Baci nell'ombra (Disponibile...

By saradardikh

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Capitolo 13
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Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Momento euforia!
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
La storia continua...?
Sequel si o no?
Capitolo 48
Uscita sequel!
Cartaceo!
Jesh are back
Baci nell'ombra
Meet Sara
Baci scoperti is OUT!
#MeetSara

Capitolo 12

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By saradardikh

Capitolo 12

Jennifer's Pov

Dopo altri svariati minuti tra pensieri strani e canzoni bellissime stonate da mio padre,arriviamo nel posto che d'ora in poi avrei chiamato casa.
Un'enorme villa, è bellissima ma non me ne stupii affatto,conosco i gusti di mio padre e so che non avremmo vissuto in un piccolo appartamentino,nonostante a me sarebbe andato più che bene.

"Eccoci arrivati finalmente",dice mio padre più fiero che mai,"Tu entra a dare un'occhiata qui ci penso io alle valigie".

Mi avvio verso il grande portone beige ed entro nella mia nuova dimora.
Spettacolare è dire poco. Un salone è alla mia sinistra contornato da un divano blu a forma di 'L' con davanti un camino fatto di tegole di legno e un po' più in là si puo scorgere un piano bar di marmo pieno di vini e scotch,tipico alla John Milton.
Un'altra sala dove c'è il televisore,un altro divano e delle poltroncine.
Una cucina in stile americano,molto moderna forse troppo,strabordava di utensili di qualsiasi genere che noi non useremo mai visto che in due riusciamo a fare a malapena un panino e un'insalata decente.
Un grande giardino giace dall'altra parte del primo piano,potrei benissimo organizzarci una corsa di cavalli qui,ma mi piace. Anche se non ho visto tutta la casa sono sicura che questa sia la mia parte preferita.
Salgo per le grandi scalinate maestose che erano al centro della casa per giungere al secondo piano.
Camera per gli ospiti,altra stanza degli ospiti,un altra stanza per gli ospiti,un bagno,un'altro bagno in fondo al corridoio...ma cosa diamine?
Mio padre ha percaso adottato un gregge di pecore senza dirmelo?
Passo l'ufficio di mio padre grande tanto quanto il salone,solo lui puo farsi un'ufficio cosi grande solo per qualche scartoffia,io lo chiamo 'ego smisurato' lui invece lo chiama 'trattarsi bene'.
Comincio ad aprire un sacco di porte,finché finalmente arrivo alla mia stanza. O almeno credo sia la mia stanza visto che ormai manca solo questa.
Apro la mia stanza e un grande letto a baldacchino bianco risiede in mezzo alla camera.

Pareti bianche e una scrivania nera in un'angolo con delle mensole in cui giaciono alcuni dei miei libri. Uno specchio ottocentesco sopra un mobile,due finestre con delle tende azzurre pesanti. A quanto pare mio padre si è ricordato quanto io odio i filtri di luce che entrano al mattino. Un tappetto rosso copre tutto il pavimento e un'armadio lunghissimo prende quasi metà parete,il che mi sembra assai strano.
Apro l'armadio e dentro ci sono un sacco di vestiti,tutti i vestiti che mio padre aveva cercato di rifilarmi con l'andare del tempo per andare con lui alle sue conferenze o ricevimenti.
Dio quell'uomo non si arrenderà mai!
Un'altra porta apre sul mio bagno,ha pensato proprio a tutto,un'applauso a John.

"Jennifeer vieni giù cosi sistemi i tuoi vestiti e le tue cose in camera tua!",urla mio padre dal piano di sotto.

Faccio gli scalini e quando arrivo a metà mio padre disse: "Allora come ti sembra?".
"Mi sembra che tu abbia esagerato,devi ospitare uno stadio?".
"Lo so che è troppo grande ma non ho resistito è troppo bella".
"Si va bene ma noi siamo in due".
"Beh' non saremo proprio solo noi due".
"Come scusa?".
"Vai a vedere vicino all'auto".

Corro verso l'auto che era parcheggiata nel vialetto non sapendo chi o cosa aspettarmi.

