Saved 2. || Harry Styles.

Luisslovesu által

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<< Harry Styles è libero. La pena di dieci anni è stata ridotta ai cinque. L 'udienza è sciolta. >&g... Több

Prologo.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15.
Capitolo 16
COMUNICAZIONE
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
avviso.
I'M BAACK
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
spazio autrice.
Capitolo 34.
Epilogo.
spazio autrice

Capitolo 17

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Luisslovesu által

COSA IMPORTANTE.
HO CAMBIATO IL MIO NOME DA @LuisaAssennato a @Luisslovesu
HO DECISO DI DEDICARE IL MIO NICK A TUTTE LE MIE LETTRICI. COSÌ SAPETE CHE HO CAMBIATO NOME E NON MI DATE PER DISPERSA.
OKAY, MI DILEGUO.

[ volevo dirvi prima di tutto che il ragazzo lì sopra rappresenta Bill. Lui è Chris Wood ed è uno degli attori della sesta stagione di the vampire diaries. Io lo seguo e siccome ho amato sin da subito questo personaggio ho voluto che facesse parte della storia. L'ho messo percheloamodamorirediobabbuinoo
In seguito voglio avvisare che le parti in corsivo rappresentano i flashback, il resto il momento attuale.
Non spoilero però l'ho voluto dire subito così da non farvi confondere.
Buona lettura. ]

Harry' s pov.

Non potevo davvero credere di avere quell' uomo davanti a me. Mi sarei aspettato di tutto, ma non lui.

" Harry? " Meredith mi posò una mano sulla spalla. La sentii quando mi chiese come facessi a conoscerlo ma ero fin troppo sorpreso nel vedere Bill in quella casa e che soprattutto quella fosse casa sua.

Quando risposi alla ragazza lei nemmeno seppe cosa dire perché sgranò gli occhi e guardo verso Bill che in quel momento le sorrideva.

" Eh già stellina. Ti ho tenuto nascosto questo piccolo particolare. Mi perdoni? " Corrugai la fronte nel sentire quelle parole. Mi avvicinai a lui.

" Si può sapere cosa cazzo centri tu in tutto questo? "

" Oh amico, stai calmo. Abbiamo tutta la giornata davanti, no? " Mi sorrise per poi sorpassarmi e andare verso Liam.

" Ciao, io sono Bill. " Gli porse la mano stringendola e Liam fece lo stesso.

" Piacere, io sono Liam." Guardai Liam di sottecchi.

Perché cazzo si presentava a un fottuto coglione che aveva usato la mia ragazza?

" Posso avere una fottuta risposta! " Dissi alzando la voce e nello stesso tempo anche le mani. Bill mi guardò ridendo e facendomi segno di stare calmo.

" Intanto ti calmi. Siamo a casa mia e non puoi fare ciò che ti pare quando ti pare, va bene? "

" Tu non mi dici quel che faccio, adesso voglio sapere cosa c'entri con Meredith."

" Oh Harry, caro dolce Harry.. non ti ricordi le nostre conversazioni in cella? Tutte quelle cose che ci siamo detti.. sulla tua vita e soprattutto sulla tua amata Meredith che non faceva altro che inviarti lettere.. "

" Me lo ricordo. Cosa c'entra? "

" C'entra molto. O almeno è parte del motivo per cui sono qui. " Disse alzando le spalle.

" Dai Meredith.. vieni qui, voglio raccontarti una storia."

" No, lei non si avvicina a te. Se devi parlare puoi farlo lì, lei starà qui."

" Okay, non ti scaldare."

Bill' s pov.

Risi al coraggioso atteggiamento che aveva quel fottuto Harry. Eppure mi era così simpatico all' inizio.

" È cominciato ovviamente il tutto cinque anni fa.. "

" Jonathan porco giuda ho fame. Quando cazzo si mangia? " Mi rivolsi a quella guardia di merda che non faceva altro che guardarmi male.

" Devi aspettare. Manca ancora mezz'ora. A meno che tu non voglia rubarla. "

" Oh ma smettila di rinfacciarmelo, coglione. " Mi spostai da quella ringhiera per poi sedermi sul mio letto sospirando.

Ad un tratto sentii dei boati lungo il corridoio e delle urla.

