Lost Heart | ✔ (Italian Trans...

By -Happy23-

163K 5K 1.4K

Era trascorso un anno, Skylar Anderson frequentava la Philadelphia College of Arts e non aveva più nulla di c... More

Lost Heart
Uno
Due
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciasette
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitre
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
Trentuno
Trentadue
Trentatré
Trentaquattro
Epilogo

Tre

6.4K 196 125
By -Happy23-

Skylar's POV

"Cos'è?" Appoggiai la piccola busta bianca sul tavolino tra noi. Il bar era affollato di persone, anche se erano già passate le otto di mattina.

Alex guardò l'involucro dal bordo della sua tazza prima di allungare lentamente una mano. Lo guardai mentre afferrava la busta e tirava fuori la lettera per poi leggere le parole stampate sopra.

Solo una frase. Parole che mi avevano preoccupata -più di quanto volessi ammettere- dal momento in cui le lessi. Fuori dal mio appartamento.

"Chi sta mentendo?" Chiese, guardandomi finalmente. Sembrava confuso.

Agitai le mani per aria, senza la minima idea come lui, e mi stravaccai contro lo schienale della sedia. "Non lo so! Sto cercando di trovare una spiegazione del perchè qualcuno avrebbe dovuto mandarmela."

Le sue sopracciglia di aggrottarono mentre tornava a leggerla.

"Tu non ricevi mai lettere." Commentò. Più a se stesso.

"Si." Strinsi la mascella. Esatto. L'unica volta che ne ricevetti una, il mittente era Blake.

"L'hai detto a Caden?"

"No." Scossi la testa. "Perchè avrei dovuto? Questo non... non voglio che diventi un qualcosa di importante."

"Be', non sta a te deciderlo." Mandò giù il resto del suo caffè con una smorfia. "Come fai a bere questa merda ogni giorno?"

"Alex." Mi sporsi in avanti preoccupata. "Qualcuno mi sta mentendo. Potrebbe essere una minaccia."

Non riuscii a non ripetere quelle parola nella mia testa. Lui sta mentendo. Ma chi era lui?

"Non sono io." Sospirò. "So che in passato l'ho fatto diverse volte, ma ti assicuro che ora non sto mentendo su niente, cazzo."

Lo fissai, mordendomi l'interno della guancia ansiosamente.

"A meno che..." I suoi occhi si spalancarono in modo ridicolo. "Qualcuno sta cercando di dirti che potrei aver accidentalmente dato da mangiare quei disgustosi falafel a Chicken."

Sbattei le palpebre. "Hai fatto cosa?"

"Probabilmente è solo uno scherzo." Allontanò il discorso con un sorriso sfacciato appena lo guardai male.

"Ehi, stai lontano dal mio gatto." Gli puntai un dito contro. "Non c'è da stupirsi se in questi giorni si sia arrampicata sui muri."

Alex rise e si passò le mani tra i ciuffi disordinati.

"Dico sul serio, Sky. Probabilmente è solo uno scherzo. Alla gente piace scherzare, lo sai." Disse. "Non ti preoccupare."

Come non potrei? Come potrei non preoccuparmene quando il tempismo di quella la lettera era stata così fottutamente perfetto? O era stata solo una coincidenza? Un'ottima coincidenza.

"Ero al telefono con Caden al telefono quando ho visto questa busta," dissi, guardando con ansia il bar affollato.

Alex inarcò le sopracciglia. "Um...sai cosa stai insinuando, vero?"

Buttai fuori un lungo sospiro frustrato. "Non è cosi! Senti, sono solo confusa. Caden si sta comportato in modo sospettoso..."

"Sono sicuro che non apprezzerebbe questo aggettivo."

"Lo so." La mia voce si ridusse ad un sussurro. "Non lo so, Alex. L'ultima volta che qualcuno... qualcuno mi ha mandato una lettera, le cose, molte cose, sono andate male. Non voglio che succeda di nuovo. Voglio solo un po' di pace."

Questa volta si sporse in avanti e mi tese la mano. Feci scivolare la mia tra la sua e lui strinse con entrambe.

"Nessuno ti porterà via niente, va bene?" Chiese. "Sei al sicuro. È tutto ok."

"Ma Blake è libero," sussurrai.

L'indifferenza di poco fa sembrò vacillare sul volto di Alex. Soprattutto perché la sua faccenda con Blake era incasinata tanto quanto la mia.

"Però, perché Caden dovrebbe mentirti?" Chiese dopo un attimo di silenzio.

Non lo so, avrei voluto dire. Forse perché conoscevo Caden, e la maggior parte del tempo preferiva tenersi le cose dentro piuttosto che confessarle. Era così lontano e non sapevo cosa stesse succedendo intorno a lui. Come potevo esserne a conoscenza se mi chiamava a mala pena una volta a settimana?

