Deglutì rumorosamente incapace di muoversi.
Cordelia stava chiamando proprio lei?...
Doveva raggiungerla?...
Però non aveva detto il suo nome...
Anche se, a pensarci bene, le donne aristocratiche, snob e altezzose come lei non facevano mai la fatica di impararsi i nomi delle serve...
Si voltò lentamente verso la porta in legno massello da cui provenivano le grida della donna e abbassò gli occhi su Kanato.
Alzò un sopracciglio quando vide che il piccolo aveva nascosto il viso nella camicetta della sua divisa come se volesse, in qualche modo, non essere notato.
"Mica stupido il moccioso...".
Pensò mentre sospirò rassegnata.
-Bene...la giornata non poteva fare più schifo di così...-.
Borbottò tra se e se decidendosi dopo svariati minuti a raggiungere "la padrona".
Si fermò davanti alla porta e bussó un paio di volte attendendo pazientemente il permesso di entrare.
Ma davvero doveva mettersi a leccare le scarpe anche di Cordelia?!.
Al momento dell'assunzione le era stato detto che avrebbe dovuto badare solo ai bambini no....?
ALLORA PERCHÈ DIAVOLO SI TROVAVA IN QUELLA STUPIDA SITUAZIONE!?....mistero....
- SI PUÒ SAPERE COSA ASPETTI AD ENTRARE RAZZA DI INCOMPETENTE? UN INVITO PER ISCRITTO!?-.
Hilde sobbalzò a quelle parole e senza pensarci due volte spalancò la porta già parecchio irritata per i modi molto galanti con cui Cordelia si era rivolta a lei.
- Come, come!? Chi diavolo ti ha insegnato ad entrare nella stanza della tua signora in questo modo barbaro!? Ora esci e fa le cose come si deve se non vuoi che ti uccida seduta stante!-.
Hilde era rimasta scioccata alle parole della donna.
Parlava sul serio?...
Era tutta matta quella...
Scosse la testa volendo evitare di mettersi nei guai già nel suo primo giorno di lavoro e fece retro marcia chiudendosi la porta alle spalle.
Contó fino a 3 nella sua mente e ribussò decisa.
- Avanti!-.
Nell'udire della parolina magica, la cameriera, già esasperata, aprì nuovamente la porta e avanzò fermandosi dopo solo un paio di passi per poi fare un elegante inchino.
- Buongiorno....coff...coff...mia signora...coff...coff...posso offrirle i miei umili servigi?-.
Recitò con tono abbastanza sarcastico non vedendo l'ora di andarsene.
- Oh! Visto? Non ci voleva molto, dico bene?-.
Cordelia, soddisfatta, indicò l'enorme armadio poco distante da loro con un cenno del capo.
-Adesso vedi di vestirmi rapidamente che non ho intenzione di stare in questo letto un minuto di più!.
La ragazza si grattò la testa abbastanza indecisa sul da farsi.
Non aveva mai servito una nobile prima d'ora e Cordelia prendeva pure di essere vestita?.
- Mi perdoni...ma io-...-.
- Le tue scuse non mi interessano minimamente quindi vedi di chiudere quella fogna all'istante e darti una mossa-.
Tagliò corto la donna mentre si sistemava meglio in modo da stare con la schiena dritta e ben appoggiata al cuscino in attesa di essere servita.
Hilde, che si era zittita all'istante,si guardò rapidamente intorno.
La camera era davvero molto bella e spaziosa... anche fin troppo spaziosa per una sola persona, ma del resto perchè si stupiva tanto?.
Se una nobile non ne possedeva una di cui vantarsi continuamente, non era considera una nobile.
La stanza era tutta decorata sui toni dell viola, esattamente come i lunghi e folti capelli della donna, seppur non presentasse un gran numero di mobili, erano sparsi per tutta la stanza numerosissimi gioielli di tutti i tipi che solo in lontananza davano l'idea di essere terribilmente costosi.
