Song of the sea (Zhongli x Ch...

By Kieran_Genshin

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CHILDE/ZHONGLI ROYAL + MERMAN FANTASY AU (crediti copertina:@PinkieCandies) Il principe Childe, sovrano dei t... More

1: The little prince
2: Underwater
3: Judgement
4: The Palace
6: The battle
7: For you
8: FINE

5: Closer

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By Kieran_Genshin

I: Awake

Zhongli era caduto in un sonno ben diverso da quello ristoratore a cui si abbandonava ogni notte. La sera, quando si metteva a letto, a prescindere da quale pensiero lo tormentasse, riusciva sempre a riposare. I suoi sensi si spegnevano in maniera graduale, il suo respiro diventava più lento e rilassato, la sua mente vagava nel lontano mondo dei sogni.

In quell'occasione, invece, il suo sonno era stato indotto dal dolore. Dopo la fuga da Osial in fondo al mare, i suoi polmoni, non adatti a respirare sott'acqua, avevano sentito la pressione del dell'oceano. Il suo cuore aveva sentito la paura di farsi scoprire da Osial dopo tutta la fatica che lui, Childe e la sua famiglia avevano fatto. I suoi sensi lo avevano costretto a spegnersi, forse per farlo smettere di soffrire.

Aveva esalato dei respiri affannati, e poi si era sentito la mente sempre più annebbiata, fino a quando non aveva percepito soltanto un gran freddo a scuoterlo. L'unica cosa che lo aveva rassicurato era la presa ferma di Childe, le sue braccia che lo stringevano forte, mentre lo riportavano in superficie. 

Zhongli aveva sperato vivamente di salvarsi, ma era svenuto prima di poterlo scoprire. 

L'udito era stato l'ultimo senso ad abbandonarlo, e aveva sentito il proprio cuore spezzarsi, nel sentire le urla di Childe, mentre tentava di riscuoterlo. Non era risuscito a rispondergli nè a tentare di rassicurarlo. Non era riuscito nemmeno a ringraziarlo per il suo aiuto, di cui gli era immensamente grato. Senza l'intervento tempestivo di Childe, Zhongli sarebbe rimasto probabilmente in fondo all'oceano, destinato a congelare o a essere ucciso per mano di Osial.

Era svenuto, e da allora non aveva sentito più niente.

Almeno fino a quell'istante.

L'istante in cui la forza e la vita tornarono a fluire in lui, lentamente, e si risvegliò.

I polmoni che fino a quel momento avevano sofferto la mancanza d'aria si rigenerarono, nel  suo sangue tornò a circolare l'ossigeno. Zhongli percepì quei cambiamenti positivi ancora prima di rendersi conto da dove provenissero, ancora prima che aprisse gli occhi.

Un tepore rassicurante era tornato a percorrergli le vene, salendo lentamente fino alla sua testa, che tornò a rispondere ai suoi pensieri.

Impiegò qualche secondo a sollevare le palpebre ancora pesanti, ma, prima di farlo, fece in tempo a percepire un contatto inaspettato, che lo face sussultare appena.

Qualcuno lo stava sorreggendo. La pressione di una mano sotto al proprio mento, sollevato da dita gentili e delicate, era inequivocabile, così come la presa dietro alla propria schiena, che lo stava sostenendo. E, soprattutto, Zhongli percepì la morbidezza di un paio di labbra premute sulle proprie, quasi gentilmente.

Non appena Zhongli realizzò quel dettaglio, aprì gli occhi del tutto, forzandoli a reagire. Che cosa diavolo stava succedendo? Chi diavolo gli stava facendo una cosa simile mentre era incosciente? 

Una prima reazione istintivamente infastidita lo attraversò da capo a piedi, prima che riconoscesse colui che aveva compiuto quel gesto. E prima di realizzare perché stesse facendo una cosa simile.

Childe stava cercando di restituirgli l'aria per respirare, con un metodo che Zhongli non conosceva. Probabilmente il principio era simile a quello con cui aveva creato una bolla d'aria intorno a lui, ogni volta che lo aveva fatto scendere sott'acqua. 

A differenza del fatto che quella volta, però, Childe aveva dovuto cercare un contatto più ravvicinato con lui, tanto che Zhongli aveva quasi creduto che lo stesse baciando, in un primo istante.

 Era rimasto inevitabilmente infastidito all'idea di ricevere un bacio, fino a quando non aveva realizzato che fosse stato Childe a darglielo. E, prima ancora di comprendere che aveva soltanto svolto una manovra di salvataggio, Zhongli si era ritrovato, con sua stessa sorpresa, ad apprezzare quel gesto.

Forse era stata la confusione dovuta allo svenimento, o forse doveva riordinare i suoi pensieri in generale, riguardo al modo in cui reagiva in sua compagnia. Non era la prima volta che avere Childe vicino lo rendeva più felice del previsto, ma non era mai arrivato concretamente a pensare che baciarlo potesse essere piacevole, forse perché non aveva mai immaginato una simile eventualità. Eppure, in quel momento, la sua presa era talmente confortante da farlo sentire felice e rilassato come non lo era da tempo.

Era un po' spiazzato dai pensieri che lo avevano invaso, o dalla reazione che aveva avuto, ritrovandosi a tremare leggermente.

Quello che era certo, però, era che doveva rimandare quei ragionamenti a un altro momento. E che doveva staccarsi da Childe il prima possibile, perché non importava soltanto quanto lui potesse apprezzare quel contatto: Childe lo aveva iniziato con lo scopo di rianimarlo, e ora che Zhongli era sveglio, doveva interromperlo. Voleva essere corretto nei suoi confronti e ringraziarlo.

-Childe..-,mormorò Zhongli, una volta che si fu scostato da lui, inspirando profondamente. La propria voce risuonò spezzata e tremante, ancora priva di forze. Per un attimo la vista gli si appannò e si sentì girare la testa, ma, fortunatamente, Childe lo sorresse prontamente, scrutandolo con un misto di sollievo e preoccupazione.

