365 Sterek (2021) vol.1

By Blu992

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365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno. More

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By Blu992

*continuo* 

"Stiles, non voglio ballare!" Scott si è piantato su uno dei divanetti nel giardino di Lydia, braccia incrociate, sguardo corrucciato e broncio. 

"Scott, te lo ripeto per l'ultima volta, dobbiamo ballare, fare un po' di quelle strusciatine che fanno i fidanzati e poi torniamo a bere. Dai!" 

"Ma io non so nemmeno ballare, dai, è imbarazzante!" protesta ancora. 

Stiles comincia a sculettargli davanti, ondeggiando i fianchi, sentendo l'effetto dell'alcool che gli sta facendo perdere qualche freno di troppo. 

"Dai, guarda, sono pessimo anche io!" 

Scott, finalmente, ride, sporgendosi, pur rimanendo seduto e appoggiando le mani sui fianchi di Stiles, che continua ad oscillare a destra e a sinistra. Nemmeno segue il ritmo della musica. 

Stiles lo guarda dall'alto, afferrandogli poi le mani e tirandolo, per farlo alzare. Sa già di aver vinto. Scott, infatti, si lascia trascinare al centro della pista, ha le guance rosse e la testa bassa. 

"Dai, che nessuno ti sta guardando grande Alpha" lo esorta, avvolgendogli le braccia intorno al collo, per parlargli nell'orecchio sovrastando la musica. "muovi i tuoi fianchi da lupetto e balla con me" urla quasi, facendo spostare Scott di scatto. 

"Stiles, udito da lupo, ricordi?!" urla, ridendo, per poi appoggiare le mani sui suoi fianchi e cercare di seguire i movimenti di Stiles. Sono entrambi scoordinati e non smettono di ridere, fino a quando una coppia non gli si avvicina. 

"Ragazzi, ma...voi due...?" chiede Lydia, attorcigliata ad un imbarazzato Parrish. 

Stiles balbetta una risposta, poi risponde, più sicuro "Perché? Non può essere?" 

"Dai, vi conoscete da quando eravate bimbi, non è possibile! E poi non vi ho mai visti baciarvi!" 

Questa volta è Scott a rispondere. 

"Non ci piace sbandierare le cose, abbiamo la nostra privacy!" 

Stiles sente la sua presa stringere, Scott lo abbraccia, scrtingendoselo contro. Sembra quasi un atteggiamento protettivo. 

"Ora non vi vede nessuno oltre me e Jordan. Datevi un bacio!" ordina Lydia, le labbra rosso fuoco e un sorriso furbo. "Altrimenti dico a tutti che è una farsa." 

Stiles sa che se fossero davvero una coppia normale la minaccia di Lydia non li toccherebbe per niente, solo che se dovesse davvero mettere in giro quella voce, tutti le crederebbero. E anche Derek ed Isaac. 

"Va bene" risponde con tono sicuro, anche se le mani hanno preso a sudargli. E, soprattutto, facendo finta di non sentire gli artigli di Scott che gli graffiano i fianchi. "Scott, sei d'accordo?" chiede, guardandolo negli occhi. Vede uno sguardo incerto, quasi timoroso, o forse impaurito per quanto possa sembrargli assurdo. Cosa sarà mai un bacio? Sono migliori amici. Inarca un sopracciglio, perché Scott tarda a rispondere e riceve un cenno di assenso in risposta. 

Non sa perché si sente un po' agitato quando si avvicina al viso del suo amico, senza mai smettere di guardarlo negli occhi. Appoggia la fronte contro quella di Scott, sorridendogli, poi lo fa, perché sa che Scott non lo farebbe mai. 

Le labbra di Scott sono morbide, pensa distrattamente, mentre le sue vi sono appoggiate contro. In contrasto con il corpo duro e solido di Soctt che gli preme addosso, le braccia forti che lo stringono. 

