𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸

By savefine

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☁️ KOOKV -TAEKOOK Kim Taehyung è uno dei principi più conosciuti, invidiati e desiderati dal regno e non solo... More

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By savefine

«Ma padre sono ancora giovane, di solito si aspetta la maggiore età perche tutta questa fretta?» chiese Taehyung ancora sconvolto, provando a farlo ragionare; lui non voleva scegliere..lui voleva innamorarsi.
«Figliolo ormai sto diventando vecchio e voglio che al più presto tu prenda il mio posto» disse il Re guardandolo negli occhi «M-ma padre io non voglio questo..non voglio sposare una persona qualsiasi» obbiettò Taehyung stringendo un pugno.
«Ormai è deciso, incontrerai i tuoi pretendenti» disse il padre con tono più duro.
E di solito a quel tono il principe abbassava la testa e restava in silenzio, ma non in ora era stanco di poter scegliere lui cosa farne della sua vita «Non potete scegliere voi per me, non è giusto!» esclamò battendo un pugno sul tavolo che colse di sorpresa tutti i presenti, Jungkook compreso che non toglieva nemmeno per un istante gli occhi da lui.
«Taehyung!» tuonò sua madre rimasta in silenzio fino ad allora «Questo è il tuo destino e come futuro sovrano dovrai rispettarlo!»
«Rispettarlo?!» urlò Taehyung alzandosi di scatto facendo un rumore assordante con la sedia «Come voi rispettate le mie scelte?!» era davvero stanco poteva sopportare tutto, tranne quello «No! Questa volta non lo faró, non avete il diritto di togliermi anche questo!»
«Taehyung devi mostrare rispetto verso i tuoi genitori, noi sappiamo cosa è meglio per te» disse la regina con tono duro e fulminandolo con gli occhi; sguardo che Taehyung resse con forza «Cosa è meglio per me?» ripetè stringendo i denti «Voi non sapete niente! Non conoscete nulla di me!»
Sua madre si alzò di scatto sbattendo le mani sul tavolo «Tu sei il principe! È un tuo dovere!» esclamò.
«Beh allora non voglio più esserlo!» urlò strappandosi la collana con lo stemma regale e sbattendolo sul tavolo, facendo calare il silenzio nella sala, ottenendo uno sguardo sbigottito da sua madre.
Ma Taehyung non volle stare un minuto di più in loro presenza, perciò senza voltarsi o porgere alcuna scusa forse fuori dalla stanza sentendosi soffocare.
«Taehyung! Torna subito q- » la regina venne bloccata dalla mano del marito «Lascialo andare» disse con tono tranquillo «Gli parlerò io più tardi» chiamò una ragazza della servitù per chiedergli di cercare suo figlio; ma a interrompere il tutto questa volta fu Jungkook «Maestà se mi permette andrei a cercarlo io» disse alzandosi da tavola con tono rispettoso «Infondo è il mio compito»
Il sovrano non ci pensò due a volte ad acconsentire e Jungkook dopo un piccolo inchino si dileguò alla ricerca di Taehyung; sotto lo sguardo sorpreso dei suoi compagni.