-Oddio! Stai bene?! Ho preso un colpo!-,esclamò Childe, e per un attimo il suo volto si illuminò completamente, mentre si apriva in un gran sorriso. 

Zhongli provò subito una fitta di gratitudine e sollievo, e annuì velocemente. Era felice che Childe si fosse preoccupato tanto per lui, ma, soprattutto, che tutto fosse finito per il meglio.
Ora che era ancora avvolto dal suo abbraccio, si sentiva totalmente al sicuro, nonostante tutto. Erano entrambi infreddoliti, provati dalla fatica e dallo sforzo, ma decisamente più sollevati. 

Zhongli indossava ancora la sua camicia, ormai fradicia di acqua, mentre Childe portava soltanto un paio di pantaloni corti azzurro chiaro, e aveva la pelle ancora bagnata dall'acqua dell'oceano. Zhongli stava rabbrividendo dal gelo, ma era talmente felice di essersi ripreso e che Childe fosse al sicuro da non preoccuparsene neppure. Posò per un istante una mano sulla sua, in segno di riconoscenza.

-Sì, ed è merito tuo. Grazie. Non so come ringraziarti.-,disse Zhongli, dopo un piccolo colpo di tosse, mentre cercava ancora di tornare a respirare regolarmente. -Quello che hai fatto prima è stato incredibile, ma non dovevi cercare di proteggerci tutti da solo.-

-Sono il loro principe. E  poi, non potevo permettere che Osial ti scoprisse.-,affermò Childe, con sicurezza, stringendogli per un istante la mano.

Sussultò poi poco dopo, incrociando inevitabilmente lo sguardo di Zhongli. I suoi occhi si sgranarono appena, come se si fosse improvvisamente ricordato di qualcosa.

 -Ah, e...ecco, prima, insomma..quello che stavo facendo..-,disse Childe, prima di abbozzare una risata nervosa e vagamente imbarazzata. -Posso..ehm, posso spiegare, giuro?-

Comprendendo a cosa stesse per riferirsi, Zhongli non poté fare  ameno di imbarazzarsi a propria volta, specialmente quando incrociò il suo sguardo, e si ritrovò ad abbassarlo subito dopo, ricordando ciò a cui aveva cercato di smettere di pensare. Il ricordo delle sue labbra premute contro alle proprie era tremendamente pericoloso da mantenere nella propria memoria, soprattutto quando ad esso associava una sensazione piacevole. E, soprattutto, quando era ancora stretto tra le braccia di Childe.

-Stavo cercando di farti recuperare una respirazione diretta, e quindi, sai, il metodo era quello. Ti chiedo scusa per..-,aggiunse Childe, scrollando le spalle, prima che la sua voce assumesse una nota dispiaciuta. -..aver violato il tuo spazio così. Non era mia intenzione metterti a disagio.-

Zhongli tornò subito a guardarlo, scuotendo il capo e scrutando con preoccupazione la sua espressione, improvvisamente triste. Non voleva assolutamente che Childe si sentisse a quel modo: non solo lui non si era sentito infastidito da quel gesto, ma anche se lo avesse messo a disagio, avrebbe capito quanto fosse necessario.

-Ma figurati, non mi ha dato per nulla fastidio, anzi...cioè...-, lo rassicurò Zhongli, prima di interrompersi a propria volta. Si era reso presto conto di quanto potesse suonare equivoco fare un'affermazione del genere, ma sperò che Childe non ci prestasse troppa attenzione. Abbozzando un sorriso, scrollando appena le spalle. -Beh, comunque, mi hai salvato la vita. Sei stato incredibile, Childe.-

-..ah, non ti ha dato per nulla fastidio, anzi...?- Childe per un attimo sembrò intrigato dalla sua affermazione, tanto che sollevò appena un sopracciglio e gli rivolse un sorriso che a Zhongli sembrò quasi malizioso. Zhongli trattenne appena il fiato, quando lo vide cercare il suo sguardo, forse per comprendere meglio che cosa intendesse. 

La sua mano, ancora posata su quella di Childe, tremò appena, ma al posto di scostarla, per un attimo la strinse appena a quella di Childe. Sentiva quasi un vuoto all'altezza del petto, dovuto alla reazione che l'espressione di Childe gli aveva rivolto. Lo stava forse provocando? L'idea non dispiaceva affatto a Zhongli, ma doveva ancora riordinare i propri pensieri per comprendere come reagire.

Fortunatamente, Childe non lo tormentò una seconda volta, e si limitò a socchiudere gli occhi con una certa soddisfazione. Zhongli si impose di scostare lo sguardo dal suo sorriso, dal modo in cui le sue labbra si erano increspate, nella speranza di non soccombere del tutto alla tentazione di tenere Chide più vicino, ancora per un po'. Rimettersi in piedi sarebbe stato difficile, ora che si era abitato a stargli accanto.

-Hmm. in ogni caso, finalmente sono riuscito a sdebitarmi almeno un po' del tuo aiuto.-,commentò Childe, prima di dare cenno di volersi alzare, stringendo la mano di Zhongli. -Ma mi manca un'ultima cosa per rimettermi in pari.-

-Come se ce ne fosse bisogno.-,sorrise Zhongli, divertito, scuotendo il capo. Che cosa, comunque?-,domandò, lasciandosi trascinare dalla sua presa salda, finendo dritto di fronte a lui. 

Erano ancora a un palmo di distanza, ma nessuno dei due sembrava intenzionato ad allontanarsi dall'altro, né a lasciarsi la mano.

-La cena di stasera. L'invito è ancora valido, se vuoi.-,affermò Childe, con aria sicura, ma anche una nota speranzosa nella voce. -O preferisci riposare a casa?-

-Certo che no. Torniamo pure al tuo palazzo.-,rispose Zhongli, senza pensarci due volte. 