" Benvenuto amico."

" Ma chi te lo ha fatto fare! "

" Che faccia da morto oh! "

Mi affacciai anche io curioso di sapere chi fosse il nuovo arrivato. Ma non mi fu tanto difficile saperlo dato che le due guardie che lo tenevano si erano piazzate davanti a me con delle chiavi in mano.

" Spostati Donovan, lui starà qui con te." Mi scansai per poi farli entrare.

Il ragazzo aveva dei capelli ricci, un po' lunghi e tirati all' insù, il tutto accompagnato da occhi verdi.

Faceva schifo.

" Styles, domani mattina ti veniamo a prendere. Ci sarà il processo per capire l' aggravato e la tua pena." Il ragazzo non parlò e si fece togliere le manette. Quasi pensai che fosse muto.

Quando le guardie se ne andarono mi voltai verso il ragazzo che in quel momento si era seduto su di una sedia a guardare il vuoto.

" Allora? Che hai combinato? " Il ragazzo alzò lo sguardo verso di me e dopo aver sorriso, in modo fin troppo falso, aprì la bocca e parlò.

" Guidavo ubriaco, sono andato contro una macchina ed ho ucciso un bambino, morto sul colpo." Spalancai gli occhi a quelle parole.

Wow. Non lo avrei mai immaginato.

" Tu? " Mi chiese lui.

" Bah. Io mi sono limitato a rapinare una banca, avevo bisogno di soldi. Mi hanno beccato ed eccomi qui, a una settimana dall' arresto, con un anno da scontare." Dissi alzando le spalle.

Non era ovviamente una cosa da nulla ma a quanto pareva c'erano persone come quel ragazzo che avevano fatto davvero di peggio.

" E ti hanno dato un anno per questo? " Annuii alla sua domanda per poi sedermi sul mio letto.

" Come ti chiami? " Chiesi io.

" Harry."

" Quindi voi due vi siete conosciuti in carcere? E perché io non ne sapevo ancora nulla? " Chiese questa volta la piccola e dolce Meredith.

" Ci stavo arrivando mia cara. Sai, il ed Harry abbiamo avuto alti e bassi, più bassi che alti a causa di tante incomprensioni, durante quell' anno. "

Erano passati due mesi dall' arrivo di Harry nella mia cella e diciamo che quel ragazzo era abbastanza lunatico. A tratti era molto simpatico e sapeva scherzare, altre volte invece era insopportabile e davvero odioso. Io ero un ragazzo fin troppo calmo ma se qualcuno mi faceva arrabbiare era un vero guaio.

Era pomeriggio ed io e lui eravamo di fuori a prendere una boccata d'aria. Dopo essere entrati nella nostra cella, Harry trovò sul suo cuscino l' ennesimo foglio a me sconosciuto.

Quel foglio non faceva altro che essere lì ogni fine settimana. Non mancava mai.

Provai un paio di volte a chiedergli cosa fosse ma lui si ordinò a rispondermi male dicendomi di farmi i fatti miei.

" Amico, ma non credi che possa essere qualcuno di qua che voglia minacciati? " Chiesi al ragazzo che, seduto sul suo letto, era intento ad aprire la lettera.

" No, non è quello. È la mia ragazza che mi scrive ogni settimana." Quasi mi meravigliai di quelle parole appena dette dal ragazzo. Non immaginavo che mi avrebbe detto di cosa parlassero quelle lettere.

E infine venni a sapere di cosa trattassero.

Mi sedetti vicino a lui e diedi uno sguardo alla lettera ancora chiusa.

" Come si chiama? "

" Meredith, si chiama così." Disse sorridendo.

" Allora cosa aspetti aa aprirlo? Vedi cosa ti dice." Lui scosse la testa e dopo essersi alzato andò verso il cestino e buttò il pezzo di carta.

" Perché la butti? Noi hai detto che è della tua ragazza? "

" Si lo è, ma non voglio leggerla. Mi farebbe troppo male. " Rispose abbastanza freddo.

" Si ma così non-"

" Ma vuoi farti gli affari tuoi una volta per tutte? Non fai altro che chiedermi cose della mia vita e di quello che faccio, che cazzo vuoi da me? Lasciami stare." Detto questo prese la scaletta e salì sul suo letto che era quello sopra al mio.

