lasciarvi senza capitolo settimanale! ♡
Sono già riuscita a scottarmi nonostante la protezione solare lmao ma a parte questo, sto passando delle bellissime vacanze, spero sia lo stesso anche per voi!
E come sempre, sto contando i mesi che mancano alla seconda stagione... DICEMBRE SI STA AVVICINANDO SEMPRE DI PIù. NON. VEDO. L'ORA. ♡
Buon Ferragosto ed una buona lettura, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
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― 𝑁𝑂𝑇 𝑀𝑌 𝐹𝐴𝑈𝐿𝑇, 𝑃𝑅𝐼𝑁𝐶𝐸𝑆𝑆 ―
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Sapeva che bere con Kuina non fosse una buona idea... esattamente come sapeva che Niragi non gliela avrebbe fatta passare liscia, specialmente dal modo in cui l'ha fissata per l'intera serata, sbuffando ogni volta che qualche ragazzo che le girava intorno, nonostante Ness non fosse interessata a nessuno di loro, respingendoli cordialmente.
Che sia geloso di lei, in qualche strano modo?
Onestamente, ora come ora, la questione non desta così tanto il suo interesse da spendere energie per ragionarci sopra.
Si massaggia la tempia dopo che un forte rumore proveniente dall'altra stanza la sveglia, i tappi per le orecchie sembrano non funzionare così bene come sperava e per sua fortuna ha sempre retto abbastanza bene l'alcool, e, a differenza della sua nuova amica, non si è ubriacata, sa bene che questa non sarà un'emicrania così problematica come quella che avrà Kuina.
Nessie esala un respiro profondo, ricordando la meravigliosa quiete e quel delizioso silenzio che aveva nella suntuosa villa dei suoi genitori o nel suo accogliente appartamento condiviso con le sue migliore amiche, desiderando di ritrovarsi di nuovo lì ed in loro compagnia.
Ma la realtà la colpisce nuovamente, ricordandole che ora si trova qui, sola e con un ragazzo contro cui deve continuamente litigare.
I rumori persistono, esattamente come la sera precedente, facendo sbuffare Ness... a quanto pare Niragi non ha la più pallida idea di che cosa sia il senso civico.
Tutto questo è decisamente troppo per lei da supportare e si sa che la mora ha sempre avuto problemi con le persone che non rispettavano quello che lei così gentilmente chiedeva che facessero, in questo caso di non disturbare il suo meritato riposo.
La combinazione di tutti questi fattori, aggiunti a questi suoni decisamente familiari che continuano ad invadere la sua intera stanza, la portano a scattare in avanti, sedendosi sul letto come una furia, gettando a terra la coperta ed alzandosi subito dopo.
Non si ferma nemmeno un secondo a pensare alle conseguenze che questo suo gesto potrebbe comportare, troppo accecata dalla sua stessa furia per dare ascolto ai proprio pensieri razionali.
Sbattendo la porta e sbattendo anche all'aria tutte le sue convinzioni sulla gentilezza verso il prossimo, ritorna per la seconda volta davanti alla porta del suo tanto adorato vicino di stanza.
Nessie sbatte con forza il palmo della mano contro il legno della porta, senza preoccuparsi delle persone dall'altra parte della stanza.
Si ferma non appena sente che quei rumori finalmente cessano, sbattendo la pianta del suo piede ritmicamente a terra, osservando la porta che si apre, rivelando un giovane dall'aria decisamente sveglia.
Fin troppo sveglia.
«Buonasera, Gattina, a cosa devo l'onore?» - La saluta irriverente, guadagnandosi l'ennesima occhiataccia da parte della mora inferocita.
«Senti, non mi interessa come tu voglia passare la notte ma... potresti gentilmente non farlo sapere anche all'intero piano?» - Domanda irritata Nessie, spettinata e con gli occhi che desiderano solo di poter tornare a dormire beatamente, avvertendo il preludio di un'emicrania in arrivo.
Niragi sorride, appoggiandosi contro lo stipite con la spalla ed incrociando le braccia al petto: «Ness... potrei quasi credere che tu sia gelosa.»
«Sono solo una persona che gradirebbe dormire senza un sottofondo inappropriato come colonna sonora, grazie.»
«Mi dispiace Principessa ma... non puoi farci proprio niente.» - Ribadisce Niragi con aria di sfida, godendosi la sensazione di quegli occhi scuri su di lui che non hanno intenzione di arrendersi: «Ti consiglio di procurarti dei tappi per le orecchie.»
«Pensi che io non li abbia già? Peccato che non funzionino, altrimenti non sarei qui.»
«Non è del tutto colpa mia, Principessa.»
Niragi la scruta da capo a piedi, divertito nel vederla così impettita contro di lui, trovandola anche dannatamente eccitante.