Sul volto di Childe si dipinse un sorriso così luminoso che Zhongli non poté fare a meno di stringergli la mano più forte, mentre veniva trascinato via dalla sua corsa entusiasta.

Mentre la brezza del mare sferzava le ciocche ribelli dei capelli del principe sul suo volto, Zhongli non potè fare a meno di incantarsi a guardarlo per qualche istante. Sembrava libero come il vento, mentre correva verso l'oceano, rassicurato di averlo salvato e di poter passare altro tempo con lui.

Era meraviglioso, da ogni punto di vista lo guardasse: premuroso, coraggioso, incredibilmente tenace, al punto tale da non preoccuparsi di mettersi nei guai, o di interrompere l'etichetta. E anche se era confuso su qualsiasi cosa stesse provando per lui in quel momento, di una cosa era certo: era tremendamente felice di averlo conosciuto.

****

II: Living room

-Eccoli! Sono tornati!-,urlò la principessa Tonya, la sorella minore di Childe, non appena misero piede nel castello.

La piccola sirena nuotò verso di loro con grande entusiasmo, seguita dal fratello minore, Anton, altrettanto felice.

-Signor principe! Si sente bene?-,domandò la guardia che aveva scortato Zhongli e Childe all'interno del salone principale, annunciando il loro arrivo. -E il Vostro ospite? Gradite qualcosa di caldo? Vostra zia Signora mi ha detto che avete affrontato il nemico da solo, insieme al Vostro amico!-

-Già. Siamo un po' stanchi, ma ce la siamo cavata piuttosto bene, a dire il vero.-,li rassicurò Childe, sorridendo non appena Tonya e Anton lo stritolarono in un abbraccio affettuoso. Scompigliò ad entrambi i capelli così simili ai suoi, rossi e arruffati. -Eccoci qui.-,ribadì, abbassando la voce, e guardando i due fratelli con dolcezza.

Quando Zhongli guardava Childe avvicinarsi ai membri della sua famiglia, non poteva fare a meno di notare quanto il suo sguardo diventasse protettivo e commosso. Non immaginava neppure quanta paura avessero provato Tonya e Anton, quando non avevano visto loro fratello rientrare sano e salvo. Dopo aver perso i loro genitori, probabilmente avevano pensato al peggio. Anton si strinse contro al fianco di Childe, dopo essersi asciugato il volto bagnato di lacrime con una mano.

-Piuttosto, come sta il resto della squadra di spedizione? E mia zia, Mona e Scaramouche?-,domandò subito dopo Childe, inevitabilmente preoccupato. -Sono tutti al sicuro?-

-Sì, Vostra Altezza.-,lo rassicurò prontamente un'altra guardia. -Sono nel salotto principale.  Erano molto preoccupati per voi. Saranno di certo felici di rivedervi.-

-Mi scuso per aver messo il vostro sovrano in pericolo.-,si sentì di intervenire Zhongli, nonostante l'occhiata perplessa che Childe gli lanciò.  -E..mi dispiace anche per voi, Tonya e Anton.-

Non poteva fare a meno di provare un grande senso di colpa, ora che vedeva quanto la scomparsa di Childe avesse messo in subbuglio il palazzo. 

Ogni guardia era nervosa e agitata, e i suoi fratelli avevano retto il colpo peggio di tutti. Ora sembravano sprizzare di gioia da tutti i pori, ma erano ancora tremanti per l'angoscia. E Childe si era messo in pericolo principalmente per non fare annegare Zhongli. Certo, era vero che non aveva avuto altra scelta che scudarlo dall'arrivo di Osial, ma gli dispiaceva averlo messo in una situazione altrettato pericolosa.

-Spero che lei stia scherzando, signor..Zhongli? Ci è stato riferito che ha protetto il principe con i suoi poteri.-,ribadì la guardia, scuotendo il capo. -Il suo gesto non verrà dimenticato!-

-Esatto! Ci hai riportato tu qui il fratellone!-,intervenne anche Anton, guardando Zhongli con aria rispettosa. Solitamente sembrava il più timido dei quattro fratelli, ma era intervenuto subito con quell'affermazione, seguito da un cenno di assenso di Tonya. Zhongli ne fu commosso, e abbozzò un sorriso grato.

-Spero anche io che scherzi, o l'invito a cena sarà revocato subito.-,scherzò Childe, facendo distendere ulteriormente Zhongli. -Comunque sì, grazie. Fateci pure preparare qualcosa di caldo. Il mio ospite ha sofferto molto la mancanza di aria. Potrete trovarci nel salotto, insieme al resto della famiglia.-

Le guardie annuirono velocemente, congedandosi con un breve inchino, lasciando che Zhongli e i suoi fratellini seguissero Chide da Signora, Mona e Scaramouche.

Tonya prese a braccetto il fratello, sorridendo incuriosita. -Quindi è vero? L'hai salvato tu?-

-Non proprio, io alla fine gli ho soltanto...-,disse Childe, ma Zhongli, per una volta, lo interruppe, con un sorriso.

-Sì, esatto, l'ha fatto.-, affermò Zhongli, con sicurezza, prima di interrompersi, salutando con un cenno della mano Signora. La zia di Childe aveva lasciato il salotto per raggiungerli a metà corridoio, insieme a Mona e Scaramouche, visibilmente rassicurati dal loro arrivo.

****

-Beh, sono contenta che sia andato tutto per il meglio.-,commentò Mona, una volta che Childe finì di spiegare cosa fosse successo vicino al palazzo di Osial. -Non dovremo nemmeno tornare là, per fortuna. Abbiamo raccolto abbastanza materiale.-

-Già. Nei laboratori a est del palazzo stanno già analizzando i campioni che abbiamo raccolto. Sembra che le fondamenta di Osial non saranno poi così difficili da rompere.-,aggiunse Signora, il volto concentrato ma più sollevato. Ora avevano messo tutti a punto un piano, avevano dei materiali in mano e delle indicazioni più precise da seguire. Finalmente iniziavano a vedere una luce.-La spedizione verrà dunque effettuata tra massimo un mese.- 

-Con le nuove condizioni date dal giudice Yanfei, Taucer dovrebbe cavarsela. Prima finiamo, meglio è, ovviamente.-,asserì Childe, con un cenno del capo. Non aveva mai smesso di pensare a suo fratello neppure per un istante, per quanto lo facesse soffrire saperlo in pericolo. Era una vera fortuna che Zhongli potesse aggiornalo quotidianamente sulle sue condizioni.