Il principe inizialmente aveva pensato di chiudersi per il resto della giornata nella sua stanza, ma quello non avrebbe aiutato a calmare la sua rabbia e sopratutto le lacrime che senza accorgersene in quel momento gli stavano rigando il viso.
Si fermò in mezzo al corridoio singhiozzando e guardando fuori dalla finestra, notando che stava iniziando a piovere e con decisione.
Quindi nemmeno uscire a cavallo poteva essere una opzione; perciò c'era solo un posto in cui poteva rifugiarsi tranquillo.
La Biblioteca, magari un buon libro e quella calma apparente lo avrebbero aiutato.
«Principino» lo chiamò Jungkook rimanendo fermo alle sue spalle «Ti prego per questa volta non dire niente» mormorò Taehyung voltandosi verso di lui e mostrandogli così i suoi occhi rossi «Per favore»
Jungkook sentì stranamente il suo cuore stretto in una morsa e si limitò ad annuire «Vado un attimo in biblioteca» disse dandogli le spalle e dirigendosi verso la sala dove perdeva ore a leggere o anche solo a guardare fuori dalla finestra seduto sulla sua poltrona preferita.
Rimasero in silenzio come aveva chiesto e questo fecero per entrare Jungkook si fermò fuori dalla porta, pensando che volesse un po' di privacy.
Taehyung appena entro chiude gli occhi facendo un profondo respiro «Puoi entrare se vuoi, starò qui per un po'..oppure puoi andare» disse senza guardarlo dirigendosi verso una delle librerie in cerca di qualcosa da leggere e che potesse portare la sua mente altrove per un paio d'ore.
«A te cosa sarebbe più utile? Che rimanessi o che me ne vada?» chiede Jungkook rimanendo fermo sulla soglia.
Il principe si bloccó con una mano sollevata verso un libro.
E per qualche assurdo motivo in quel momento non voleva stare da solo «Resta..ma non fare domande su ciò che è successo» sussurrò.
Jungkook annuì prima di entrare e chiudersi la porta alle spalle, osservando si poi attorno.
Non aveva mai visto una biblioteca così immensa, sicuramente conte a libri di ogni genere e chissà magari anche abbastanza d'epoca.
«È davvero bello qui» disse provando così a distrarre Taehyung dai suoi pensieri «Si è un posto meraviglioso» concordò il principe accennando un sorriso mentre accarezzava la copertina del libro che teneva in mano «Ti piace leggere?» chiede poi.
«Mi piacciono si, ma nella mia vita non ho avuto molte occasioni per prendere una pausa e leggere» ammise Jungkook curiosando in giro.
«Oh..beh se vuoi ora puoi leggere tutti i libri che vuoi» disse Taehyung sedendosi sulla sua poltrona vicino alla finestra.
«Si perché no?» sussurrò Jungkook continuando a gironzolare ma senza allontanarsi troppo da lui.
«Che libri hai letto?» chiede Taehyung curioso, mettendosi comodo «L'arte della guerra» rispose Jungkook aprendo un librò che trovava al quanto interessante e chissà perché questa risposta non sopresa più di tanto il principe che accenno un sorriso «Si ti ci vedo, come mai un libro di quel calibro?»
Il corvino si strinse nelle spalle prima di fare spallucce «Lo trovavo molto vicino a me a come sono, non conosco altro oltre la guerra.. » l'ultima parte la sussurrò con voce flebile quasi impercettibile e Taehyung riuscì a sentirlo, ma capì che non era un argomento piacevole per lui.
Si alzò lasciando il suo libro e con decisione si diresse verso una delle librirei prendendo uno dei suoi libri preferiti e avvicinandosi a lui «Prova questo..è il mio preferito, non parla di guerra ma c'è un po' di azione» disse porgendolo.
Jungkook inclinò il viso afferrando il libro con una mano «Robin Hood?» disse lèggendo il titolo e il principe annuì.
«Ok lo leggeró» sussurrò con un sorrisetto Jungkook sedendosi sulla pronterà difronte alla sua.
Taehyung sorride senza nasconderlo e riprese il suo posto, aprendo il libro e guardandolo un ultima volta prima di concentrarsi sul suo libro.

Quasi due ore dopo...