"Signorina Milton,sono davvero lieta di vederla di nuovo",mi saluta l'anziana signora stretta nel suo maglione di lana.
"Signorina Milton",mi saluta con un cenno del capo l'altro signore.
"Anny Greg",dico io quasi urlando e buttandomi al collo di Anny che mi abbraccia stretta.
"Ma come? Cioè anche voi qui? Com'è possibile?".
"Il signor Milton ci ha chiesto se per noi era un problema continuare la nostra attività lavorativa qui a Mahnattan",spiega Greg.
"E ovviamente per noi non c'è stato nessun problema,anzi sono contenta di rivederla signorina Milton",conclude Anny sempre con il suo dolce viso contornato da qualche ruga.
"Sono cosi contenta,dovete vedere la casa è enorme. E la mia scuola non è lontana e sto andando bene a scuola e poi...".
"Ehi ferma Jennifer,lasciali almeno riposare,sono appena arrivati",dice mio padre sbucando dal portone.

Anny e Greg lavorano con noi da svariati anni ormai,Anny è la cameriera di casa ed era stata la mia tata per tanto tempo,aveva assistito alla mia nascita.
Come una seconda mamma se vogliamo dirla tutta,dove mi mancava amore per magari l'assenza di mio padre per colpa del lavoro lo colmava lei.
Lei e Greg sono sposati,ma erano sempre stati cosi professionali che io lo scoprii dopo anni e anni e ne rimasi quasi sconvolta.
Nonostante il grande affetto che provano per me e di questo ne sono sicura,uno dei pochi affetti di cui sono certa e gli anni passati insieme,loro si comportavano sempre in modo rispettoso e professionale verso la mia famiglia. Chiamandomi sempre 'signorina' nonostante io gli avessi chiesto più e più volte di non farlo.

"Oh no signore io non sono affatto stanca anzi sono stata a casa cosi tanto tempo che non vedo l'ora di ricominciare",dice Anny in tutta la sua dolcezza infinita.
"Già la prego le faccia fare qualcosa,nel periodo in cui voi eravate qui a Mahnattan non ha fatto altro che lamentarsi di quanto si annoiasse nel non fare nulla",dice Greg a mio padre praticamente pregandolo.

Ridiamo all'unisono,mi mancavano le nostre risate combaciate.

"Va bene Anny,potresti prepararmi del the perfavore? Jennifer ti farà vedere dové la cucina",ordina mio padre, "Tu Greg perfavore vieni con me nel mio ufficio devo spiegarti ed aggiornarti riguardo al alcune questioni"
"Si signor Milton"

Ci dirigiamo verso la cucina e Anny ne rimane completamente estasiata.

"Questa è anche più grande della precedente!".
"Si sai com'è mio padre,qui potrai dare sfogo alle tue doti culinarie che io divorerò in un attimo ovviamente" rido io.
"Sono contenta che non le sia passato il suo solito appetito signorina Milton".
"Oh no quello mai!".

"Allora si trova bene a Mahnattan?".
"Niente di nuovo tutto nella norma".
"Sicura?",mi chiede Anny dandomi le spalle intenta nel cercare il thè.

So perché si preoccupa tanto del trasferimento a Mahnattan. Sa quando dolore puo provocarmi questo posto e mio padre non è da meno visto che nonostante noi avessimo già una casa a disposizione ne fece costruire un'altra senza nemmeno rivendere l'altra.

"Alla signora Elizabeth sarebbe sicuramente piaciuta questa casa"
"Può darsi....",ma perché si deve parlare di lei?
"L'avrebbe sicuramente sgridato per il troppo spazio che ha usato",dice ridendo.
"Già...".
"Signorina",dice Anny rivolgendosi a me accarezzandomi la mano
"Lo so Anny,lo so...", e vado verso la mia nuova camera

Anny parla spesso di mia madre. Secondo lei una persona cosi fantastica come mia madre non puo semplicemente svanire. Dice sempre che è una questione di rispetto nei suoi confronti e che merita di essere ricordata e non deve diventare un fantasma.
Lo dice spesso perché io e mio padre dal giorno del funerale non ne parliamo più,sopratutto io.
Mi stendo sul letto e noto che in questa stanza manca un tocco di vivacità,le pareti bianche mi mettono tristezza perciò decido che l'indomani sarei andata a comprare della vernice.