-Per oggi, allora, direi che possiamo un attimo mollare la presa.-,osservò Scaramouce, prendendo posto insieme alla madre, ai cugini e  a Mona su un divano del salotto. Aveva il volto provato e stanco: anche se non lo aveva ammesso ad alta voce, probabilmente era stato in una fase di angoscia tremenda.

Dopo quei brevi aggiornamenti, avevano deciso di prendere tutti del tempo e del meritato riposo, tornando in una delle stanze più comode del palazzo.

Childe adorava il salone dove spesso si rilassava, essendo una stanza luminosa, fornita di soffici sedili, librerie e conchiglie musicali. Anche Tonya, Taucer e Anton amavano passare del tempo lì con lui, avendo spazio per disegnare, scrivere, giocare sul tappeto e suonare gli strumenti musicali che Childe aveva insistito per fargli tenere a palazzo. 

Anton non si sarebbe mai privato del suo violino, come Tonya del suo quaderno di scrittura, Childe dei suoi copioni di teatro, o Taucer dei suoi giocattoli, che adorava smontare e analizzare. Ognuno di loro aveva la sua passione, e quello era uno dei luoghi per eccellenza per coltivarla.

-Vostra Altezza, ecco il thé per Lei e i Suoi ospiti.-, li interruppe uno dei camerieri, che entrò con un vassoio di biscotti e delle tazze fumanti.

Zhongli si sporse a prendere una tazza, mescolando lo zucchero con un cucchiaino. Osservò incuriosito il liquido al suo interno, prima di portarsi alle labbra il cucchiaio, e socchiudere gli occhi compiaciuto. -Hmm, è molto più denso del nostro thé. Ora capisco come mai resta intatto anche sott'acqua.-,commentò, con espressione rilassata. -E' davvero buono. Il suo sapore mi ricorda quello dei fiori.-

-Sei un appassionato di thé?-,domandò Childe, incuriosito. Zhongli sembrava più entusiasta del solito, mano a mano che assaporava quella bevanda.

-Anche troppo. Xiao dice sempre che il mio corpo è composto dal 99% di quello. E Ganyu dice che probabilmente mi scorre nelle vene al posto del sangue.-,scherzò Zhongli, prendendo poi un biscotto. Childe rise piano, mangiando anche lui.

L'atmosfera si era fatta più leggera, da quando la missione era finita. Trascorsero un paio di ore insieme al resto della sua famiglia, ascoltando Anton suonare il violino e Tonya presentare il prologo del suo nuovo racconto, prima di decidere di congedarsi per spostarsi in camera. Zhongli ascoltò i suoi fratelli con vivo interesse, mentre le note suonate da Anton accompagnavano le parole di Tonya, che scorrevano l'una dietro l'altra con naturalezza.

-Siete tutti degli artisti, in famiglia, insomma.-,commentò Zhongli, applaudendo non appena i fratelli di Childe finirono quella piccola esibizione, con un sorriso curioso. -E' davvero notevole.-

-Gli hobby tengono in vita le persone. Cerco sempre di fargliele coltivare, dato che le amano sin da quando erano bambini. Li ha aiutati tanto, nei momenti peggiori.-,mormorò Childe, abbassando appena la voce, per non farsi sentire da Anton e Tonya. Evitava sempre di mostrare quanto si preoccupasse per loro e per il loro benessere mentale, ma passava davvero tanto tempo ad assicurarsi che potessero passare dei momenti spensierati. -E' anche per questo che cerco di promuovere l'arte nel mio regno. Il copione del mio futuro spettacolo lo hanno scritto gli alunni di alcune scuole, sai?-,aggiunse, con un certo orgoglio.

-Ah sì? A proposito, vuoi provarlo un po', prima di cena?-,domandò Zhongli, con un sorriso. -Devo ammettere che sono curioso di scoprire come va avanti.-

-Certo, perché no? Se vuoi leggere il copione con me mi farai sicuramente un favore.-,approvò Childe, grato del suo supporto. Teneva molto a quello spettacolo, e condividerlo insieme a Zhongli gli sembrava una proposta piuttosto allettante.

-Con vostro permesso, ora io e il mio ospite ci congederemo nelle mie stanze. Zhongli si è gentilmente offerto di darmi una mano con il mio spettacolo, dunque torneremo giù per ora di cena.-,annunciò Childe, alzando la voce, al resto della sua famiglia. -Cenerò con il mio ospite verso le sette. Voi sentitevi pure liberi di mangiare dopo, oggi pomeriggio. Accompagnerò Zhongli a casa stasera, quindi io e lui ci organizzeremo con orari differenti.-

-Certo, fratellone! Questa volta busseremo, promesso.-,rispose Anton, prima che Childe sorridesse, alzandosi in piedi e scompigliandogli i capelli con affetto. Era tremendamente felice di essere di nuovo di fianco a loro, insieme a Zhongli. Se anche Taucer fosse stato lì, sarebbe stato tutto perfetto.

****
III: Theatre

-Pensi davvero di poterti rubare la Gnosis così facilmente? Ti sopravvaluti così tanto?-,esclamò Zhongli, recitando la parte del nemico di Childe, che avrebbe dovuto interpretare Scaramouche.

-Potrei dire lo stesso!-,rispose Childe, senza guardare più il copione. Fece un ghigno soddisfatto, prima di allungare la spada di legno verso Zhongli,fingendo di colpirlo. -Avanti, fammi vedere quanto durerà il tuo combattimento! Cinque secondi?-

Zhongli schivò il colpo della sua spada, indietreggiando. Per compiere quella mossa, tuttavia, finì per urtare un tavolino alle sue spalle, ribaltando alcuni dei libri di Childe.