Le tapparelle erano ancora abbassate, segno che Cordelia si era svegliata da poco, e il suo viso palesemente stravolto e assonnato ne era la conferma.
Cosa si aspettava che facesse esattamente?.
Era abbastanza sicura di aver visto di sfuggita la sua serva personale il giorno in cui era arrivata alla villa...eppure era lei a trovarsi li in quel momento...roba da matti!.
Chiuse qualche secondo gli occhi sussurrando a se stessa parole di incoraggiamento e infine raggiunse l'armadio indicato della donna.
Aprendolo, si lasciò scappare un sussulto di meraviglia nel vedere un'infinità di splendidi abiti fatti palesemente su richiesta da chissà quale sarto famoso e decorati con pietre preziose e filamenti dorati.
Deglutì e scelse quello che, secondo lei, si addiceva meglio alla donna.
Cordelia assottigliò lo sguardo squadrandola dalla testa ai piedi nel momento in cui la ragazza le si avvicinò con l'abito, notando immediatamente Kanato che non aveva osato distogliere lo sguardo da Hilde.
- È il primo?-.
Sputò acida.
- Uh?....no...non esattamente...-.
"Ma certo! Che stupida che sono!...mi ha chiamata per vedere i figli perchè saprà che sono io che me ne sto occupando!...cavolo...è chiaro che sono troppo abituata a vedere le altre stupide donne nobili altezzose...l'ho proprio giudicata male...non è stronza...è solo stanca".
Pensò la ragazza accennando un sorriso.
- Allora è il secondo?-.
Ritentò Cordelia freddamente.
- No...nemmeno...-.
Rise lievemente Hilde sistemando meglio il bambino tra le braccia.
- Ayato e Laito si sono addormetati qualche ora fa nella culla, m visto che Kanato non ametteva di piangere ho pensato di-...-.
-HAI PENSATO DI LASCIARE IL MIO PRIMOGENITO DA SOLO PER ANDARTI A FARE UN GIRETTO!? SEI SCEMA!?-.
Hilde sbattè un paio di volte le palpebre sbigottita.
"La aveva giudicata male?...no...era proprio una stronza".
Si schiarì la voce ricomponendosi e cercando di usare il tono più sicuro che le era permesso fare senza mancarle di rispetto.
-Mia signora...le assicuro che il signorino Ayato sta benissimo...mi sono allontanata davvero per poco tempo e...AU!!-.
Fece appena in tempo a coprirsi il viso con il braccio, che si vide arrivare addosso un bicchiere di cristallo contenente uno strano liquido scarlatto dall'odore parecchio ferroso.
Rimase immobile per qualche secondo incredula, osservando la propria divisa fradicia.
Le aveva tirato addosso un bicchiere...?...
Per cosa...?...
Aver lasciato i due mocciosi 5 minuti da soli!?!?!.
Oh no!! Se quella li pensava davvero che si sarebbe fatta mettere i piedi in testa così facilmente si sbagliava di grosso!.
Strinse con forza i pugni pronta a mettersi a gridare come una pazza ma si bloccò non appena sentì il pianto disperato di Kanato.
Lo osservò terribilmente dispiaciuta.
Non solo la tutina, già sporca di fango era stata inzuppata da quella schifezza puzzolente che stava bevendo Cordelia, ma era stato anche quello che aveva ricevuto in pieno il bicchiere al momento del tiro e aveva la schiena liena di lievi taglietti e graffi.
Poteva solo ringraziare il cielo che fosse un bambino paranormale...
Si morse il labbro e guardò cordelia negli occhi con sguardo deciso non volendo sprecare quell'opportunità.
- Ha perfettamente ragione mia signora...vado a controllare immediatamente-.
Fece un inchino frettoloso e corse fuori senza dare nemmeno il tempo a Cordelia di replicare.
Una cosa era sicura...
Gliel'avrebbe fatta pagare cara...