" Vedi di stare calmo, coglione. Volevo solo essere d'aiuto e farti sentire meglio. Se proprio devi rispondere così allora vattene a fanculo tu e la tua acidità di merda. "

Che se ne andasse a fanculo. Non solo volevo aiutarli, lui mi trattava in quel modo. E non era nessuno per farlo, nessuno poteva trattarmi in quel modo.

" E come puoi aver capito il piccolo e dolce Harry mi aveva trattato di merda, nonostante io lo volessi aiutare, ecco perché da allora tra me e lui ci furono solo battibecchi."

" Non me ne fregava nulla di te, ero già incasinato per i fatti miei e non avevo affatto voglia di avere un rompicoglioni come te a farmi milioni di domande."

" Si, certo. Ma vogliamo raccontare anche quando non mi hai difeso? Penso proprio che è stato proprio da lì che ho confermato di odiarti con tutto me stesso, una volta per tutte."

" Oh ma andiamo. Cosa avrei dovuto fare? Nemmeno ti conoscevo per bene."

" Si certo. Le solite cazzate che andate dicendo. Ma io non ci sono cascato."

" Ragazzi uscite e andate a mensa. È pronto il pranzo." La guardia accusò me ed Harry e, senza aspettare quel coglione, mi avviai alla mensa.

Mentre camminavo andai a sbattere involontariamente contro un uomo.

" Oh dio scus-" Mi bloccai immediatamente quando vidi davanti a me Kordon Logan. Un bestione di 120Kg e alto quasi due metri.

" Stai attento a dove camini, coglione."

" Ti ho detto scusa, non ti avevo visto." Quell' uomo mi incuteva davvero tanta paura ma non potevo mostrarmi un fifone davanti a lui e a quelle persone che stavano iniziando a stanziarsi intorno a noi.

" La prossima volta stai più attento." Disse dandomi una spinta che fu talmente forte da farmi cadere a terra.

" Calma, cazzo. Ti ho chiesto scusa."

" E a me non me ne frega un cazzo." Detto questo si avvicinò a me ed iniziò a gonfiarmi di botte. Nessuno si mosse, nemmeno Harry che era lì fermo a guardare lo spettacolo.

Cercai di fargli segno di aiutarmi, lo chiamai ma non fece nulla, anzi solo poco dopo indietreggiò e scoprì dalla mia vista.

Mi aveva visto, aveva assistito allo spettacolo e poi se ne era andato senza muovere nemmeno un muscolo per aiutarmi.

Ma giurai a me stesso che prima o poi gliel' avrei fatta pagare.

" Hai detto tu stesso che quell' uomo era pesante e grosso. Come avrei potuto aiutarti io? " Chiese Harry.

" Potevi almeno provarci, ma non hai fatto nulla. E siccome non sapevi come io fossi fatto non hai capito tutto ciò che avevo intenzione di fare dopo e qui.." Mi voltai verso Meredith che era rimasta tutto il tempo in silenzio e con lo sguardo paralizzato.

" .. arriva la parte in cui tu c'entri, diciamo." Risi per poi continuare a parlare.

" Sai, Harry a causa del suo carattere non mi ha mai conosciuto per davvero. Non sapeva che sono un ragazzo che si arrabbia molto facilmente, anche se con lui devo dire che ho provato a fare il bravo. Ma nel momento in cui non ha battuto ciglio a quello che era successo quel giorno, sono scattato di rabbia. Non gli feci capire nulla, ho finto di fregarmene e che andava tutto bene. "

" Ma cosa vai dicendo? " Mi interruppe Harry.

" Senti Harry, tu sei stato uno stronzo con me ed io mi ero rotto il cazzo di essere trattato in quel modo così mi inventai un buon piano. Dato che tu te ne saresti andato da lì solo dopo dieci anni, e a me mancavano 10 mesi ero abbastanza avvantaggiato. "

"Per cosa? " Chiese sempre lui confuso.

" Per poter cercare la tua dolce e amata Meredith, mi sembra ovvio. "

Non feci in tempo a parlare che lo vidi avvicinarsi a me.

" Giuro che ti ammazzo. " Disse a denti stretti dopo aver messo le sue mani sul mio collo.