****

"Jennifer",mi chiama Meredith dall'altro lato della strada
"Ehi buongiorno",le vado contro.
"Ma dove ti eri cacciata ieri? Josh era furioso per la storia della festa".

Oddio è vero,dopodomani devo andare ad una stupida festa solo perché il mio orgoglio aveva di nuovo spalancato le porte dentro di me per colpa di Josh.
Cosi impari a parlare a caso!

"Scusa ma dopo l'ora di pranzo avevo solo altre due ore di lezione quindi sono andata diretta a casa".
"Capisco,forse è meglio che mi dai il tuo numero visto che dobbiamo organizzarci per questa festa".
"Organizzarci?".
"Si be' prima di tutto come hai intenzione di vestirti?",mi chiede tutta eccitata mentre io la guardo strano,"Non dirmi che hai intenzione di metterti una felpa!", mi sgrida severa.
"Beh ecco io,cioè non...".
"Non ci credo! Volevi davvero venire alla festa con i jeans e la felpa?".

Si ma infatti che problemi hai?
Ma tu cosa vuoi?
Non ti ricordi queste fatidiche parole? "Hai paura di uscire da quel maglione"?
Dannato Josh!

"Ma io non ho vestiti sai com'è",dico indicando il mio abbigliamento con la mano.

Sei una fottuta bugiarda,ne hai un'armadio pieno!

"Non preoccuparti,dammi il tuo numero dopodomani andiamo a a fare shopping".
"Oh Meredith ti prego no".

Odio fare compere,mi viene la nausea solo a pensarci.

"Si invece sei stata tu a decidere di andarci".
"Tutta colpa di tuo fratello!"
"Ieri per poco non menavate anche me e Drake",dice ridendo.
"Mi fa troppo imbestialire,non potevo non dire qualcosa".
"È la prima volta che lo vedo litigare cosi con una ragazza sai?".

"La prima volta? Com'è possibile che nessuna ragazza con un pizzico di cervello non abbia mai tirato un ceffone a tuo fratello?".

Meredith ride e poi si giustifica dicendo che di solito si buttano a capofitto nelle sue braccia anzi che sono proprio loro a cercarlo e che dopo che è stato con loro un paio di volte le molla. Può essere bello quanto vuole ma è troppo insopportabile. Sono sicura che quegli addominali distraggano dal suo carattere. Mh non è poi non è tanto bello!
La smetti di mentire?
Le ore passano lente e noiose e perfortuna oggi non ho incontrato lo sguardo di Josh.
Chissà come sarà vestito,forse é in ritardo per questo non l'ho visto all'entrata o non éproprio venuto a scuola? Sarà da qualche parte con qualche ragazza sicuramente.
Dissi tra me e me mentre camminavo verso il campus intenta a mangiare il mio pranzo che sicuramente era meglio di quelli precedenti visto che me l'aveva preparato Anny.
Poi vedo Drake che teneva un braccio sull'armadietto accanto all'orecchio di una tipa,una distanza troppo vicina sta sicuramente confabulando qualcosa.

"Ehi rossa",mi saluta venendo verso di me e mollando la tipa li come una stupida.
"Ehm Drake io penso dovresti tornare a fare quello che stavi facendo,la tua amichetta la ci sta guardando male",dico guardando la ragazza che se avesse avuto una freccia a portata di mano me l'avrebbe già lanciata
"Ah no ho finito,riprenderò dopo al massimo,mangi con me?".
"Perché dovrei mangiare con te?".
"Oh avanti non fare la acida,non c'e nemmeno Josh puoi abbassare la guardia",dice ridendo.

Faccio un sospiro abbattuta,nemmeno oggi sarei riuscita a pranzare in pace.

"Dov'è Josh?",chiedo incuriosita.
"Non lo so, è arrivato tardi a scuola sarà da qualche parte".
"Già immagino già a far cosa"
"Probabile,se vuoi possiamo rimediare io e te",dice guardandomi e ridendo.

Non so perché,ma detto da lui non mi provoca fastidio,come se sapessi che non dice sul serio e non sarebbe mai successo niente. Trasmette serenità quasi quanto Meredith,anche se sono completamente diversi,ma con lui mi va di scherzare.