Childe, per nulla offeso, finì per scoppiare a ridere, fino a quando non vide Zhongli scivolare a terra all'indietro, e accorse a  soccorrerlo. Prese Zhongli al volo tra le braccia, sorreggendolo e restando con il volto a un palmo dal suo, trattenendo appena il fiato. Era da quando non lo aveva salvato dall'acqua marina che non si avvicinava così tanto a lui, e finì inevitabilmente per provare una certa agitazione.

-Io..ti domando scusa, Childe. Mi sono lasciato trasportare nel finto combattimento.-,disse Zhongli, non appena Childe si riscosse, finendo per sorridere con lieve imbarazzo. Lo rimise in piedi,portandosi una mano tra i capelli.

-Ma figurati, anzi. Sei bravo a recitare la parte dell'antipatico.-,scherzò Childe. -Anche a mio cugino Scaramouche riesce bene, ma lui non deve nemmeno recitarla. Tu, invece, ti sei davvero impegnato a sembrarlo.-

-Scaramouche non è così male,  alla fine.-, sorrise Zhongli. -Comunque, grazie! Mi sono impegnato.-

-Ti sei alleato con lui? Oh, no..-,finse di lamentarsi Childe, ridacchiando appena, prima di farsi più serio. -Sei vuoi, però,potrei darti una piccola parte. Quella del personaggio che arriva alla fine. Non abbiamo ancora un attore per lui, anche perché dice poche battute.-, gli propose poco dopo. Lo aveva detto quasi istintivamente, ma non se ne pentì. Nessuno avrebbe potuto lamentarsi se a Zhongli fosse stata assegnata una parte così piccola, e almeno gli avrebbe permesso di partecipare più attivamente nello spettacolo in cui lo stava aiutando.

-Davvero?-, si sorprese Zhongli, sgranando appena gli occhi. Childe fu contento di vederlo così piacevolmente sorpreso, mentre non riusciva a trattenere un sorriso incredulo. -Mi piacerebbe. Sarebbe un onore. Che personaggio sarebbe?-

-..ehm, il fidanzato del personaggio che faccio io, si chiama Rex Lapis.-, tagliò corto Childe, rendendosi conto solo in quel momento di quanto potesse sembrare strano che gli avesse fatto quella proposta ad alta voce.

Zhongli fece del proprio meglio per annuire, nonostante l'imbarazzo gli si leggesse palesemente sul volto. Childe non poté fare a meno di socchiudere gli occhi e scrutarlo con espressione intrigata, provando, non per la prima volta, un curioso interesse di fronte a quelle sue reazioni.

-Oh..va bene. Puoi parlarmi di lui? Che personaggio sarebbe? Ha una storia? Devo ancora leggere il copione.-, disse Zhongli, incuriosito.

-Certo. Magari ne parliamo a cena. A proposito, vuoi iniziare a scendere? Così possiamo mangiare con calma.-, propose Childe, lasciando per un istante la presa da Zhongli, a malincuore. 

-Certo. Andiamo pure.-,rispose Zhongli, seguendolo all'istante. Childe sorrise, aprendo la porta della stanza, dopo aver sistemato i copioni. Non vedeva l'ora di passare un'altra ora insieme a Zhongli, di fronte a un piatto caldo.

*****

IV: Dinner

-Grazie ancora per l'ospitalità.-,disse Zhongli, una volta che si fu accomodato al tavolo.

I camerieri avrebbero soltanto servito le portate; per il resto, nessuno avrebbe interrotto la loro cena. C'erano soltanto loro due nel salone privato del principe, illuminato dalla luce suggestiva di alcune candele marine.

Zhongli aveva osservato affascinato le loro fiammelle blu elettrico, capaci di divampare dietro un vetro trasparente. Il loro bagliore vivace si rifletteva contro alle pareti e sulla tovaglia color champagne, già imbandita.

-Ma figurati. Il minimo che io possa fare è offrirti una buona cena.-,rispose Childe, sedendosi di fronte a lui. I suoi occhi color oceano avevano un'espressione allegra, illuminati dalla luce delle candele. -Ho fatto preparare alcuni dei miei piatti preferiti: spaghetti con le vongole, e zuppa di polpo. Sono una specialità dell'oceano.-,annunciò, con aria fiera.

A quelle parole, Zhongli fece uno sforzo immane per non sgranare gli occhi e ritrarsi con un'espressione disgustata. Detestava i frutti di mare con tutto sé stesso, nonostante fosse cresciuto vicino all'oceano. Odiava il loro odore, la loro consistenza gommosa, il loro sapore troppo forte. Spesso Xiao lo prendeva in giro per le facce che faceva quando incappava per sbaglio in un piatto di cozze, e ormai chiunque, a palazzo, conosceva la sua avversione.

Era evidente che Childe, però, fosse totalmente all'oscuro dei suoi gusti alimentari. Sembrava così orgoglioso e felice di quella proposta che Zhongli non ebbe cuore di ammettere la verità. Si sforzò di sorridere, annuendo rapidamente. Non poteva deluderlo. Avrebbe fatto uno sforzo: in fondo non mangiava i molluschi da diversi anni e forse non erano così terribili come se li ricordava.

-Grazie mille! Non vedo l'ora di assaggiarli!-, mentì Zhongli, sperando di non sembrare troppo falso, sorridendo di nuovo.

-Perfetto, perché stanno proprio per arrivare! Eccoli!-, annunciò allegramente Childe, sentendo bussare alla porta. -Prego, signori, entrate e lasciate pure le portate sul tavolo.-

Un paio di camerieri si avvicinarono a Zhongli e Childe, porgendo elegantemente, sotto allo sguardo terrorizzato di Zhongli, una serie di piatti a base di frutti di mare, comprese delle generose quantità di cozze. 