Il bacio è casto, solo labbra contro labbra, ma fa sentire comunque strano Stiles, quando, dopo qualche istante, lo interrompe e abbassa lo sguardo. 

"ODDIO, PERO' SIETE CARINI!" sente gridare Lydia che, dopo una pacca sulla spalla si allontana. 

Stiles non riesce ad alzare lo sguardo, si sente strano, confuso, ha il cuore che batte forte e allo stesso tempo vorrebbe piangere. Cosa succede?

"Non crollare" si sente dire nell'orecchio destro, nello stesso momento in cui una mano di Scott si chiude intorno al suo polso, trascinandolo lontano dalla folla, fino al lago. Si siedono quasi sulla riva, il respiro corto dopo la corsa e la testa che gira per l'alcool ancora in circolo. 

Vede Scott che si lascia andare contro l'erba, lo sguardo rivolto verso il cielo, gli occhi sbarrati, ma sembra quasi sereno. 

"Mi sono spaventato anch'io" dice, senza guardare Stiles al suo fianco. "Sono un lupo, ho sentito le tue sensazioni con l'olfatto. E sono state le stesse mie." 

Stiles lo guarda dall'alto, cercando di decifrare la sua espressione, ciò che sta provando, perché con se stesso non ci riesce. Cosa è successo? Non doveva essere uno scherzo? Perché invece si sente...così? 

"Stiles, quando non parli mi fai paura."

Scott ora lo sta guardando, sorridendo, con il suo sorriso di sempre, che però non contagia Stiles. Forse è er questo che Scott gli prende un polso e lo trascina giù, facendolo scontrare conto il suo petto. Stiles si irrigidisce, non sapendo cosa fare, ma Scott gli avvolge le spalle e se lo strige contro. 

"Va tutto bene" dice. 

E Stiles cerca di credergli. 



"ECCO DOVE DIAVOLO ERAVATE!" la voce di Isaac che urla, fa alzare Stiles di scatto, la vista gli si offusca e rischia di cadere di nuovo. Si trova sulla riva del lago, il sole è alto e, ai suoi piedi, c'è Scott che si sta alzando. Non ha la sua stessa esressione stranita e nemmeno assonnata, sarà già sveglio da un po'. 

"CI SIAMO PREOCCUPATI!" urla ancora il biondo, afferrando Scott per il colletto della maglia, gli occhi accesi di giallo. 

"Siamo sempre stati qui, ci siamo addormentai. Siete lupi, non ci avrete messo tanto a trovarci da quando vi siete accorti che non eravamo in casa. Cosa diavolo urli?" risponde l'alpha, allontanandosi e togliendosi le mani di Isaac da dosso. 

"No, non è passato tanto, ma...potevate essere stati attaccati da qualcuno!" 

"E invece siamo qui, vivi, ci vedi?" chiede retorico Scott indicando se stesso e Stiles che si sta guardando intorno. 

"E costa state facendo qui? Cosa avete fatto insieme tutta la notte?" chiede Isaac, il tono più calmo, ma comunque ansioso. 

"Perché ti interessa?" chiede Scott, non rispondendo. 

"Io vado a fare una passeggiata" si intromette Stiles, facendo un cenno a Scott che sembra voler dire qualcosa, ma poi annuisce. Dovranno parlare, Stiles lo sa, ma ha più bisogno di pensare ora. Ha troppe cose da capire. 

Si avvia verso la riserva, conosce bene quelle zone, quindi non si spaventa granché quando sente un fruscio tra le foglie. E' troppo preso dai propri pensieri per pensare agli scoiattoli. Ha baciato Scott, per scherzo, per un patto, perché Lydia li ha obbligati a dimostrare che la bugia fosse verità. L'ha baciato e gli è piaciuto, questo è innegabile. Le sensazioni nel suo stomaco hanno parlato chiaro, ma perché? 

