Seulement rouge

By sofi_bi19

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Rosso cuore, rosso passione, rosso Ferrari. Cosa accade se ti innamori del tuo migliore amico ma per paura d... More

Dannato resoconto.
Sophie.
Confidenze.
Rottura.
Cena.
Incontri.
Chiarimenti.
Cuore leggero.
Mi sei mancata.
Presentazione.
Pensieri in viaggio.
Monte Carlo.
Passeggiate e...
Ritorno.
Test e parole taglienti.
Scontri.
Sushi e mazzi di rose.
Ho bisogno di te.
Buio e luce.
Dolci.
Incomprensioni.
Australian gp.
Cercare risposte.
Mille volte si.
Bahrain GP.
Guai pt.1
Guai pt. 2
Basta così.
Vuoti.
Cos'ho fatto?
Confusione.
Lei.
Chiamate.
Tempesta
Abbracci.
Scelte.
Felicità.
Momenti difficili.
Destino.
Curarsi.
-
Inquietudine

Rosso.

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By sofi_bi19

Monza! Il tempio della velocità. Il gran premio di casa.
Ci sono tutte le basi perchè sia un grandissimo weekend e stavolta non potevo perderlo in nessuna maniera. Non sono qui a lavorare ma come una tifosa qualsiasi, ed è forse ancora più bello.
Mattia mi voleva nei box ma ho preferito non stare troppo vicino a Charles, la situazione con lui è ancora in stallo e non voglio che abbia distrazioni prima della gara, anche se comunque ho il pass per accedere al paddok e sono in divisa Ferrari, tanto in mezzo a tutto questo rosso nessuno si accorgerà di me. Più che altro nessuno sa della mia esistenza, penso tra me e me ridendo da sola.

Passeggio per il parco di Monza sotto il sole che ancora scotta parecchio anche se siamo quasi a metà settembre, mi godo l'atmosfera che solo il gran premio della Formula 1 sa donare: in ogni angolo ci sono persone vestite di rosso, ai balconi delle finestre spiccano le bandiere con il cavallino rampante e si respira aria di festa. Automaticamente il mio pensiero va alla prima volta che sono stata qui a vedere una gara, ero una bambina che seguiva il suo amichetto in qualsiasi avventura volesse fare. Siamo arrivati a Monza il venerdì, seguendo quindi tutto il weekend di gara. C'erano i genitori di Charles e stranamente anche i miei, ricordo che appena arrivati nei pressi della pista io e Charles abbiamo voluto a tutti i costi comprare il cappellino e la maglietta della Ferrari in quelle bancarelle che si trovano sulla strada e, appena li abbiamo indossati, eravamo felicissimi tanto da non riuscire a smettere di saltellare da una parte all'altra. A me poi a quel tempo neanche interessavano le macchine, ma ero con lui quindi tutto andava bene!
A pensarci, non è che adesso sia poi così diverso, solo che ad accompagnarci non ci sono più certe persone e a correre adesso non sono Barrichello e Schumacher ma Charles e Seb.

Sto camminando verso l'hospitality Ferrari. Mattia mi ha chiesto di passare urgentemente dopo queste stranissime qualifiche appena finite. Ah, è pole position per Charles, di nuovo.
Sono in ansia perchè non so cosa sia successo per farmi andare la in velocità, visto che non dovrei neanche essere qui in questo momento!
Appena arrivo i ragazzi mi dicono che il nostro capo si trova al piano superiore e che mi sta aspettando, così salgo le scale e raggiungo la stanza che solo una settimana fa ha assistito alla riconciliazione mia e di Charles.

"Mattia mi cercavi?" Chiedo con il fiatone appena lo trovo seduto su un divanetto. Lo vedo ridere di gusto, stranamente.
"Togli quella faccia da funerale Sophie, non è successo nulla!"
Mi rilasso, finalmente. Per un attimo ho temuto le peggio cose, magari un bel licenziamento in tronco per qualche motivo a me sconosciuto.
"Dai siediti" mi invita lui, indicandomi il posto accanto al suo. Faccio come mi dice mentre inizia a spiegarmi la sua proposta.
"Ci stai?" Mi chiede finito il discorso. Resto momentaneamente a pensarci, molto indecisa su cosa rispondere.
"Perchè proprio io?" Chiedo poi
"Perchè ne hai bisogno più di tutti noi, sempre se sarà fattibile" risponde, incrociando le dita.
"Ok va bene" dico poi.
Mi risponde con un cenno del capo, prima di congedarsi e scendere le scale, lasciandomi di nuovo in preda all'ansia. Non succede, ma se succede...