Taehyung aveva smesso di portare concentrazione dal suo libro da quasi un quarto d'ora, non riuscendo a smettere di lanciare qualche occhiata a Jungkook.
Trovandolo affascinante anche fuori dalla veste di soldato.
Aveva un aria così tranquilla, quasi rilassata e i suoi lineamenti si erano anche fatti più morbidi.
Un ciuffò di capelli neri gli era caduto davanti al viso e ogni tanto se lo spostava con la mano e ogni volta a quel gesto Taehyung si mordeva un labbro inconsciamente.
Quel che non sapeva però è che lui non fosse l'unico a guardarlo di nascosto, anche Jungkook gli lanciava occhiate.
Lo vedeva così immerso nella lettura e lo incuriosiva, visto che sembra in un altro modo; in più il suo viso era illuminato da una luce flebile che entrava dalla finestra e proprio come quella mattina, gli donava in aria angelica.
Senza accorgersene, alzarono entrambi gli occhi l'uno sull'altro; facendo entrare così in contatto i loro sguardi.
Taehyung inevitabilmente arrossì dall'imbarazzo ma anche dall'intensità che emanavo gli occhi di Jungkook; così scuri e da cui poteva capire quante cose si celassero dietro di loro.
Jungkook deglutì appena sviando lo sguardo e facendo finta di tornare a leggere; anche se si dovette trattenere dal sorridere.
Passarono circa altri dieci minuti, quando ormai il silenzio diventó imbarazzante Taehyung si decise ad aprire bocca; ma venne bloccato dal bussare alla porta che ruppe quel momento tutto loro.
«Avanti» disse chiudendo il suo libro e voltandosi verso la porta; da cui vede sbucare suo padre.
Jungkook subito scattò in piedi facendo un inchino, mentre Taehyung svió lo sguardo sbuffando.
Non voleva parlare con i suoi genitori, non subito almeno; non aveva ancora sbollito la sua rabbia e questo sia suo padre che Jungkook lo sapevano, infatti quest'ultimo si voltó a guardare il principe quando venne richiamata dal Re; che gli chiese di uscire e ovviamente lui si ritrovò ad annuire.
Così Taehyung si ritrovó solo con l'unica persona che non voleva vedere al momento.
Non fraintendete lui voleva un bene dell'anima a suo padre, era un uomo e Re buono; per questo il popolo lo amava e questo faceva così il regno Pacifico, senza guerre.
Lo ammirava e sarebbe voluto essere come lui, ma era stanco di non aver scelta su nulla.
«Figliolo» disse il padre con la sua voce profonda e leggerne rauca per l'età; sedendosi accanto a lui «So che sei arrabbiato in questo momento» iniziò tranquillo sporgendosi verso di lui; poggiando le braccia sulla sue ginocchia «Tu lo sai quanto noi ti amiamo non devi pensare che n-»
«Non metto in dubbio questo, ma sono stanco padre» lo interruppe Taehyung, lui era l'unico che poteva e suo padre non si arrabbiava mai «Tra poco compio diciassette anni..e nella mia vita non ho mai visto nulla se non le quattro mura del castello e il lago» iniziò a sfogarsi «Perché non posso uscire?! Andare al villaggio! Conoscere persone nuove e fare esperienze nuove?!» strinse un pugno senza provare a trattenere le lacrime «Voglio poter comportarmi come un ragazzo normale..»
Il padre sospiró allungando una mano verso la sua «Ma tu non sei un ragazzo qualunque, sei mio figlio» disse stringendola, ma Taehyung la rifiutò alzandosi di scatto «Sono molto più di un principe!» esclamò «Io voglio imparare e sbagliare! Invece voi mi tenete sotto una teca di vetro! So che lo fate per proteggermi, ma io soffoco!» era la prima che ne parlava con suo padre, anzi era la prima volta che ne parlava con qualcuno.
«Taehyung ascoltami» disse il padre alzandosi e poggiandogli le mani sulle spalle «Un giorno potrai fare tutto questo, ma non oggi..sopratutto con tutto ciò che sta succedendo ora»
Taehyung tiró su con il naso singhiozzando vistosamente «P-Perché?! Io vorrei poter avere degli amici..innamorarmi, ti prego padre non farmi sposare una persona che non conosco» disse arrivando anche a quell'argomento.
«Per questo non posso fare nulla, devi sposare un reale come abbiamo fatto io e tua madre» disse il Re sospirando, odiava vedere suo figlio soffrire qualsiasi fosse il motivo; ma purtroppo su alcune cose pure lui non aveva il potere o forse sì «E sai una cosa? Tua madre era esattamente come te» ridacchiò «Cocciuta e non voleva sposarmi, mi odiava quasi..pensa che la prima volta che ci siamo visti mi ha rovesciato un bicchiere pieno di vino in testa»
Senza che lo volesse Taehyung accenno un risata asciugandosi il viso «E fu da lì che me ne innamorai perdutamente e pure lei dopo una lunga corte»
Il principe alzò lo sguardo sul padre «P-Pensi che succederà anche a me?» non voleva restare a vita con una persona che non amava, non era capace di mentire.
«Ne sono certo, tu Taehyung sei così fantastico che chiunque si innamorerebbe di te» disse il padre pizzicandogli la guancia come faceva quando era bambino «Ya! Papà!» si lamentò Taehyung scacciando la sua mano chiamandolo davvero poche volte così, solo nei momenti di affetto.
Prima di fare un grosso respiro e vedendo suo padre porgergli la collana che aveva tolto poco prima «Appartiene a te» sussurra accarezzandogli i capelli «Non rinnegare ciò che sei»
Taehyung prese la collanina con sguardo leggermente triste prima di annuire anche se ancora un po' incerto.
«Ti propongo un patto» disse poi suo padre vedendolo ancora abbastanza insicuro «Ti permetto di scendere a villaggio» non fece appena in tempo a finire che subito il principe si mise a saltellare e continuando a dire grazie di fila, esploso dalla gioia «Fammi finire Tae» rise il padre fermandolo «Ma dovrai promettermi di stare attento»
«Lo prometto papà!» disse Taehyung mettendosi una mano sul cuore, abbracciandolo e tornando a saltellare «E con te dovrà sempre esserci Jungkook» aggiunse poi il padre, questo lo fece fermare e sbuffare lievemente; ma per qualche motivo se prima si sarebbe sentito infastidito ora non lo era.
Anzi non gli importava, sarebbe finalmente uscito dalle mura di quel castello.
Puó sembrare una banalità, ma per lui era uno dei suoi desideri che si realizzava.

✨✨✨
ECCO QUI.
BUONA LETTURA
ps. presenza di errori sicuro, ma sono pigra e devo studiare perciò non ricontrollo :)

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