Si tratta solo di una reazione istintiva, perché non baciava qualcuno da tanto? Gli è piaciuto il bacio o baciare Scott? Dio, Scott. 

Il suo migliore amico, la persona che più lo conosce al mondo, la persona con cui ha condiviso ogni momento della sua vita. Scott. Ha baciato Scott. E anche lui ne è rimasto scosso, l'ha detto ed era evidente, Stiles lo sa, lo ha percepito. Perché anche lui è la persona che più conosce Scott al mondo. 

E ora cosa si fa? Dovranno parlare, questo è poco ma sicuro, dato che durante la notte non l'hanno fatto. A Stiles va in subbuglio lo stomaco se pensa al fatto che ha dormito abbracciato a lui. Vorrebbe gridare e saltellare. Che sensazione strana. 

"Stai bene?" 

Stiles quasi urla davvero, quando Derek gli si para davanti, braccia incrociate ed espressione seria. 

"Certo che sto bene, perché non dovrei?" risponde sulla difensiva, forse un po' troppo. 

"Perché mentre fingevi di stare insieme a Scott vi siete baciati per finta e la cosa ti ha sconvolto al punto da farti quasi svenire" risponde Derek. 

Stiles ora davvero avrebbe bisogno di sedersi. 

"Tu..." balbetta, senza senso. 

"Avevo capito tutto?" chiede Derek, "sì, decisamente. E ho anche capito perché l'abbiate fatto." 

"Perché l'abbiamo fatto?" 

"Perché eri innamorato di me. E Scott di Isaac." 

Stiles non se lo aspettava quello. Proprio no. Beh, se lo sa, vuol dire che quello è un rifiuto in piena regola. Bene. 

"Ed io sono innamorato di te" aggiunge Derek. Il cuore di Stiles si ferma. O forse no, ma la sensazione è quella. Fa qualche passo, avvicinandosi a Derek, sente le mani tremare. 

"Tu...davvero?" e cerca di avvicinare una mano alla guancia di Derek, solo che lui gliela blocca. 

"Sì, davvero, Stiles. Ma tu cosa vuoi?" 

Stiles abbassa lo sguardo, la mano a mezz'aria ancora stretta in quella di Derek. 

"Io ti amo. Questo lo so, ne sono sicuro, Derek, non l'ho mai messo in dubbio" dice. 

"Però?" lo esorta l'alpha. 

"Hai ragione, baciare Scott mi ha...sorpreso. Tra me e lui nemmeno da piccoli c'è mai stato nulla, nemmeno per scherzo, per prova. Nulla. E ieri sera quel bacio mi ha fatto provare cose a cui non so ancora dare un nome e vorrei parlarne con lui. Ma ti amo, ti amo tantissimo e credo tu sia la persona con cui voglio stare..." 

La presa sul braccio si sciogli ee Stiles pensa che Derek stia andando via, ma poi sente un dito sotto il mento, per fargli alzare lo sguardo. Derek ora è molto più vicino e la sua espressione è più distesa. 

"Lo sento che mi ami, ti credo e mi fido. E sono d'accordo con te, hai bisogno di capire bene cosa è successo con lui, così come deve capirlo Scott." 

Stiles non riesce a trattenere una lacrima, mentre lo guarda. Derek è un essere meraviglioso. 

"E se...se io e...e lui... io..." non riesce nemmeno ad articolare una frase, non sa come dirlo. Ma Derek a quanto pare lo conosce più di quanto creda. 

"Se pensi di volere anche Scott, di amare anche lui, in un modo che sia diverso o simile a quello che provi per me, va bene. Tu ed io siamo tu ed io, e io so che mi ami, così come so che ti amo. Hai un grande cuore, Stiles, e questa non è una stranezza. Tu sei perfetto così come sei, qualsiasi sia la tua scelta, okay?" 