"Mi alletta molto la tua proposta Drake,ma siamo nel campus sai...",dico guardandolo seria.

Lui si ferma e arrossisce visibilmente sconcertato dalla mia risposta e non posso che scoppiare a ridere di fronte a quella faccia.

"Stavo scherzando Drake tranquillo",rido ancora.
"Oh perfortuna perché non sarei riuscito a rifiutare e Josh mi avrebbe ucciso".
"Perché mai Josh dovrebbe prendersela con te?".
"Fidati,conosco Josh da molto tempo,qualcosa non quadra in lui quando ci sei tu nei paraggi".
"Si lo so si chiama "odio" ".
"No si chiama tensione".
"Tensione?",chiedo curiosa.
"Si tra di voi nell'aria si crea una grande tensione,a volte sembra che vogliate saltarvi addosso e uccidervi altre sembrate una vecchia coppia che discute amabilmente".
"Una coppia? Drake ti prego,non dire bestemmie del genere".
"Dai rossa stai dicendo che Josh non ti fa nessun effetto?".

Se per effetto intendi che se si avvicina troppo al mio viso tremo e le gambe mi crollano.
E quando mi sfiora rabbrividisco e riesce a congelarmi solo con lo sguardo,allora si mi fa un grande effetto.

"No nessun effetto!",rispondo facendo finta di imbronciarmi.
"Va bene rossa,come vuoi tu",e fa un mezzo inchino facendomi ridere.
"Da quanto vi conoscete?" gli chiedo mentre tiro fuori il mio pranzo.
"Chi io e Josh?".
"No te e la segretaria!".
"Oh beh io e la segretaria abbiamo un gran rapporto sai...".
"Drakee!", lo ammonisco dandogli una pacca sulla spalla ridendo.
"Va bene va bene.Ci conosciamo da sempre fin da piccoli",dice sorridendo.
"Chissà cos hai fatto di male nella tua vita per meritarti una punizione del genere".
"Non è cosi male come credi sai? È sempre stato un buon amico per me,solo che con te si comporta un po' da..ecco...".
"Stronzo imbecille ritardato?",finisco la sua frase
"Non era proprio quello che volevo dire ma più o meno si,ha un comportamento diverso,te l'ho detto si crea una strana tensione. Di solito se una ragazza gli risponde male e non succede quasi mai,ma quando succede ,lui lascia perdere e passa all'altra. Con te invece si é fissato".
"Si ha detto che non si è mai fatto una rossa naturale".
"Te l'ha detto lui? Tipico di Josh",dice ridendo,"Ma credo non sia per quello,sembra quasi possesivo nei tuoi confronti".
"Sarà...".

Possessivo nei miei confronti? Strana tensione? Perché si ostina cosi tanto a volermi stare vicino e sfidarmi in continuazione? Qualcuno mi dia un libro in cui spiegano gli strani comportamenti anormali di Josh Cliver perfavore.

"Te lo dimostro Jennifer stai a vedere",indica Josh che sta venendo verso di noi assieme a Meredith.

Maglia grigia con scollo a 'V' completamente fuori dai pantaloni neri a vita bassa,cintura non chiusa del tutto e capelli scompigliati.
Come avevo immaginato era in giro con qualche sua preda sfortunata.
Sfortunata non direi.

"Ciao ragazzi",saluta Meredith squillante mettendosi vicino a me.
"Ciao amico,ciao Jennifer",dice Josh guardando Drake poi me.

Drake sorride ai due fratelli e io saluto Meredith.

"Guarda che ti ho salutato anchio!".
"Quando ti riprenderai dal tuo post coito,forse ti saluto".

Drake e Meredith ridono, lui chiude la cintura, si passa una mano tra i capelli e sussurra uno 'stronza' che faccio finta di non aver sentito.

"Gelosa per caso?".
"Ancora con questa storia?".

Scannamento tra tre,due,uno...

"Ragazzi non cominciate perfavore",prega Meredith provando a placare l'ira che si stava creando.
"Si infatti oggi non litigate che la mia rossa è di buon umore",dice Drake guardando negli occhi Josh mettendo un braccio attorno alle mie spalle.

