Soukoku - The Anchor

By en_pathy

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AU SOUKOKU "L'ultimo dettaglio di questo ricordo che Dazai esplorava -amava infatti tenersi il meglio per ult... More

Prologo
1 - Brutte lettere per lo zio
2 - Allegra maratona in salotto
First fall
3 - Due lagne al porto
4 - Alto un metro e un chiuaua
5 - Quando senti le voci
Second fall
18 years ago
6 - Il mondo è pieno di lenzuola deludenti
7 - L'ansia fa tutti prodigi
8 - Hotel a gratis
9 - I primi segni di follia: parlare con la carta
10 - Akutagawa nella bibbia
Third fall
11 - Indicazioni da una vecchietta malefica
17 years ago
12 - Abiti da sposa, pigiami e grembiulini di pizzo
14 - 193º tentativo di suicidio fallito
Fourth fall
15 - Flirt sulla carta
16 - Medici inquietanti
17 - Dubbi sulla propria eterosessualità
Extra
18 - Buono e delizioso come un procione
14 years ago
19 - Corrompo un dottore per la disperazione
Fifth falling
20 - Qui
10 years ago
21 - Niente mucche, solo gatti ciccioni
8 years ago
22 - Chuuya è più interessante della pioggia
23 - Un veterinario per Chuuya-Kun
24 - Detectiv ficcanaso e stivali gialli
25 - Chuuya best principe azzurro
26 - Passeggiattina romantica al cimitero
27 - Lieto fine per la bella addormentata in manicomio
Epilogo
Addio amici addio

13 - Poco alcool per Chuuya

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By en_pathy

Akutagawa si sporse in avanti e mise in mano a Chuuya la busta che teneva tra le dita.

Chuuya la osservò per un minuto buono chiedendosi se fosse una buona idea aprirla in quel momento, ne tastò il contenuto e sentì che pesava più di un normale pezzo di carta, dentro c'era un piccolo oggetto di metallo, gli parve, simile a... una chiave?

Il ragazzo trattenne il respiro, che avesse finalmente trovato un modo per aprire la cassa contenente i diari di Dazai? Sinceramente ci sperava e sperava anche che dentro le memorie di Dazai avesse trovato cose effettivamente utili.

Guardò Akutagawa e Atsushi che si lanciavano occhiate che esprimevano tutt'altro che amore e pace e decise di infilare la busta in tasca. Non perché non si fidasse di loro ma perché sotto sotto non voleva condividere quel momento di intimità tra lui e Dazai con nessun altro.

- Grazie Akutagawa, posso chiederti come hai ricevuto questa lettera?

Akutagawa spostò lo sguardo da Atsushi a lui e dopo un attimo di silenzio disse:

- A inizio giugno circa, Dazai è venuto a trovarmi, mi ha dato quella lettera e mi ha incaricato di non aprirla e di darla al primo Nakahara che mi ritrovavo in casa. Ha anche detto "molto probabilmente verrà un certo Chuuya, non dargli troppo alcool che non lo regge."

Chuuya sbattè le palpebre un po' di volte.

- L'ultima parte poteva anche risparmiarsela, secondo me. Comunque grazie Akutagawa. Non l'hai aperta?

- Quello che dice Dazai-San è come legge, no... Non l'ho fatto.

- Grazie, allora.

Nella stanza, dopo le parole di Chuuya calò un silenzio imbarazzante per fortuna fu rotto da Higuci, la ragazza che prima era rimasta sotto a controllare il negozio che entrava nell'appartamento.

- Eccomi. 'Sera Akutagawa-Senpai. Gin ho chiuso il negozio, ti serve una mano con la cena?

Disse in fretta la ragazza mentre passando per il salotto si dirigeva in cucina.
Chuuya sentì risponderle di rimando da Gin che serviva che qualcuno apparecchiasse. Restò in silenzio e poi guardò Akutagawa:

- Tu hai visto il corpo di Dazai.

- No. Non sono nemmeno stato invitato al suo funerale.

Nel rispondere non sembrò muovere nessuno muscolo facciale e la cosa stava inquietando un po' Chuuya.

- Sei andato a vedere la sua tomba?

- Che ci vado a fare lì, se Dazai-San non c'è?

Rispose Akutagawa calmissimo, come se fosse una cosa scontata.

- Quindi non pensi sia morto?

- No.

A quel punto Atsushi che era stato zitto fino a quel momento si intromise:

- Sul serio qualcuno pensa che Dazai sia morto? Davvero?

Chuuya lo guardò indeciso se ridere o sospirare poi si girò verso Akutagawa.

- Dai messaggi che mi ha lasciato Dazai ho avuto modo di capire che sarà vivo fino al due luglio e quindi il mio obbiettivo è trovarlo prima.

Akutagawa aprì e chiuse la bocca un paio di volte nel tentativo di nascondere lo stupore e la paura.

- Manca pochissimo al due luglio.

Esclamò Atsushi con la voce più alta di un'ottava, stringendo il braccio di Chuuya.

- Poco più di una settimana lo so. - Sospirò Chuuya. - In più Dazai sembra aver organizzato una complicata caccia la tesoro. È un bene però che sono arrivato qui in un giorno.