"Poteva semplicemente lasciar perdere quel mondo criminale." Guardai il tavolo e la mia tazza di caffè nero ancora intatta. "Mi ha detto che non ha mai voluto essere coinvolto con loro. Ma è ancora lì..."Alzai lo sguardo verso Alex. "Sai perché è ancora in quella gang?"

Alex stava leggendo ancora una volta la lettera. Sospirò e la rimise dentro la busta.

"Be', io e Caden non abbiamo questa grande amicizia per poter condividere certi segreti, ricordi?"

"Ma potresti indagare," dissi.

"E come diavolo dovrei farlo?" Chiese.

Mi agitai sul posto. "Anche tu eri in una gang tempo fa. Sarai a conoscenza dei modi."

Alex mi fissò per alcuni secondi prima di alzare le sopracciglia e facendo cenno al cameriere per una riempire ancora la tazza di caffè.

"C'è solo un modo, Sky." Sottolineò. "E sta a te parlarne con lui. Faccia a faccia."

Lui aveva ragione. Lo sapevo . Ovviamente le telefonate non funzionavano. Caden evitava ogni mio tentativo di chiedergli ciò che succedesse attorno a lui.

"Lo so," mormorai.

"Non pensarci troppo, Sky. Probabilmente non è niente, sul serio."

Strinsi le labbra e mi guardai di nuovo intorno. Alex aveva ragione. Forse ci stavo pensando troppo.

"Quindi dovrei solo... fingere che questo non sia niente." Annuii. "E aspettare che arrivi un'altra lettera."

"Non ne riceverai un'altra."

"E se fosse davvero Blake?" Oh Dio, stavo diventando troppo ansiosa e mi agitai nuovamente. Proprio come tutta la notte passata. Come avrei fatto a concentrarmi sulle lezioni?

Se solo il nostro condominio avesse avuto delle telecamere di sicurezza come un fottuto edificio decente. Persino la guardia fuori non aveva visto nessuno con la posta.

Alex strinse gli occhi questa volta. "E' in fuga. Credi che avrebbe il tempo di scriverti una lettera quando la polizia gli sta con fiato sul collo?"

"Blake è pazzo." Feci una smorfia. "Sai che gli piace spaventarmi, così dal nulla."

"Magari." Si strinse nelle spalle. "Ma forse dovresti semplicemente aspettare prima di trarre conclusioni."

•••••

Misi in pausa il film in TV quando sentii dei deboli rumori fuori dalla porta del mio appartamento. Rumori che assomigliavano più ad un trambusto. Anche Chicken si era risvegliata da sopra il mio grembo.

I secondi passarono finché non vidi girare la maniglia della porta. L'unico persona, oltre a me, ad avere una chiave di riserva dell'appartamento era Nova.

Ma non poteva essere solo lei. Si sentivano più voci. Erano persino delle risate.

Forse era solo la paranoia che, ancora una volta, prendeva vita in me, soprattutto dopo la questione della lettera. Per cui mi alzai dal divano allarmata, guardandomi intorno in cerca di qualcosa con cui difendermi.

Probabilmente avrei raccolto l'unica mazza da baseball che Nova aveva appeso dietro l'attaccapanni se la porta non fosse stata aperta così bruscamente.

Mi bloccai e i miei occhi si spalancarono quando Nova stessa fece irruzione, ancora in procinto di trattenere le sue risate.

"Cazzo." Sussurrai, premendo una mano sul petto con il cuore accelerato. "La prossima volta puoi entrare in modo meno inquietante?"

Non era solo lei, però. C'era qualcun altro dietro di lei, ecco la seconda voce a chi apparteneva. Era di un ragazzo, che aveva quasi gli stessi occhi di Nova.

"Skylar!" Nova sembrava sorpresa, ma sorrideva comunque. Era un po' vederla sorridere. Non quando interpretava principalmente la parte della coinquilina cupa.

Però per alcuni secondi aveva riso e, addirittura, anche scherzato. Con quel ragazzo. Che le somigliava tanto.

"Pensavo che a quest'ora stessi già dormendo." Disse iniziando a togliersi il cappotto. "Oh, giusto, questo è Kyle. Mio fratello."

Fratello. Non che non l'avessi già capito. Entrambi avevano gli stessi vivaci occhi marroni. E aveva anche quei ricci scompigliati alla Shawn Mendes.

Lo stavo fissando troppo. Sembravo un'idiota.

Ma bisognava ammetterlo, era molto figo.

"Ehi." Finalmente trovai la voce prima di guardare Nova. "Piacere di conoscerti, credo."

