Premessa
Un racconto nato per rendere omaggio a uno scrittore, Italo Calvino, che mi ha accompagnato nelle prime letture dell'infanzia, sui banchi di scuola con un libro di Marcovaldo e l'amorevole insegnamento di una maestra che conserverò nei miei più cari ricordi per tutta la vita. Quella narrativa essenziale e affidata alla fantasia dei suoi personaggi. Oggi, ho potuto arricchire l'immaginario della mia narrazione, unendo due mondi distinti e unici dello stesso scrittore, conferendo a Il Barone Rampante quelle prerogative indispensabili per completare il simbolismo dei suoi personaggi autentici, nella mia originale rilettura. L'artisticità valorizzata da Cosimo, musicista di talento alla ricerca di una stabilità sentimentale valorizzata dall'amore assoluto, e la confortevole razionalità di Marco, saldo nei valori coniugali di una appagante quotidianità, a volte troppo sofferta e limitativa. Due fratelli. Un legame fraterno affidato all'amore di una donna, riposto in due figure distinte eppure uguali... Violante e Beatrice. Poi c'è Isolina, la figlia di Marco... la nipote di Cosimo. Sostanzialmente il rinnovarsi di un amore, nel cammino della vita, per tutti i protagonisti del racconto. Un racconto importante, scritto per sancire quel tributo doveroso, a uno degli scrittori più rappresentativi della mia crescita e maturazione.