- Se hai bisogno di qualsiasi cosa Chuuya-San, io e gli altri ragazzi qui ti aiuteremo. Basta che ci chiami.

Chuuya rise:

- È la stessa identica cosa che mi ha detto Atsushi.

Akutagawa a quelle parole guardò male Atsushi e Atsushi siccome Akutagawa gli stava rivolgendo un'occhiataccia guardò male Akutagawa. Chuuya cominciò a sentirsi un po' a disagio.

- Ragazzi, è pronta la cena.

Esclamò Tachihara, affacciandosi con un gran sorriso dalla porta della cucina. Aveva il viso sporco di salsa e se possibile i capelli ancora più spettinati di prima.

Chuuya finì seduto a capotavola tra Tachihara e Higuci. Atsushi invece, seduto tra Tachihara e Akutagawa non sembrava molto a suo agio.
Non se lo aspettava ma il cibo era abbondante e buono e la cena fu piacevole. Era da tanto tempo che Chuuya non cenava in compagnia di suoi coetanei diversi da parenti.
Si ritrovò a chiacchierare con Tachihara di diversi argomenti che appassionavano entrambi, da libri a videogiochi, da film a gare sportive.

Non rideva così da tantissimo tempo.
Bevve anche un poco, ma non troppo perché Akutagawa non voleva dargli più alcol in quanto non aveva intenzione di deludere Dazai-San.

Si fermò fino a tardi.

- Ora è il momento del dolce.

Annunciò entusiasta, un po' per colpa del vino, Tachihara dando una pacca sulla spalla a Chuuya che non aspettandosela stava per sbattere la fronte sul tavolo.

Atsushi che durante la cena sembra essersi rilassato un po', sorrise contento. Akutagawa accorgendosi del suo sorriso disse freddo:

- Per te no perché mi stai antipatico.

Gin gli tirò una pacca sulla testa.

- Non ti sta antipatico, sei solo geloso.

Akutagawa arrossì, o meglio la sua carnagione diventò di un colore normale dato che di suo era tanto pallido da sembrare malato.
Tachihara rise e diede una pacca sulle spalle anche a lui. Higuci si alzò, prese la torta, una crostata di fragole decorata con elaborati disegni di pasta frolla, la tagliò e ne distribuì una fetta a ciascuno.

- È stupenda, Akutagawa senpai.

Akutagawa rispose con un bofonchiare imbarazzato e Higuci sembrò emozionarsi per non essere stata ignorata. Chuuya rise. Non viveva sere così serene e allegre dalle estati passata con Taro, Eri, Dazai e gli altri ragazzi dell'isola.

Senza rendersene conto il suo sguardo si fece nostalgico e un po' malinconico. Chissà se avrebbe potuto di nuovo vivere un momento del genere con quelle persone. Ne dubitava, Eri era madre e aveva due figli piccoli, Taro era a studiare in Europa e Dazai era scomparso, vicinissimo alla morte.

- Cosa succede, Chuuya-San?

Gli chiese Atsushi con la bocca piena di crostata probabilmente cogliendo il suo sguardo triste. Chuuya nel giro di poco si ritrovò addosso gli occhi di tutti interrogativi.
Tossicchiò a disagio per riempire il silenzio che si era creato.

- Scusate... Ehm... Mi sono tornati alla mente vecchi ricordi. Mi sto sentendo vecchio in questo momento.

Rise un pochino imbarazzato. La sua risata si spense subito dato che nessun altro rise.

- Quanti anni hai Chuuya- San?

Chiese Higuci con una punta di curiosità.

- Venticinque.

Tachihara sembrò illuminarsi:

- Hai la stessa età di Dazai.

- Lo so.

Mormorò Chuuya.

- HO CAPITO! Stavi pensando a lui.

Esclamò Tachihara puntandogli un dito contro.
Chuuya si sentì arrossire appena:

- Beh... Sì... O meglio: anche a lui.

Atsushi lo guardò curioso seguito poi da tutti gli altri.

- Pensavo a come ci siamo conosciuti.

Higuci sorrise e congiunse le mani:

- Ti va di raccontarci qualcosa?

- Non essere invadente Higuci.

La rimproverò Gin. Chuuya scosse la testa come per dire che non importava, restò un attimo in silenzio pensando da dove cominciare, non aveva mai immaginato che un giorno si sarebbe trovato a raccontare delle sue estati e della sua infanzia. Ma ormai lo aveva imparato, la vita poteva essere piena di sorprese e situazioni inaspettate.

- Non c'è problema. Se voi ascoltate volentieri, io racconto volentieri. Allora...

Dopo aver preso un bel respiro profondo, un po' per farsi coraggio un po' per mettere in ordine le idee Chuuya cominciò a raccontare. La sua storia. La storia di varie estati e la storia di lui e Dazai.


A. A.

Eccomiii quiii.

Quanto sono carini tutti loro, manca Dazai però. :1

Dal prossimo capitolo (piccolo spoiler) si comincerà a capire di più riguardo il passato di Dazai.

A presto carih

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