Nessie però non sembra della sua stessa opinione a giudicare dall'ira che il moro è in grado di leggerle dentro.
Inclina il viso di lato per cercare di vedere chi sia l'ennesima ragazza del suo amabile vicino si è portato in stanza, non riuscendo però a vedere bene la figura stesa a letto e che, a quanto pare, si è già addormentata.
Sicuramente sarà Izumi, la tanto cara amica di Saiko.
La sua attenzione ora viene catturata dal ghigno di Niragi... e dalla sua faccia da schiaffi... una bella faccia da schiaffi, doveva ammetterlo a sé stessa... ma fin troppo irritante per i suoi gusti.
Fa un respiro profondo prima di continuare con la sua battaglia: «E comunque, fra me e te, quello geloso mi sembri tu, non hai fatto altro che fissare tutte le persone che mi giravano intorno stasera.»
«Ero solamente sorpreso di vedere che finalmente ti sei decisa ad uscire dal tuo guscio, Dolcezza.» - Ammette Niragi con una scrollata di spalle, inarcando un sopracciglio per l'affermazione della mora in pigiama: «Spero che tu scelga con cura i tuoi nuovi amici, Ness, dato che noi lottatori non ti andiamo a genio.»
Quel sorrisetto soddisfatto che le balla davanti alla faccia non fa altro che montare l'irritazione che c'è in Nessie, facendole raddrizzare la schiena ed incrociare le braccia al petto: «Non capisco tutta questa premura che hai nei miei confronti, sono grande e vaccinata, non ho di certo bisogno di uno come te e del tuo giudizio sui vari membri che questo hotel ospita per andare avanti con la mia vita.»
«La tua nuova amichetta è alleata con uno gnomo da giardino che fatico a digerire.»
«Se hai dei nemici in giro per la spiaggia... non vedo come possano essere affari che mi riguardino, Niragi.»
«Lo dico per te, Gattina, non si sa mai che cosa possa passargli per la mente.»
Ness raddrizza la testa, sbuffando dal naso in un gesto derisorio nei suoi confronti per lo stato di finta preoccupazione in cui si trova il suo vicino di stanza in questo preciso istante.
Fingersi protettivo nei suoi confronti non fa altro che peggiorare la situazione in cui si trova, si chiede di come faccia il moro a non comprenderlo.
«Puoi anche smetterla di fingerti preoccupato per me.»
«Per tua fortuna, non sto fingendo.»
«Certo... ed io sono preoccupata per Izumi... piantala con queste buffonate.»
Niragi scatta in avanti per poter essere più vicino a lei, staccandosi dalla parate delle porta e lasciando interdetta la ragazza per questo gesto improvviso: «Se la tua strategia è quella di diventare amica di persone come lui... chi sono io per impedirtelo, ma non venire a piangere da me se dovesse farti qualcosa, Fujiwara.»
«Non preoccuparti, Niragi, non è mia abitudine fare queste cose... e ripeto, sono perfettamente in grado di badare a me stessa, la mia vita privata non è affar tuo.» - Gli risponde a denti stretti e con una punta di acidità nel tono della voce, scuotendo la testa già fin troppo stizzita.
L'odio prende il sopravvento su di lei, così tanto da sentire il suo intero corpo fremere per il nervoso e non riesce più a mordersi la lingua... non che ci abbia effettivamente mai provato a mordersela.
«E poi... nemmeno le mie amicizie sono affar tuo, magari scopro che questo "Chishiya" è simpatico e sicuramente molto più pacato di voi militanti.»
E per la prima volta da quando lo conosce, nota in Niragi qualcosa di diverso, abbandonando quella solita espressione divertita e sicura di sé con una più seriosa, contraendo la mascella: «Come sai il suo cognome?»
«Beh sai, le voci girano.»
Lo vede tentennare inquieto mentre sgrana appena gli occhi come se qualcosa gli si sia appena rivelato davanti, qualcosa a cui non riesce a credere, e ciò scatena nella mora l'ennesimo scatto di rabbia fastidiosa, questa volta più forte rispetto a quello avuto in precedenza, come se lei non potesse trovarsi in una situazione simile o non possa avere relazioni di tipo sessuali con qualcuno... esattamente come fa lui.
Lo sguardo di Niragi si scurisce, lo vede irrigidirsi con la postura mentre la osserva come se volesse avere qualche tipo di pretese su di lei.
Non conosce Chishiya, non lo ha nemmeno mai visto, ma se solo il suo cognome è in grado si suscitare in Niragi tutto questo sgomento... chi è lei per non approfittarsene?
Dopotutto, lui non sta facendo altro che continuare ad infastidirla nonostante il suo modo civile di chiarire le cose.
Fa un messo passo in avanti per avvicinarsi a lui, godendosi la sensazione di essere riuscita, in qualche modo bizzarro, ad averlo ammutolito.