" No Harry! Stai fermo, lascialo. "Urlarono Liam e Meredith.

Nel frattempo il riccio mi tirò un pugno sul naso seguito da un altro sempre sullo stesso punto che ad un certo punto fece crack.

" Sei solo un pezzo di merda. " Lo sentii dire. In quell' istante non ebbi forze ma non appena aprii gli occhi e vidi Meredith che piangeva risi tra me e me perché era proprio quello che volevo. Far star male lei e anche Harry.

Mi sollevai facendo cadere il ragazzo, spinsi via Liam che cercava di allontanarmi e iniziai a sferrare pugni al ragazzo sotto di me che cercò di difendersi parandosi il viso con le braccia.

" Sei stato tu il pezzo di merda a lasciarmi lì come un coglione. Sei tu il pezzo di merda che non ha accettato il mio aiuto." Urlai quelle parole come se non ci fosse un domani.

" Bill basta, ti prego." Sentii le esili mani di Meredith tirarmi la felpa, la spinsi con uno spintone facendola cadere a terra.

" Adesso basta." Sentii le mani di Liam prendermi la felpa e mi scaraventò via facendomi sbattere la schiena sul pavimento.

" Basta così, cazzo." Liam si staccò da me e dopo aver aiutato Meredith ad alzarsi aiutò Harry che si avvicinò a Meredith chiedendole se stesse bene o meno.

" Oh ma dai, sta benissimo." Dissi ridendo e alzandomi.

" Sei solo un fottuto stronzo. Solo per una cazzata, una stupida cazzata, hai usato la mia ragazza trattandola in un modo schifoso." Cercò di avvicinarsi di nuovo a me ma venne fermato da Liam.

" Non me ne frega nulla. Faccio quello che mi pare proprio come hai fatto tu. Adesso potete anche andarvene. "

Notai che Meredith fu sorpresa da quelle parole.

" Ripeto che potete andare via. Il mio obiettivo eri tu, e adesso che ho ricevuto la mia piccola vendetta potete anche andare via, non ho più bisogno di nessuno, nemmeno di Meredith. "

" Giuro che-"

" Harry no,no. Andiamocene e basta. Meredith se ne viene con noi e questo pezzo di merda può tranquillamente andarsene a fanculo." Risi a quelle parole che mi fecero solo ridere.

Meredith' s pov.

" Okay, forse è meglio se ce ne andiamo. " Harry prese la mia mano che strinse subito.

Guardai Bill per un secondo per poi seguire Harry verso la porta.

" no, aspetta. Voglio parlare due minuti con lui. "

" No, tu vieni con me. Non puoi stare ancora con questo ragazzo."

" Voglio solo parlarci. Due minuti, un' ultima volta. Ti prego." Lo vidi scuotere la testa ma alla fine dopo averlo pregato nuovamente lo convinsi.

" Va bene. Ma sono qua fuori. Un minuto, non di più. Altrimenti entro e ti prendo con la forza." Annuii per poi lasciargli la mano e girarmi verso Bill che era seduto sul divano ad asciugarsi del sangue che scendeva dal naso.

" Cosa vuoi ancora da me? "

" Voglio solo chiederti una cosa." Dissi al ragazzo davanti a me che in quel momento si alzò e si avvicinò.

" Cosa? " In quel momento mi limitai a guardarlo.

Lo conoscevo da così tanto tempo, eppure mi aveva solo usata, usata per una futilità.
Ero stata solo usata.

" Perché mi hai usata? Non riesco ancora a credere che tu lo abbia fatto per davvero."

" È così. Il mio obiettivo era il tuo ragazzo, fine della storia. Di te non me ne è mai fregato nulla, niente di niente."

" E perché sei stato al mio fianco per tutti questi anni? "

" Perché volevo ottenere questo risultato. " Disse indicandomi. " Sei un disastro."

Ed infatti aveva ragione. Ero un terribile disastro, avevo gli occhi gonfi a causa dell' interminabile pianto. Le guance erano rosse e la mia voce tremava ogni volta che parlavo.

Ero delusa, e ferita.. fin troppo.

" Sei uno psicopatico."

