Fenice. Le tue piume sono di un rosso fuoco.
Il tuo uovo è una crisalide che invoco.
Sei ancora piccolina, ma ti butti nel vuoto
Apri le ali e spicchi il volo nell' ignoto.
Fenice. Quanti dubbi hai avuto sulle ali?
Quante volte hai dimenticato quanto tu vali?
Quante volte ti hanno colpito a tradimento?
Quante volte sei caduta a terra con lamento?
Fenice. Ricordi tutto? Anche la tua caduta?
Quando ti hanno chiuso le ali e trattenuta?
Ricorda la paura, terrore, tutto quel dolore
Ricorda la fiamma che divorò il tuo ardore.
Fenice. Guarda, ti hanno ridotto in cenere
Anni di oscuro oblio del tuo vero essere.
Eri un cumulo nero trasportato dal vento
Hai pensato: « È finita, cedo nel mio intento!»
Fenice. Hai un battito nel petto, il risveglio
Realizzi che non sei morta, era uno sbaglio
Ci sono forze nuove nelle tue ali diverse,
Cicatrici d'esperienza, ma sei emersa.
Fenice. Ma ricordati chi sei, tu non muori mai
Non importa quanti colpi, tu sempre risorgerai
Ali forti, piume belle, artigli affilati
Una nuova fenice che vola oltre i fati.