-Vi ringrazio, sembrano..invitanti.-,si sforzò di nuovo di dire Zhongli, trattenendo il respiro a fatica, sforzandosi di non disturbare l'olfatto con gli odori che tanto detestava.

-Lo sono! Buon appetito, Zhongli!-,rispose Childe, versando a Zhongli un bicchiere di vino, con un gran sorriso colmo di aspettative. -Spero che apprezzerai la cena.-

-Certamente. Come apprezzo anche la compagnia.-,affermò Zhongli, cercando disperatamente di tenere lo sguardo fisso su Childe e non sul piatto che stava per consumare. Gli sorrise con riconoscenza, mentre affondò la forchetta negli spaghetti alle vongole.

-Modestamente..-,rise piano Childe, iniziando a mangiare con gusto la sua cena. 

Zhongli prese una prima forchettata e si affrettò a riempirsi il bicchiere di acqua, per ignorare il sapore delle vongole. Dopo qualche boccone, tuttavia, la sua espressione disgustata iniziò a palesarsi, per quanto cercasse di concentrarsi sulla conversazione.

-Cosa farai stasera, una volta tornato a casa? Sei stanco?-,domandò Childe, che aveva già quasi finito il primo piatto. 

Zhongli era riuscito a malapena a mangiarne un quinto, con atroci sofferenze, ma si sforzò comuqnue di schiarirsi la voce e rispondere con tono educato. -Sì, sono un po' stanco, lo ammetto. E' stata una lunga giornata. Penso che mi metterò a leggere, o a scrivere, se mi resterà un po' di energia.-

-Oooh..sapevo che ti piaceva leggere, ma non scrivere. Sono curioso, adesso. Mi farai mai leggere qualcosa?-,domandò Childe. Sembrava sinceramente colpito, a giudicare dalla sua espressione incuriosita. Zhongli non poté fare a meno di esserne felice, tanto che ricambiò il sorriso, annuendo rapidamente.

-Certo. Lo faccio da molto tempo, ma ho ancora tanto da imparare. Visto che ci rivedremo spesso, posso portarti qualcosa da leggere.-,gli propose Zhongli, trattenendo a stento  l'entusiasmo. 

Non parlava spesso di quell'hobby davanti agli altri, avendo ricevuto fin troppa poca attenzione in tale materia. Non tutti i nobili a corte apprezzavano la sua passione, trovando un po' eccentrico il suo interesse verso alcuni temi fantastici e sovrannaturali. Childe, però, sembrava sufficientemente gentile da ascoltarlo genuinamente e da interessarsi a ciò che gli voleva mostrare.

Per un attimo, era stato talmente veloce a rispondergli da dimenticare cosa stesse mangiando. Presa una forchettata sovrappensiero, e si ritrovò a fare una smorfia totalmente disgustata, ritrovandosi a masticare un frutto di mare.

-Zhongli! Hai preso un pezzo cotto male? Zhongli??!-,esclamò Childe, sgranando gli occhi e affrettandosi a soccorrerlo, preoccupato dalla sua reazione. Zhongli cercò di bere velocemente un bicchiere d'acqua e scuotere il capo, ma l'espressione insofferente rimase immutata sul suo volto. -Lo faccio riportare subito in cucina! Chiamo il cuoco! Devo avvisarlo, nel caso di contaminazione! Non possiamo far rischiare anche gli altri!-

-Sto bene, sto bene, scusa! Mi sono distratto! Il sapore era..molto forte, ecco.-,mentì Zhongli, ma a Childe ormai erano sorti fin troppi dubbi. Lo scrutò con espressione sospettosa, scuotendo poi il capo. 

-Zhoooongli..-,disse Childe, sollevando un sopracciglio, portandosi poi una mano sul mento, con finto tono accusatorio. -Per caso non ti piacciono i molluschi?-

-Cosa?-,replicò Zhongli, cercando di guadagnare del tempo. Aveva creduto di saper mentire meglio, e non voleva offendere Childe. D'altro canto, però, ora che aveva reagito in quel modo, non poteva nemmeno far buttare via la cena del resto della famiglia ai cuochi.

-Non mi sembravi convinto neanche prima: hai bevuto già un litro e mezzo d'acqua per cinque forchettate.-,ribatté Childe, iniziando a ridere, scuotendo il capo. -Stavo iniziando a pensare che avessi mal di pancia! Invece mi sa che ti fanno proprio schifo!-

Zhongli cercò di trattenersi, ma, dopo qualche istante, non poté fare a meno di ridere a propria volta, annuendo. -Non sai quanto. Puzzano da morire..-, ammise, facendo ridere Childe più forte. Childe tornò a sedersi davanti a lui, prendendogli il piatto da sotto il naso.

-Ehi, adesso non esageriamo. Un po' di educazione, signor conte!-, finse di rimbeccarlo Childe, incrociando le braccia al petto con aria beffarda. -Sono il mio cibo preferito! Hai davvero dei gusti pessimi.-

-Mai quanto i tuoi.-,scherzò  Zhongli, sentendosi più rincuorato. Si sentiva a suo agio a fare battute con Childe, e ora che aveva ammesso di non apprezzare troppo quel piatto, poteva rilassarsi.

-Ti faccio portare qualcos'altro. Lo finisco io, questo.-,lo rassicurò Childe, preparandosi a chiamare il cameriere.

-Mi dispiace tanto. Avrei dovuto avvisarti prima.-, si scusò Zhongli: al di là delle battute, era sinceramente dispiaciuto all'idea di mettere i cuochi di nuovo al lavoro soltanto per lui.

-Non preoccuparti, il cibo non manca in cucina, abbiamo tanta gente a corte. Del riso può andar bene?-,si premurò di capire Childe, e Zhongli annuì prontamente.