" Lo so. "

" Sappi solo che.. nonostante io ti abbia odiato tantissimo per tutto quello che mi hai fatto, io ti ho voluto davvero bene, Bill." Detto questo uscii da quella casa e andai verso Harry e Liam che erano proprio sulla soglia della porta.

Non appena mi videro mi fecero segno di seguirli.

" Andiamo, dormiremo in albergo questa notte. Partiamo domani mattina." Informò Liam.

" Come stai? " Mi chiese Harry posando lo sguardo su di me abbastanza preoccupato.

" Sto bene." Dissi io.

Anche se non era affatto vero.

Ero ferita, del tutto.

***

" Meredith questa sarà la tua stanza. È fornita di bagno e tutto quello che può servirti per la notte. Io ed Harry invece siamo nella stanza di fianco. Per qualsiasi cosa ci chiami. " Disse Liam sorridendomi. Era così dolce quel ragazzo.

" Dov'è Harry? "

" È alla reception, tra poco viene su. " Annuii per poi guardarlo.

" È strano che.. beh che Marie non sia con te. "

" Oh beh. Lei non sa nulla di questa storia. Non sa nemmeno che te ne sei andata. "

" In che senso non lo sa? "

" Quando Harry è venuto da me, Marie non c'era. Poi dopo aver parlato con te ti abbiamo trovato, dati che ebbi l'idea precedentemente."

" E del fatto che sei qui, cosa hai detto a Marie? "

" Lei inizialmente era andata a dormire da una sua amica, che è anche una collega di lavoro, quindi sapevo dove era. Poi il mattino dopo le ho detto che avevo un viaggio da fare per lavoro e che mi sarei portata Harry con me e alla fine le ho detto che saremmo tornati il giorno dopo, cioè domani." Annuii a quelle parole.

" Ma perché le hai detto così? "

Lui sbuffò per poi guardarmi e passarsi una mano tra i capelli.

" Non ne ho avuto il coraggio. L'ho vista quanto é stata male quando te ne sei andata la prima volta, e se le avessi detto quello che era successo ieri sera sarebbe stata una catastrofe. Avevo semplicemente paura. Non mi va di vederla soffrire." Abbassai lo sguardo a quelle parole sentendomi terribilmente in colpa.

Ero io la colpa do tutto quel casino, della sofferenza di Harry e soprattutto quella della mia migliore amica.

Non si era mai arresa a me, mentre io lasciai tutto, lasciai lei per colpa dei fatti accaduti con Harry.

Solo in quel momento mi resi realmente conto di essermi comportata in modo schifoso con quella ragazza.

" Mi dispiace Liam. Davvero tanto. Sappi che non appena torneremo parlerò con lei e cercherò di.. di farmi perdonare." Lo vidi annuire per poi prendere la sua piccola borsa.

" Lo spero. Adesso vado in camera, a domani mattina. Buonanotte. "

" Notte Liam. " Lo salutai con un piccolo abbraccio per poi aprire la porta della mia stanza precipitandomi dentro.

Chiusi la porta alle mie spalle e buttai la mia borsa sul piccolo divano che era di fronte al letto.

Buttai giù un respiro di sollievo per poi andare verso il letto buttandomici sopra a peso morto.

Ripensai in quel momento a tutto ciò che accadde a casa di Bill.

Ero a dir poco allibita dalle parole dette da Bill mentre eravamo da lui. Il modo in cui disse i vari avvenimenti, quando disse che si sarebbe vendicato furono delle cose atroci da dire.

Era davvero uno psicopatico che pensava a vendicarsi di cose futili e senza senso. Era un ragazzo che si comportava in modo esagerato.

E anche in quel momento mi resi conto di essere stato un oggetto per lui. Cercai di pensare che non fosse vero, che tutto quello che avevamo passato almeno per poco era reale ma nulla.. il suo obiettivo era Harry.

Io ero solo un mezzo.

Ero stata usata. Del tutto.

E questa cosa mi faceva stare così male che ancora non riuscivo a capacitarmi della gravità della cosa.

Ero fin troppo stanca di tutto e in quel momento volevo solo voltare pagina ed andare avanti, con Harry al mio fianco.

Mi alzai dal letto andando verso la porta dato che qualcuno bussò.

Quando aprii mi ritrovai Harry davanti.