Rispose con un sorriso, che pensai fosse più un sorrisetto. Uno molto carino.

"È appena arrivato da New York e stavamo pensando di guardare un film o qualcosa del genere," mi spiegò Nova prima di avvicinarsi e aprire il frigorifero. Poi tirò fuori una bottiglia d'acqua e la bevve fino a metà. "Dovresti unirti a noi."

"Vivi a New York?" Chiesi a suo fratello, Kyle, abbassandomi per prendere Chicken che vagava tra i miei piedi.

"Sì." Si passò una mano tra i ricci. "Ho pensato di fare una visita a papà e Nova."

Annuii lentamente. Era stato terribilmente carino da parte sua. Alla maggior parte delle persone che conoscevo a casa, non piaceva particolarmente muoversi. Figurarsi di chiamarmi una volta alla settimana.

Cercai di non soffermarmi su questo dettaglio.

"Come sta tuo padre con quel... criminale a piede libero?" Mi appoggiai allo schienale del divano e guardai Nova. "L'hanno già preso?"

"No, non credo." Sospirò prima di raccogliere i capelli in una crocchia. "Papà è molto stressato per questo da giorni ormai."

E ci credevo bene. Io stavo già impazzendo e l'avevo scoperto solo pochi giorni fa. Di Blake, intendo.

Il mio cuore iniziò a battere un po' forte. Non avevano ancora idea di dove fosse Blake .

"Perchè?" Inarcò un sopracciglio verso di me. "Non sapevo che fossi una sua amica."

"Con tuo padre?" Mi accigliai.

"Il criminale a piede libero." Mi stava lanciando di nuovo quello sguardo. Quello in cui pensava di sapere tutto di me. Mi procurava un senso di nostalgia ma in un modo del tutto disgustoso, perché anche Blake mi lanciava quegli sguardi. E li odiavo. "Tu lo conosci?"

I miei occhi si spalancarono un po'. Grazie a Dio non sapeva nulla del nome del criminale o della mia storia con lui. Sarebbe stato un po' difficile da spiegare.

"No! Voglio dire, cosa... perché..."

Kyle fu colui che decise di venire in mio soccorso. Il che era strano dato che assomigliava molto a sua sorella, e mi aspettavo che fosse anche lui uno stronzo come sua sorella.

"Aspetta, ti conosco." Mi interruppe, infilandosi le mani nelle tasche della giacca e regalandomi di nuovo quel sorriso furbo. "Sei Skylar Anderson, vero?"

Sbattei le palpebre guardando lui, poi su Nova. "Sì."

Un sorriso gli spuntò sulle labbra. "Ho sentito parlare molto di te."

Non significava niente di buono.

"Veramente?" Nova ed io parlammo all'unisono.

Nova poi mi guardò e alzò gli occhi al cielo. "Comunque, ti unisci a noi per il film?"

Scossi la mia testa.

"Va bene allora, a dopo." Disse prima di prendere di nuovo le chiavi e anche una sciarpa questa volta. "Chiudi a chiave la porta, va bene?"

Certo che si, pensai. Probabilmente l'avrei anche bloccato con la mazza da baseball.

Osservai Kyle mentre iniziava a dirigersi verso la porta. Prima che potesse andarsene, però, si voltò e si passò un'altra mano tra i capelli, trattenendoli mentre i suoi occhi trovavano i miei.

Non sorrideva più ma i suoi occhi avevano la stessa energia.

"È stato un piacere conoscerti, Skylar." Disse.

Sorrisi e mormorai un debole 'mhmh'. Perché, anche per me lo era stato. O forse no.

"E manda un caloroso saluto a Caden da parte mia, okay?"

S/A.

Ed ecco che iniziano i sospetti, chi sarà mai Kyle? E come fa a conoscere Caden? 👀

Lasciate un voto e un commento se volete! ❤

A presto, Xx.

Continue Reading

You'll Also Like

261K 7.6K 62
Ma cosa succederebbe se la tipica ragazza diligente si innamorasse del ragazzo sbagliato, incontrato per caso? Veronica è una ragazza testarda e vend...
627K 16.1K 45
Avere un babysitter a 14 anni è strano, ma come sarebbe se il babysitter fosse solo un anno più grande di te? (cringe alert) Titolo consigliato da: @...
1M 25.3K 33
-Mi prende per il collo spingendomi al muro leggermente. A pochi centimetri dal mio volto mi guarda negli occhi e dice "non sai cosa cazzo vorrei far...
918 96 15
Enemies to lovers Primo di due libri Madeline Wayne è la ragazza più in gamba e allo stesso tempo con la testa sulle nuvole che possa esistere. La...