Stiles ora sta seriamente singhiozzando, mentre stringe di slancio le braccia intorno al collo di Derek, alzandosi sulle punte. Derek lo stringe a sua volta, annusandogli i capelli. Quando si separano, Stiles tira sul col naso e sorride, mentre Derek si avvicina e poggia le labbra sulle sue. 

"Vai" dice, "Scott sarà ancora al lago." 

"Sarà con Isaac..." 

"Isaac è un problema per te?" chiede Derek. Stiles fa cenno di no. "E allora vai." 

Scott è davvero ancora al lago, Stiles lo vede da lontano. Sta abbracciando Isaac che, dopo un bacio a fiori di labbra, si allontana, passando proprio davanti a Stiles. 

"Ti sta aspettando" dice, e Stiles si sorprende di vederlo sorridere. Il biondo fa per allontanarsi, ma Stiles lo richiama. 

"Sì?" 

"Scusa se vi abbiamo preso in giro."

Isaac sorride ancora. 

"Beh, almeno è servito a qualcosa, no?" 

Stiles annuisce. 

"E se è tutto un guaio?" 

"Stiles, non devo essere io a dirti se lo è, ma vai da Scott, ti sta aspettando." 

"Grazie" sussurra, ma Isaac è già di spalle. 

Quando raggiunge Scott, lui è di spalle, sta guardando il lago. 

"Puzzi di agitazione" dice. 

"E tu hai un'espressione felice. Con Isaac...."

Scott si volta. 

"Mi ama. Si è scusato per essersene reso conto solo ora, ma...mi ama."

Stiles sorride, prende un respiro e lo guarda a sua volta. 

"Te lo meriti, sono felicissimo per te, per lui. E...io ho incontrato Derek. A pensarci bene, non credo di averlo incontrato per caso, credo mi stesse cercando." 

"E ti ha detto che ti ama." 

Stiles annuisce, gli occhi lucidi, il cuore che batte forte. Il sorriso di Scott è gemello del suo. 

"Scott, ascolta..." comincia. "Derek è il mio compagno, l'uomo che amo, che voglio al mio fianco per il resto della mia vita e ci credo, ci credo davvero che possa andare così" spiega. 

Scott annuisce, lasciandolo continuare. "Ma io voglio anche te nella mia vita, lo sapevo prima e lo so ora."

"Ma ora è cambiato qualcosa" lo aiuta Scott. 

"Sì. Quel...bacio, Scott, io... Non sono pentito. Mi è piaciuto, lo rifarei altre mille volte, nonostante la cosa ancora mi crei scompensi emotivi. Tu sei..." 

Scott conclude la frase per lui. 

"La mia anima gemella." 

E sorride. Il sorriso di Scott che è dolce, comprensivo, accogliente. Un sorriso di chi è uguale a te, che ti anticipa parole e pensieri. Stiles si sente arrossire e ricambia quel sorriso, abbassando lo sguardo sui propri piedi. 

Vede i piedi di Scott entrare nel suo campo visivo, segno che si è avvicinato e le sue mani sulle guance, che lo spingono a rialzare la testa. 

"Tu hai Derek, io ho Isaac. Li amiamo, ci amano e ci accettano. E io accetto tutto di te, da quando avevamo sei anni. E non smetterò mai di farlo." 

E il secondo bacio sa di conferma, sa di complicità. Sa di sorrisi labbra sulle labbra, di risate mal trattenute e di scoperta. 

Stiles sente il sapore della felicità, si sente accettato, finalmente incastrato perfettamente in un mondo che fino a quel momento gli faceva paura. Sente i pensieri in ordine, il cuore che batte regolare e il respiro calmo di chi ha accettato la propria serenità. 

Appoggia la fronte contro quella di Scott, baciandogli la punta del naso, non smettendo mai di ridere. 

"A papà e a tua mamma lo facciamo spiegare da Isaac, lo vedo più adatto. Che dici?" 

La risata di Scott è una melodia che non lo stancherà mai. 









La parola era "SALTELLARE". 

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