Sorrisi in quel momento, ma allo stesso tempo scoppiai a piangere correndo tra le sue braccia.

Harry' s pov.

Odiavo vederla in quello stato.

Era la mia Meredith, e non potevo sopportare di vederla in quel modo.

" Sono qui, tranquilla. "Eravamo fuori dalla sua stanza. Decisi di prenderla in braccio ed entrai nella sua stanza chiudendola alle mie spalle.

La posai e lei si asciugò velocemente il viso ricoperto da lacrime.

" Hai bisogno di dormire." Lei annuì e si voltò. Istintivamente la seguii e andai a sedermi sul bordo del letto, cosa che fece anche lei.

" Allora? Come stai? " Sapevo che non era affatto una domanda da fare, ma cos'altro avrei potuto fare?

Lei mi guardò e mi fece così male vederla in quello stato.

" Come vuoi che stia? Male, malissimo. Sono stata usata da un animale come quell' uomo solo per degli stupidi fini che non hanno nemmeno senso. Mi sono sentita uno schifo, Harry."

" È tutta colpa sua. Il suo obiettivo era quello. Quello di vederti star male e di conseguenza vedere me in quel modo perché voleva solo vendicarsi ma devi cercare di essere forte e di andare avanti perché ormai lui e tutto il resto fanno parte del tuo passato."

" Non è così facile da dire. Non sono molto brava a dimenticare le cose. "

" Questo lo so. Ma devi provare ad andare avanti e sappi che d'ora in poi mi prenderò io cura di te. " Posai la mia mano sulla sua guancia lasciandole una carezza.

La vidi chiudere gli occhi e bearsi del mio tocco leggero e delicato.

" Adesso tu hai bisogno di dormire. Va bene? " Annuì per poi mettersi sotto le coperte.

" Buonanotte, Mer. " Mi alzai per andare in camera da Harry ma lei mi fermò tirandomi da un braccio.

" Non te ne andare, rimani con me." La sua sembrava quasi una supplica. Le sorrisi per poi levarmi le scarpe e mettermi sotto le coperte con lei. Su avvicinò a me e posò la sua testa sul mio petto respirando profondamente.

Ad un tratto, dopo pochi minuti, la sentii singhiozzare.

" Ehi, ehi.. che succede? " La vidi alzare le spalle.

" Nulla.. " Tirò su col naso e portò lo sguardo su di me.

" Promettimi che d'ora in poi le cose andranno meglio, Harry. Promettimelo. "

" Te lo prometto, Meredith. Te lo prometto. " La vidi sorridere per poi posare nuovamente la testa sul mio petto.

Dopo poco la sentii respirare in modo pesante per poi addormentarsi.

Io la seguii subito dopo.

Spazio autrice.

Ed eccomi qui con un altro capitolo a distanza di pochi giorni. Infatti volevo dire che in questi giorni ho abbastanza tempo libero così ne ho approfittato. Come potete vedere le cose stanno andando nel verso giusto. Adesso sono tutti in albergo e domani tornando a Londra da Marie che ovviamente non sa la verità.
Spero davvero che vi sia piaciuto e se ci sono incomprensioni ditemelo che non esiterò a spiegarvele.

Volevo anche chiedere una cosa.

Ho avuto solo oggi l'idea di scrivere una nuova fan fiction, tipo quelle che ci sono in giro ora come Instagram, Twitter, Kik. Su personaggi come Harry, Luke e altri.
E siccome mi piace quel tipo di storie (mezze rosse mezze normali, per così dire) allora ho avuto l'idea di scriverne una.
Ho pensato che ogni capitolo non sarà lungo come quelli di Saved ma di una lunghezza non esagerata.
Sarà un po' diversa dalle solite che scrivo.
Che ne dite? Se pubblico il capitolo qualcuno mi seguirebbe anche lì?
Aspetto una risposta.

Obiettivo: 470 voti e 250 commenti.
Questa volta sono stata buona perché volevo farvi vedere che le cose sono finite bene.

Fatemi felice e votate e commentate e soprattutto RISPONDETE ALLA DOMANDA SULLA NUOVA FF

-ovviamente se la scrivo avrò tempo per entrambe haha

Alla prossima.

-Luisa.

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