Meredith e Josh ci guardano in modo strano e Drake mi fa l'occhiolino,capisco cosa sta facendo e sto al gioco.

"Si infatti non cominciare a irritarmi già da ora",dico poggiando la testa sulla spalla di Drake e vedo la mascella di Josh serrarsi e guardare Drake in cagnesco.

Che abbia davvero ragione? Che forse provi qualcosa per me e lo porti alla gelosia? Oppure voleva solo portarmi a letto per soddisfazione? La mia testa scoppia!

"Comunque ha detto Tatiana che devi andare a parlare con lei per la festa",dice Josh facendo quasi un sorriso. Ma come? Ha già cambiato espressione?
"Quando te l'ha detto?",gli chiede Drake.
"Prima quando mi faceva un lavoretto in bagno",dice guardandomi sorridendo.
"Josh sto mangiando!",si lamenta Meredith offesa.
"Che c'è? È vero!",dice fissandomi come se stesse rispondendo più a me che a lei.

Serro i pugni e le mie nocche quasi sbiancono dalla rabbia.Ma se questo é il gioco che vuole fare allora ci sto.

"Va bene dopo le lezioni passo a parlarle".
"Si ma prima devi passare da me,ieri hai dimenticato la maglia quando ti sei",dico maliziosa sperando che ieri non fossero stati insieme,mentre mettevo la mano tra i suoi ricci biondi e sento i suoi muscoli contrarsi e poi si avvicina al mio orecchio sussurrando in modo che potessi sentirlo solo io "Questa me la farà pagare cara mia Jennifer,mi devi un favore",e io rido.
"Avete finito questa sceneggiata?",chiede Josh con i pugni stretti.
"Geloso per caso?", imito la sua voce.
"Ora basta!",si alzò venendo dall'altra parte del tavolo trascinandomi via per un braccio e con l'altra prende il mio zaino.
"Ma cosa diavolo stai facendo? Non ho finito di mangiare! Lasciami stare psicopatico da quattro soldi?".
"Comincia a stare zitta",ordina chiudendo la porta dietro di noi del laboratorio di scienze.
"Tu comincia a comportarti normalmente",sbraito andando verso la porta per uscire.
"Non vai da nessuna parte!".
"E chi lo dice? Tu?".

Ci guardaiamo in cagnesco per alcuni istanti e poi lascia andare il mio polso che ormai é diventato rosso.

"Cosa stavate facendo la fuori?",mi domanda guardandomi serio.
"Non so proprio a cosa tu ti riferisca",rispondo fingendomi incredula .
"Non irritarmi più di quanto io già non lo sia Jennifer!".
"Tremo",dico ironicamente.
"Ieri eri con Drake? Perché? Cosa facevate?".
"No ma poi?",mi lamento riprendendo la direzione della porta ma lui mi riprende il polso fermandomi.
"Rispondimi",si sta arrabbiando sempre di più e la cosa mi sta spaventando.
"Prima di tutto non toccarmi mai più",ordino tirando via il polso,"e secondo non sono affari tuoi".
"Si che lo sono!".
"E perché mai? Non sono la tua fidanzata,ne tua sorella tanto meno non sono una di quelle sgualdrinelle con la dignità sotto i piedi che si accontenta di essere scopata in un lurido bagno,quindi ora lasciami passare".
"Non potrai resistermi per molto,lo sai vero?",passa dallo sguardo serio e interrogatorio a quello furbo e malizioso. Ma che problemi ha?
"Perché ti ostini cosi con me?",il suo sguardo cambia di nuovo,quasi disorientato dalla mia domanda improvvisa.
"Perché non mi piace chi mi rifiuta e poi te l'ho detto,mi manca una rossa naturale",mi risponde come se fosse la cosa più normale del mondo.

Apro la porta per andarmene ma lui mi richiama un'altra volta;

"Jennifer!".
"Cosa vuoi ancora?".

"Sei ancora più bella oggi".

Non posso crederci! Me ne vado sbattendo la porta sentendo la sua risata di sottofondo.
Prima fa il geloso,poi il menefregista,a momenti mi stacca un polso e dopo mi fa un complimento.
Ma perché sono entrata in quella maledetta biblioteca?



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