E invece é successo! Charles ha vinto a Monza, con una gara magistrale. Mi scoppia il cuore di orgoglio e piango dall'emozione, in più vivere tutto questo in mezzo ai tifosi della rossa non ha assolutamente prezzo. Molto meglio che viverlo dal box!
Improvvisamente mi ricordo della chiacchierata con Mattia di ieri quindi scendo di corsa dalla tribuna per dirigermi verso il paddok.
Vado verso il podio, dove trovo già Mattia ad aspettarmi.
"Se vuoi fargli una sorpresa mandiamo uno dei ragazzi con lui poi mentre Charles sale vi scambiate ti va?"
Annuisco agitata come non mai.
È questo che mi aveva detto ieri, mi ha chiesto se me la sentivo di salire sul podio in caso di vittoria di uno dei due piloti.
Restiamo quindi con la squadra mentre cerco di mimetizzarmi per non rovinare la sorpresa, anche se credo che Charles in questo momento non si accorgerebbe di nulla.
Appena chiamano Lewis sul podio, io mi avvio per scambiarmi con l'altro ingegnere.

Charles si sta godendo gli applausi delle migliaia di tifosi presenti sotto il podio che nemmeno si accorge di me che arrivo dopo di lui per andare al mio posto.
Mi godo lo spettacolo della marea rossa che mi si presenta sotto gli occhi e mi sento estremamente felice di essere parte di tutto questo. Resto per un attimo con lo sguardo fisso su Charles per non perdermi la sua espressione appena si accorgerà di me, sperando di non rimanere delusa.
Quando però si volta, sulle prime note dell'inno monegasco resta scioccato per un attimo, prima di rivolgermi un sorriso enorme che ricambio senza nemmeno accorgermene. Lo vedo muoversi impaziente come me, che sto sperando che questi inni durino 10 secondi per poter correre da Charles.
Viene consegnata la coppa del primo classificato a lui e poi quella dei costruttori a me, poi in seguito premiano Valtteri e Lewis. Quest'ultimo, appena mi ha visto sul podio, ha iniziato a scuotere la testa rassegnato ma sorridente.

In questo momento mi sento leggermente impacciata, prendo però la bottiglia di Champagne e inizio a spruzzare qua e la senza vedere nulla perchè mi sto beccando gli spruzzi di Valtteri che si trova di fianco a me.
Vedo Charles che bagna il pubblico mentre mi avvicino da dietro, giusto in tempo per prendermi mezza bottiglia del suo vino sulla faccia. L'altra metà probabilmente se la beve in un sorso, così lo imito e faccio altrettanto anche io, ricordandomi solo dopo che forse era meglio evitare.
Ma in questo momento mi sento viva, mi sento invincibile e sento che tutto ciò che è successo l'ho lasciato definitivamente alle spalle
I due piloti Mercedes abbandonano il podio poco dopo, mentre Charles resta a godersi l'abbraccio della folla, e rimango anche io.
Ad un certo punto mi invita a andare sul gradino più alto, per fare delle foto insieme. Salgo e subito dopo mi affianca anche lui.
"Grazie per aver contribuito a rendere possibile tutto questo" dice indicando tutta la folla ai piedi del podio che lo acclamano, prima di passarmi un braccio attorno alle spalle e tirarmi stretto a lui. Ci guardiamo sorridenti negli occhi, poi mi rendo conto di cosa sta per fare.
Mi bacia, davanti a 100mila persone, davanti alle telecamere, davanti ai nostri colleghi. Sento le gambe farsi di gelatina e la testa girare per la felicità che sto provando.
"Ti amo Sophie"
Sbarro gli occhi, cercando di capire se ho sentito bene ma non ho il tempo di reagire perchè sento un "piccioncini sbrigatevi" proveniente dai ragazzi sotto il podio.  Effettivamente eravamo rimasti solo noi!