Dovrebbe nominarlo più spesso.
«Se lo odi così tanto... significa che è un gran bel tipetto, forse dovrei rivedere la lista delle persone che vorrei avere come amici ed aggiungere il suo nome per intero.»
Sarebbe pronta a giurare sulla sua stessa vita di sentire lo sguardo del moro trapassarla da parte a parte senza pietà, mentre lei continua a concentrarsi sulla faccia sbalordita e arrabbiata di quest'ultimo.
Niragi assottiglia gli occhi alla ricerca di qualcosa, nella speranza di vederla in qualche mood vacillare per fargli capire che stia solo scherzando e giocando con lui.
Ma in lei continua a percepire solo determinazione... sensazione che lo mando su tutte le furie ma non vuole di certe dargliela vinta.
«Dubito che Chishiya voglia una persona del tuo livello come alleata.» - Le sibila a denti stretti, infastidito da questo suo continuo modo di stuzzicarlo.
Nashira stringe gli occhi, il fastidio che continua a ribollirle in petto, spingendola a continuare per questa strada: «Sai benissimo che non sono un'alleata scarsa, forse è proprio per questo se la cosa che ti infastidisce così tanto.»
Niragi sbuffa, corrugando la fronte come se stesse cercando di mettere insieme i pezzi di un puzzle fin troppo complicato: «Non so a quale gioco tu stia giocando Nessina ma... io ti ho avvertita.»
La mora sobbalza appena sente il suo nome storpiato per l'ennesima volta e pronunciato in quel modo, poi si schiarisce la gola, puntandogli il dito indice contro il petto: «Mi sembra un'affermazione un po' stronza questa, dato che sei tu quello che gioca con me da quando ho messo piede fra i lottatori!»
«Non sto giocando, Ness, ti sto solo dando dei consigli... e poi sei tu che vieni sempre qui ad interrompere i miei divertimenti... inizio a pensare che tu voglia fare una cosa a tre con noi.»
«No, Niragi, gradirei solo alzarmi la mattina senza borse sotto agli occhi causate dal tuo essere incivile... detto ciò, la tua dolce consorte si è addormentata, finalmente potrò godermi della pace.»
Termina Ness, comprendendo che continuare a parlargli sia completamente inutile e, come temeva, il sonno sta iniziando a prendere fin troppo il sopravvento su di lei, cosa non buona in queste circostanze.
Quando è con lui, non vuole abbassare la guardia nemmeno per un istante.
Fa per girare i tacchi ma una presa salda sul suo polso la blocca, costringendola di nuovo a voltarsi per affrontarlo.
«Alla mia Principessa danno fastidio i rumori forti... o le da fastidio sapere che io sia qui con un'altra donna?»
Nessie si volta, un lampo di nero di rabbia che attraverso le sue iridi, inclinando leggermente il viso di lato: «Non sono la tua Principessa.»
Si libera dalla presa di Niragi con uno strattone, il sorrisetto stampato in volto che non riesce a mascherare l'irritazione che il moro prova in questo momento mentre, cogitabondo, decide di liverarle una cosa, un dettaglio che probabilmente lei non sapeva che lui fosse a conoscenza.
«Immagino che tu sia la Principessa solo di Manjiro Fujiwara.»
Nashira sente la bile risalirle su per l'esofago, da quando è iniziata la sua permanenza in questo paese, nessuno aveva mai nominato suo fratello.
Sa perfettamente che la sua famiglia non passa inosservata, tutti loro sono elementi rispettabili, i Fujiwara sono conosciti da tutta Tokyo e non solo.
Sa perfettamente che Niragi lo ha nominato solo perché vuole istigarla a rispondergli, comprendendo facilmente che lei abbia un legami molto profondo con tutti i membri della sua famiglia.
La cosa che non le torna è come faccia lui sapere che Manjiro, molto spesso, la chiama "Principessa".
Che sia stato solo un caso fortunato?
Ness scuote il capo impercettibilmente nel vano tentativo di scacciare via i pensieri, raddrizzandosi con la schiena, cercando di ignorare quel fastidioso senza di vuoto che prova allo stomaco: «Esatto, solo lui può utilizzare questo soprannome senza beccarsi la mia furia ceca.»
Un borbottio confuso segue la sua affermazione ma Nessie è decisamente troppo stanca per continuare a dargli ascolto mentre gira i tacchi e se ne ritorna in stanza, lanciandogli uno sguardo di sottecchi prima di aprire la porta e richiuderla alle sua spalle, sospirando pesantemente per tutta la situazione surreale che sta vivendo.
In questo momento, desidera tanto avere una coinquilina... ed una parte di lei non vedo l'ora che arrivi domani mattina per ricongiungersi con Kuina.
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