Ci volle ben poco tempo perché Zhongli ricevesse un'alternativa per la cena, e tutto proseguisse serenamente. Zhongli mangiò con più calma, tornando a chiacchierare allegramente con Childe, fino a quando i minuti non si fusero in quasi due ore, i bicchieri di vino non si svuotarono come i loro piatti.

-Ti riaccompagno io in superficie.-,disse Childe, una volta che arrivarono al dolce, una soffice torta dalla consistenza spugnosa. -Ci tengo a farti rientrare in casa al sicuro. Il palazzo è troppo ben nascosto per farti tornare indietro da solo.-

-Ti ringrazio molto. Allora sarà meglio non farti fare troppo tardi.-,rispose Zhongli, socchiudendo gli occhi con un certo compiacimento, quando assaggiò la torta. 

-Già. Vorrei farti rimanere qui ancora per un bel po', ma purtroppo domani gli emissari di Osial inizieranno a interrogare il mio popolo. Meglio prepararsi per la lunga giornata che ci aspetta.-,sospirò Childe, con una certa amarezza, prima di scrutare Zhongli con una certa speranza. Di fronte a quell'espressione e alle sue successive parole, Zhongli provò una piacevole fitta all'altezza del petto. -Ci rivedremo presto? Domani, magari?-

-Certo. Mi devi assolutamente aggiornare su com'è andata. E io devo riferirti come sta Teucer.-,lo rassicurò Zhongli, finendo di mangiare la torta e sorridendogli, mentre si alzava in piedi. -E poi..devo aiutarti a recitare il copione, no?-,aggiunse, altrettanto speranzoso. Era più che rassicurante pensare che Childe desiderasse ancora la sua compagnia.

-Ah, in qualche modo me la caverò. Speriamo. Comunque, sì, esatto.-,convenne Childe, strizzandogli l'occhio. Prese la giacca di Zhongli dalla sua sedia prima ancora che lui potesse farlo, sistemandogliela sulle sue spalle e abbassando appena la voce. -La prossima volta, magari, scriverai tu il mio futuro copione. Sono curioso di vedere come scrivi.-

-Sarebbe un onore.-,rispose Zhongli, accogliendo la presa delicata di Childe sulle proprie spalle, e voltandosi poi verso di lui, una volta che si fu sistemato meglio la giacca. -E per domani, so quanto sarà difficile. Sono sicuro che finirà tutto il prima possibile. Mi racconterai tutto non appena ci rivedremo.-,tentò di rassicurarlo Zhongli. -Se hai bisogno di sfogarti, sono qui.-

-Lo so. Grazie, davvero.-,mormorò Childe, dando cenno di avvicinarsi alla porta per uscire dalla sala.

Poco prima di uscire, tuttavia, si fermò per un istante, forse per salutare meglio Zhongli, prima di ripartire e passare tra il resto della corte. 

-Anche io ci sono, se hai bisogno.-,aggiunse Childe, posando per un istante una mano sulla spalle di Zhongli, sfiorandola appena.

Pochi istanti dopo, Zhongli lo vide allargare le braccia, facendogli cenno di volerlo stringere. Senza esitare, lo abbracciò immediatamente, portando un braccio a stringergli i fianchi e posando il mento sulla sua spalla, socchiudendo appena gli occhi.

Era la prima volta che lo abbracciava a quel modo, dopo essere stato soccorso da lui in riva al mare. Era la prima volta che, prima di andar via, Childe dava segno così evidente di trovare triste l'idea di separarsi da lui. 

La sua presa era confortante, gentile, e decisamente troppo piacevole perché Zhongli potesse restarvi indifferente. Per diversi istanti, si sentì totalmente al sicuro e felice, nel suo abbraccio. 

-Scusa, ti riaccompagno. Inizieranno davvero a darti per disperso, se no.-,mormorò Childe, con una piccola risata. Zhongli cercò di ignorare la durata troppo lunga dei loro sguardi, quando si separarono da quella stretta e si incrociarono per più tempo del previsto.

-Se ne faranno una ragione, prima o poi. Io non mi lamento certo di stare qui.-,sorrise Zhongli, stringendosi appena nella giacca, quasi potesse compensare l'assenza improvvisa e spiacevole dell'abbraccio di Childe. Era decisamente ora di tornare a palazzo a riposare, per quanto l'idea lo entusiasmasse meno del previsto.

********

V: Attack

Erano trascorsi ormai diversi giorni da quando Childe e Zhongli avevano stretto un patto. 

Da quando Taucer era stato rapito,la vita di Zhongli e degli abitanti della corte di Osial non era stata più la stessa. Ora, la maggior parte dei discorsi a palazzo giravano intorno agli interrogatori posti al popolo delle sirene, e all'assassino che nessuno riusciva a scovare. 

In lungo e in largo, non si faceva altro che angosciarsi su come l'uccisore di Guizhong fosse introvabile, potenzialmente nascosto tra il popolo che abitava fin troppo vicino a loro.

Soltanto Zhongli, Ganyu e Xiao conoscevano la verità, in quel luogo.

Osial, tra sé e sé, probabilmente si stava già crogiolando nella buona riuscita della sua impresa. Aveva fatto interrogare ormai centinaia di abitanti del regno di Childe, e in nessuno di loro era stato trovato un colpevole. A quel modo, stando al patto stabilito con Childe, avrebbe fatto evacuare il suo popolo a breve. Non avendo arrestato il colpevole, aveva il diritto di scacciare il suo intero popolo.

Con Taucer tenuto a palazzo come ostaggio del loro contratto, il crudele re si sentiva al sicuro sul fatto che Childe non lo attaccasse a sorpresa, per vendicarsi di quella mossa ingiusta. 

Quello che non sapeva,però, era che Childe fosse perfettamente consapevole di chi fosse l'assassino. E che fosse pronto a stanarlo quella mattina stessa.

Childe si era preparato a dovere, insieme ai suoi soldati, scienziati, esploratori e guardie. Avevano studiato per un mese la planimetria del palazzo di Osial e il materiale delle sue fondamenta, pronti a scalfirlo. Avevano pianificato i modi migliori per recuperare Taucer durante la rottura delle fondamenta, e quelli per non mettere in pericolo la corte durante l'allagamento. 