Charles non ha voluto fare una festa solo per i membri della scuderia, ha deciso di stare con tutti i ragazzi e organizzare l'evento privato della Ferrari per il giorno successivo quindi siamo nel salone dell'hotel dove dormono le squadre circondati da stuzzichini musica e alcol, che mi impegno a non toccare.
Sto ballando con Cate, la ragazza di Pierre che ho conosciuto ad inizio stagione, e altre ragazze presenti. Cerco sempre Charles con lo sguardo e lui ricambia ogni volta finchè sento il telefono vibrare nella tasca e vado a rispondere alla videochiamata.
"Ciao mamm..."
"Ma scusami, perchè non dici alla tua mamma del bacio da film di Charles?" Mi chiede con gli occhi che le brillano interrompendomi.
"Non iniziare..." la ammonisco subito, mentre in sottofondo sento papà borbottare qualcosa come "se le fa del male di nuovo..."
Parliamo un po' poi riattacco per tornare nella sala principale, ma vengo fermata da Lewis.
"Mi segui?" Chiedo ridendo
"Bella scenetta oggi sul podio"
"Scusami?" Dico non capendo il suo tono
"Io proprio non ti capisco" continua l'inglese
"Non c'è nulla da capire, è così e basta" ribatto piccata
"Dopo come ti se ridotta per lui continui a tornarci, boh."
"Cosa devo dire? Ma poi cosa vuoi saperne te di relazioni che salti da una persona all'altra in un attimo" rispondo infastidita, cercando di chiudere la conversazione per tornare dagli altri ma mi ferma prendendomi una mano. Cerca di dirmi qualcosa ma viene interrotto
"Sophie vieni?" Pronuncia duro Charles. Annuisco e mi avvicino a lui che mi appoggia una mano sulla schiena.
"Cosa voleva ancora?" Mi chiede
"Nulla" gli sorrido prima di lasciargli un bacio sulla guancia e tornare da Cate.

La serata si è conclusa da poco, sono in macchina con Charles e stiamo andando verso casa sua a Modena, tanto domani saremo a Maranello. Ogni tanto mi poggia la mano sulla gamba e ci scambiamo tanti sguardi.
Appena arriviamo saliamo in casa io mi torturo le mani pensando a quello che gli devo chiedere e Charles sembra notarlo
"Cosa c'è?" Chiede dopo aver poggiato le valige. Tentenno ma poi inizio a parlare.
"Prima hai detto... una cosa.. ma non so se lo ricordi..."
Sembra non capire di cosa sto parlando e io sento il cuore frantumarsi. Sapevo che non dovevo illudermi
"Sul podio intendo.." continuo sperando che si ricordi
"Cos'ho detto?" Chiede perplesso.
"No nulla.... mi sono sbagliata" dico abbassando la testa.
Charles si avvicina, facendomi indietreggiare fino a che non appoggio la schiena contro la parete della stanza, poi mi porta due dita sotto il mento, alzandomi la testa.
"Ricordo bene cos'ho detto sul podio. Non è stata l'euforia o lo champagne appena bevuto a farmi parlare come di sicuro hai pensato. Ti amo davvero Sophie, ti amo da prima di sapere cosa volesse dire amare. E non ho problemi a ripeterlo. Je t'aime!"
Sento gli occhi farsi lucidi per la gioia che sto provando in questo momento, tutto questo sta cancellando i mesi d'inferno che ho vissuto. Poi mi rendo conto che forse dovrei dargli una risposta visto che Charles mi scruta perplesso. Abbasso ancora gli occhi, prima di trovare il coraggio di annegare di nuovo in quelle iridi verdi.
"Ho passato anni a scappare da te e dai miei sentimenti. Ho tentato in tutti i modi di reprimere tutto quello che sentivo qui" dico indicandomi il petto "Ho preso decisioni stupide e fatto cose di cui mi pento ogni giorno. Ma come ho già detto, ho sempre scelto te e sono sempre ritornata da te, anche inconsapevolmente. E questo vorrà pur dire qualcosa no?" Charles annuisce, mentre io sorrido portando una mano sul suo viso e accarezzandogli la guancia.
"Ti amo Charles"
Lo vedo rilassare le spalle, neanche mi ero accorta che fossero così in tensione.
"Sei una stronza, mi ero preparato al peggio" mi dice pizzicandomi un fianco ridendo, prima di avvicinarsi e tornare improvvisamente serio. "Sappi che sei mia. E adesso non scappi più per davvero." Poi sembra pensare a qualcosa, perchè aggrotta le sopracciglia e alza lo sguardo sul soffitto "Forse lo dovrò ribadire bene a qualcuno che sembra non averlo ancora capito"
Inizio a ridere a crepapelle davanti alla sua faccia, trascinando poi anche lui.
"Penso che oggi in pista tu gli abbia fatto capire abbastanza" rispondo. Annuisce poi torna di nuovo serio
"Adesso non ho più voglia di parlare" dice mentre comincia a baciarmi il collo, sollevando la mia maglietta.


È nato il capitolo!
Scusate l'attesa ma avevo deciso da prima di cominciare la storia che quello di Monza sarebbe stata una parte importante e volevo lavorarla bene. È stato peggio di un parto 😅🙄
Spero che vi piaccia e di non essere stata troppo banale!
A presto😍❤️

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