Zhongli, Ganyu e Xiao dovevano fare soltanto una cosa:tenere impegnato Osial durante i brevi istanti in cui il castello avrebbe iniziato a riempirsi d'acqua. 

E Zhongli era più convinto che mai di volerlo aiutare, dopo quel mese. Aveva passato praticamente ogni giorno al palazzo di Childe, avventurandosi non appena poteva nel suo mondo subaqueo. Aveva ormai conosciuto bene la sua famiglia, lo aveva aiutato nel pianificare l'attacco a Osial, aveva cenato spesso con lui. 

Per non destare sospetti di fronte a Osial, aveva preferito recarsi da Childe in orari molto differenti del giorno, spostandosi per poco più di due o tre ore ala volta. Ma aveva fatto comunque tesoro di ognuno di quegli incontri: dalle passeggiate sott'acqua ai piccoli concerti nei locali, dai momenti in cui si chiudeva in camera di Childe per aiutarlo a recitare o a quelli in cui gli aveva fatto leggere i propri scritti, si era affezionato sempre di più a lui. 

Avevano passato dei bei momenti insieme, riso e scherzato insieme, e anche condiviso il passato l'uno dell'altro. Zhongli aveva fatto del suo meglio per supportarlo anche nei momenti di sconforto, fin troppo frequenti: sapere Taucer lontano da casa era sempre più difficile per Childe, così come lo era ripensare ai suoi genitori defunti. 

Ma almeno, entro poche ore, la vita di Childe sarebbe tornata a girare per il verso giusto. E Zhongli non vedeva l'ora di poter frequentare il principe apertamente, sotto alla luce del sole e non più soltanto sott'acqua, o nascosto dietro agli scogli. Non vedeva l'ora di vedere Taucer a casa, tra i suoi mille giocattoli e l'affetto dei suoi fratelli, e non più costretto a girovagare per il palazzo di Osial con mille occhi di guardie perennemente puntati addosso.

Dopo la sentenza di Yanfei, di certo le condizioni di Taucer erano migliorate: ora poteva mangiare del cibo vero, seduto a tavola, passeggiare per il castello, farsi leggere delle favole o giocare in salotto. Ma era comunque senza la sua famiglia, con orari scanditi da Osial, e costretto comunque a dormire e passare del tempo da solo, nel tunnel sotterraneo.

Per fortuna, sarebbe stato liberato a breve.

Quella mattina Zhongli stava facendo colazione insieme al resto dei nobili, seduto in sala da pranzo, di fianco all'enorme vetrata affacciata sull'oceano.

Sembrava una giornata come un'altra: Osial sorseggiava lentamente il suo thé, gli altri nobili finivano di mangiare, e Xiao fingeva di sbocconcellare un dolce a base di mandorle. Ganyu lanciava di tanto in tanto delle occhiate a Zhongli, come per chiedergli se Childe avesse già dato via alla sua procedura.

-Maestà, quanti giorni mancano alla fine del contratto col principe Childe?-,domandò un nobile, distraendo Osial senza volerlo.

Osial stava giusto per rispondere, quando si fermò di colpo. 

Per un istante, la maschera di controllata calma calò dal suo volto, facendogli sgranare gli occhi. Tornò a sorridere subito dopo, mentre si schiariva la voce, ma Zhongli lo aveva osservato abbastanza a lungo da comprendere cosa fosse successo. Nel giro di pochi secondi, Zhongli sentì uno strato d'acqua ricoprirgli il tessuto leggero delle scarpe, impregnandole.

-Qualcuno per caso ha versato dell'acqua?-,domandò Osial, l'espressione nervosa abilmente nascosta da finta noncuranza.

-Sire! Temo si sia rotta una tubatura!-,esclamò uno dei nobili, e Osial si alzò in piedi di colpo. L'acqua stava ormai raggiungendo le sue caviglie, e si affrettò a raggiungere le scale con passo fin troppo svelto, fingendo di guardarsi attorno.

Zhongli si trattenne a stento dal guardare Ganyu e Xiao, fingendosi perplesso a propria volta, alzandosi in piedi.

-Qualcuno, cortesemente, può verificare le tubature? Faccio intanto rifugiare tutti al piano di sopra! Fate attenzione!-,esclamò Osial, puntando alle scale, probabilmente intuendo che lì l'acqua sarebbe arrivata dopo. Zhongli cercò di non sorridere, mentre annuiva, seguendolo. 

Osial non sembrava aver compreso l'origine del guasto. Nessuno avrebbe compreso dove si trovassero le sirene, essendo le tubature del castello da tutt'altra zona, rispetto alle fondamenta ormai bucate. Avevano ancora tempo da guadagnare per farlo trasformare.

-Maestà, aspetti! Se le tubature sono rotte avvicinarsi senza strumenti è troppo pericoloso! L'acqua potrebbe travolgerci in fretta!-, mentì Ganyu, cercando di temporeggiare. Gli altri nobili annuirono prontamente, dandole fortunatamente retta.

-Dove sono gli attrezzi per ripararle? Nessuno di noi è specializzato! Si possono chiamare gli esperti?-,rincarò Xiao, fermandosi di fronte a Osial apposta per intralciargli la strada.

Una piega di irritazione solcò la fronte di Osial, che ormai stava iniziando a temere il peggio.

-Certo, si trovano al piano terra.Intanto, però, inziamo a mettere al sicuro il resto della..-,provò a dire, prima che trattenesse il respiro, portandosi una mano al collo.

Il panico si dipinse sul suo volto troppo in fretta per poter essere nascosto. L'acqua gli aveva ormai raggiunto il polpaccio .Sotto al suo orecchio, dove ora stava premendo nervosamente le dita, erano iniziate a comparire le sue branchie, davanti a tutta la corte.

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